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Legge elettorale, Magorno tranquillizza: “L’annullamento delle elezioni regionali è un’ipotesi impossibile”

Secondo il segretario regionale del Partito Democratico non ci sono dubbi: la Corte Costituzionale, investita dal Tar in merito alla legge elettorale approvata dall’aula di Palazzo Campanella nel settembre del 2014, non decreterà l’annullamento del voto espresso dai cittadini calabresi il 23 novembre. ”È quanto mai opportuno, in questo momento, rasserenare i calabresi sulle notizie che si susseguono, in queste ultime ore, su di un possibile annullamento – è l’incipit del deputato PD - delle ultime elezioni regionali. Nel pieno rispetto di ogni valutazione, e con la massima apertura all'ascolto e al confronto, ritengo che questa ipotesi non sia effettivamente possibile”. Per l’esponente democrat, quanto deliberato dalla Consulta il 15 maggio riguarda esclusivamente il Consiglio Regionale dell’Abruzzo, i cui provvedimenti sono stati considerati nulli poiché adottati mentre sull’organo elettivo vigeva il regime di prorogatio. Magorno, a tal proposito, argomenta che: “Quella sentenza attiene al Consiglio regionale dell'Abruzzo e non vi è alcuna analogia con la vicenda riguardante la Calabria, per il ricorso presentato da Wanda Ferro contro la cancellazione dell'assegnazione automatica del seggio di Consigliere Regionale al candidato presidente "miglior perdente”. Su questa specifica controversia è stato il Tar Calabria a richiedere il pronunciamento della Corte Costituzionale”. “Il Governo nazionale – ricorda il segretario regionale PD - non ha impugnato la legittimità costituzionale della legge regionale elettorale Il Governo non ha chiesto alcuna nullità di vizio costituzionale ma, a questa legge, ha avanzato solo delle osservazioni che il Consiglio Regionale, oltretutto, ha pedissequamente recepito. I calabresi, pertanto, possono essere tranquilli e certi – conclude il parlamentare - sul proseguo dell'esperienza di governo dell'attuale Giunta regionale, che continuerà nella pienezza del suo operato per affrontare le stringenti problematiche che la nostra terra deve affrontare”.

 

Pd: "La Calabria ha bisogno di un progetto unitario"

"Risultano del tutto evidenti i motivi che spingono qualche illustre sconosciuto a chiedere le dimissioni del segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno. Tali posizioni sono espressione di esclusivi interessi personali che cercano affannosamente, e in maniera artefatta e strumentale, di contrapporre l’azione del presidente della Regione, Mario Oliverio, a quella del segretario regionale. Noi pensiamo che mai come in questo momento la Calabria abbia bisogno di un progetto politico unitario che veda insieme il Pd e il Governo calabrese protagonisti di una stagione di riforme e di cambiamento, per dare quelle risposte che i calabresi attendono fin dal momento in cui hanno dato fiducia alla nuova classe dirigente amministrativa regionale". E' quanto sostiene, in una nota stampa, la segreteria provinciale del Partito democratico di Catanzaro per la quale "qualsiasi iniziativa e qualsiasi posizione che cercasse di rompere il fronte tra Partito e governo regionale risulterebbe dettata esclusivamente da un deprecabile esercizio di posizionamento personale e come tale andrebbe contro il territorio e i calabresi".

 

Magorno: "Il commissario alla Sanità sarà nominato il 3 marzo"

La nomina del commissario alla Sanità avrà luogo durante il consiglio dei ministri del 3 marzo. Lo annuncia il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno, che spiega: "il governo assicurerà in tal modo, ad un settore vitale che vive gravi ed impellenti criticità, una guida certa ed autorevole con l'obiettivo di farlo uscire dal drammatico guado in cui si trova e che, ogni giorno di più mette a repentaglio l'assistenza minima e la salute stessa dei cittadini calabresi. Si deve dare atto al Governo – aggiunge - di aver dato ascolto alla univoca richiesta che è giunta dalle istituzioni e dai cittadini della nostra regione in vista di una decisione che deve essere accolta con grandissima soddisfazione perché consente di uscire da situazione difficile e ricca di inquietudini, vissuta con grande preoccupazione da tutti i calabresi". 

 

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