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Expo 2015, Sgarbi ridicolizza la Calabria: "Immagini orripilanti"

Qualche giorno fa aveva fatto intendere che ci fosse stato un errore strategico perché "il padiglione della Calabria con i bronzi sarebbe stato il più visitato e invece così è modesto". Stavolta il giudizio di Vittorio Sgarbi  è più severo, anzi eccessivo. Il noto critico d’arte, durante la presentazione di Piazzetta Sicilia a Expo 2015, ci è andato giù pesante con la nostra regione affermando che “mentre la Sicilia presenta una straordinaria testimonianza della sua storia, la Calabria, lì davanti, con delle orripilanti immagini, più o meno proiettate... Quel padiglione lì sarà costato 2-300 mila euro. I bronzi di Riace non sono lì perché non abbiamo uno Stato“. In più, ha aggiunto che “il Padiglione Italia è bruttissimo, cento milioni buttati” e ha definito Expo “un luna park con cose che è più intelligente vedere da casa propria...". In realtà, la polemica sullo spostamento dei bronzi non è nuova e già in precedenza Sgarbi si era abbandonato a frasi di dubbio gusto. Ad esempio a novembre quando aveva detto che “la Calabria non è in Italia visibilmente”, o ancora ad aprile 2014 quando aveva asserito che “la classe dirigente calabrese è fatta da stupidi e ignoranti perché ha paura che i bronzi gli vengano portati via”. Inutile sottolineare che la libertà di espressione non è in discussione, ma è altrettanto evidente che strumentalizzare le situazioni per avere visibilità non è il massimo dell’eleganza.

 


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