E' morta Monica Vitti, l'attrice aveva 90 anni

E' morta Maria Luisa Ceciarelli, in arte Monica Vitti.

Nata a Roma il 3 novembre del 1931, è stata un'autentica icona del cinema italiano, musa di Michelangelo Antonioni e regina della commedia all'italiana al fianco di Alberto Sordi. 

Calabria: incendio in un cinema multisala, nessun ferito

I vigili del fuoco del comando di Cosenza sono impegnati per domare un incendio divampato al cinema Multisala Andromeda river nel comune di Zumpano (Cs).

Le fiamme hanno interessato alcuni uffici.

Non si registrano feriti.

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Al Festival di Cannes il cinema italiano manda in scena la solita solfa antimafia

L’Italia partecipa a Cannes con un film antimafia. Gli spettatori si confermeranno così che l’Italia è la mafia. Il mondo saprà che l’Italia è la mafia. Ovvero, i critici e il pubblico capiranno benissimo che i registi italiani:

  1. non hanno la benché minima fantasia;
  2. sanno che, con un film antimafia, pigliano soldi anche se il prodotto è scadente.

 L’Italia ha sessanta milioni di abitanti. Di questi, una percentuale delinque; e ci sono, a bighellonare, degli stranieri non si sa a che titolo. Detratti delinquenti e passeggiatori, restano almeno 59,5 milioni di Italiani che amano, odiano, lavorano, vorrebbero lavorare, si sposano, divorziano, vanno in chiesa, praticano sport, giocano a carte, scrivono e leggono libri, dormono… insomma, fanno le cose solite di ogni popolo di questo grande mondo.

Ogni tanto, in Italia qualcuno ammazza qualcun altro esattamente come avviene in Siberia o a Los Angeles o a Londra, senza che ciò abbia niente di mafioso, ma per ira o per corna o per rapina… Ogni tanto qualche giudice mette al gabbio dei delinquenti e qualcun altro trova il modo di scarcerarli, come succede dovunque dilaghi il garantismo peloso… Ogni tanto qualche italiano si ricorda di quattro millenni di storia e relative testimonianze archeologiche e artistiche… Ogni tanto viene persino a mente Dante Alighieri… Ogni tanto, e questo sì che è un miracolo, qualcuno sa che Tommaso Campanella fu uno dei massimi filosofi dell’età moderna e tra le basi della filosofia europea, e non un mezzo matto che voleva congiurare con dei tagliagole e con i Turchi; e meno male che lo fermarono in tempo…

 Da tutto questo, io avrei già ricavato un centinaio di bellissimi film di ogni genere cinematografico: storico, sentimentale, intimistico, biografico, cronachistico, comico, ironico… eccetera; o contaminazione di generi, che è una chicca del teatro… La Calabria ne offrirebbe di occasioni e soggetti, altro che mafia.

 Invece il cinema italiano si presenta all’estero con due unici temi: mafia e clandestini. E manco vicende intricate, inattese, di spessore psicologico… Ma no: i Buoni e i cattivi [notare la grafia] come nei racconti per bimbi scemi. I Buoni sono buonissimi, i cattivi sono cattivonissimi.

 E anche noiosi. I cattivi sono un soggetto inesauribile di creazione artistica: ma non possono limitarsi ad essere cattivi; devono pur avere un minimo di umanità. Niente, umani sono solo gli antimafia: che poi ogni tanto li arrestano per mafia….

 Eccomi qui: come mi divertirei a girare un film sull’antimafia che è in combutta con la mafia. “Location”? Isola di Capo Rizzuto, e non solo.

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E` morto il regista Ettore Scola

E`morto, all'eta`di 84 anni, il regista Ettore Scola. Nato a Trevico, in provincia di Avellino, il 10 maggio 1931, Scola era considerato uno dei maestri del cinema italiano. Aveva iniziato la carriera come giornalista, collaborando con la rivista umoristica Marc'Aurelio. A partire dalla metà degli anni Cinquanta inizio` a scrivere sceneggiature collaborando con Age e Scarpelli, per film come Un americano a Roma, La grande Guerra e Crimen. Tra le sue pellicole piu` importanti: Una giornata particolare e La famiglia. 

Università della Calabria, ecco la presentazione del secondo volume del “Lessico del cinema italiano”

Martedì 24 novembre alle ore 18:00, presso il Teatro Auditorium dell’Università della Calabria, si terrà la presentazione del secondo volume del “Lessico del cinema italiano. Forme di rappresentazione e forme di vita”, curato da Roberto De Gaetano ed edito da Mimesis. Interverranno, insieme al curatore, i docenti Unical: Felice Cimatti (professore di Filosofia del Linguaggio), Paolo Jedlowski (ordinario di Sociologia) e Raffaele Perrelli (Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici). La presentazione è inserita all'interno del programma di "Viaggio in Italia 2". Dopo la presentazione, alle ore 20.00, è prevista la proiezione del film La dolce vita di Federico Fellini. Il “Lessico del cinema italiano" è un'opera in 3 volumi e 21 voci (che vanno dalla A di Amore alla Z di Zapping), che proietta uno sguardo nuovo e costruisce una mappa concettuale inedita della grande tradizione del cinema italiano. Ogni voce si apre con il riferimento ad un film recente e ricostruisce genealogicamente la grande tradizione del cinema italiano dal muto ad oggi, letta attraverso la prospettiva tematica identificata dal lemma. Ogni voce si conclude con una filmografia costituita da 25 titoli chiave. Il secondo volume del “Lessico del cinema italiano” comprende le seguenti voci: “Habitus” di Giacomo Manzoli, “Identità” di Roberto De Gaetano, “Lingua” di Fabio Rossi, “Maschera” di Bruno Roberti, “Nemico” di Daniele Dottorini, “Opera” di Francesco Ceraolo e “Potere” di Gianni Canova. Il riscontro avuto dall’opera è stato molto significativo, con numerose iniziative e presentazioni, che hanno coinvolto non solo importanti sedi accademiche e istituzionali nazionali (Triennale di Milano, Museo del Cinema di Torino, Cineteca Nazionale di Roma, Cineteca di Bologna, Casa del Cinema di Venezia), ma anche estere, come l’Istituto di Cultura Italiana a Buenos Aires, l’Università di Dusseldorf, o, più di recente, la Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University. 

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