"Cavallo di ritorno", sgominata banda dedita alle estorsione tra Vibonese e Reggino

La notte scorsa oltre 50 militari dell’Arma, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare nei confronti di un gruppo composto da 7 persone, ritenuto dedito alla consumazione di reati contro il patrimonio e operante tra la piana di Gioia Tauro (Rc) e il Vibonese.
L’indagine denominata “Trailer Fee”, coordinata dalla Procura di Vibo Valentia e condotta dai Carabinieri della locale Compagnia, ha portato all’emissione di un’ordinanza cautelare da parte del gip del Tribunale di Vibo Valentia, nei confronti di sette persone gravemente indiziate – a vario titolo – dei reati di estorsione consumata e tentata con il cosiddetto metodo del “cavallo di ritorno”, ricettazione, detenzione illegale e porto abusivo di arma da fuoco.
 
L’attività investigativa ha preso il via a maggio del 2020, in seguto alla denuncia del furto,avvenuto a Mileto (Vv) di un rimorchio di autoarticolato.
 
I dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza che si terrà alle 10.30 di oggi, presso la sede del Comando provinciale dei Carabinieri di Vibo Valentia.

 

Tentano di estorcere denaro ad un'imprenditrice, arrestati

Cassano allo Ionio - I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (Cs) hanno dato esecuzione a due misure applicative della custodia cautelare in carcere - emesse dal gip del Tribunale di Castrovillari, su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili di concorso in tentata estorsione aggravata.

Nello specifico, le indagini sono state avviate dai militari della Tenenza di Cassano all’Ionio, in seguito all’incendio, avvenuto il 21 gennaio scorso, dell’auto di un’imprenditrice.

Nel corso dell’attività, gli investigatori hanno scoperto che la vittima sarebbe stata oggetto di diverse richieste estorsive da parte di un 29enne del luogo, il quale avrebbe preteso il pagamento di 1500 euro per un millantato servizio di guardiania svolto ad un lido di proprietà della donna.

Pertanto, alla luce del rifiuto dell'imprenditrice di sottostare alla presunta estorsione, il 29enne, in compagnia di un complice, si sarebbe vendicato incendiandone l'auto.

Quindi, sulla base dei chiari indizi di colpevolezza e della gravità della condotta tenuta dagli indagati, il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere.

I due, al termine delle attività di rito, sono stati rinchiusi nel carcere di Castrovillari.

Estorce denaro ad un addetto alle pulizie: arrestato

Gli agenti della Polizia ferroviaria di Reggio Calabria hanno tratto in arresto un uomo originario di Palermo, accusato di aver estorto denaro ad un addetto alle pulizie della stazione ferroviaria della città dello Stretto.

L’arresto è scattato in seguito alla denuncia presentata dalla presunta vittima, la quale, durante un servizio appositamente predisposto, è stata vista dai poliziotti consegnare il denaro all’arrestato.   

Per l’estorsore si sono, quindi, aperte le porte della locale casa circondariale.

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Arrestato per estorsione, viene trovato in possesso di un ingente quantitativo di droga: 31enne in manette a Cosenza

Cosenza - Un 31enne, Z.T., di nazionalità marocchina è stato arrestato dalla polizia di Stato, a Cosenza.

L’uomo, residente nella frazione Serra Pedace di Casali del Manco (Cs), avrebbe estorto del denaro ad un giovane cui avrebbe venduto della droga.

Fermato dagli agenti della Squadra mobile è stato trovato in possesso di una mazza da baseball e di circa mille euro che gli sarebbero stati consegnati dalla presunta vittima.

E’ seguita quindi una perquisizione a casa del 31enne, nelle cui vicinenze i poliziotti hanno rinvenuto otto chili di marijuana, 80 grammi d’hashish, 30 grammi d’eroina, diversi bilancini di precisione e circa 150 litri di gasolio verosimilmente rubato.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato rinchiuso nella casa circondariale del capoluogo bruzio.

Estorsione e detenzione di armi, manette per un 32enne

I carabinieri della Stazione di Cutro (Kr) hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura gnerale della Repubblica presso la Corte d’appello di Catanzaro nei confronti di un 32enne di San Leonardo di Cutro.

L’uomo dovrà scontare una pena a 6 anni e 5 mesi di reclusione, poiché riconosciuto colpevole di estorsione e detenzione di armi clandestine, aggravati dal metodo mafioso.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Cosenza. 

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Pretendono 5 mila metri di terreno per permettergli di entrare nella loro proprietà, scatta la misura cautelare

I carabinieri della Compagnia di Crotone hanno eseguito un’ordinanza che dispone l’applicazione della misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese, emessa dal gip del locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica della città pitagorica, nei confronti di C.E. di 67 anni, C.G. (41) e C.V. (33).

I tre, tutti crotonesi, sono accusati di tentata estorsione reiterata in concorso.

Il provvedimento giunge in seguito alle indagini, durante le quali gli investigatori dell’Arma hanno raccolto gravi indizi in merito al proposito dei tre di ostacolare ai proprietari l’uso di un terreno ubicato in località Bernabò, a Crotone.

In particolare, i tre, per mettere fine alla loro condotta, avrebbero preteso la cessione, a titolo gratuito, di 5 mila metri quadrati del terreno stesso.

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Associazione mafiosa ed estorsione, manette per un 65enne

I carabinieri della Stazione di Mesoraca (Kr) hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia a carico di un sessantacinquenne del luogo.

Il destinatario della misura dovrà espiare una pena di 16 anni e 4 mesi, poiché riconosciuto colpevole di associazione di tipo mafioso ed estorsione.

L’arrestato dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Catanzaro.

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Estorsione sessuale ai danni di un professionista, 34enne beccato con una mazzetta da 5 mila euro

Gli uomini della Squadra mobile di Cosenza hanno arrestato in flagranza del reato di estorsione W. N., di 34 anni.

In particolare, l'arrestato, una decina di giorni addietro, avrebbe contattato un professionista cosentino paventandogli la possibilità che soggetti appartenenti alla criminalità organizzata potessero inviare alla moglie delle sue immagini intime e diffonderle in rete.

Per scongiurare l'eventualità, il 34enne avrebbe proposto di fungere da mediatore tra la vittima ed i non meglio precisati personaggi della criminalità organizzata cosentina che, a suo dire, pretendevano, per non diffondere e cancellare le foto intime, il pagamento di 10 mila euro.

Le indagini immediatamente avviate e condotte dal personale della 3^ Sezione reati contro la persona, reati sessuali e reati in pregiudizio di minori della Squadra mobile, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, anche con attività di intercettazione e di videoriprese, hanno consentito nello spazio di pochissimo tempo di ricostruire la vicenda.

I poliziotti sono quindi entrati in azione, dopo che il 34enne si era fatto consegnare dal professionista 5 mila euro.

Dopo l'arresto W. N. è stato tradotto nella casa circondariale di Cosenza.

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