Reggio Calabria: "la concessione del Teatro Cilea a Renzi è una violazione del Regolamento comunale"

Riceviamo e pubblichiamo

"Per un Si, a volte o forse spesso, ci si muove anche nell’illegalità. E’ la libido da consenso, è la paura di non farcela. Il Pd di Reggio ha scelto la via dell'infrazione, del mancato rispetto delle regole. La concessione del Teatro Cilea al segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, domani a Reggio Calabria per un’iniziativa politica, rappresenta una chiara ed evidente violazione del Regolamento per la concessione in uso del teatro comunale “Francesco Cilea” e delle altre strutture comunali destinate ad attività teatrali e spettacolistiche.

In particolare l’articolo 3 del regolamento, disciplina le iniziative che possono trovare luogo nel maggiore polo culturale cittadino: “lo svolgimento di manifestazioni di spettacoli teatrali, di prosa, di varietà, musicali e di danza, le attività cinematografiche ed audiovisive, le mostre di pitture, scultura ed arti visive in genere, le manifestazioni di pubblico intrattenimento che abbiano un elevato interesse culturale, sociale e politico-istituzionale, purché prestigiose per la città”.

Non ci sembra, dunque, che tra queste si possa annoverare la disperata ricerca di Sì referendari del Partito Democratico e del suo segretario Nazionale Matteo Renzi.

E' importante sottolineare, inoltre, come il confine utilizzato dal Pd in questa circostanza sia sottilissimo: si vuole fare passare la presenza di Renzi a Reggio Calabria come visita Istituzionale del Presidente del Consiglio dei Ministri, ma così non è. Lo sanno tutti, anche i bambini.

Renzi domani sarà in città come segretario del Pd, per parlare di Referendum in piena campagna elettorale, a 360° e senza dubbio alcuno.

Mai in passato il centrodestra ha concesso per manifestazioni di partito, all’ex Premier Berlusconi, il Tempio della cultura cittadina.

Il Sindaco Falcomatà, invece, ritenendosi oltre legge, supera il regolamento comunale violandolo nelle sue forme più elementari Una scelta illegittima che testimonia come, troppo spesso, non basta un si: serve addirittura "svendere" i beni della città. Alla faccia dei reggini. “Dura Lex, sed Lex”, ma non per tutti!"

Daniele Romeo - Azione nazionale Reggio Calabria

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Strada disastrosa: Romeo (RF) si fa portavoce dei cittadini di Vinco e Pavigliana

"Le istituzioni competenti non siano sorde, i cittadini di Vinco e Pavigliana hanno il diritto di ricevere risposte! Da più parti, infatti, sono stato sollecitato - rivela Daniele Romeo, esponente di Reggio Futura - perché la strada provinciale Cannavò-Pavigliana-Vinco è in condizioni disastrose, ai limiti della percorribilità con rischi altissimi per l’incolumità delle persone. I cittadini hanno segnalato più volte tale situazione agli organi competenti senza ricevere segnali o rassicurazioni".  "La strada incalza Romeo -è cosi da un anno e di giorno in giorno peggiora. Lo scorso anno è franato il terreno, ma l’unico intervento effettuato è stata l’apposizione di una barriera in plastica che però, in tempo breve, si è spezzata. La parte franata, intanto, rischia di compromettere la circolazione se non verranno presi seri ed urgenti provvedimenti". Il mio appello, facendomi portavoce dei cittadini preoccupati, è rivolto alle Istituzioni che possono intervenire - spiega Daniele Romeo - affinché si rendano subito protagonisti di azioni mirate ed efficace volte a tutelare la pubblica incolumità riconoscendo ai cittadini il sacrosanto diritto ad una mobilità sicura".

 

Salvataggio Atam: Reggio Futura rivendica i meriti del centrodestra

"L’unico dovere di questa amministrazione comunale è quella di riportare l’Atam ai livelli qualitativi a cui l’avevano condotta le amministrazioni di centrodestra con scelte mirate, coraggiose e vincenti". E’ il monito lanciato in conferenza stampa dai rappresentanti di Reggio Futura Alessandra Bordini, Maria Pia Sergi e Daniele Romeo, all’indomani della decisione del Tribunale di Reggio Calabria che ha evitato il possibile fallimento dell’azienda di trasporti cittadina. "Per decenni – hanno spiegato gli esponenti di Reggio Futura – l’azienda ha subito gravi discriminazioni dal centrosinistra, quella stessa parte politica che oggi si erge a salvatore dell’Atam. Solo grazia alla volontà della giunta regionale di centrodestra nel 2014 con delibera n°459, viene ridimensionato e riconosciuto all’Atam un credito di 7 milioni di euro che l’azienda vantava dal 1987. Quel credito che noti ex assessori del centrosinistra non avevamo mai riconosciuto negli anni in cui potevano farlo. Questa delibera – continuano – è stata subito inviata ai Ministeri competenti, ma inspiegabilmente dopo la conclusione dell’istruttoria degli uffici, avvenuta nei primi giorni del 2015, il decreto dei Ministri delle Infrastrutture e Trasporti ed Economia e finanze, è stato firmato solo a giugno e inviato alla Regione a settembre, mentre nel frattempo si perdeva tempo prezioso, Falcomatà dormiva e l’Atam rischiava di fallire. Dunque questa Giunta – hanno proseguito Bordini, Sergi e Romeo – si appropria di meriti altrui, continuando una campagna mediatica incentrata sulla mistificazione della realtà. Se questa Giunta vuole realmente riportare l’Atam ai livelli che merita allora prenda esempio da quanto fatto dalle amministrazioni di centrodestra e dal management Atam dal 2003 fino al 2011. Le macerie di cui tanto parla Falcomatà – tra un selfie e l’altro -  sono quelle generate proprio da lui e dal suo partito, artefici di quelle manovre politiche che hanno portato alle menzogne sul buco di bilancio fino a determinare il commissariamento della città, massacrandola. Il Sindaco sia onesto intellettualmente e ammetta quanto fatto dalle amministrazioni di centrodestra per l’ATAM e per la mobilità in città. Dal 2003 al 2010, per citare alcuni dati, l’azienda ha registrato solo utili con un costante trend di crescita dei ricavi da traffico operando una rigorosa politica rivolta al contenimento dei costi e una diversificazione dell’attività produttiva, riuscendo ad ottenere (prima azienda calabrese) la certificazione di qualità, dotandosi della carta dei servizi, elaborando un piano di esercizio idoneo a soddisfare l’esigenza dei reggini". "L’istituzione dell’isola ambientale, la costituzione delle corsie preferenziale e degli stalli a pagamento, il rinnovo ed il potenziamento del parco autobus – circa 100 nuovi autobus, le stazioni di interscambio, la nuova Stazione di piazzale Botteghelle: oggi l’Atam rappresenta la più importante realtà imprenditoriale della città, con i suoi 350 dipendenti, i suoi 150 mezzi e gestisce il servizio di trasporto extra urbano (prima inesistente), e tutto questo grazie alle lungimiranti scelte delle amministrazioni di centrodestra. La realtà è questa, nessuno può mistificarla" hanno concluso Alessandra Bordini, Maria Pia Sergi e Daniele Romeo.

 

Rete wireless, Romeo "ricorda" al centrosinistra che: "Il servizio nacque nel 2008"

"Certamente l’umiltà e la riconoscenza non albergano nei sentimenti del centrosinistra reggino che ieri, in pompa magna, esultava e magnificava l’Amministrazione Comunale per aver attivato il wireless in città". A dichiararlo è Daniele Romeo, di Reggio Futura. "E’ bene ricordare, agli esponenti (smemorati) della maggioranza, che questo servizio nasce nel 2008 quando, su proposta del consigliere comunale Beniamino Scarfone e del sottoscritto, l’Amministrazione Scopelliti - puntualizza Romeo - avvia a Reggio (tra le prime città del mondo) un progetto rivoluzionario per il nostro territorio. Grazie alla creazione di cinquanta hotspot, la rete wireless coprì tutto il Lungomare Cittadino e, immediatamente dopo, alcune delle più importanti piazze e aree cittadine. Dunque quella che oggi viene festeggiata dal centrosinistra come una grandissima novità, altro non è che una riattivazione di un servizio dal centrodestra avviato con risultati molto apprezzati e bloccata dalla Commissione straordinaria (quella commissione tanto cara proprio al centrosinistra….)". Siamo soddisfatti, dell’azione messa in campo, che avvalora le scelte attuate dalla classe dirigente del centrodestra negli anni in cui Reggio - rivendica l'esponente di RF - si è affacciata prepotentemente sul panorama turistico internazionale, grazie ad una programmazione capillare che ha tenuto conto delle potenzialità della nostra città assicurando al contempo servizi validi, utili ed indispensabili. Se il centrosinistra che guida palazzo San Giorgio vuol prendere spunto dalle scelte compiute dall’Amministrazione Scopelliti, allora avvii un’idea progettuale più ampia e consona alle reali esigenze dei reggini, non solo in termini sociali, ma anche e soprattutto infrastrutturali. Solo dopo aver ridato decoro, ordine, legalità e sicurezza ai cittadini, infatti, possono essere immaginate attività di respiro più ampio che in questo momento rappresentano per i reggini un aspetto secondario (purtroppo). Le necessità di oggi non sono quelle del 2008: ciò dovrebbe condurre il centrosinistra ad altre priorità. Certo il “Reggio wireless” (specie per il sottoscritto, per Beniamino Scarfone e per tutta la comunità giovanile della destra reggina), rappresenta un progetto che ha dato concretezza ad un’idea di città proiettata nel mondo nuovo, capace di ridurre il gap digitale tra amministrazione e cittadini, ma anche di veicolare un’immagine particolarmente innovativa e attrattiva di Reggio (dal 2008 al 2011 fu infatti uno dei servizi più apprezzati che la nostra città garantì ai turisti). Oggi il centrosinistra si appropria di meriti altrui, continuando in una farsa che non rende merito ad una classe politica e anzi ne evidenzia la pochezza e la debolezza". "Più che delle passerelle mediatiche - avverte Daniele Romeo - Reggio ha bisogno di decoro urbano, di pulizia degli spazi comuni, di manti stradali completamenti nuovi, di rispetto delle regole, di sicurezza".

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