Serra, revocata la sorveglianza speciale a Biagio Primerano

Con Decreto del Tribunale Collegiale di Catanzaro, emesso all’esito della camera di consiglio dell’08.11.2021, era stata applicata ai danni del trentaduenne serrese Biagio Primerano la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di un anno con l’obbligo di soggiorno nel Comune di residenza su proposta della Questura di Vibo Valentia.

La Corte di Appello di Catanzaro con Decreto Decisorio del 07.07.2022, in accoglimento dell’appello proposto dal difensore di fiducia Domenico Barillari, ha annullato la decisione dei giudici di primo grado, revocando la misura di sorveglianza speciale per mancanza di attuale pericolosità del giovane serrese. 

I giudici di appello hanno ritenuto infondate le ragioni poste a fondamento della misura di prevenzione della sorveglianza speciale applicata dal Tribunale di Catanzaro, accogliendo integralmente le censure del legale di fiducia.

Nello specifico la Corte ha ritenuto insussistenti le condotte di pericolosità contestate a Primerano dopo l’anno 2016, essendo, peraltro, intervenute in favore dello stesso, per i fatti contestati, pronunce di proscioglimento e di archiviazione.

Da quanto fatto sapere dal legale di Primerano: “le accuse contestate" al suo assistito "circa le diverse frequentazioni con soggetti ritenuti pregiudicati sono state completamente smontate dalla difesa ed è stato dimostrato che tutti i controlli di polizia effettuati nei confronti di Primerano sono avvenuti al più con soggetti denunciati ma non condannati”.

La stessa Corte di Appello catanzarese ha ritenuto elemento rilevante per la revoca della misura la deduzione difensiva circa la mutata condotta di vita del giovane serrese (dal 2016 iscritto con profitto all’Università e dal 2020 titolare di un’azienda agricola).

Pertanto, tenuto conto delle deduzioni difensive circa l’assenza di pericolosità sociale di Primerano e la presenza di elementi che invece denotano una condotta dello stesso dedita al lavoro e alla formazione professionale, la Corte di Appello di Catanzaro ha ritenuto insussistente il giudizio di attualità del pericolo, revocando integralmente la misura della sorveglianza speciale.

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