Lancia cocaina dalla finestra, arrestato

E' stato arrestato anche il padre di uno dei sei ragazzi fermati ieri dai carabinieri del Gruppo di Locri nell'ambito dell'operazione "Jamaica". Le manette ai polsi sono scattate per il quarantasettenne Antonio Pelle quando i militari dell'Arma si sono recati presso la sua abitazione per notificare al figlio, Sebastiano, l'ordinanza di custodia agli arresti domiciliari. Nel corso della notifica, gli uomini della Benemerita avrebbero visto Antonio Pelle lanciare  dalla finestra un involucro contenente 15 grammi di cocaina ed un bilancino di precisione. L'uomo è stato posto ai domicialiari

 

Cocaina negli slip: 35enne arrestato mentre era in ospedale

Un uomo di 35 anni è stato tratto in arresto in flagranza di reato dai Carabinieri. Gli viene contestato il reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti. A finire in manette è stato F.I., con precedenti penali. Originario di Petilia Policastro, in provincia di Crotone, si trovava all'ospedale di Locri in seguito ad un malore che i medici imputano ad una overdose di droga. I militari dell'Arma del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Locri, giunti sul posto, lo hanno perquisito ed è così che hanno trovato, dentro gli slip, una bustina in cui erano nascosti 33 grammi di cocaina, e due siringhe conservate, invece, all'interno del suo portafogli. La Procura della Repubblica di Locri ha sequestrato quanto rinvenuto ed il 35enne, che dovrà presentarsi davanti al giudice per l'udienza di convalida dell'arresto, è al momento sotto sorveglianza presso la struttura sanitaria. 

Rifiuti in strada, "taglia" del sindaco per individuare i responsabili

Il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, alza il tiro contro i barbari che insozzano la città buttando rifiuti nei luoghi più impensati. Sfruttando la capillarità di Facebook, il Primo Cittadino ha annunciato che metterà a disposizione una somma di denaro utile per rintracciare i responsabili della sporcizia lungo le strade. "Offro Euro 200 - ha scritto sul popolare social network - a chi fornisce dettagliate notizie utili ad identificare l'imbecille che, ieri notte, ha "scaricato" casa e magazzino in contrada Moschetta in prossimità dell'area archeologica. Incivili. Prima o poi vi becchiamo." Il post pubblicato dal sindaco Calabrese è stato accolto da numerosi commenti favorevoli dai quali traspare l'insofferenza dei tanti costretti a subire le balorede abitudini primitive di pochi.

Il Mezzogiorno in mezzo al guado

Dai tempi più remoti il meridionalismo oscilla pericolosamente tra i due estremi dell’esaltazione e dell’abiezione. Tranquilli, non ce l’ho solo con i gruppuscoli odierni, ma con anche con il sommo Platone che celebrava Crotone e Locri oltre il loro merito, e con tutti i poeti e viaggiatori di passaggio che hanno creato il mito della bellezza e prosperità della terra; e con tutti quelli che invece hanno pianto e piangono le miserie del Sud assai più che miserie non fossero. Il Sud è, tutto sommato, una storia e una realtà media. Veloci esempi: non ha grandissimi poeti e letterari, però ha sommi filosofi; ha una sola grandissima città, però una popolazione disseminata in moltissimi piccoli centri vivaci; accolse ondate immigratorie, però non fu mai spopolato, e la sua emigrazione è recentissima rispetto ad altri; non conobbe istituzioni rappresentative neanche nobiliari, ma i suoi paesi e le città ebbero da sempre istituzioni comunali; non fu mai ricchissimo neanche ai tempi della mitica Magna Grecia, però mai patì la fame; non vanta molte glorie militari, però potrei elencarvi un buon numero di condottieri e guerrieri… Insomma, una storia media.

Vedete, gentili lettori, la grande storia, che è storia di gloria e di sangue e mai di pace, avviene quando in una terra ci sono grandi ricchezze e grandi povertà, cosa mai accaduta tra gli Abruzzi e lo Stretto, terra media. La più grave carenza del Meridione è la politica, intendo dire non le astratte ideologie, di cui anzi abbonda, ma il senso del reale, del possibile, della scansione temporale dei procedimenti sociali. A questa dovremmo porre riparo, se vogliano fare qualcosa per il Sud.

Secondo me: Bisogna porre fine agli entusiasmi infantili e immotivati sul passato, che soddisfano le corde vocali degli strilli al Re e i palati delle cene, ma non producono nulla di concreto; a parte che non si fondano sul vero. La storia è meglio lasciarla agli storici, i quali sanno distinguere un documento da una patacca. Devono essere ugualmente vietati i piagnistei più o meno patriottardi. Lo stesso per gli entusiasmi immotivati e infantili per il futuro, magari da affidare a sogni d’indipendenza. Mi diverte pensare ai 666 gruppuscoli che dovessero indicare il futuro re, se già manco ci si mette d’accordo per celebrare una data assieme! Serve mobilitare le energie intellettuali non nei vaghi sogni di gloria, ma nello studio della natura delle cose e della possibile utilizzazione. Esempio, se parliamo di turismo, studiare il turismo del Sud e non “Rimini, Ibiza, Acapulco”: se no facciamo come nella mia città, che costruirono un acquario mai visitato da nessuno, e alla prima pioggia saltarono le macchine e, caso unico nella storia, i pesci morirono affogati: ma l’intento era fare concorrenza a Genova! Ergo, basta chiacchiere e superbia piccolo borghese fondata sul nulla.

Le parole dividono, i fatti uniscono. Bisogna dunque individuare qualche azione concreta, che obblighi i governi italiani e le loro diramazioni locali, e l’Europa, a considerare il Meridione come una realtà capace di esercitare pressione politica, elettorale, economica. Faccio questi discorsi da anni su riviste e in convegni: l’ultima volta, l’anno scorso a Gioia del Colle, e tutti giurano che faranno così. Ma, per dirla con i nostri cugini spagnoli, plumas y palabras el viento las lleva.

Ora qualcuno risponderà ingiurie generiche e bidet di Caserta: tutti gli altri, muti!

  • Published in Diorama
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