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Incidente sul lavoro in Calabria, morto un operaio

Un operaio di 39 anni è morto intorno alle 10.30 di oggi, in seguito a un incidente avvenuto in un cantiere a Rocca Imperiale, nel Cosentino. 

Da quanto appreso, a provocare la tragedia sarebbe stato il crollo di un muro di contenimento. 

Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, sanitari del 118 e carabinieri. 

Droga nascosta tra i pannolini, un arresto

Un uomo è stato arrestato dalla polizia di Vibo Valentia, perché sorpreso con più di 400 grammi di marijuana.

E’ successo ad un posto di controllo, dove l’indagato è stato fermato mentre viaggiava in auto. Avvertito l’odore dello stupefacente, i poliziotti hanno sottoposto a perquisizione il veicolo, rinvenendo, in un borsone pieno di pannolini, un etto di marijuana. Altra droga è stata trovata, invece, nel bagagliaio, nascosta in un organetto. Gli agenti, quindi, hanno deciso di estendere il controllo ad alcune proprietà dell’indagato, trovandovi altro stupefacente.

Complessivamente, sono stati sequestrati oltre 400 grammi di marijuana e materiale destinato al confezionamento della droga.

L’uomo è stato, infine, arrestato e posto ai domiciliari, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Le infiltrazioni della 'ndrangheta nel commercio dei prodotti petroliferi, sequestrati beni per 80 milioni di euro

I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto operativo dello Scico, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia reggina, hanno eseguito – in Piemonte, Lombardia, Trentino Alto-Adige, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Calabria e Germania – un sequestro di beni - per un valore complessivamente stimato in oltre 80 milioni di euro - riconducibili a tre imprenditori reggini operanti prevalentemente nel settore del commercio dei prodotti petroliferi.

La presunta figura criminale degli imprenditori era emersa nell’ambito dell’operazione “Andrea Doria”, conclusasi nell’aprile del 2021 con l’esecuzione di provvedimenti cautelari personali nei confronti di 23 persone, tra cui i destinatari dei provvedimenti eseguiti oggi.

L’operazione ha fatto luce su un presunto sistema di frode fiscale, realizzata nel settore del commercio di prodotti petroliferi, imperniata su fittizie triangolazioni societarie, finalizzate ad evadere l’Iva e le accise, nonché sull’impiego di false dichiarazioni di intento, istituto che consente di acquistare in regime di non imponibilità.

In particolare, l’associazione avrebbe gestito l’intera filiera della distribuzione del prodotto petrolifero dal deposito fiscale fino ai distributori stradali, interponendo tra queste due estremità della catena una serie di operatori economici - imprese “cartiera” di commercio di carburante, depositi commerciali e brokers locali - con lo scopo di evadere le imposte, attraverso l’emissione e l’utilizzo delle dichiarazioni di intento. Le società “cartiere” avrebbero asserito di possedere tutti i requisiti richiesti al fine di poter beneficiare delle agevolazioni previste dalla normativa di settore, acquistando il prodotto petrolifero senza l'applicazione dell’Iva. Tale prodotto, a seguito di meri passaggi “cartolari” tra le società coinvolte, sarebbe stato ceduto a prezzi concorrenziali a specifici clienti, ai danni, peraltro, degli onesti imprenditori del settore. Da ultimo, il sistema di ripulitura degli incassi sarebbe avvenuto anche per il tramite di famiglie di ‘ndrangheta portatrici di interessi nel settore della distribuzione dei prodotti petroliferi.

Pertanto, la Direzione distrettuale antimafia reggina ha delegato il Gico a svolgere un'indagine a carattere economico/patrimoniale finalizzata all’applicazione misure di prevenzione personali e patrimoniali.

L’attività, anche valorizzando le risultanze delle precedenti indagini, ha consentito di rilevare, attraverso una complessa e articolata attività di riscontro, il patrimonio direttamente e indirettamente nella disponibilità dei tre imprenditori, il cui valore sarebbe risultato sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata.

Su queste basi, il Tribunale di Reggio Calabria ha disposto il sequestro di 20 imprese - 3 delle quali con sede in Germania, attive prevalentemente nei settori del trasporto merci su strada, del commercio di prodotti petroliferi e del trattamento e smaltimento di rifiuti non pericolosi - 50 terreni, 10 fabbricati, 86 tra automezzi ed autoveicoli, anche di lusso, oltre 1 milione di euro in denaro contante e disponibilità finanziarie, per un valore complessivamente stimato in oltre 80 milioni di euro.

Trent'anni di Uildm celebrati a Chiaravalle Centrale

L’Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare (Uildm) provinciale di Catanzaro ha celebrato il suo trentesimo anniversario con un evento speciale tenutosi presso l’aula magna dell’Itis di Chiaravalle Centrale. L'evento ha attirato oltre 200 persone, tra cui studenti, volontari, autorità e residenti locali.

L'importanza dell'inclusione sociale, vista come un valore, un diritto e una speranza, è stata il tema centrale dell'evento. Gli interventi hanno evidenziato l'impegno costante dell'Uildm a sostegno delle persone affette da malattie neuromuscolari.
Tra i relatori, il presidente dell'Uildm di Catanzaro, Giovanni Sestito, che ha ripercorso la storia e le battaglie dell'associazione, esprimendo la sua gratitudine a tutti coloro che hanno supportato e lavorato con l'organizzazione nel corso degli anni. Anche il sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato, ha preso la parola, lodando l'impegno e la dedizione dell'Uildm nel sociale e nella sensibilizzazione della comunità.

Luciano Principe, imprenditore e filantropo locale che collabora con l'associazione da anni, ha finanziato diverse borse di studio per omaggiare gli studenti di Chiaravalle e incentivare i giovani meritevoli. Principe ha sottolineato l'importanza dell'educazione e della formazione come strumento per l'inclusione sociale e la lotta contro la distrofia muscolare.

Il momento clou dell'evento è stato l'annuncio dei vincitori del secondo concorso nazionale di poesia dedicato a Rosalba De Fazio. La giuria ha dovuto selezionare tra centinaia di opere inedite. Il primo premio è stato assegnato a Francesco Pungitore, giornalista e scrittore, per la sua poesia “Alchimia dell'anima”. Il secondo premio è andato a Giuseppe Sestito con “Un piccolo neo” mentre Pietro Tassone ha ottenuto il terzo posto dedicando la sua poesia al presidente dell'Uildm Giovanni Sestito.

L'evento ha rappresentato un momento di celebrazione e riflessione sulle importanti conquiste dell'associazione, oltre a fornire un'occasione per ricordare l'importanza del sostegno continuo alle persone colpite da malattie neuromuscolari. Nel suo intervento finale, Giovanni Sestito ha ribadito il ferreo impegno dell'Uildm per il futuro: “Continueremo a lottare per i diritti, l'inclusione e la dignità. Questi trent'anni sono solo”.

Chiude così un evento ricco di emozioni, un momento di condivisione e solidarietà che, una volta di più, dimostra come la lotta alla distrofia muscolare non sia soltanto questione di scienza e medicina, ma anche di sensibilità, coraggio e comunità. E proprio come ha sottolineato Giovanni Sestito, la battaglia continua, con la speranza sempre viva nel cuore di tutti.

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