A Palazzo Nieddu Del Rio di Locri incontro sul tema: "Sulle rive dello Jonio - Spunti per la 'narrazione' di un territorio”

“Sulle rive dello Jonio – I Musei di Locri e di Bova Marina: spunti per la 'narrazione' di un territorio” questo è il tema di un interessante incontro che si terrà mercoledì 10 aprile, alle ore 18.00, presso la Biblioteca Gaudio Incorpora di Palazzo Nieddu a Locri.

All’iniziativa, promossa dal Sidus Club e dai Musei Archeologici di Locri e Bova Marina, interverranno: Albarosa Dolfin, presidente del Sidus Club; Giovanni Calabrese, sindaco di Locri; Anna Sofia, assessore comunale alla Cultura; Maria Caterina Aiello, vicepresidente del Sidus Club; Rossella Agostino, direttore Musei di Locri e Laura Delfino, direttore del Museo di Bova Marina.

In particolare, Rossella Agostino si soffermerà sui tre musei locresi (due al Parco archeologico dedicati l’uno al periodo greco e l’altro alle testimonianze di età romana e il Palazzo Nieddu, dedicato al periodo anteriore alla fondazione della colonia e alle scoperte dal territorio) e Laura Delfino sul Museo di Bova Marina che dà conto di un ricco patrimonio storico-archeologico da aree di abitato, di necropoli e di siti fortificati a controllo del territorio, inquadrabile in un ampio arco cronologico compreso tra l’età neolitica ed il VI secolo d.C. e si caratterizza per la presenza di testimonianze ebraiche. 

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Assenteismo, sospesi 7 dipendenti pubblici

I finanzieri della compagnia di Melito Porto Salvo, nell’ambito delle indagini effettuate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione, ad un’ordinanza di misura cautelare dell'interdizione dai pubblici uffici per periodi variabili da uno a due mesi, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di sette dipendenti pubblici in servizio presso il comune di Bova Marina.

Le indagini, riguardanti complessivamente 22 indagati, avevano già portato all’esecuzione, lo scorso 28 maggio, di altre cinque misure analoghe.

In seguito agli interrogatori effettuati dal gip, altri sette impiegati sono stati interessati per le ipotesi di reato di false attestazioni o certificazioni nell’utilizzo del badge, di truffa ai danni dell’ente comunale e d'interruzione di servizio pubblico.

Oltre agli accertamenti documentali delle presenze giornaliere, l’indagine si fonda sulle immagini acquisite all’interno ed all’esterno dei locali del municipio, mediante il monitoraggio visivo dell’orologio marcatempo per la rilevazione delle presenze giornaliere, su un’accurata attività di osservazione, pedinamento e controllo eseguita dai finanzieri.

Significativa è la circostanza che, ben 12 impiegati sui 22 indagati in una struttura medio piccola, quale quella del comune di Bova Marina, siano stati oggetto delle misure cautelari della interdizione dai pubblici uffici.

 

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Timbravano il cartellino ed andavano a fare la spesa, sospesi 5 dipendenti pubblici

I finanzieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, nell’ambito delle indagini effettuate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione, ad un’ordinanza di misura cautelare dell'interdizione dai pubblici uffici per periodi variabili da 10 a 7 mesi, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di cinque dipendenti pubblici in servizio presso il comune di Bova Marina.

Le indagini, che hanno coinvolto, complessivamente, 22 persone, sono state finalizzate a verificare le ipotesi di reato di false attestazioni o certificazioni nell’utilizzo del badge da parte di pubblici dipendenti, di truffa ai danni dell’ente comunale e interruzione di servizio pubblico, nonché, per due indagati, di peculato in quanto usavano autovetture del comune per fini privati.

L’attività ha preso le mosse in seguito alle segnalazioni di alcuni cittadini, che spesso dovevano mettersi alla ricerca dei dipendenti comunali intenti alle loro faccende personali.

Oltre agli accertamenti documentali delle presenze giornaliere, l’indagine si fonda sulle immagini registrate all’interno e all’esterno dei locali del municipio mediante il monitoraggio visivo dell’orologio marcatempo per la rilevazione delle presenze giornaliere, su un’accurata attività di osservazione, pedinamento e controllo eseguita dai finanzieri

Nel corso delle indagini, i militarri hanno constatato che numerosi dipendenti del comune di Bova Marina, formalmente al lavoro, si assentavano ingiustificatamente recandosi a fare la spesa, al bar o a dialogare con altre persone nei pressi degli uffici comunali, anche per svariate ore.

Significativa è la circostanza che, in una struttura medio piccola, quale quella del comune di Bova Marina, composta da 25 impiegati effettivi, la percentuale di quelli sottoposti alle attuali indagini è pari all’88%,  e nel corso di circa 80 giornate lavorative sono state accertate 448 irregolarità nell’utilizzo del badge marcatempo, di cui 30 gravi.

 

Falso, i carabinieri arrestano un 69enne

I carabinieri della Stazione di Melito di Porto Salvo, hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di espiazione di pena detentiva emessa dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria - Ufficio Esecuzioni Penali e ordinanza emessa dal locale Tribunale di Sorveglianza, il 69enne Domenico Colorisi.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, dovrà scontare una pena a anni due e sei mesi di reclusione, perché ritenuto responsabile dei reati di concorso in falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative, falsità materiale commessa dal privato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

I reati sono stati commessi a  Bova e Roghudi  nel periodo compreso tra il 2004 ed il 2011.

Espletate le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale “Arghillà” di Reggio Calabria in regime di semilibertà.

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Scoperti mentre bruciavano rifiuti in Calabria: indagati dirigenti e impiegati comunali

I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà quattro persone tra dirigenti ed impiegati comunali,  accusati a vario titolo di attività di gestione di rifiuti non autorizzata e combustione illecita di rifiuti. Nel dettaglio, secondo i militari dell'Arma, in località Garino presso l’area di proprietà del Comune di Bova, denominata "ex fungaia", mediante una pala meccanica, gli indagati avrebbero trasportato ed accantonato rifiuti di vario genere, ai quali avevano appiccato le fiamme. L’area e la macchina operatrice sono stati sottoposti a sequestro. 

E' calabrese uno dei sei borghi più belli d'Italia

C’è una Calabria nascosta che merita di essere visitata almeno una volta nella vita. In particolare, c’é un luogo, lontano dai grandi crocevia turistici, in cui il passato si tuffa ogni giorno nel presente. Si tratta di Bova, piccolo centro dell’area grecanica, dove il tempo sembra essersi fermato. Sarà anche per questo motivo che il piccolo centro del reggino è stato inserito da Google Street View nel novero dei borghi più belli d’Italia. Si tratta di un elenco composto da appena sei località, selezionate nell’ambito di “Italy Highlights”, il progetto attraverso il quale la multinazionale di Mountain View si propone di far conoscere ai viaggiatori di tutto il mondo le bellezze nascoste del Belpaese. A fare compagnia al borgo calabrese ci sono: Etroubles in Val D’Aosta, San Leo in Emilia Romagna, Sermoneta nel Lazio, Castellabate in Campania e Gangi in Sicilia. Tutti e sei i paesi, oltre ad essere ubicati in collina, fanno parte dell’elenco dei 21 borghi cui il ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha assegnato il riconoscimento  “Gioielli d’Italia”, ovvero il marchio turistico con il quale vengono promosse e valorizzate le località più affascinanti del nostro Paese. La selezione è stata fatta sulla base di una valutazioni che ha tenuto conto di diversi fattori, tra i quali, la presenza di bellezze artistiche, architettoniche, culturali ed enogastronomiche. Per verificare quanto il giudizio espresso dagli esperti di Google sia attendibile basta visitare la pagina dedicata agli Italy Highlights (la trovate cliccando qui). Tutti e sei i borghi sono stati mappati palmo a palmo con un’attrezzatura, dotata di 15 fotocamere, che ha catturato migliaia d’immagini grazie alle quali è stato possibile riprodurre integralmente ogni singolo centro storico. Il risultato è davvero notevole, il viaggio virtuale sembra proiettare lo spettatore nelle suggestive stradine dei borghi. Certo, niente di comparabile con l’emozione offerta da un’avvincente visita dal vivo.

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Turismo di qualità, riconoscimento per Bova e Gerace

Importante riconoscimento per Bova e Gerace, cui il Touring clube ha assegnato la Bandiera arancione, ovvero il marchio di qualità turistico-ambientale. Il premio è stato consegnato ai sindaci dei due comuni reggini nel corso di una cerimonia, svoltasi a Milano, alla quale hanno preso parte i presidenti dell'Anci, Piero Fassino, del Touring Club Italiano, Franco Iseppi e del Parco dell'Aspromonte, Giuseppe Bombino. Il riconoscimento viene assegnato alle piccole località dell'entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità.

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