Rimessi in libertà i due giovani accusati di aver sparato ad un 33enne

Le perplessità legate agli indizi raccolti hanno indotto i giudici delle indagini preliminari di Cosenza e di Paola a rimettere in libertà il 23enne ed il 21enne tratti in arresto con l'accusa di aver tentato di uccidere un uomo di 33 anni all'interno di un locale notturno di Diamante. Episodio verificatosi poco più di un mese e mezzo addietro. E' già la seconda volta che sono destinatari di provvedimenti restrittivi e successivamente scarcerati. I magistrati della Procura della Repubblica di Paola avevano ordinato in settimana l'esecuzione  del provvedimento restrittivo. La decisione odierna è stata assunta in virtù dell'insussistenza del pericolo di fuga e dell'insufficiente quadro indiziario.  I due ragazzi, uno di Cosenza, l'altro di Belvedere Marittimo erano stati rinchiusi rispettivamente nel carcere del capoluogo bruzio ed in quello di Paola. La sera del fatto incriminato era arrivata una telefonata al 112 che segnalava la presenza, davanti all'ingresso dei bagni del locale, di un uomo sanguinante a terra. Era stato raggiunto alla gola da un colpo di pistola, come pensano gli inquirenti, al culmine di un diverbio. I responsabili, approfittando della musica assordante proveniente dalle casse, avevano agito indisturbati riuscendo anche ad allontanarsi senza che nessuno li notasse.

Colpo di pistola alla gola di un 33enne: arrestati due ragazzi

Un giovane di 23 anni ed uno di 21 sarebbero i responsabili del tentato omicidio di un uomo di 33 anni commesso poco più di un mese e mezzo fa all'ingresso dei bagni di un noto locale, particolarmente frequentato dai giovani, a Diamante. Ne sono convinti i Carabinieri della Compagnia di Scalea, che hanno condotto le indagini, e la Procura dell Repubblica di Paola. I due ragazzi, il primo di Cosenza, il secondo di Belvedere Marittimo, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto. Quella sera era giunta una segnalazione telefonica ai militari dell'Arma: una persona era stata ferita da un colpo di pistola alla gola. Si trattava, così emerse nell'immediatezza dei fatti, del tragico epilogo di un diverbio scoppiato per banali ragioni. Il fragore del colpo di arma da fuoco non fu udito a causa dell'elevato volume della musica, una circostanza che permise agli aggressori di scappare. Un ragazzo è stato rinchiuso nel carcere di Paola, l'altro in quello di Cosenza. 

 

 

Regala alla figlia di 7 anni un diamante da 45 milioni di euro

E' una cifra da capogiro quella pagata da un collezionista di Hong Kong per aggiudicarsi un diamante "Luna Blu" battuto dalla case d'aste inglese  Sotheby's. Joseph Lau, il miliardario 64enne che si è aggiudicato il prezioso, ha sborsato ben 48,5 milioni di dollari (45 milioni di euro). Il diamante, una vera rarità con i suoi 12.03 carati, è stato estratto da una miniera del Sud Africa. Con il suo acquisto, il magnate soddisferà la vanità della figlia, una bambina di 7 anni che vedrà brillare sul suo piccolo dito l'anello d'oro con incastonata una delle pietre preziose più costose al mondo.

 

 

Tentato omicidio in un locale: ferito gravemente un giovane, fermati i presunti responsabili

Un uomo di 33 anni è stato centrato alla gola la notte scorsa da un colpo di pistola davanti all'ingresso dei bagni di uno dei locali più frequentati dai giovani a Diamante, in provincia di Cosenza. I due soggetti sospettati di essere responsabili del grave fatto di sangue sono stati già individuati e fermati dai Carabinieri della Compagnia di Scalea. Si tratta di un 23enne di Paola e di un 21enne di Belvedere Marittimo. L'episodio sarebbe stato originato, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, da ragioni banali sfociate in un alterco che più tardi sarebbe degenerato. Lo sparo non è stato avvertito a causa del rimbombo proveniente dalle casse che diffondevano i pezzi musicali. I due giovani sono poi corsi in macchina dandosi alla fuga, ma alcune persone presenti hanno fornito ai militari dell'Arma indicazioni preziose. I presunti autori del tentato omicidio, dopo qualche ora, si sono presentati spontaneamente alla Stazione Carabinieri di Cosenza. La vittima dell'agguato ha perso molto sangue ed i medici del reparto di Rianimazione dell'ospedale cosentino "Annunziata" non hanno sciolto la prognosi.  

Scoperti in un bosco armi e piantagione di marijuana

Perlustrando un bosco, i Carabinieri si sono imbattuti in una vasta piantagione di marijuana e in un'officina all'interno della quale hanno trovato quattrocento proiettili, cinque pistole, tre chilogrammi di miscela esplosiva ed un fucile a canne mozze. I militari dell'Arma di Scalea, nel Cosentino, hanno effettuato la scoperta in una zona che si estende fra Diamante e Buonvicino. 300 piante di marijuana. Tre persone sono state sottoposte a fermo perché sorprese a raccogliere il ricavato dagli oltre trecento arbusti di marijuana. I Carabinieri riferiscono che la sostanza stupefacente, se messa in commercio, avrebbe garantito guadagni superiori al mezzo milione di euro. 

Tenta il suicidio mentre è ai domiciliari: salvato dai Carabinieri

Il pronto intervento dei Carabinieri ha salvato la vita ad un uomo di 75 anni che ha cercato di suicidarsi tramite il gas. Ad impedire che il gesto avesse conseguenza drammatiche sono stati i militari dell'Arma giunti, nell'ambito di un'attività di controllo, presso la casa di Diamante, in provincia di Cosenza, in cui l'anziano sta scontando i domiciliari.  Originario della Campania si trova ristretto all'interno della sua abitazione da cinque giorni perché accusato di tentato omicidio di una venticinquenne proveniente dalla Moldavia. Gesto che avrebbe commesso sparando diversi colpi di pistola durante un acceso alterco. Trasferito all'ospedale di Cetraro, le sue condizioni non sono particolarmente gravi.  

Arrestato 25enne che coltivava marijuana nell'orto di casa

I Carabinieri hanno arrestato un imbianchino di 25 anni per coltivazione e produzione di sostanza stupefacente. Le indagini dei militari dell'Arma hanno permesso di scoprire, secondo la ricostruzione da essi stessi fornita, che il giovane, nato a Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza, coltivava marijuana nell'orto creato a ridosso della propria abitazione a Buonvicino. A destare sospetti nei militari dell'Arma della Stazione di Diamante è stato il comportamento quotidiano del 25enne, una serie di abitudini che li ha indotti ad irrompere in casa scoprendo quasi 30 piante di marijuana alte un paio di metri e tutto il necessario per condurre l'attività illecita. Ristretto agli arresti domiciliari, sarà ora sottoposto ad un processo celebrato per direttissima. 

 

Subscribe to this RSS feed