Diga sul Melito, Fai Cisl: "Opera fondamentale per portare acqua a migliaia di calabresi"

Riceviamo e pubblichiamo

"La Fai Cisl di Catanzaro Crotone Vibo Valentia interviene a seguito della sentenza della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso del Consorzio di Bonifica Jonio Catanzarese sulla diga sul Melito, che rappresenta non solo una vittoria per il presidente Grazioso Manno, ma per tutto il mondo agricolo del territorio catanzarese nonché calabrese. Infatti secondo la Suprema corte la controversia che riguarda la costruzione della diga dovrà essere riesaminata, e ciò apre un importante opportunità per la realizzazione dell’importante infrastruttura destinata a risolvere i problemi di approvvigionamento idrico  di gran parte della provincia di Catanzaro, dalla fascia ionica al Lametino. Occorre rivolgere un ringraziamento al presidente Manno, che con la sua instancabile opera di sensibilizzazione delle istituzioni e dell’opinione pubblica, ma anche con il suo impegno giudiziario, ha tenuta alta l’attenzione sull’opera. Ora devono essere governo nazionale e regionale a dare impulso al completamento dei lavori, attraverso il loro rifinanziamento, con il sostegno e il supporto di parti sociali, istituzioni, amministrazioni  locali. Ciò solo consentirà di dare centinaia di posti di lavoro legati alla realizzazione della diga e delle opere complementari, ma soprattutto l’infrastruttura, una volta ultimata, con i suoi 40 milioni di metri cubi di capacità, sarà preziosa per portare acqua a migliaia di calabresi e per consentire un regolare approvvigionamento alle imprese agricole del territorio, che rappresentano il motore principale della nostra economia".

Fai Cisl Cz-Kr-Vv

E' il calabrese Luigi Sbarra il nuovo Segretario Generale della Fai Cisl nazionale

"La Fai Cisl calabrese - è scritto in una nota - esprime la sua grande soddisfazione per l’elezione all'unanimità di Luigi Sbarra a Segretario Generale della Fai Cisl nazionale. L’elezione avvenuta al termine del congresso straordinario tenuto a Roma, rappresenta - si legge nel comunicato - il giusto riconoscimento per un grande sindacalista calabrese che, figlio di un operaio forestale, ha iniziato la sua brillante carriera sindacale proprio nella nostra categoria – allora Fisba – per poi essere protagonista di tantissime battaglie sindacali e della soluzione di tante e difficili vertenze alla guida della Cisl calabrese. Da lì l’elezione, nel 2010, nella segreteria confederale della Cisl nazionale ed oggi, a coronare l’ottimo lavoro svolto ai vertici del sindacato, l’elezione odierna alla massima carica della federazione del settore agro-alimentare. Il risultato ottenuto da Luigi Sbarra, da sempre vicino alla federazione calabrese e attento alle problematiche che riguardano il settore nella nostra regione, ci riempie di orgoglio, è un motivo di vanto per l’intero mondo sindacale calabrese e per la sua classe dirigente, e soprattutto ci dà fiducia e slancio nel lavoro che svolgiamo quotidianamente a tutela dei lavoratori che rappresentiamo". Siamo certi - affermano i vertici della della federazione calabrese - che con la sua determinazione, la sua competenza, il suo coraggio e il suo grande carisma, Sbarra lavorerà per riportare al centro dell’agenda politica nazionale il Sud, affinché vengano liberate le grandi potenzialità ancora inespresse nei settori strategici dell’agricoltura, dell’agroalimentare, della pesca, della tutela del territorio e del patrimonio boschivo. Sbarra continuerà ad essere attento e incisivo rispetto alle vertenze che riguardano i lavoratori calabresi del comparto forestale, agricolo e agroalimentare,  e certamente la sua presenza al vertice del sindacato sarà un fondamentale stimolo per l’ulteriore crescita della nostra federazione sul territorio". Così come - termina il documento - la Fai calabrese sarà sempre al fianco del nuovo Segretario Generale per sostenere le sue battaglie sindacali dirette alla crescita, allo sviluppo e alla tutela dell’occupazione".

Calabria Verde. Cisl: "I lavoratori non possono pagare il conto di contrasti politici"

"La totale disorganizzazione e l’instabilità che vive Calabria Verde, anche a seguito delle dimissioni del commissario, mette a rischio la vera missione di un’azienda che ha un ruolo fondamentale in settori decisivi per la regione, dall’assetto di un territorio a forte rischio idrogeologico, alla sorveglianza idraulica e ad una gestione produttiva della forestazione". E' quanto afferma il segretario generale della Fai Cisl Calabria, Giuseppe Gualtieri, secondo il quale "occorre dare certezze e mettere in campo una riorganizzazione incentrata ad un modello di gestione manageriale efficiente, che sappia mettere in atto una programmazione delle attività anche attraverso una sinergia con gli altri enti interessati, secondo un vero e proprio piano industriale che sia favorito da una politica capace di uscire dalla logica dell’emergenza. Chiediamo al governatore Oliverio - prosegue Gualtieri - di intervenire immediatamente, e a tutte le forze politiche di sostenere una seria azione di risanamento e di rilancio dell’ente, perché su questi temi deve esserci una volontà unitaria di cambiare il corso delle cose. I lavoratori aspettano risposte, non a parole ma con fatti concreti. La politica deve sapere fare gli interessi del territorio, mettendo da parte ogni altro genere di interessi. La situazione in cui versa l’azienda Calabria Verde non è più sostenibile, ci vuole senso di responsabilità da parte della politica e soprattutto da parte di coloro che devono governare questa azienda, senza più aspettare i tempi lunghi legati ai commissariamenti che creano preoccupazione, confusione, disorganizzazione, e soprattutto distolgono l’attività aziendale dalla realizzazione della sua mission e dei suoi obiettivi". "Assistiamo - dice ancora Giuseppe Gualtieri - ancora ancora ad una errata attivazione di cassa integrazione, alla violazione dei diritti contrattuali, alla mancata erogazione di spettanze maturate (aib) 2015, alla mancata applicazione del contratto pubblico per i sorveglianti idraulici. Noi pretendiamo una gestione efficace ed efficiente, affidata ad uomini competenti e capaci che rispondano solo ed esclusivamente al raggiungimento di obiettivi quali la tutela dell’ambiente, la salvaguardia del territorio e dell’assetto idrogeologico e fluviale. Serve una programmazione delle attività che parta dal reperimento delle risorse europee necessarie a creare nuova occupazione, quella occupazione che oggi sta venendo meno poiché con il tempo i lavoratori stanno andando in pensione. I 7500 lavoratori non possono pagare il conto di contrasti politici e inefficienze. Si deve finalmente puntare sulle competenze, sulla qualità e capacità del personale, garantendone i diritti, per dare slancio a questa azienda che avrebbe dovuto rappresentare una inversione di tendenza nel settore: solo così la Calabria potrà forse cambiare realmente rotta e dare fiducia e speranza a tutti coloro che lavorano quotidianamente con impegno e dedizione".

 

 

C'è l'Accordo Ponte: buone notizie per i lavoratori del Corpo forestale dello Stato di Mongiana

"Un accordo importante, che ha saputo cogliere le istanze provenienti dal territorio e dai lavoratori che quotidianamente, con dedizione e impegno svolgono il loro lavoro, senza però avere giusti riconoscimenti contrattuali". Questo è il commento della segreteria della Fai Cisl di Catanzaro Crotone Vibo Valentia dopo la firma dell’Accordo Ponte che prevede modifiche ed integrazioni della parte normativa del Protocollo aggiuntivo per i lavoratori dipendenti dagli Uffici territoriali per la biodiversità del Corpo Forestale dello Stato, tra cui quelli di Catanzaro e Mongiana. L’accordo è stato sottoscritto a Roma nella sede del Ministero per le politiche agricole e forestali, con il Capo del Corpo Forestale dello Stato Cesare Patron, nel corso della manifestazione nazionale unitaria di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, alla presenza della delegazione di Catanzaro Crotone Vibo Valentia. Punto qualificante dell'accordo, la previsione del pagamento della malattia per i tre giorni di carenza (primo giorno al 50%, gli altri due al 100%), l'integrazione al 100% dal quarto al ventesimo giorno e l’integrazione all'80% dal 21mo al 180mo. Il testo, che prevede anche la copertura dei primi 4 giorni di infortunio, dovrà essere sottoposto all'esame della Ragioneria di Stato per la verifica della conformità alle regole di bilancio pubblico. Un risultato importante che premia l’azione incessante del sindacato, che da tempo rivendica diritti, dignità e rispetto verso i tanti lavoratori, tra cui i circa  74 lavoratori di Catanzaro e i 63 di Mongiana, che contribuiscono alla tutela della biodiversità e dell'ambiente, in un territorio come quello calabrese in cui le realtà degli Uffici territoriali per la Biodiversità dovrebbero essere sempre più valorizzate e rilanciate per creare sviluppo e occupazione. Quello raggiunto a Roma è un risultato importante, che dovrà aprire la strada verso nuovi e importanti traguardi che vanno nella direzione della tutela deilavoratori e allo stesso tempo della sostenibilità degli Utb, che necessitano sicuramente di investimenti forti e non dei tagli che continuano a subire. 

 

Parco delle Serre, gli ex tirocinanti ottengono le mensilità arretrate ed un Tavolo tecnico

Il pagamento delle spettanze maturate entro 10 giorni e la convocazione di un “Tavolo tecnico con i dipartimenti interessati (Lavoro, Programmazione, Turismo e Agricoltura) al fine di individuare un possibile percorso per la valorizzazione delle risorse ambientali, naturali, culturali e paesaggistiche ricadenti nel Parco delle Serre ed alla futura garanzia occupazionale dei lavoratori”. È quanto ottenuto dagli ex tirocinanti del progetto “Natura e turismo” nell’incontro odierno con il capo della segreteria del presidente della Giunta regionale Franco Iacucci (il governatore Mario Oliverio era fuori sede per impegni istituzionali) ed al quale hanno preso parte le rappresentanze sindacali (Fisascat Cisl e Fai Cisl). Dunque, la battaglia dei 49 lavoratori non si ferma nella speranza di giungere a nuovi rassicuranti risultati.

Caso Calabria Verde, Fai Cisl chiede l'intervento di Oliverio: "Lavoratori penalizzati"

"Come purtroppo temevamo, la confusione che regna attorno all’azienda Calabria Verde ha finito per penalizzare i lavoratori". E’ quanto afferma il segretario generale della Fai Cisl Calabria, Giuseppe Gualtieri, che spiega: "Avevamo chiesto che venissero erogate la mensilità di novembre e la tredicesima, per fare sì che i lavoratori forestali e i sorveglianti idraulici, con le loro famiglie, passassero delle festività natalizie serene. Invece sono state ancora una volta le fasce più deboli a pagare. Non solo i lavoratori non hanno ricevuto la tredicesima mensilità, ma addirittura molti di loro, in particolare quelli che operano nelle province di Catanzaro e di Cosenza, ossia quelli del progetto custodia e guardiania e quelli dell'ex fondo sollievo operanti nei comuni del Cosentino, non hanno ottenuto alcun pagamento prima di Natale”. “Ancora una volta – aggiunge Gualtieri - sono stati vanificati, a causa di situazioni poco chiare e inaccettabili, il lavoro costante e quotidiano e la vigilanza del sindacato perché venga assicurato il pagamento delle spettanze. Come Fai Cisl non possiamo che manifestare la nostra amarezza nei confronti del management di Calabria Verde, così come della Regione Calabria che avrebbe dovuto garantire l’erogazione dei pagamenti nei tempi previsti senza aspettare l’ultimo momento". "Per tale ragione – conclude Gualtieri - chiediamo un immediato intervento del governatore Oliverio, per cercare di risolvere subito il problema e permettere a queste famiglie di passare un inizio anno dignitoso. Allo stesso tempo occorre fare in modo che Calabria verde avvii un percorso nuovo, non solo riguardo all’erogazione corrente delle spettanze, ma anche rispetto ad una gestione programmata che punti sulla qualità degli interventi e sul riconoscimento dei diritti dei lavoratori e della loro dignità. Su questo la Fai calabrese continuerà a lottare a tutela dei lavoratori". 

 

Fondi per i forestali calabresi, Fai Cisl soddisfatta a metà: "Ora siano pagati rapidamente"

Il Segretario Generale della Fai Cisl Calabria, Giuseppe Gualtieri, a seguito delle iniziative di mobilitazione tenute nei giorni scorsi in Calabria e alle pressioni nei confronti dei parlamentari calabresi, esprime soddisfazione per il ripristino di 20 milioni di euro dei fondi tagliati per i forestali calabresi. "L’emendamento alla legge di stabilità approvato in Commissione alla Camera, – spiega Gualtieri – almeno in parte soddisfa le richieste della Fai e della Cisl per un totale reintegro dei 30 milioni tagliati dalla dotazione destinata ai lavoratori forestali della Calabria. Somme che sono indispensabili per assicurare il pagamento delle spettanze ai lavoratori e garantire serenità alle loro famiglie, ma anche per realizzare quel sistema da tempo auspicato di una forestazione produttiva, capace di valorizzare le risorse ambientali, paesaggistiche, boschive, ma soprattutto un sistema che sappia proteggere un territorio fragile come quello calabrese dal rischio idrogeologico, attraverso la tutela del suolo e della rete idrografica, in un’ottica di prevenzione che superi la logica in cui si continua ad operare: un continuo stato di emergenza che divora enormi risorse per il ripristino dei danni ed è incapace di salvaguardare l’incolumità dei cittadini e di preservare le infrastrutture e l’economia dei territori. Temi di estrema rilevanza per il nostro territorio, per i quali il governo e la Regione dovrebbero prevedere nuovi e consistenti investimenti piuttosto che continui tagli". Gualtieri si sofferma anche sulla situazione dei pagamenti relativi ai lavoratori forestali dipendenti di Calabria Verde, evidenziando la necessità che "le recenti vicende  non causino ritardi nell’erogazione delle spettanze, che in prossimità delle festività natalizie rivendicano due mensilità arretrate (novembre e dicembre) oltre alla tredicesima, e ai sorveglianti idraulici, che rivendicano oltre al pagamento di novembre e dicembre 2014, il pagamento corrente di  dicembre e della tredicesima". "Inoltre – aggiunge Gualtieri – auspichiamo che non ci siano rallentamenti nelle attività che interessano l’azienda, a partire dalla definizione della trattativa per il passaggio al pubblico impiego dei sorveglianti idraulici e della vicenda relativa allo sblocco del rinnovo  contrattuale dei forestali, per il quale è stato chiesto un apposito incontro congiunto al governatore Oliverio e al Direttore Generale di Calabria Verde. Da qui il nostro appello anche alla Regione Calabria, affinché i pagamenti dei forestali vengano analogamente erogati anche per i Consorzi di bonifica. Ciò per garantire almeno la serenità delle festività natalizie a circa ottomila famiglie calabresi".  

Pressing Fai-Cisl sulla vertenza dei 49 lavoratori del Parco delle Serre

Pressing della Fai-Cisl di Catanzaro Crotone e Vibo Valentia sulla vertenza che riguarda la situazione di circa 49 lavoratori che hanno da poco concluso il tirocinio formativo del progetto "Natura e turismo" presso l’Ente Parco Regionale delle Serre e che, nonostante i diversi incontri, ad oggi non hanno alcuna garanzia sul loro futuro formativo e lavorativo, "nonostante - si legge in una nota - gli ottimi risultati ottenuti nei vari settori di competenza dell’Ente Parco, testimoniati sia dallo stesso ente che dai Comuni del territorio". La Fai-Cisl ha chiesto un incontro urgente al Prefetto di Vibo Valentia Giovanni Bruno  per sensibilizzare il governo regionale, e in particolare l’assessorato alla Formazione e Lavoro, ed un incontro urgente al commissario dell’Azienda Calabria Lavoro Fortunato Varone. "La soluzione della vertenza, infatti, non può che trovare un definitivo sblocco - secondo l'organizzazione sindacale - con lo sforzo unanime delle parti coinvolte, rappresentate dall’Azienda Calabria Lavoro, dalla Regione Calabria e dal Parco delle Serre". La Fai-Cisl ricorda infatti che "oltre alla mancata prosecuzione delle attività, i lavoratori sono costretti a subire un grave ritardo nella corresponsione delle indennità degli ultimi cinque mesi, che rappresentano una piccola, ma indispensabile, fonte di sostentamento per le loro famiglie. E’ quindi necessario individuare, di concerto tra tutti gli attori coinvolti, un percorso che possa permettere a 49 persone, tenuto conto delle esperienze maturate e dei risultati ottenuti, di proseguire il loro percorso formativo e lavorativo, anche attraverso l’impiego delle consistenti risorse in arrivo dall’Unione Europea. Le loro importanti competenze acquisite attraverso i tirocini formativi non devono andare disperse, ma devono essere messe al servizio di un territorio che deve fare delle sue risorse ambientali un’occasione di sviluppo economico e di crescita occupazionale, e soprattutto - termina il comunicato della Fai-Cisl - bisogna garantire la dignità del lavoro a queste famiglie, mettendole al sicuro rispetto ad una situazione di povertà e di disagio sociale che è appena dietro l’angolo".

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