Ospedale San Bruno, Tassone: “Dall’Asp solo fumo negli occhi”

“Un aspetto mi sembra chiaro: presi probabilmente dalla frenesia di placare una legittima protesta che parte dal basso, portata avanti con grande determinazione dal comitato San Bruno, i vertici dell’Asp di Vibo continuano a prendere in giro un’intera comunità oltre che le istituzioni che la rappresentano.
È di ieri, infatti, la delibera dell’Asp di Vibo con la quale si dà mandato ai tecnici per definire i lavori necessari per poter allocare numero 6 posti letto di recupero e riabilitazione presso il primo piano dell’ospedale San Bruno.
Detta così la notizia, sembrerebbe anche una buona cosa. Quasi trionfalistica. Ma di fronte a tale delibera non posso tacere per onestà intellettuale di chi conosce fino in fondo i fatti e per amore di un territorio a cui dedico, con tutti i limiti umani, tutte le mie energie e la mia azione politica.
Ciò detto è doveroso fare alcune precisazioni al fine di ricostruire i fatti e mettere in evidenza l’ennesima presa in giro dei vertici dell’Asp, che spero non abbia avuto l’avallo consapevole del sindaco di Serra San Bruno.
Il Dca 64 del 2016 prevede per l’Ospedale di Zona disagiata di Serra San Bruno ben 20 posti letto destinati a recupero e riabilitazione. A seguito di tale decreto, su continue insistenze dei sindaci del comprensorio, comprese quelle del sottoscritto in qualità di sindaco pro tempore, l’Asp di Vibo procedeva a conferire incarico ad un professionista per la progettazione di un reparto di recupero e riabilitazione, compresa la realizzazione di una palestra all'uopo destinata.
A seguito della realizzazione di tale progetto, che esiste nella sua interezza, non si continuano tuttora a capire i motivi del perché non siano mandati in appalto i lavori necessari, così come invece è stato fatto per il reparto di lungodegenza.
Questi i fatti rispetto ai quali non temo smentite da chi pensa di poter offendere l’intelligenza di un popolo che vive già i disagi di una zona interna di Calabria.
Alla luce di quanto sopra esposto, la delibera emanata ieri è irrispettosa di quanto stabilito dal Dca 64 e quindi non tiene, tra l’altro, conto delle indicazioni di una norma superiore.
Si tratta insomma di un giochino attraverso il quale si vuole gettare fumo negli occhi ad una comunità che magari non conoscendo fino in fondo i fatti, potrebbe pensare ad una buona notizia.
Per tale ragione nei prossimi giorni investirò di quanto sta avvenendo le massime istituzioni regionale del mio partito ed il segretario regionale Nicola Irto al fine di valutare le azioni da intraprendere nei confronti di chi continua a pensare che la sanità possa essere gestita in questo modo”.

Lo scrive, in un nota, il dirigente regionale del Partito democratico e già consigliere regionale della Calabria, Luigi Tassone.

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Serra, Procopio e Tassone criticano Barillari: “Limita la democrazia, se necessario investiremo la Prefettura”

“Siamo guidati da una Amministrazione che ormai naviga a vista e non riesce nemmeno a convocare in modo corretto un Consiglio comunale”.

I consiglieri del Pd Antonio Procopio e Luigi Tassone insistono nella critica alla maggioranza spiegando che “ieri ci sono state notificate due distinte convocazioni di Consiglio comunale, con gli stessi punti all’ordine del giorno, per la giornata di sabato prossimo alle ore 15. La prima convocazione - precisano - chiaramente errata, perché non rispettava i tempi previsti dal regolamento e subito dopo, segnalato l’errore, ci veniva notificata una seconda convocazione ‘straordinaria e urgente’ in questo caso corretta dal punto di vista formale perché notificata 3 giorni prima dello svolgimento del Consiglio”.

In questo, gli esponenti della minoranza vedono una “conferma” rispetto alle precedenti accuse di “confusione amministrativa” ad “una maggioranza incompetente ed inadeguata”.

Inoltre, Procopio e Tassone ricordano “il fatto che sempre per sabato prossimo, su richiesta della minoranza, il sindaco aveva già convocato un Consiglio comunale aperto alle ore 16:30 per discutere dei problemi che riguardano l’ ospedale San Bruno”.
Gli esponenti di opposizione si domandano “come fa il sindaco a convocare un consiglio alle ore 15 con ben 7 punti all’ordine del giorno, considerato che alle ore 16:30 risultata convocato il Consiglio comunale per discutere di sanità”.
“Probabilmente - s’interrogano - il sindaco vuole impedire il normale svolgimento del Consiglio comunale? Decide lui quanto deve durare un Consiglio? Questo atteggiamento non limita la democrazia?”. Pertanto, chiedono al sindaco di “spostare il Consiglio comunale convocato per le ore 15 per consentire che tutti i punto all’ordine del giorno possano essere discussi con tranquillità e serenità. Se la nostra richiesta - concludono - non sarà accolta, annunciamo sin da adesso che interesseremo la Prefettura perché non si può limitare la democrazia”.

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Serra, nuovo accesso agli atti dei consiglieri del Pd: “Fare chiarezza sulla carenza idrica”

Il circolo Pd di Serra San Bruno, guidato dal segretario Biagio Damiani, per il tramite dei propri consiglieri comunali ha presentato un accesso agli atti indirizzato al responsabile del settore per cercare di “capire con precisione il perché in diverse zone del paese si registra ormai da diverse settimane la mancanza di acqua”.

In particolare, i consiglieri Antonio Procopio e Luigi Tassone chiedono di sapere “quanti litri di acqua al secondo arrivano quotidianamente da Sorical nei serbatoi comunali” e “se sono state comunicate riduzioni della portata dell’acqua negli ultimi sei mesi”.

Inoltre, lo stesso accesso agli atti punta a verificare “lo stato di fatto del serbatoio di località Scorciatina che fornisce acqua a gran parte del quartiere di Terravecchia e sul quale dal 18 ottobre scorso vige un’ordinanza di non potabilità”.

“A distanza di due anni anche in questo settore - affermano gli esponenti del Pd - al di là della propaganda di facciata e del fantomatico distacco da Sorical del quale non si intravede nemmeno l’ombra, il sindaco Barillari e la sua Giunta, sempre più in difficoltà, mostrano tutti i loro limiti amministrativi. Piuttosto che pensare ai problemi interni alla maggioranza, e magari a come utilizzare il ‘bilancino’ per il prossimo rimpasto di Giunta - concludono - farebbero bene a concentrarsi ai problemi che attanagliano la cittadina. Altrimenti per il bene della comunità rassegnino le dimissioni per incapacità amministrativa e politica”.

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Serra, accesso agli atti di Procopio e Tassone: “Troppa confusione amministrativa, vogliamo vederci chiaro”

I consiglieri comunali del Pd Antonio Procopio e Luigi Tassone hanno presentato due distinte richieste di accesso agli atti indirizzate al responsabile dell’Area Affari generali e al responsabile dell’Area Lavori pubblici e igiene urbana relativamente a “tutte le aggiudicazioni di lavori e incarichi da settembre 2020 ad oggi”.

Con questa iniziativa, gli esponenti di minoranza mirano a “capire le modalità con le quali agisce l’Amministrazione comunale e quali sono i criteri adottati per la scelta dei contraenti”. Si tratta di un intervento che “rientra nelle funzioni dei consiglieri comunali” che è stato posto in essere al fine di “verificare se le azioni adottate abbiano rispettato i criteri di legalità, imparzialità e trasparenza”.

Un’ulteriore richiesta di accesso agli atti è stata proposta poiché “sembrerebbero esserci delle difficoltà nella quantificazione del debito” che “potrebbe non essere così consistente da determinare la dichiarazione di dissesto finanziario e, dunque, sarebbe bastato, come avevamo già suggerito, un Piano di riequilibrio”.

“Abbiamo chiesto - spiegano Procopio e Tassone - di prendere visione della corrispondenza fra i responsabili di area e/o servizio, gli amministratori e l’Organismo straordinario di liquidazione in quanto, secondo informazioni da noi assunte, sembrerebbe esserci una scarsa collaborazione che alimenterebbe lo stato di confusione amministrativa che denunciamo da tempo. Se ciò fosse riscontrato - concludono - sarebbe ancora una volta confermato che il sindaco e l’Amministrazione comunale non effettuano la normale attività di controllo che la legge impone dimostrando pertanto inadeguatezza rispetto ad un compito che richiede un impegno serio e costante e non semplicemente la mera attività propagandistica a cui ci hanno abituato negli ultimi anni. Noi vogliamo vederci chiaro e siamo pronti ad andare fino in fondo”.

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Elezioni politiche in provincia di Vibo, Tassone: “Contesto difficile, ora il Pd deve riorganizzarsi partendo da un vero Congresso nazionale”

“In un contesto nazionale complicato che ha registrato la netta affermazione di Fratelli d’Italia, e in un quadro regionale ancora più penalizzante, determinato dalla guida della Regione e di numerosissimi Comuni da parte del centrodestra, in provincia di Vibo Valentia siamo riusciti a raggiungere un risultato forse inaspettato visto il contesto, un risultato che almeno su scala provinciale non ci condanna all'irrilevanza, anzi ci incoraggia ad andare avanti e ci esorta a lavorare con maggiore determinazione”.

Il già consigliere regionale Luigi Tassone del Partito democratico commenta l’esito delle elezioni sottolineando le criticità incontrate e guardando, nello stesso tempo, ad un necessario piano di rilancio.

“Come dirigente di partito - afferma - mi sono speso senza alcun risparmio di energie. Nell’ambito del territorio nel quale opero, ho potuto registrare un risultato che ricalca sostanzialmente quello delle Regionali e in diversi Comuni della mia area, il Pd si è affermato tra i partiti più votati e ha toccato le più alte percentuali della Calabria. Al di la di questo, è chiaro che adesso serve un’analisi schietta e lucida per poter correggere gli errori e valorizzare ciò che, invece, ha funzionato”.

Secondo Tassone, “è indispensabile una discussione vera, sincera, pienamente collegata alla realtà, a 360 gradi, per interpretare al meglio le esigenze dei cittadini e dare risposte concrete e attuabili. Tutto ciò deve avere come momento saliente un congresso nazionale che metta al centro i bisogni della gente e una visione di futuro che incarni i nostri storici valori della solidarietà sociale e della cultura del lavoro”.

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Serra, giovedì la Festa dell’Unità: il Pd presenta i candidati alle elezioni politiche

Si svolgerà giovedì, a partire dalle 18, in piazza San Giovanni la Festa dell’Unità promossa dal Circolo del Partito Democratico di Serra San Bruno. L’iniziativa, in considerazione delle ormai prossime elezioni politiche, assume un significato particolare e consente di illustrare le linee politiche e programmatiche, oltre che di presentare alcuni dei partecipanti alla competizione elettorale. L’importanza dell’avvenimento sarà inoltre sottolineata dalla presenza di sindaci e amministratori.

Il dibattito, che vedrà i saluti dei componenti del locale Circolo e che sarà moderato dal direttore de “Il Meridio” Biagio La Rizza, sarà aperto dalle considerazioni introduttive della componente della Direzione regionale Valeria Giancotti e del dirigente regionale del partito e già consigliere regionale Luigi Tassone. Seguiranno gli interventi dei consiglieri regionali del collegio Raffaele Mammoliti ed Ernesto Alecci e di alcuni candidati alle elezioni del 25 settembre. Concluderà l’evento il segretario regionale e capolista del Pd al Senato della Repubblica Nicola Irto.

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Serra, Procopio e Tassone: “La biblioteca va valorizzata seguendo la legge, troppe incongruenze nella procedura del Comune”

“Siamo assolutamente per la promozione della cultura e, in particolare, della nostra biblioteca, ma leggi e procedure devono essere rispettate e non si possono cercare scorciatoie, magari per agevolare altre prospettive”.

È quanto affermano i consiglieri di minoranza Antonio Procopio e Luigi Tassone che individuano punti critici nella manifestazione di interesse per la scelta di un soggetto idoneo alla gestione del servizio di supporto alle attività della biblioteca “Enzo Vellone” e nel conseguente schema di convenzione.

“Già nel 2014 – sottolineano i due esponenti del Pd – era stata avviata un’analoga manifestazione di interesse, ma all’epoca la presidente dell’Aib, l’associazione rappresentativa della professione a livello nazionale, scrisse ufficialmente al sindaco pro-tempore per segnalare la necessità della presenza nell’organico comunale della figura del bibliotecario poiché non è consentito ai volontari lo svolgimento di attività professionali come la consulenza al pubblico o il prestito. Nella convenzione, la cui durata prevista è di 5 anni, viene, invece, esplicitamente richiesto all’associazione che sarà selezionata di ‘mettere a disposizione un numero di volontari congruo a garantire lo svolgimento delle attività’. La convenzione ribadisce, inoltre, che per l’esecuzione delle attività, ‘l’associazione si avvale della libera e gratuita opera prestata dai soci, ad esclusivo titolo di volontariato, senza corrispettivi da parte del Comune’.

Entrando nei dettagli, Procopio e Tassone richiamano la legge regionale n. 17/85 che stabilisce che la biblioteca “deve essere dotata di personale specializzato per favorire la sua migliore conservazione e la sua più ampia conoscenza e diffusione” e che “l’organizzazione e il funzionamento dei servizi della biblioteca sono affidati al Comitato di gestione della biblioteca, nominato dall’Ente locale”. La stessa legge puntualizza, per come rilevato dai consiglieri di opposizione, che “le biblioteche degli Enti locali devono essere fornite di personale scientifico, tecnico, esecutivo e ausiliario nella misura idonea a garantire la migliore realizzazione dei servizi” stabilendo anche i canoni per lo svolgimento dei concorsi per la copertura dei posti di bibliotecario.

Dunque, secondo Procopio e Tassone, “la biblioteca va certamente valorizzata, ma seguendo le disposizioni di legge e senza procedure confuse e frettolose che lasciano il sospetto di scopi secondari. Riteniamo, pertanto,  necessaria e urgente la revoca della procedura in quanto le incongruenze rispetto al dettato normativo sono evidenti e non possono essere taciute”.

Serra, Procopio e Tassone: “Il tetto del Kursaal è diventato motivo di rischio per la salute, serve un intervento urgente”

“Desta sempre più preoccupazione - per come emerge anche da numerose segnalazioni dei cittadini - la situazione del Kursaal che, oltre ad essere un simbolo di degrado, è diventato motivo di pericolo”.

I consiglieri comunali Antonio Procopio e Luigi Tassone intervengono in merito allo stato dello storico stabile che in passato ha ospitato attività di notevole importanza per la comunità dell’entroterra e rilevano che “la rottura e lo sfaldamento di diverse parti del tetto in eternit e la conseguente diffusione di polveri nocive costituiscono un serio rischio per la salute pubblica”.

“Diverse Amministrazioni - sostengono i due esponenti di minoranza - hanno sollecitato la Regione a intervenire, ma finora c’è stato solo silenzio e indifferenza. Rinnoviamo, dunque, l’appello alla Regione, in quanto proprietaria, a rimuovere l’eternit, ma qualora non ci siano riscontri, è necessario che il Comune ponga in essere iniziative straordinarie per ripristinare le condizioni di sicurezza. Si tratta di un tema - aggiungono - che va affrontato senza steccati politici e riteniamo che sia opportuno unire le forze per far sentire la voce dei serresi. Ad ogni modo - concludono - non è accettabile che un luogo che è parte dell’identità serrese venga lasciato nell’abbandono e nell’incuria e che venga sprecata con grande leggerezza un’occasione di crescita economica e sociale”.

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