La denuncia del Coisp: "Boldrini in Calabria pretende agenti di scorta senza divisa"

"Basta con una politica ipocrita, che chiede la protezione delle Forze dell’Ordine, ma allo stesso tempo si vergogna di mostrarsi accanto a personale in divisa. E’ vergognoso che alte cariche dello Stato pretendano che i Poliziotti si prestino alle loro esigenze di immagine, nascondendosi dietro gli anfratti per aiutare il politico di turno a presentarsi come un cittadino comune, pronto a scendere tra la gente, quando in realtà è accompagnato da centinaia di uomini di scorta.  Ed è ancora più vergognoso che la nostra Amministrazione si genufletta a disposizioni scandalose, come quella del presidente della Camera Laura Boldrini, che ancora una volta nel blindatissimo dispositivo di sicurezza ha preteso che al suo arrivo all’aeroporto di Lamezia Terme, per impegni politico-istituzionali in Calabria, non fosse visibile alcuna divisa". E’ quanto afferma Giuseppe Brugnano,  segretario regionale calabrese del Coisp - il Sindacato Indipendente di Polizia, che prosegue: "Siamo davvero all’assurdo: non soltanto siamo costretti assicurare i servizi di scorta alla signora Boldrini, tra l’altro dispendiosi sia dal punto di vista dell’impiego del personale che da quello economico, siamo anche presi a pesci in faccia dalla presidente della Camera, che ad ogni suo spostamento dimostra il disprezzo che nutre nei confronti delle divise, tanto da non volerle vedere attorno a sé. Più che vergognarsi delle Forze dell’ordine in divisa, la Boldrini dovrebbe vergognarsi del proprio comportamento capriccioso e irrispettoso nei confronti di chi, con altri compiti, svolti più onorevolmente, rappresenta lo Stato. Per questo chiediamo le sue immediate dimissioni". 

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Umg: scocca l'ora di Caruso, ma il Coisp lo sfida

“Non abbiamo dimenticato, né smesso di pensare con una certa apprensione, che al no global Caruso è stato affidato un compito che appare alquanto in contrasto con i suoi trascorsi da ‘rivoluzionario’. Non abbiamo dimenticato, né smesso di pensare che i giovani dell’Università di Catanzaro diventeranno suoi studenti, ed intanto ancora ci risuonano nelle orecchie le deprecabili parole che tante volte Caruso ha avuto per lo Stato, per le sue Istituzioni, le sue regole, i suoi rappresentanti… Giovedì salirà in cattedra per la sua prima lezione e noi non possiamo fargli mancare il nostro benvenuto, ricordandogli con quanta forza speriamo che tenga a mente la necessità di trasmettere il senso del rispetto dei principi di ordine e legalità, vero fondamento della società civile”. Lo afferma Franco Maccari, segretario generale del Coisp (Sindacato Indipendente di Polizia), a 48 ore dall’inizio del corso di Sociologia dell’ambiente e del territorio presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, assegnato a Francesco Saverio Caruso. Una scelta mai digerita dal Coisp che, ora, rinnova le critiche e si mostra pronto a nuove espressioni di dissenso. “Dopo una scia di polemiche e di discussioni seguita alla nostra prima reazione – sostiene Maccari - siamo quantomeno soddisfatti di aver suscitato una riflessione pubblica sul fatto che in tante sedi, troppo spesso, salgano in cattedra, in senso figurato, persone che nel loro passato hanno dimostrato con i fatti di essere stati in vari modi contro lo Stato, contro le regole e contro le Forze dell’Ordine che rappresentano l’uno e le altre. Continuiamo ad essere convinti che anche questa volta sia così, e che Caruso sia e rimanga un altro esempio di quelle persone che covano un vero odio per ciò che non è in linea con le loro convinzioni e ritengano lecito tutto pur di combatterlo, anche perché lui non ha mai smentito certe sue posizioni e certe sue parole di un passato non troppo lontano.  Ciò che non sappiamo per certo – conclude Maccari – è se Caruso avrà il buon gusto di astenersi dal contaminare la sua azione di insegnamento con le proprie convinzioni personali e soprattutto, ove mai non dovesse essere così, se qualcuno di competenza se ne accorgerà e gli darà una qualche importanza”.

Il Coisp alla Boldrini: "Dedicare questo 8 marzo alle donne in divisa"

“Dedicare questo 8 marzo alle donne che fanno Sicurezza. Sarebbe una cosa sacrosanta e dovuta perché le donne che vestono la divisa sono proprio come le altre, ma in aggiunta alla mole di fatica che ogni donna sopporta hanno un carico in più, pesantissimo, quello di lavorare per la tutela della collettività; ed in aggiunta a tutte le enormi responsabilità che ogni donna ha, ne sopportano alcune in più, quelle che gli derivano da un lavoro senza eguali; ed in aggiunta ai maltrattamenti che molte donne subiscono, ne sopportano alcuni 'speciali', quelli che vengono loro inferti proprio per via di quello stesso lavoro”. Lo afferma Franco Maccari, segretario generale del Coisp (Sindacato Indipendente di Polizia). “Quello che gli costa sacrifici titanici – sostiene Maccari - ancor di più che ai loro colleghi uomini, perché una donna resta tale quando veste l'uniforme, ed anche se per il sistema è un Tutore dell'Ordine punto e basta, per criminali, incivili e stupidi lei deve scontare ancor di più la malevolenza e l'astio altrui, perché rappresenta le Forze dell'Ordine e per di più è anche femmina! Noi uomini che lavoriamo al loro fianco ogni giorno sappiamo bene com'è, conosciamo cose che pochi conoscono ed a cui pochi pensano: le offese, i tentativi di mortificazione, le squallide allusioni, gli indegni apprezzamenti, i repellenti commenti che vorrebbero ferirle nell'amor proprio di donne oltre che di Tutori della legge sono il meno che capita loro, ma sono continui, costanti, assillanti. Ma poi c'è anche ciò che fa male loro fisicamente, eppure nessuna si sottrae alla violenza fisica, ma la subisce proprio come gli uomini pur di fare il proprio dovere. Lo hanno scelto consapevolmente sapendo i rischi che avrebbero corso, e sapendo che si sarebbero dovute confrontare ogni giorno con l'idiozia di chi rifiuta regole e leggi, figuriamoci se a rappresentarle è una donna. Se non è assolutamente degno di essere onorato e celebrato questo, non sappiamo cosa altro possa esserlo". Il Coisp rivolge un forte appello alla presidente della Camera, Laura Boldrini, affinché questo 8 Marzo sia dedicato alle donne che vestono la divisa. "Difesa e rispetto che sono dovute ma certamente non garantite – ribadisce Maccari - alle colleghe che così spesso subiscono danni in servizio a scelta fra una vastissima gamma di violenze... Come l'Agente della Polizia municipale ferita a sassate due giorni fa dagli ospiti di un campo rom durante un controllo dei furgoni in entrata nell'area di via di Salone, a Roma. Inutile dire – conclude il rappresentante del Coisp - quanto necessario ed urgente sia incrementare l'impegno e le misure atte a tutelare le donne in divisa (come del resto anche gli uomini), e come non guasterebbe anche focalizzare ogni tanto l'attenzione su di loro per dire agli italiani quanto valgono, proprio in occasioni come quella di domani".

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