Rolex da 25 mila euro rubato a Genova, 38enne arrestato in Calabria

E’ stato rintracciato e arrestato dalla polizia a Scalea (Cs), dove lavorava in una pizzeria, un 38enne di Napoli ricercato per rapina aggravata in concorso.

L’uomo si era sottratto a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Genova.

Il 38enne, infatti, è ritenuto responsabile in concorso, di una rapina avvenuta il 13 gennaio scorso nei pressi del porto del capoluogo ligure, dove secondo l’accusa avrebbe sottratto un orologio Rolex in oro del valore di circa 25 mila euro.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato condotto nel carcere di Paola.

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Il Comitato Trasversale: "Dolore per il disastro di Genova, adesso basta"

“Mentre scriviamo, l'Anas conferma l'apertura, entro questo mese di agosto, dello svincolo di Vazzano della Trasversale delle Serre. Una soddisfazione amara. Una notizia che passa, inevitabilmente, in secondo piano di fronte al dolore immane per il disastro di Genova. L'ennesima tragedia che ci restituisce la realtà di un Paese le cui infrastrutture sono fragili, vecchie, pericolose e mortali. Da Nord a Sud”.

È quanto scrive, in una nota, il presidente del Comitato “Trasversale delle Serre - 50 anni di sviluppo negato”, Francesco Pungitore.

“Il nostro Comitato - prosegue - è nato per sollecitare proprio questa maggiore attenzione, con specifico riferimento ad una particolare zona del territorio calabrese che abbraccia due province, quella di Vibo e quella di Catanzaro, lungo l'asse che va da Soverato a Tropea. Due perle turistiche dimenticate per anni, per decenni (non solo loro), e che oggi lamentano chiari segnali di involuzione e di crisi. Le cause sono tante ma, anche e soprattutto, vanno ricercate nelle condizioni vergognose di reti viarie e ferroviarie del tutto inadeguate”. “Condividiamo, dunque, l'appello del Capo dello Stato - conclude Pungitore -: gli Italiani hanno diritto a infrastrutture moderne ed efficienti. In breve, questa nostra nazione merita di meglio e di più. Dalla Calabria al Trentino, da Gagliato a Genova. E' ora di dire basta”.

 

 

Aeroporto Lamezia Terme, in arrivo due nuovi voli per Genova e Verona

Due nuove rotte aeree della compagnia low cost Volotea collegheranno per il periodo estivo l'aeroporto di Lamezia Terme con gli scali di Genova e Verona.

La notizia è stata diffusa da Sacal.

La società che gestisce lo scalo lametino ha fatto sapere che i  "nuovi voli collegheranno, due volte alla settimana, la Calabria con il Veneto e la Liguria rispettivamente dal 26 e dal 27 maggio".

"Per l'estate 2018 - ha dichiarato Carlos Muoz presidente e fondatore della Compagnia - abbiamo deciso di scendere in pista con due nuovi collegamenti che accorciano le distanze tra Calabria, Veneto e Liguria".


"Siamo in presenza di un nuovo concreto risultato - ha aggiunto il presidente di Sacal Arturo De Felice - che premia la costante attività da noi posta in essere per mettere la rete aeroportuale calabrese al centro di un network sempre più funzionale alle esigenze di sviluppo del nostro territorio".

Nicolò (FI): "Il porto di Gioia Tauro non rientra tra le priorità del Governo"

“E’ con grande preoccupazione che constatiamo come ancora una volta il rilancio del Porto di Gioia Tauro non rientri nelle priorità di intervento del Governo attuale e di quello regionale. Lo conferma, infatti, la notizia che il Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio  stia  intrattenendo importanti trattative per la realizzazione di collegamenti commerciali tra la Cina e i porti di Genova e Trieste. Trattative che si inseriscono nella più ampia manovra del Governo di rafforzare i legami economici-commerciali con i Paesi asiatici”.

E' quanto afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò, aggiungendo: “Ben vengano, certamente, accordi che se avviati darebbero ossigeno all'economia nazionale, ma lo sconcerto è quando si apprende che il Governo ignora ancora una volta la nostra regione e la Giunta Oliverio  che, in merito , si caratterizza con impegni  che ormai assumono il valore di casi di ‘annuncite’ in re ipsa.”

“Ci siamo ormai abituati – continua Nicolò – alla continua propaganda ed agli ‘spot no-stop’. Il Porto di Gioia Tauro costituisce una grande risorsa ed è volano di sviluppo per l'intera area del Paese che si colloca al centro del Mediterraneo. Ciò, purtroppo, discorda da scelte politiche che non intendono valorizzare la Calabria ed il Sud tant'è che al centro dell'interesse del Governo, solo i porti di Genova e Trieste  sono promossi come principali interlocutori di un mercato globale di levatura internazionale. Vengono meno, quindi, le logiche spesso e volentieri declamate dal presidente Oliverio che contrastano con le decisioni del Governo nazionale”.

Ancora il capogruppo di Forza Italia: ”E il Porto di Gioia Tauro  che occupa da sempre un ruolo  strategico primario  nella piattaforma logistica degli scambi del Mediterraneo? Cosa sta facendo e quali iniziative ha intenzione di attuare il presidente Oliverio per non consentire al suo ‘Governo-amico’ di perpetrare una nuova beffa nei confronti di una regione che a livello nazionale è ignorata? Lo scalo gioiese non può  essere tagliato fuori dalla nuova  ‘via della seta’ che consiste in un importante snodo di porti e aree industriali che dalla Cina attraversa tutto il continente euro-asiatico”.

“In quest'ottica – aggiunge l’esponente politico – il nuovo terminal intermodale dello scalo gioiese per il quale , ricordiamo, sono stati investiti circa 40 milioni di euro  e concepito per intercettare una parte di traffici  attualmente movimentati tra l'Estremo Oriente e l'Europa attraverso i porti di Rotterdam e Anversa, avrebbe dato il via, certamente,  ad una grande rinascita dando respiro all' economia  e  all'occupazione calabrese”. 

“E’ un quadro davvero allarmante e preoccupante quello che scaturisce da questo scenario– conclude Nicolò. La posta in gioco è altissima. Perciò auspichiamo un immediato intervento del Governatore Oliverio che faccia ‘la voce grossa’ anche ai tavoli romani e non solo tra le aule di palazzo Campanella  da  dove rassicura i cittadini con le solite quanto vane   promesse. Occorre invertire  subito la rotta  per scongiurare che la Calabria sia nuovamente defraudata da un Governo perennemente  distratto alle problematiche del Sud”.

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'Ndrangheta. Traffico di droga e rifiuti: numerosi arresti della Polizia

Associazione a delinquere di stampo mafioso, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, traffico di sostanze stupefacenti, traffico di rifiuti, usura: sono i reati contestati ai soggetti che all'alba di oggi sono finiti in manette nell'ambito di un'operazione, condotta dalla Polizia e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Genova, contro una cosca di 'ndrangheta attiva in Liguria. Gli investigatori hanno perquisito numerose abitazioni al culmine di un'attività d'indagine nel corso della quale sono stati posti sotto sequestro armi e proiettili. Analogo provvedimento ha interessato aziende, beni mobili, conti correnti bancari, immobili, per un importo che complessivamente si avvicina ai cinque milioni di euro. Sigilli pure all'area deputata allo stoccaggio dei rifiuti a Lavagna, nel Genovese, condotta da appartenenti alla famiglia Nucera, a bar e chioschi. Nel mirino del personale della Squadra Mobile della Questura di Genova e dei colleghi del Servizio Centrale Operativo presunti affiliati al clan Rodà-Casile con base a Condofuri, in provincia di Reggio Calabria. Sulla scorta di quanto emerso dal lavoro degli inquirenti, la famiglia Nucera comanderebbe una organizzazione criminale di 'ndrangheta nel Levante ligure.

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Donna di origini calabresi uccisa dal marito a colpi di pistola

Era intenzionata a mettere fine al matrimonio, una decisione a cui il marito si opponeva strenuamente. Sarebbe questa, a giudizio degli investigatori, la folle motivazione che nella serata di sabato ha armato l'uomo e messo fine all'esistenza di Rosa Landi, 59 anni, nata a Palmi, in provincia di Reggio Calabria. La vittima, quando è stata centrata dai colpi di pistola, era impegnata in una conversazione telefonica con il figlio. Il delitto è stato commesso a Genova dove la coppia viveva. Ciro Vitiello, il presunto assassino tratto in arresto per omicidio volontario, aveva in casa, tutte detenute in modo regolare, cinque pistole. Quando i poliziotti sono arrivati sul luogo dell'assassinio hanno trovato il corpo esanime della 59enne riverso sul pavimento della sala. Nulla è stato possibile per il personale sanitario del 118 intervenuto. La donna, infatti, aveva già smesso di respirare, visibile il sangue che le correva dietro le spalle. Medico legale ed agenti della Squadra Omicidi della Questura genovese hanno effettuato i primi accertamenti sulla scena del crimine. La Procura della Repubblica, nel frattempo, ha disposto che il cadavere sia sottoposto ad esame autoptico.

 

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Accoltella l'amico al termine della cena: arrestato per tentato omicidio

Un uomo vicino ai cinquanta anni è stato arrestato dai Carabinieri che gli imputano il reato di tentato omicidio. Calabrese, ha ferito con due coltellate inferte alla gola ed al torace un siciliano di quaranta anni. I due, dopo aver consumato insieme la cena all'interno di un'abitazione ubicata in via Pedrini, nel quartiere genovese di Bolzaneto, hanno iniziato a litigare per ragioni banali, probabilmente con la complicità dell'alcol che avevano consumato in quantità cospicua. Al culmine del violento alterco, il cinquantenne ha afferrato un coltello con cui ha colpito il rivale. La vittima è stata trasportata presso il vicino ospedale di Sampierdarena. I medici, alla luce delle gravi lesioni riscontrate, hanno disposto il ricovero nel reparto di Rianimazione in Rianimazione. I Carabinieri, giunti sul luogo in cui si è consumato il grave fatto di sangue, hanno dato avvio alle indagini per ricostruire ne l dettaglio i contorni della vicenda. 

 

 

'Ndrangheta, latitante catturato a Genova

Fatale un'operazione contro il traffico di droga condotta dalla Guardia di Finanza a Genova. I militari hanno così messo la parola fine alla latitanza, che durava da oltre un anno, del ventottenne Giuseppe Bellocco. Destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare emessa nell'ambito dell'inchiesta denominata "Sant'Anna", è considerato tra i personaggi apicali dell'omonima cosca di Rosarno, nel Reggino. L'indagine che era stata condotta nell'estate dello scorso anno era sfociata nella cattura di ventiquattro soggetti, ritenuti organici al clan della Piana di Gioia Tauro. Le Fiamme Gialle lo hanno sorpreso nell'atto di prendere in consegna 144 chilogrammi di cocaina. Al momento dell'arresto disponeva di documenti contraffatti. Con lui sono finiti in manette altri due individui, uno originario dell'Abruzzo, uno di Genova da tempo trasferitosi in Colombia, probabile punto di contatto fra l'organizzazione dedita al narcotraffico in Sud America e la banda italiana. La droga era appena approdata al molo portuale di Gioia Tauro ed i provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti al termine di una corsa nel cuore della zona di Sturla. Trovatisi davanti gli uomini in divisa, i narcotrafficanti a bordo di una Fiat Panda hanno impresso una brusca accelerazione alla vettura. Ne è nata una corsa nel cuore della zona di Sturla. Piombati in un luogo privo di via d'uscita, un garage in via Orlando, non si sono arresi ed anzi hanno lanciato il veicolo in direzione dei finanzieri, sbattendo, però, su diversi altri automezzi, fra cui uno della GdF. Tre i militari che hanno riportato leggere ferite. 

 

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