Rinvenuta piantagione con 250 arbusti di canapa indiana

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Palmi e dei Cacciatori di Calabria hanno rinvenuto una coltivazione di canapa indiana composta da oltre 250 arbusti.

La piantagione è stata scoperta in un’area demaniale di contrada Maldonato, nel comune di Cosoleto (Rc).

Lo stupefacente, dopo essere stato campionato, è stato distrutto sul posto.

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Assenteismo, sei misure cautelari per i dipendenti di un comune Calabrese

I carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione alla misura cautelare emessa dal tribunale di Palmi, nei confronti di sei dipendenti del comune di Cosoleto ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di false attestazioni o certificazioni, truffa aggravata ai danni dello Stato, errore determinato dall’altrui inganno e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

Per i militari, gli indagati ( F.A., F.C. , D.S., C.S., G.S. e S.S.V.) sarebbero stati soliti assentarsi dai locali del comune per recarsi nella vicina piazza, oppure per curare interessi privati. Nei loro confronti, il Tribunale di Palmi ha ravvisato esigenze cautelari tanto da sottoporli all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le indagini, avviate, nel 2015, dai militari della Stazione di Cosoleto, sono state svolte mediante servizi di osservazione, acquisizione documentale e l’istallazione di telecamere in prossimità dell’orologio marcatempo e dell’ingresso al Palazzo Comunale, al fine di monitorare le vidimature dei badge e le entrate ed uscite dei dipendenti comunali.

Dalle immagini raccolte sarebbe emerso che molti dipendenti comunali non rispettavano l’orario di lavoro, allontanandosi per motivi non pertinenti all’attività di servizio, oppure timbravano il cartellino marcatempo per sé e per altri, per poi allontanarsi dall’ufficio per interessi privati.

Il fenomeno dell’assenteismo sarebbe stato talmente invalso, che alcuni sarebbero stati soliti timbrare il cartellino anche per chi era legittimamente assente, ad esempio per ferie. Altri sarebbero stati, invece, notati al di fuori delle loro abitazioni in giornate in cui la loro assenza dal posto di lavoro era sì giustificata, ma con certificati medici che attestavano patologie fisiche.

Per i carabinieri, gli indagati avrebbero, inoltre, escogitato un sistema per alterare i cartellini di presenza, manomettendo l’apparecchiatura per la timbratura.

Se ne andavano in giro con 15 Kg di marijuana nel bagagliaio dell'auto, arrestati

I carabinieri delle Stazioni di Cosoleto e Delianuova hanno tratto in arresto tre giovani di Sinopoli. A finire nella rete ordita dalle forze dell'ordine sono stati: Carmine Romeo, di anni 35,  Giuseppe Alvaro e Carmine Furina entrambi di anni 19. Tutti e tre sono accusati, a vario titolo, di possesso di stupefacente ai fini di spaccio.

In particolare, gli arrestati sono stati sorpresi a bordo dell'auto in uso a Romeo nel cui bagagliaio, i militari hanno trovato 4 sacchi contenenti circa 15 chilogrammi di marijuana.

Una volta immesso sul mercato, lo stupefacente avrebbe fruttato circa 50 mila euro. Resta ora da capire a chi fosse destinato il carico, considerato che, secondo gli investigatori, la notevole quantità di droga rinvenuta fa presupporre un legame tra i tre arrestati ed esponenti della ‘ndrangheta.

 

 

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Oltre cento piante di cannabis scoperte dai carabinieri

Nel corso di una vasta attività di rastrellamento, i carabinieri delle Stazioni di Cosoleto e Delianuova, con la collaborazione dei colleghi dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria” e del Nucleo cinofili di Vibo Valentia hanno tratto in arresto Carmelo Versace di 57 anni ed i figli Francesco e Giuseppe, rispettivamente, di 34 e 28 anni.

I tre, già noti alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti, sono ritenuti responsabili di una coltivazione di cannabis indica scoperta nelle campagne di Cosoleto.

Lo stupefacente ricavato dalle 100 piante rinvenute, una volta immesso sul mercato, avrebbe potuto fruttare circa 200 mila euro.

Dopo aver prelevato alcuni campioni, che saranno inviati al Ris di Messina per essere sottoposti ad analisi tossicologica, la piantagione è stata estirpata e distrutta sul posto.

I tre uomini, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di detenzione domiciliare, in attesa del rito direttissimo, così come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi.

Ventenne sorpreso dai carabinieri con mezzo chilo di droga

I carabinieri della Stazione di Delianuova, unitamente ai colleghi della Stazione di Cosoleto, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, P. G. ventenne del luogo.

Fermato per un controllo, il giovane è stato sottoposto a perquisizione personale e veicolare.

Nel corso della verifica, i militari dell’Arma hanno trovato un borsone contenente oltre mezzo chilo di “marijuana”.  Il ventenne è stato, quindi, dichiarato in stato d’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e condotto presso la Stazione carabinieri di Delianuova per le formalità di rito.

Lo stupefacente rinvenuto è stato sottoposto a sequestro mentre, su disposizione dell’Autorità giudiaria, l’arrestato è stato tradotto presso la propria abitazione dove rimarrà agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.

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Il Corpo forestale dello Stato ha denunciato due cacciatori per bracconaggio

Il Corpo Forestale dello Stato ha denunciato per bracconaggio due cacciatori, il 59enne F.G ed il 44enne R.C., sorpresi, con l'intento di attirare gli animali, ad utilizzare strumenti acustici elettromagnetici vietati. I due risiedono nel Vicentino. L'episodio si è verificato a Cosoleto, in provincia di Reggio Calabria. Supportati da personale volontario, gli agenti hanno udito i colpi di fucile e, avvicinandosi, hanno scoperto i due bracconieri muniti del materiale illecito ed ai quali sono stati posti sotto sequestro sia le armi che le munizioni.  

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