Rinvenuta una piantagione di marijuana

Nell’ambito di un servizio di controllo disposto dalla Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria, i militari della locale Stazione hanno individuato, in località "Pantano" del comune di Cardeto, una piantagione di marjuana composta da circa 60 piante.

Sul posto è stato rinvenuto anche un impianto artigianale, con il quale veniva irrigata la coltivazione.

Le piante, previa campionatura, sono state distrutte, mentre i campioni prelevati saranno inviati al Ris di Messina per essere sottoposti alle analisi tossicologiche del caso.

 

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Ruba un decoder in un'abitazione, arrestato

I carabinieri della Stazione di Cardeto, agli ordini del maresciallo Claudio Gallerani, hanno tratto in arresto D. M di anni 23.

Il giovane, originario di Reggio Calabria, è ritenuto responsabile del reato di furto in abitazione.

Il 23enne è stato fermato dai militari nel corso di un controllo finalizzato a contrastare il fenomeno dei furti. In particolare, gli uomini dell’Arma hanno notato il ragazzo intento a liberarsi di un sacchetto. Una volta bloccato il giovane, i carabinieri hanno recuperato il sacchetto, trovandovi all’interno un decoder e due telecomandi precedentemente asportati da un’abitazione.

Espletate le formalità di rito, D.M. è stato dichiarato in arresto, mentre la refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario.

Su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, il 23enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa rito direttissimo.

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Calabria: catturato pericoloso latitante

Alle prime luci dell’alba di oggi, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dello Squadrone Cacciatori Calabria, congiuntamente a personale della locale Questura, hanno tratto in arresto, a Cardeto (RC), il latitante Antonino Princi di 46 anni.  Originario di Calanna (RC), l’uomo era ricercato dal 29 luglio 2016 in quanto destinatario di provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione distrettuale antimafia, nell'ambito dell'operazione “Kalanè”.

Ritenuto responsabile, in concorso, dell'omicidio di Domenico Polimedi e del tentato omicidio di Giuseppe Greco, avvenuti nella frazione Sambatello di Reggio Calabria il 3 aprile 2016, Princi è stato localizzato in un'abitazione di Cardeto di proprietà del 45enne Saverio Anfuso, pregiudicato del posto, anch’egli tratto in arresto.

Al momento della cattura, il latitante non era armato e non ha opposto resistenza.

L’indagine “Kalanè”, coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria e condotta dalla locale Squadra Mobile, ha consentito di ricostruire le dinamiche di un omicidio e due tentati omicidi, nonché i ruoli dei mandanti e degli esecutori materiali.

Dagli elementi acquisiti nel corso dell’indagine è emerso come all’interno della famiglia Greco di Calanna fosse scaturito un conflitto, con l’ascesa al potere criminale proprio di Antonino Princi, il quale, approfittando dell’assenza dalla Calabria di Giuseppe Greco di 57 anni e del periodo di collaborazione con la giustizia che aveva avviato dopo il suo arresto nell’ambito dell’Operazione “Meta”, aveva accentrato su di sé il controllo delle attività illecite nella zona di Calanna e Sambatello, feudo storico ed incontrastato della famiglia Greco, alla quale Princi è legato anche da rapporti di parentela.

Secondo la ricostruzione della Procura distrettuale antimafia, Giuseppe Greco, sentendosi esautorato, avrebbe deciso di eliminare Princi senza però riuscirci e scatenandone la reazione. In particolare, Greco, figlio dello storico boss di Calanna don Ciccio Greco, aveva progettato di uccidere Princi all’uscita dell’impianto di trattamento dei rifiuti a Sambatello, dove lavorava come operaio. Per attuare il progetto criminoso, il 9 febbraio 2016, previo accurato studio delle abitudini della vittima, accompagnato da uno dei sodali, con una spettacolare azione di fuoco attentava alla vita del Princi, esplodendo numerosi colpi di arma da fuoco (fucile e pistola) contro l’autovettura sulla quale viaggiava. Con una serie di manovre repentine, Princi era riuscito a sfuggire all'agguato.

Il tentato omicidio innescava la successiva vendetta: la sera del 3 aprile, due fidatissimi sodali di Princi si appostavano nei pressi di una piccola abitazione di Calanna, dove Greco aveva trovato rifugio e con una fulminea azione di fuoco riuscivano a ferirlo gravemente.

Nel corso della sparatoria, investito dai pallettoni, veniva ucciso Domenico Polimedi che aveva dato ospitalità a Greco.

Ancora una scossa di terremoto nel reggino

Una leggera scossa di terremoto è stata rilevata alle 5,17 di questa mattina in provincia di Reggio Calabria. Il sisma, rilevato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha avuto un'intensità di magnitudo ML 1.5.

L'epicentro dell'evento tellurico è stato individuato ad una profondità di undici chilometri in un area che ricade nel comune di Cardeto, nella zona del Parco nazionale dell'Aspromonte

Nella giornata di ieri, un altro terremoto di magnitudo ML 3.2 era stato segnalato nel territorio del comune di Santo Stefano in Aspromonte

 

I Carabinieri hanno trovato un fucile e numerose munizioni in mezzo ai rovi

I Carabinieri hanno proceduto al sequestro di un fucile con matricola abrasa e munizionamento di diverso calibro e tipologia, il tutto in buono stato di conservazione, rinvenuti nascosti in mezzo ai rovi ed all’interno di un tubo in pvc del tipo idraulico. Arma e cartucce sono state scoperte a Monte San Demetrio, località Costarelle di Cardeto, in provincia di Reggio Calabria. 

 

'Ndrangheta. Operazione "Epilogo": in carcere un 52enne

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 52 anni  per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso, in esecuzione all’ordine di espiazione pena, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria. Francesco Russo, di Cardeto, dovrà scontare la pena definitiva di 2 anni, 2 mesi 2 e 23 giorni di reclusione per i fatti accertati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria nell’ambito dell’operazione denominata "Epilogo" eseguita nel 2010. Nella contestuale perquisizione domiciliare, i militari dell'Arma avrebbero riscontrato un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica, procedendo altresì al deferimento dello stesso, unitamente alla moglie convivente, alla locale Autorità Giudiziaria.

Fucili e munizioni nell'abitazione: nei guai un 74enne

I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un 74enne per i reati di  detenzione abusiva di armi comuni da sparo e detenzione abusiva di munizioni, poiché, a seguito di un controllo di polizia effettuato dai militari operanti, M.D., 74 anni, di Cardeto, in provincia di Reggio Calabria, è stato trovato in possesso di due fucili di diverso calibro e munizionamento vario risultati non in regola con la documentazione amministrativa necessaria alla detenzione. Ii militari hanno provveduto a ritirare cautelativamente le altre armi e munizioni, regolarmente detenute, con contestuale proposta di diniego di detenzione armi e revoca porto d’armi. 

'Ndrangheta, operazione "Epilogo": arrestato presunto affiliato alla cosca Serraino

I Carabinieri hanno arrestato in arresto Francesco Russo, di 52 anni, di Cardeto, già noto alle forze dell'ordine, ritenuto un affiliato alla cosca di 'ndrangheta Serraino, operante nel centro della provincia di Reggio Calabria, per il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso, in esecuzione all’ordine di esecuzione pena emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, poiché dovrà scontare la pena definitiva residua di 2 anni, 2, mesi e 23 giorni di reclusione. Il provvedimento promana dall’operazione denominata "Epilogo", eseguita nel 2010 dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria.

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