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Politiche sociali, a Reggio illustrati gli sviluppi operativi del programma PIPPI

Reggio Calabria  è tra le 15 città d’Italia che sta sperimentando con successo il Programma Ministeriale di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione ( P.I.P.P.I ) giunto alla sua quarta fase. "Si tratta", come afferma l’assessore al Welfare del Comune di Reggio,  Giuseppe Marino  "di un  progetto innovativo di politiche familiari che consente  di creare un percorso personalizzato e di supporto alle famiglie  che presentano minori in difficoltà e a rischio allontanamento". "Sono ormai diventate 40, nel nostro Comune, le famiglie con minori fino a sette anni, seguite  con questo metodo multidisciplinare" che, come  spiega la dottoressa Mariagrazia Marcianò, responsabile del Servizio Minori del Comune: "consente di abbinare figure formali e informali, con  strumenti  che evitino e prevengano l’allontanamento del minore dalla sua famiglia di origine attraverso forme di accompagnamento intensive ma flessibili". Al termine della riunione del gruppo territoriale di coordinamento, tenutasi questa mattina presso i locali dell’Assessorato alle politiche sociali, i vari partners istituzionali presenti e coinvolti nel progetto,  tra cui il Tribunale dei minori, l’Ufficio scolastico provinciale, l’Unità dei servizi sociali dei minorenni e dell’Esecuzione penale esterna,  hanno fatto il punto  della situazione delineando le basi per una nuova stagione programmatica. 

Unanime la conclusione: il progetto Pippi  ha permesso , pur nella diversità di contesti, di sperimentare nuove  prassi e relazioni ,  concentrandosi  sulle  risorse  delle famiglie e non sui disagi.

<<Siamo qui per rilanciare l’azione di tutte le istituzioni coinvolte, rafforzando le linee di intervento e nello stesso tempo  consolidare il coinvolgimento dei soggetti e della rete  a supporto con nuovi strumenti>> dichiara l’assessore Marino, che a tal proposito delinea la proposta: <<diffondere  l’affido diurno, in modo da coinvolgere nell’accompagnamento delle famiglie e dei minori, soggetti  sempre  sicuri e affidabili,  ma magari  con disponibilità di tempo limitate  o quantomeno flessibili. >>.

Infine l’appello dell’assessore Marino e del suo gruppo di lavoro, rivolto a  tutte le agenzie educative e alla stessa cittadinanza: << di interfacciarsi ,  al fine di volere conoscere meglio la metodologia ed eventualmente  proporsi a sostegno,  a partire  dalla disponibilità che ciascuno  possiede>>. 


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