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Nuovi disagi per i dipendenti dell’ospedale

SOVERATO - Arriva un nuovo affondo sui problemi del nosocomio. A segnalare “motivi di forte disagio e stress lavorativo a cui va incontro tutto il personale medico e paramedico” sono il responsabile regionale della Cisal Medici Renato Barone ed il neo vicesegretario nazionale della Cisal - comparto Sanità Edualdo Posca. A finire nel mirino stavolta è la comunicazione del “ritardo, senza che ve ne fossero noti e comprensibili motivi, degli stipendi del mese di gennaio”. In particolare, “non solo non si pagano i pre-autorizzati  (ed imposti dalla persistente condizione di sottorganico) extra, ma si corrisponde in ritardo anche il minimo tabellare. Se poi si considera – spiegano i due esponenti del sindacato - che alla già di per sè spiacevole circostanza del tardivo pagamento, si è aggiunta l’incompleta corresponsione delle spettanze causata dal mancato pagamento di indennità festiva e notturna, reperibilità, turni supplementari,  la situazione assume carattere di particolare gravità”. Le contraddizioni continuano perché “stante la cronica carenza di personale medico e non, si continuano a chiedere doppi turni ed altre prestazioni extra a tutto il personale che, con spirito di sacrificio e alto senso di responsabilità, pur molto affaticato e non certo incoraggiato dai mancati o tardivi e incompleti pagamenti, continua a fare tutto quanto necessario per garantire perlomeno i livelli minimi assistenziali e le giuste attenzioni a quanti tra bambini e adulti, sofferenti, si rivolgono loro”. La situazione sarebbe ai limiti del “grottesco” e, di conseguenza, la Cisal non è più disposta a “tollerare oltre questi incomprensibili ed ingiustificati ritardi, alcuni dei quali si protraggono oramai da più di due anni”. Alla luce di questo stato di cose, viene richiesta la predisposizione di “tutte le necessarie procedure contabili affinché, già dalla prossima busta paga di febbraio, i dipendenti possano ritrovarsi almeno una parte dei meritatissimi e sudatissimi soldi arretrati”. La pretesa è quella della “puntualità nel pagamento degli stipendi in ogni sua componente perché, specialmente in questo particolare momento socio-economico e per le famiglie monoreddito, il personale deve poter onorare i propri impegni e le proprie scadenze come mutui, presti bollette, oltre naturalmente a quanto necessario per la quotidianità”. In conclusione, i rappresentanti della Cisal rinnovano la “disponibilità al confronto ed alla collaborazione per l’eventuale individuazione congiunta di una possibile soluzione” e restano “in attesa di un incontro con i massimi vertici aziendali” ormai “non più rinviabile”.

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