Salerno e Cannizzaro sui lavori del Consiglio: "Paralisi inconcepibile, i calabresi aspettano risposte"

"Non è concepibile che, per diverse ore, il Consiglio regionale sia rimasto fermo alle interrogazioni che hanno paralizzando i lavori tra l’altro su questioni e tematiche che molto tempo prima avrebbero meritato una risposta da parte del governo regionale". E’ quanto affermano i consiglieri regionali Francesco Cannizzaro (Cdl) e Nazzareno Salerno (FI), in relazione alla seduta dell’Assemblea legislativa regionale. "Nel silenzio e nel deserto dei banchi, considerata l’assenza da parte di tanti colleghi, si è trascinata, ed appena conclusa, una lenta agonia- aggiungono i consiglieri- E se non è stato certamente stimolante essere parte di una così residua rappresentanza che ha seguito i lavori, ancor di più questa considerazione vale per i calabresi che sono gli interlocutori fondamentali dell’azione politico-istituzionale e che attendono risposte serie ed immediate e non possono certo accontentarsi di discussioni sterili che lasciano il tempo che trovano. In questo contesto, non può non passare inosservato l’abbandono dei lavori da parte del collega Giovanni Nucera cui evidentemente non sono piaciute le scelte scaturite dall’elezione della Commissione Riforme. Si tratta dell’ennesimo 'strappo' all’interno di una maggioranza che evidentemente solo di facciata mantiene una sua immagine quando invece, anche nei momenti topici di responsabilità istituzionale, come avvenuto oggi, i contrasti diventano palesi".                

 

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"Giunta Oliverio senza anima e senza nome"

"Il voto contrario che abbiamo espresso ieri in sede di Consiglio regionale alla manovra di assestamento del Bilancio 2015 è una bocciatura politica e sostanziale mancando, la manovra stessa, di contenuti e di una linea programmatica che rilanci l’economia della Calabria, dove la totale mancanza di bandi o progetti lungimiranti impedisce l’utilizzazione di risorse da destinare al lavoro ed all’economia regionale, (di recente, anche l’annullamento da parte della Field di due bandi e la sospensione di uno).  Insomma, nulla è cambiato da quel 23 novembre 2014, data a partire dalla quale inizia la politica del 'rinvio' che finirà per caratterizzare il sedicente anno della svolta di Mario Oliverio". A dirlo, è il capogruppo della Casa delle libertà alla Regione Francesco Cannizzaro che traccia un bilancio di questa prima parte di  governo del centro-sinistra. "Sicurezza e trasparenza dovevano essere le parole d’ordine di Oliverio. Ed ecco, che Palazzo Campanella impiega mesi per 'scegliere politicamente' i presidenti delle Commissioni anti ‘ndrangheta (sicurezza) e di vigilanza (trasparenza), senza citare le altre nomine di competenza del Consiglio, i cui organi preposti continuano a viaggiare in regime di prorogatio o addirittura vuoti!".  "Veniamo alla sanità, punto cruciale. E’ la storia del perenne conflitto con l'ingegner Massimo Scura e di una grande ossessione per il presidente: la mancata nomina a commissario. Tutto ciò in barba alla spesa sanitaria regionale che ha ricominciato a crescere in maniera incontrollata e ai nostri malati che, per cure specialistiche, efficaci sono costretti a migrare in altre Regioni.  L’interesse di Oliverio per la sanità resta quello delle nomine e non è un caso che la sanzione del presidente dell’anticorruzione Cantone lo colpisca sul caso Gioffrè con tre mesi di sospensione! Pena che verrà sospesa ma non annullata!".  Rilancia Cannizzaro: "Non sfugge al contesto, il ruolo degli assessori, lontani dai territori e privi di alcun disegno di programmazione e di prospettiva politica. Un’attività senza anima e senza nome, visto che sono tantissimi i cittadini e gli amministratori locali a disconoscere la composizione ed il volto dei componenti della Giunta, proprio perché incapaci di interpretare i loro  bisogni. E’ una maggioranza plasticamente divisa su tutto, mentre cresce il malumore della gente". "Cannizzaro richiama l’approvazione del Piano Operativo Regionale: “Ho ancora impresso l’intervento in Aula del Governatore contro la politica  precedente in materia di progettazione e spesa comunitaria. Un disastro. E lui non ha fatto altro che confermare al posto di comando il dirigente generale causa della presunta distruzione e presentare un Piano Operativo Regionale che è praticamente, tranne qualche sfumatura, la copia del precedente (quello del disastro!). Ed allora, delle due l’una: o mentiva sapendo di mentire quando parlava del disastro ereditato in tema di POR, o mente adesso sempre consapevolmente dicendo che il POR è perfetto perché Bruxelles ha detto Sì". 

 

Forza Italia, Cannizzaro: "Eccessiva la richiesta di espulsione di Tallini"

“In qualità di capogruppo Cdl  è giusto chiarire come sono andati i fatti durante l’ultima seduta consiliare. La candidatura di Ennio Morrone a presidente della Commissione di Vigilanza non è stata mai messa in discussione e, come consuetudine, la minoranza  sorveglia sempre sul corretto andamento dei lavori istituzionali della Regione”. È quanto afferma il capogruppo della Casa delle Libertà Francesco Cannizzaro che aggiunge: “durante il Consiglio, ho chiesto la sospensione dei lavori al momento della votazione del presidente in maniera da far quadrato con i colleghi della minoranza che, però, si sono sottratti al confronto. Da qui, è nato un malumore a mio parere ingiustificato. Il consigliere Tallini non ha attaccato Morrone e le sue dichiarazioni non hanno offeso la dignità del lavoro svolto finora dai gruppi consiliari di minoranza. Semmai, ha rimesso in evidenza l’atteggiamento poco costruttivo di Oliverio e della sua maggioranza che dimostrano ancora una volta la poca compattezza. La maggioranza tenta sempre di spaccare la minoranza e anche in questa occasione fa apparire la scelta di Morrone come una scelta voluta dal presidente Oliverio.  In realtà, la minoranza ha scelto volutamente il collega Morrone che comunque anche senza i voti della maggioranza, sarebbe stato eletto all’unanimità, o quasi, dall’intera minoranza”. “Pertanto – conclude Cannizzaro - mi sembra eccessiva la richiesta di espulsione da Forza Italia di Tallini. Il partito del centrodestra e Forza Italia devono essere uniti e perseguire insieme quel percorso di condivisione che servirà ad aprire nuovi scenari politici ma, soprattutto, punterà alla ricostruzione di quella parte politica, il centrodestra, che rappresenta oggi parte della comunità. Come consigliere più giovane, faccio appello al buon senso dei colleghi della minoranza, la cui esperienza politica forgiata negli anni, servirà a rendere più forte quel centrodestra che, in passato, ha segnato positivamente l’azione amministrativa della Regione e del Paese”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Cannizzaro: "A giorni la visita agli Ospedali Riuniti"

“A giorni, con  il commissario straordinario dell’azienda ‘Bianchi Melacrino-Morelli’, Frank Benedetto, concorderemo la data della visita istituzionale di verifica delle criticità riscontrate negli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria”. A dare l’annuncio, il capogruppo della Casa delle Libertà Francesco Cannizzaro che aveva  chiesto ufficialmente all’Ufficio di Presidenza e a tutti i capigruppo di affiancarlo in questa iniziativa finalizzata ad affrontare  insieme le disfunzioni che nel tempo hanno abbassato la qualità di uno dei presidi sanitari più popolosi ed importanti della Calabria. "Quella richiesta - aggiunge Cannizzaro- non è rimasta lettera morta; tutt’altro.  Infatti, è stata prontamente condivisa all’unanimità dalla Conferenza dei capigruppo che, nel corso dell’ultima riunione, ha assunto un impegno formale concretizzatosi nella partecipazione congiunta alle visite dei reparti maggiormente in difficoltà della regione. Il percorso di monitoraggio e di verifica inizierà da Reggio Calabria, con la speranza di risolvere qui un problema che offende anche la dignità di chi ha perso un proprio caro: ovvero, lo stato degradante e vergognoso in cui versa la sala mortuaria, e ciò nonostante le numerose denunce portate avanti da cittadini e da sigle sindacali”. Ancora Cannizzaro: “Ma c’è di più. Lo spirito sinergico e costruttivo dell’iniziativa,  la prima di questo genere che, nell’interesse del diritto della salute, unisce e raccoglie le diverse forze politiche, è stato colto a tal punto che, sempre nel corso dell’ultima riunione dei Capigruppo, si è deciso di interessare anche le altre hub della Regione, ovvero Catanzaro e Cosenza. L’obiettivo sarà duplice. Da una parte, avere piena contezza dello stato dell’arte dei reparti e di quelli che possono essere le esigenze e i bisogni più imprescindibili della comunità calabrese. Dall’altra, proprio alla luce delle risultanze che emergeranno, assumere un forte impegno che consenta di elaborare ed attuare, in base alla normativa vigente, strumenti concreti ed effettivi per fare fronte alle innumerevoli emergenze quotidiane che affliggono l’intero comparto sanitario regionale. In questo percorso - conclude il capogruppo della Casa delle Libertà - i manager dovranno essere punti di riferimento preziosi se è vero che, riguardo le criticità dell’azienda reggina, ho avuto modo di riscontrarle sia personalmente, sia attraverso la testimonianza diretta dello stesso commissario straordinario Benedetto, di cui plaudo la grande disponibilità e professionalità”. 

 

 

Ospedali Riuniti, Cannizzaro: "Subito interventi sulla sala mortuaria"

“Sono promotore di una visita istituzionale di verifica sulle criticità degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria ed ho già chiesto ufficialmente all’Ufficio di Presidenza e a tutti i capigruppo di affiancarmi in questa iniziativa che vuole segnare anche una prima volta significativa: affrontare tutti insieme, senza colori politici né divisioni, le disfunzioni cristallizzate nel tempo in uno dei presidi sanitari più popolosi ed importanti della Calabria”. E’ quanto annuncia il capogruppo della Casa delle Libertà Francesco Cannizzaro che aggiunge: “Rispetto a problematiche che coinvolgono il diritto costituzionale della salute, la dignità del paziente e la qualità della sua sofferenza, la politica deve saper sedersi allo stesso tavolo e fare squadra. Non esiste bandiera quando in gioco ci sono i valori più alti che rappresentano il senso profondo della nostra esistenza. La visita, che ho già annunciato al commissario Frank Benedetto, che dovrà guidarci in questo percorso, ha quale obiettivo quello di fotografare lo stato dell’arte dei reparti, un monitoraggio sulla situazione effettiva in modo tale da trovare, nel più breve tempo possibile, risposte adeguate ad esigenze e bisogni più imprescindibili della comunità reggina, ma anche calabrese, visto che i Riuniti sono punto di riferimento per l’intero territorio grazie anche alle eccellenze che lo qualificano”. Tra i punti più dolenti, Cannizzaro cita l’obitorio. “Non possiamo più permettere di vedere scene macabre e continuare a sopportare l’indecorosa condizione della sala mortuaria dell’azienda sanitaria reggina. Qualcuno elegantemente la chiama ‘Morgue’, ma di eleganza e rispetto ha ben poco”. “Anche qui, la politica deve fare fronte comune e risolvere un atavico problema che offende non solo chi ha perso la vita ma anche le famiglie attanagliate dal profondo dolore per la perdita di un caro. Lo ‘spettacolo’ che si presenta una volta entrati nella sala mortuaria – sottolinea Cannizzaro - ha a dir poco dell’agghiacciante: è impensabile che ad oggi, nonostante le numerose denunce fatte dai cittadini e dalle sigle sindacali, la sala mortuaria sia in questo stato vergognoso. Oltre al dolore per la perdita di un familiare, i parenti devono subire anche le condizioni di fatiscenza di un luogo le cui condizioni igienico-sanitarie e strutturali sono particolarmente carenti. Da due anni, si parla di costruire il nuovo obitorio ma sino ad ora, non è mai stato realizzato. Adesso, le terribili condizioni della sala mortuaria e il disagio di chi vi opera, ci impongono di prendere immediatamente una posizione. Lo dobbiamo fare per la nostra comunità che ci ha scelto e che ha creduto nel nostro lavoro di squadra. E’ impensabile vedere corpi di bambini e di adulti lasciati su tavoli bianchi perché non vi è posto a causa anche di altri defunti immigrati privi di identità portati all’obitorio. Così come è impensabile che gli addetti alla sala lavorino 24 ore al giorno in un ambiente insalubre, trattati alla stregua degli animali. Le salme dei nostri cari non possono essere accudite in modo così indegno e brutale. In un luogo dove dovrebbe imporsi la cura e la pietas vi si impone con forza il vilipendio del cadavere”. Conclude Francesco Cannizzaro: “Sono certo che il manager Benedetto porrà rimedio a questa situazione diventata un pugno allo stomaco per i cittadini. Da ora in poi, saremo vigili affinchè la sala mortuaria sia al più presto sistemata. Basta a scene da film horror e impegniamoci per garantire ai cittadini di Reggio Calabria un servizio sanitario efficiente e di qualità, nel rispetto della salute e della vita”. 

 

 

 

 

 

Regione, interrogazione di Cannizzaro per scongiurare l'interruzione di "Progetto Rifiuti"

In una interrogazione a risposta scritta, il capogruppo della Casa delle Libertà Francesco Cannizzaro interroga il presidente della Giunta “su quale azioni intenda adottare affinché il servizio garantito dal ‘Progetto Rifiuti’ non si interrompa e, per come auspicato dalla competente Direzione Generale, possa essere prorogato per ulteriori 18 mesi. L’obiettivo – sollecita Cannizzaro- è scongiurare il collasso del sistema impiantistico regionale dei rifiuti e quindi garantire l'interesse pubblico di salvaguardia della salute pubblica e dell'ambiente, e di non disperdere le professionalità fin qui acquisite, di cui, una regione come la Calabria, non può e non deve privarsi”. Nell’interrogazione, che ha per oggetto la proroga dei relativi contratti, Cannizzaro ricorda che l’approvazione del Bilancio di previsione della Regione Calabria per l’anno in corso e il pluriennale 2015-2017, con L.R. n. 13 del 27.04.2015 relativamente pubblicata sul BURC n. 27 del 27 aprile 2015, prevede la riallocazione delle risorse economiche necessarie per il personale a tempo determinato assegnato all'unità del “ Progetto rifiuti”, in forza al Dipartimento Politiche dell’Ambiente. Il progetto si avvale di 13 (tredici) funzionari e 15 (quindici) istruttori a cui sono affidati compiti specifici oltre che di categoria, riguardanti settori strategici del dipartimento regionale che vanno dalla gestione del sistema impiantistico regionale, alla supervisione delle discariche pubbliche, alla verifica dei progetti di investimento del previsto settore, la redazione di bandi e la gestione dei relativi appalti pubblici, all'assistenza normativa e dei procedimenti della P.A., all'attività di divulgazione e sensibilizzazione sulla riduzione dei rifiuti, alla rendicontazione delle risorse finanziarie impegnate”. “E’ evidente, come per altro riscontrato da due distinte note ufficiali del Capo Dipartimento Ambiente Ingegner Pallaria- conclude Cannizzaro- come l’attività condotta fino ad oggi dalle unità in carico al progetto sia risultata determinante per le operazioni di contrasto alle grandi criticità che presenta il settore smaltimento rifiuti urbani della Regione Calabria. Per queste ragioni, ed in considerazione che il contratto dei funzionari e degli istruttori scadrà il 30 settembre prossimo, urge avere risposte chiare e definite dal presidente della Giunta”. 

 

Stipendi non pagati dipendenti Calabria Verde: censura di Cannizzaro (Cdl)

“Un’interrogazione per comprendere le ragioni del mancato pagamento degli emolumenti ai dipendenti del Servizio Monitoraggio e Sorveglianza della rete idrografica regionale  di ‘Azienda Calabria Verde’, tesa a capire soprattutto quale soluzione immediata s’intenda adottare per risolvere, e non più tamponare, questa drammatica situazione”. Ne è proponente il presidente del gruppo della Casa delle Libertà alla Regione, Francesco Cannizzaro che nel documento depositato oggi presso gli uffici della Segreteria Generale del Consiglio, ha ricostruito la vicenda, richiamando “l’omesso pagamento delle mensilità di giugno e 14° mensilità dell’anno 2015 oltre che delle mensilità di settembre, ottobre, novembre, dicembre e 13° mensilità del 2014”. Nell’interrogazione indirizzata al presidente Mario Oliverio con richiesta di risposta scritta, Francesco Cannizzaro “censura l’inadempienza che ha messo in ginocchio ben 286 famiglie calabresi in un momento di grande difficoltà”. “I lavoratori del comparto, strategico per la prevenzione e la mitigazione del rischio idro-geologico in una regione che presenta altri livelli di rischio - afferma Cannizzaro -  assicurano giornalmente un servizio di qualità, pur operando in condizioni di disagio, senza adeguati mezzi e soprattutto senza il corrispettivo stipendiale dovuto. Si adottino, dunque, senza esitazione, tutte le misure atte a far tornare nell’alveo della normalità una situazione non più sostenibile per gli operatori del settore e per le loro famiglie affinché - conclude Francesco Cannizzaro - non si creino in una regione dal già fragile tessuto economico, ulteriori occasioni di allarme sociale”.  

 

Riforma Statuto regionale: Nicolò e Cannizzaro seppelliscono il referendum

“Dopo avere valutato con attenzione sia gli aspetti squisitamente tecnici dell’iter procedurale che quelli di merito della proposta referendaria sulla riforma dello Statuto regionale, prendiamo atto che non ci sono le condizioni minime per procedere”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, il capogruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò ed il capogruppo della Casa della Libertà Francesco Cannizzaro, che aggiungono: “Abbiamo condiviso e sostenuto una proposta che, in termini di legittimità e per gli obiettivi prefissati, mirava alla tutela di principi statutari ed alla garanzia degli equilibri dei poteri all’interno della Regione. Il percorso verso la condivisione del documento unitario è stato caratterizzato da un dibattito interessante e da un confronto costruttivo, registrando posizioni  differenziate all’interno della coalizione su aspetti riguardanti questioni di metodo e di merito che si sostanziano nella valutazione comparata all’ultima tornata elettorale vinta dal partito dell’astensione e coniugata all’attuale momento di crisi della politica regionale, coinvolta, peraltro, in un ciclone giudiziario. A ciò si aggiunge - come evidenziato dai colleghi Morrone e Graziano - l’aggravio dei costi che si aggira intorno agli otto milioni di euro e che, in particolare, non si vuole più offrire alcun alibi ad Oliverio rispetto ai ritardi nella formazione della nuova giunta considerato che la decima legislatura si trova impaludata nella paralisi più completa”. Concludono Nicolò e Cannizzaro: “Rientrata, dunque, la disponibilità offerta originariamente dai suddetti colleghi, prendiamo atto che non ci sono le condizioni di procedibilità della proposta referendaria”.

 

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