Monteleone (FIG): “Inaccettabili le frasi del ministro Poletti sull’emigrazione giovanile, auspico le sue dimissioni”

“A poche ore dalle imbarazzanti dichiarazioni rilasciate dal ministro Poletti l’indignazione è tanta, troppa. Un Governo che continua a non rispettare i giovani italiani, dapprima con una riforma del Lavoro scellerata la quale, di fatto, toglie loro garanzie e stabilità ed ora l’uscita di frasi inopportune che ledono la dignità dei giovani lavoratori”. È quanto afferma la vicecoordinatrice regionale di Forza Italia Giovani Marta Monteleone.

“È un fatto curioso - commenta l’esponente azzurra – che in un momento in cui tanti miei coetanei non trovano lavoro e sono costretti a lasciare il nostro Paese in cerca di un futuro migliore il ministro Poletti trovi il coraggio di offendere le giovani risorse piuttosto che rimboccarsi le maniche per mettere in campo una riforma del lavoro quantomeno decente”.

“Ritengo che queste dichiarazioni – continua – rispecchino lo spaccato tra il paese reale, che ben conosce criticità soprattutto di carattere economico, e la vita agiata vissuta all’interno dei palazzi, lontana dalla preoccupazione di interrogarsi sulle reali condizioni del Paese.

“Frasi di una gravità inaudita – aggiunge Monteleone – soprattutto se a pronunciarle sia il ministro del Lavoro che ignora come la fuga di questi cervelli rappresenta una grossa perdita di opportunità e sviluppo del nostro Paese. Nella storia italiana, oggi, i nostri giovani sono stati letteralmente denigrati da un governo incapace di creare le condizioni affinchè l’alta professionalità, la specializzazione, la qualità, la ricerca, l’innovazione frutto anche del sacrificio di tante famiglie potessero trovare accoglimento. Lo trovo molto curioso soprattutto in riferimento alla recente vicenda della falsificazione dei titoli di studio della sua collega ministro dell’Istruzione; preferirei che all’estero andasse lei. Inoltre ritengo che così facendo l’Italia venga ripetutamente condannata ad un progressivo decadimento proprio da chi ne avrebbe l’onere di migliorare le sorti del Paese. Auspico – conclude - che il biasimo per quanto detto sia unanime e corale; auspico, ancora, che le dimissioni non tardino ad arrivare”.

Assistenza ai disabili gravi, assegnati alla Calabria 3 milioni di euro

Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti ha firmato il decreto con il quale, in attuazione della legge n. 112/2016 “Dopo di noi”, individua i requisiti per l'accesso alle misure di assistenza, cura e protezione a carico del Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, e ripartisce alle Regioni delle risorse per l'anno 2016.

Alla Regione Calabria sono state assegnate 3 milioni di euro con cui si potranno pianificare interventi a favore delle persone con disabilità.

Per l'assessore alle Politiche sociali Federica Roccisano, “la nuova Riforma del Welfare regionale, in via di approvazione, riconosce il ruolo dei ‘Dopo di Noi’ come pratica innovativa a favore dell'autodeterminazione delle persone con disabilità. La firma del decreto da parte del ministro ci permette di attivare la programmazione degli interventi e gli incontri con le realtà del settore”.

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Stabilito l’utilizzo dei lavoratori dei Centri per l’Impiego da parte delle Province

L'assessore regionale al Lavoro Federica Roccisano ha sottoscritto, insieme al ministro al Lavoro Giuliano Poletti, la convenzione relativa al passaggio dei lavoratori dei Servizi per l'Impiego. La firma ufficializza quanto già approvato in Giunta nelle scorse settimane, in base alle decisioni concertate con le parti sindacali, ovvero l'utilizzo dei lavoratori dei Centri per l'impiego da parte delle Province per conto della Regione. Seguirà, quindi, nei prossimi giorni la sottoscrizione delle subconvenzioni con le Province. L'occasione della sottoscrizione con il ministro è stata, altresì, utile per confrontarsi sugli strumenti di contrasto alla povertà in attuazione, a livello nazionale, e quelle in programmazione, a livello regionale, e per aggiornarsi sulla condizione dei fondi Pac che la Regione Calabria ha programmato per l'erogazione delle mensilità previste di mobilità in deroga del 2014. Il ministro Poletti, a tal proposito, ha dichiarato la sua disponibilità ad accelerare la procedura per addivenire a breve all'erogazione da parte dell'Inps delle mensilità previste.

Cassa integrazione e mobilità in deroga, arrivano le risorse a copertura del 2015

Sono finalmente a disposizione delle Regioni che ne avevano fatto richiesta le risorse necessarie a soddisfare le competenze residue, relative al 2015, per l'erogazione dei trattamenti di cassa integrazione e mobilità in deroga. È operativo il decreto firmato dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti e dal ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, che stabilisce la ripartizione delle risorse da destinare alle Regioni richiedenti (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana Umbria e Veneto) per il pagamento delle somme dovute ai titolari dei trattamenti di Cassa integrazione in deroga e mobilità in deroga, per il periodo fino al 31 dicembre 2015. Si tratta di un onere complessivo di 433 milioni e 200.489 euro, posto a carico del Fondo Sociale per l'Occupazione e la Formazione. Tale provvedimento, che va a chiudere l'esercizio dell'anno 2015, è stato adottato con circa 4 mesi di anticipo rispetto a quello dello scorso anno concernente la medesima finalità riferita al 2014 e, di conseguenza, consente a chi è in attesa del pagamento di poterlo ricevere più rapidamente.

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Lavoratori ex Omeca esposti all'amianto: Falcomatà chiede intervento immediato al ministro

Il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha chiesto al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti un intervento immediato in favore dei lavoratori dello stabilimento delle ex Officine Omeca di Reggio Calabria, per lungo tempo a contatto con le fibre d'amianto. Nei giorni scorsi il primo Cittadino aveva incontrato i rappresentanti dei dipendenti della storica fabbrica cittadina, assicurando il sostegno politico-istituzionale in favore dei lavoratori. A seguito dell’incontro, il Sindaco ha scritto al Ministro Poletti per esporre la delicata situazione e chiedere che sia riesaminata la posizione dei lavoratori reggini. "L’Azienda - si legge nella missiva - ha impiegato l’amianto nelle diverse fasi di lavorazione, anche successivamente al 1992, anno in cui detto materiale è stato bandito in quanto cancerogeno". "Gli operai e i lavoratori dello stabilimento, dopo lunghe battaglie e vertenze, a seguito anche di accertamenti sommari di INAIL e Contarp Regionale, hanno ottenuto il riconoscimento, con decreto del Ministero del Lavoro, di esposizione all’amianto sino al 31 dicembre 1989 - prosegue il sindaco Falcomatà - tale provvedimento risulta però essere particolarmente penalizzante per i lavoratori dello stabilimento reggino. Infatti, nel 1995, sempre all’interno delle ex Omeca, veniva prodotto un locomotore per conto delle Ferrovie dello Stato, contenente, tra i materiali di isolamento, fibre di amianto. Ma non è tutto: nello stesso anno, l’Ispettorato del Lavoro accertava la presenza di lastre di amianto, ponendole sotto sequestro in un box di manutenzione nello stabilimento, dove sono rimaste sino al 2001. Successivamente, altri materiali contenenti amianto venivano posti sotto sequestro, rimanendo però all’interno dell’impianto fino al 2007". Si rende, pertanto, necessario riesaminare la situazione dello stabilimento AnsaldoBreda di Reggio Calabria (ex. Officine Meccaniche Calabresi – OMECA), considerando «lo spostamento del periodo di esposizione dei lavoratori fino all’anno 1992 e di estenderlo fino alla data dell’ultima bonifica effettuata, nell’anno 2007, così come previsto anche dalla normativa vigente in materia di amianto (rif. legge n.247/2007)» conclude la lettera il sindaco. "Abbiamo sollecitato l’intervento del Ministro Poletti - ha dichiarato Falcomatà - perché siamo convinti della necessità di garantire un importante risarcimento pensionistico a tutti i lavoratori che hanno operato, anche inconsapevolmente, per lunghi anni sotto l’esposizione di quella sostanza killer che è l’amianto".

 

Problemi sulla mobilità in deroga, vertice Poletti-Oliverio

Il presidente della Regione Mario Oliverio, accompagnato dall’assessore al Lavoro Carlo Guccione e dal direttore generale del dipartimento “Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali” Antonio De Marco, questa mattina ha incontrato a Roma il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. Al centro dell’incontro sollecitato dal governatore della Calabria, la vicenda dei lavoratori in stato di mobilità in deroga. Dopo aver illustrato la grave situazione economica in cui versano questi lavoratori che non hanno ancora percepito le indennità 2014 e residui del 2013 e che ieri, a seguito di una decisione del direttore generale delle Politiche passive del Ministero del Lavoro, dottor Mansione, di non riconoscimento dell’accordo siglato nel mese di maggio tra la Regione Calabria e i sindacati, hanno annunciato una forte mobilitazione, il presidente Oliverio ha sottolineato la necessità e l’urgenza che le spettanze arretrate (ammortizzatori sociali) vengano corrisposte al più presto ai lavoratori interessati. Il ministro Poletti, dal canto suo, dopo aver ascoltato con attenzione le valutazioni e le preoccupazioni del presidente Oliverio a difesa del diritto dei lavoratori di percepire il dovuto maturato negli anni passati, ha accolto con grande apertura e disponibilità le sue richieste ed ha assicurato il proprio impegno a dare risposte positive alle esigenze poste. Al termine dell’incontro è stato costituito un gruppo di lavoro tecnico Regione/Ministero che, entro mercoledì prossimo, dovrà affrontare i problemi procedurali e sciogliere tutti i nodi per corrispondere alla volontà del ministro Poletti a chiudere rapidamente una situazione che non può più trascinarsi oltre. “Va dato atto al ministro Poletti – ha detto il governatore al termine dell’incontro - di avere accolto tempestivamente la nostra richiesta di un incontro urgente per valutare le implicazioni assolutamente inaccettabili della messa in discussione, per una parte consistente dei lavoratori, delle spettanze maturate fino al 2014. E’ necessario rimuovere ogni difficoltà ed ostacolo procedurale per consentire il pagamento delle indennità arretrate ai lavoratori in mobilità in deroga. In tal senso ci siamo mossi sin dall’inizio, interloquendo con il ministero e attraverso il coinvolgimento attivo delle organizzazioni sindacali. Il ministro Poletti ha recepito le nostre preoccupazioni ed ha espresso piena disponibilità ad affrontare positivamente questa problematica che interessa circa 29 mila lavoratori. Ora – ha concluso Oliverio - bisogna mettere in atto tutte le misure conseguenti per rendere operativa questa volontà”. 

 

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