Calabria Verde. Cisl: "I lavoratori non possono pagare il conto di contrasti politici"

"La totale disorganizzazione e l’instabilità che vive Calabria Verde, anche a seguito delle dimissioni del commissario, mette a rischio la vera missione di un’azienda che ha un ruolo fondamentale in settori decisivi per la regione, dall’assetto di un territorio a forte rischio idrogeologico, alla sorveglianza idraulica e ad una gestione produttiva della forestazione". E' quanto afferma il segretario generale della Fai Cisl Calabria, Giuseppe Gualtieri, secondo il quale "occorre dare certezze e mettere in campo una riorganizzazione incentrata ad un modello di gestione manageriale efficiente, che sappia mettere in atto una programmazione delle attività anche attraverso una sinergia con gli altri enti interessati, secondo un vero e proprio piano industriale che sia favorito da una politica capace di uscire dalla logica dell’emergenza. Chiediamo al governatore Oliverio - prosegue Gualtieri - di intervenire immediatamente, e a tutte le forze politiche di sostenere una seria azione di risanamento e di rilancio dell’ente, perché su questi temi deve esserci una volontà unitaria di cambiare il corso delle cose. I lavoratori aspettano risposte, non a parole ma con fatti concreti. La politica deve sapere fare gli interessi del territorio, mettendo da parte ogni altro genere di interessi. La situazione in cui versa l’azienda Calabria Verde non è più sostenibile, ci vuole senso di responsabilità da parte della politica e soprattutto da parte di coloro che devono governare questa azienda, senza più aspettare i tempi lunghi legati ai commissariamenti che creano preoccupazione, confusione, disorganizzazione, e soprattutto distolgono l’attività aziendale dalla realizzazione della sua mission e dei suoi obiettivi". "Assistiamo - dice ancora Giuseppe Gualtieri - ancora ancora ad una errata attivazione di cassa integrazione, alla violazione dei diritti contrattuali, alla mancata erogazione di spettanze maturate (aib) 2015, alla mancata applicazione del contratto pubblico per i sorveglianti idraulici. Noi pretendiamo una gestione efficace ed efficiente, affidata ad uomini competenti e capaci che rispondano solo ed esclusivamente al raggiungimento di obiettivi quali la tutela dell’ambiente, la salvaguardia del territorio e dell’assetto idrogeologico e fluviale. Serve una programmazione delle attività che parta dal reperimento delle risorse europee necessarie a creare nuova occupazione, quella occupazione che oggi sta venendo meno poiché con il tempo i lavoratori stanno andando in pensione. I 7500 lavoratori non possono pagare il conto di contrasti politici e inefficienze. Si deve finalmente puntare sulle competenze, sulla qualità e capacità del personale, garantendone i diritti, per dare slancio a questa azienda che avrebbe dovuto rappresentare una inversione di tendenza nel settore: solo così la Calabria potrà forse cambiare realmente rotta e dare fiducia e speranza a tutti coloro che lavorano quotidianamente con impegno e dedizione".

 

 

Caso Calabria Verde, Fai Cisl chiede l'intervento di Oliverio: "Lavoratori penalizzati"

"Come purtroppo temevamo, la confusione che regna attorno all’azienda Calabria Verde ha finito per penalizzare i lavoratori". E’ quanto afferma il segretario generale della Fai Cisl Calabria, Giuseppe Gualtieri, che spiega: "Avevamo chiesto che venissero erogate la mensilità di novembre e la tredicesima, per fare sì che i lavoratori forestali e i sorveglianti idraulici, con le loro famiglie, passassero delle festività natalizie serene. Invece sono state ancora una volta le fasce più deboli a pagare. Non solo i lavoratori non hanno ricevuto la tredicesima mensilità, ma addirittura molti di loro, in particolare quelli che operano nelle province di Catanzaro e di Cosenza, ossia quelli del progetto custodia e guardiania e quelli dell'ex fondo sollievo operanti nei comuni del Cosentino, non hanno ottenuto alcun pagamento prima di Natale”. “Ancora una volta – aggiunge Gualtieri - sono stati vanificati, a causa di situazioni poco chiare e inaccettabili, il lavoro costante e quotidiano e la vigilanza del sindacato perché venga assicurato il pagamento delle spettanze. Come Fai Cisl non possiamo che manifestare la nostra amarezza nei confronti del management di Calabria Verde, così come della Regione Calabria che avrebbe dovuto garantire l’erogazione dei pagamenti nei tempi previsti senza aspettare l’ultimo momento". "Per tale ragione – conclude Gualtieri - chiediamo un immediato intervento del governatore Oliverio, per cercare di risolvere subito il problema e permettere a queste famiglie di passare un inizio anno dignitoso. Allo stesso tempo occorre fare in modo che Calabria verde avvii un percorso nuovo, non solo riguardo all’erogazione corrente delle spettanze, ma anche rispetto ad una gestione programmata che punti sulla qualità degli interventi e sul riconoscimento dei diritti dei lavoratori e della loro dignità. Su questo la Fai calabrese continuerà a lottare a tutela dei lavoratori". 

 

Fondi per i forestali calabresi, Fai Cisl soddisfatta a metà: "Ora siano pagati rapidamente"

Il Segretario Generale della Fai Cisl Calabria, Giuseppe Gualtieri, a seguito delle iniziative di mobilitazione tenute nei giorni scorsi in Calabria e alle pressioni nei confronti dei parlamentari calabresi, esprime soddisfazione per il ripristino di 20 milioni di euro dei fondi tagliati per i forestali calabresi. "L’emendamento alla legge di stabilità approvato in Commissione alla Camera, – spiega Gualtieri – almeno in parte soddisfa le richieste della Fai e della Cisl per un totale reintegro dei 30 milioni tagliati dalla dotazione destinata ai lavoratori forestali della Calabria. Somme che sono indispensabili per assicurare il pagamento delle spettanze ai lavoratori e garantire serenità alle loro famiglie, ma anche per realizzare quel sistema da tempo auspicato di una forestazione produttiva, capace di valorizzare le risorse ambientali, paesaggistiche, boschive, ma soprattutto un sistema che sappia proteggere un territorio fragile come quello calabrese dal rischio idrogeologico, attraverso la tutela del suolo e della rete idrografica, in un’ottica di prevenzione che superi la logica in cui si continua ad operare: un continuo stato di emergenza che divora enormi risorse per il ripristino dei danni ed è incapace di salvaguardare l’incolumità dei cittadini e di preservare le infrastrutture e l’economia dei territori. Temi di estrema rilevanza per il nostro territorio, per i quali il governo e la Regione dovrebbero prevedere nuovi e consistenti investimenti piuttosto che continui tagli". Gualtieri si sofferma anche sulla situazione dei pagamenti relativi ai lavoratori forestali dipendenti di Calabria Verde, evidenziando la necessità che "le recenti vicende  non causino ritardi nell’erogazione delle spettanze, che in prossimità delle festività natalizie rivendicano due mensilità arretrate (novembre e dicembre) oltre alla tredicesima, e ai sorveglianti idraulici, che rivendicano oltre al pagamento di novembre e dicembre 2014, il pagamento corrente di  dicembre e della tredicesima". "Inoltre – aggiunge Gualtieri – auspichiamo che non ci siano rallentamenti nelle attività che interessano l’azienda, a partire dalla definizione della trattativa per il passaggio al pubblico impiego dei sorveglianti idraulici e della vicenda relativa allo sblocco del rinnovo  contrattuale dei forestali, per il quale è stato chiesto un apposito incontro congiunto al governatore Oliverio e al Direttore Generale di Calabria Verde. Da qui il nostro appello anche alla Regione Calabria, affinché i pagamenti dei forestali vengano analogamente erogati anche per i Consorzi di bonifica. Ciò per garantire almeno la serenità delle festività natalizie a circa ottomila famiglie calabresi".  

Tavolo azzurro Pesca, Gualtieri (Fai-Cisl) chiede la modifica della legge regionale di settore

La Fai Cisl calabrese rivolge ancora una volta un appello alla Regione Calabria, al suo presidente Mario Oliverio, al presidente del Consiglio regionale e a tutti i consiglieri, affinché venga modificata la legge regionale sul settore pesca, la 27 del 2004, al fine di allargare anche alle organizzazioni sindacali del settore la composizione del tavolo istituzionale per le   politiche regionali della pesca e dell’acquacoltura, denominato Tavolo Azzurro. “L’esclusione delle organizzazioni sindacali - afferma il segretario generale della Fai Cisl Calabria Giuseppe Gualtieri – rappresenta un vulnus giuridico, un vuoto normativo da riempire per rendere effettiva e riconoscibile il ruolo e la funzione di chi quotidianamente dà voce alle istanze dei lavoratori del comparto”. “Sulla pesca è il momento di passare ai fatti, adeguando la legge alle esigenze attuali del comparto. Per questo chiediamo ai presidenti di Giunta e Consiglio, come a tutti i gruppi consiliari – dice Gualtieri – di promuovere una modifica integrativa dell’articolo 3 della legge quadro regionale, laddove nell’istituire il tavolo azzurro, che si appresta a partire, quale strumento di governo, di indirizzo e di programmazione del settore, non viene prevista la partecipazione delle organizzazioni sindacali. Un vuoto che va colmato, come chiedono i lavoratori, chiamati ad essere protagonisti dello sviluppo e del rilancio della pesca calabrese, e come impone soprattutto l’attuale fase che vive il mercato ittico e agroalimentare europeo, italiano e calabrese in particolare. Bisogna dare un ruolo attivo di chi la pesca la esercita e la vive quotidianamente, attraverso una revisione della legge regionale di riferimento che dia riconoscimento giuridico e pari dignità alle organizzazioni sindacali del comparto, che nel concreto e nella quotidianità svolgono già, di fatto, un ruolo essenziale di raccordo, di proposizione e di sintesi delle istanze dei lavoratori e di stimolo alle istituzioni”. “Per questo motivo – conclude Gualtieri - il presidente, la giunta e l’assemblea regionale devono agire al più presto, nella prossima riunione di consiglio, per una modifica della legge che riconosca finalmente il ruolo e la voce del sindacato. Il treno del rilancio e dello sviluppo dell’agroalimentare, che passa per le ingenti risorse comunitarie, impone a noi tutti di agire responsabilmente insieme, rapidamente e con la giusta determinazione nell’interesse del comparto e dello sviluppo del territorio”.

 

 

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