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Greco: "Depositata una proposta di legge sulle strutture del consiglio regionale"

“E’ necessario razionalizzare la confusa e disorganica legislazione sull’organizzazione dei gruppi consiliari e le strutture ad essi connesse, riformandola - asserisce il capogruppo di ‘Oliverio Presidente’ Orlandino Greco -  al fine di tutelare il principio di separazione dei poteri, che la nostra Costituzione riconosce anche alle Regioni.” Orlandino Greco informa che “ha depositato una proposta di legge regionale recante ‘norme sul funzionamento degli uffici di diretta collaborazione con gli organismi politico-istituzionali del Consiglio regionale e sulle modalità di finanziamento dei Gruppi consiliari’. L’obiettivo della proposta di legge –spiega - è quello di garantire una maggiore trasparenza e rigidità sulle spese dei gruppi consiliari e sui costi delle strutture connesse. Nella proposta di legge sono presenti delle disposizioni che consentiranno, tra l’altro, di ridurre i costi delle strutture collegate ai gruppi consiliari. Inoltre, per verificare costantemente la legittimità del conferimento di incarichi e degli atti amministrativi relativi ai fondi di competenza del Consiglio regionale, si prevede l’istituzione di un nucleo di valutazione sulle spese del Consiglio regionale. Qualora, secondo l’analisi del Nucleo, gli atti esaminati dovessero risultare nulli, il consigliere, in solido con l’eventuale beneficiario dell’atto, dovrà restituire le somme illegittimamente utilizzate”. Ancora Orlandino Greco: “Sempre nell’ottica di una maggiore trasparenza, per il conferimento degli incarichi del personale delle strutture connesse al Consiglio, il titolare della struttura ed il consigliere regionale saranno tenuti ad esprimere la propria scelta sulla base di espressa ed analitica motivazione nella quale dovranno essere esaminate le caratteristiche professionali del ruolo da ricoprire e la rispondenza ad esse del candidato. Attraverso la proposta di legge, si vuole finalmente semplificare la materia, riducendo i costi, rendendo maggiormente rigidi i conferimenti di incarichi a natura fiduciaria assegnati del Consiglio e garantendo, attraverso un organismo di controllo, la trasparenza e la legittimità delle spese relative ai fondi di competenza del Consiglio regionale”.

Greco (Oliverio Presidente): "Ai parlamentari calabresi manca l'orgoglio dell'appartenenza"

“Mi sarei aspettato che a rispondere alle inqualificabili e inopportune dichiarazioni fatte da Vittorio Sgarbi prima e da Matteo Renzi poi sulla Calabria, fossero stati i parlamentari eletti nella nostra regione, ma con mio sommo rammarico registro l'ennesimo assordante silenzio di una classe politica che è evidentemente priva dell'orgoglio dell'appartenenza”. Lo afferma in una dichiarazione il presidente del gruppo consiliare della lista ‘Oliverio Presidente’, Orlandino Greco.“Bene ha fatto, dunque, il presidente Oliverio a replicare a quelle affermazioni per difendere una terra ricca di storia, cultura e tradizioni millenarie. Questa - aggiunge Greco -  è la terra di Zaleuco di Locri, di Tommaso Campanella, di Gioacchino da Fiore, di Bernardino Telesio.  E' in Calabria che Platone e Aristotele appresero gran parte delle loro conoscenze da Timeo, Euticrate e Arione.  Io rivendico con orgoglio la nostra storia e non consento a nessuno – sottolinea con forza Orlandino Greco - tantomeno ad un fine intellettuale come Sgarbi, di esprime sentenze condizionate da pregiudizi insopportabili. Io sono orgoglioso degli imprenditori caparbi che con sacrifici e dedizione hanno scelto di rimanere a lottare in Calabria per non prendere la via dell'emigrazione. Sono orgoglioso dei commercianti che al Tuttofood hanno mostrato i prodotti calabresi che esprimono da soli la forza di una comunità e la storia di una terra. Sono orgoglioso – prosegue ancora Greco -  dei tanti giovani che non hanno trovato spazio in Calabria ma stanno dimostrando al mondo cosa significa avere grande forza di volontà, talento e senso del sacrificio.  Sono orgoglioso di tutti i calabresi che ogni mattina si svegliano sapendo di dover partire sempre da -1 rispetto al resto dell'Italia". “Che la Calabria non è il Veneto, è vero – dice Orlandino Greco - ma il problema è che la Calabria non è la Calabria. Non lo è per le responsabilità di una classe dirigente, politica e non, che fino ad oggi ha utilizzato i nostri territori per fini privatistici. Ma non lo è anche perché i governi nazionali, dall'Unità d'Italia fino ad oggi, favorendo il nord, hanno in maniera scellerata impoverito una terra che fino al 1861 rappresentava un punto d'eccellenza per tutta l'Europa. Non lo è perché la classe politica nazionale ha guardato alla Calabria come un problema da risolvere, come un'emergenza da affrontare, senza mai fermarsi a guardare i tesori naturalistici, storici e culturali che in essa si celano e che rappresenterebbero un'opportunità importante per l'Italia. E' da qui, è dalla Calabria che si parte per scrivere una seconda Unità d'Italia. Senza secessioni, né rivendicazioni. Si riparte dai nostri talenti – conclude Greco -  dai prodotti della nostra terra, dalla bellezza dei nostri luoghi. La Calabria non è il Veneto, è vero, è la Calabria".

Greco: "Istituire l'Area meteorologica regionale"

“E’ necessario istituire in Calabria l'Area meteorologica regionale per garantire il miglioramento delle previsioni meteo volte all'individuazione di potenziali eventi ‘severi’ che possono causare dissesti diffusi e perdite di vite umane, come purtroppo già accaduto in passato”. Lo sostiene il capogruppo della lista “Oliverio Presidente” in Consiglio regionale Orlandino Greco, secondo cui “occorre lavorare in questa direzione, al fine di garantire il mantenimento e lo sviluppo della rete di monitoraggio ed allertamento regionale”. Stamattina, “nell'ambito di un programma più ampio di incontri effettuati in tutte le strutture regionali per comprendere i punti di forza e di debolezza presenti nella macchina amministrativa regionale”, il consigliere regionale ha visitato la sede dell'Arpacal accompagnato dal sindaco di Castrolibero Giovanni Greco. Il personale del Centro funzionale, è stato riferito durante l’incontro  con il dirigente della struttura ingegnere Raffaele Niccoli, “partecipa a Gruppi di lavoro convocati dalla Conferenza Stato-Regioni e dal Dipartimento nazionale della Protezione civile, nei quali si stanno redigendo le linee guida nazionali per il miglioramento dell'allertamento degli eventi meteo-idrologici in tempo reale e del miglioramento della ‘resilienza’ della popolazione, cioè la capacità di una comunità di affrontare gli eventi calamitosi, di superarli e di uscirne rafforzata o addirittura trasformata”.  

 

                                                                           

                       

 

 

 

Il Consiglio di Stato dispone la riapertura dell'ospedale di Trebisacce. Greco: "Scura riveda la rete ospedaliera"

“Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Comune di Trebisacce contro la chiusura dell’ospedale. Oggi più che mai è fondamentale che il Commissario Scura riveda completamente la rete ospedaliera della Calabria, senza attendere che siano altri tribunali ad indicare quale strada perseguire”. Lo dichiara il consigliere regionale Orlandino Greco. “Siamo stati abituati, nella precedente legislatura – il capogruppo di ‘Oliverio preisdente’ -  ad assistere all’immobilismo di un governo regionale che ha recepito silente le indicazioni dettate dal governo nazionale, senza preoccuparsi delle conseguenze di scelte che si sono rivelate devastanti per la sanità in Calabria. Fa bene allora il presidente Oliverio – sottolinea  Greco -  a chiedere al Commissario Scura di sospendere la riorganizzazione delle guardie mediche e di prestare attenzione ai territori montani e a quelle aree isolate dove occorre riaprire le strutture ospedaliere di frontiera. E’ stato ampiamente dimostrato come la chiusura degli ospedali di Praia a Mare e Trebisacce abbia incrementato i costi della sanità in Calabria e abbia costretto moltissimi cittadini ad emigrare verso altre regioni d’Italia per curarsi. Il gruppo consiliare ‘Oliverio Presidente’ si batterà con forza per difendere il diritto alla sanità dei calabresi, soprattutto per quelli che vivono in quelle aree dove ad oggi non esistono strutture ospedaliere in grado di corrispondere i bisogni e le esigenze dei cittadini. Condividiamo l’idea che una riorganizzazione della sanità sia necessaria – prosegue Greco -  ma non accetteremo che ciò avvenga senza un confronto con le comunità territoriali. Invitiamo quindi il Commissario Scura a ritirare il decreto sulla riorganizzazione della rete ospedaliera che risulta del tutto inadatto a garantire i servizi essenziali della sanità per i calabresi”.

Italicum, Greco: "Pericolose derive per la democrazia"

“Con l’Italicum si vuole istituzionalizzare il governo del pensiero unico. Sembra evidente come, attraverso l’approvazione della nuova legge elettorale, si vogliano consegnare nelle mani di una sparuta cerchia di uomini, sarebbe meglio dire di un leader, le chiavi per la gestione del Paese e delle istituzioni”. Lo sostiene il capogruppo di “Oliverio Presidente” Orlandino Greco, secondo cui “ci sono due questioni che si intrecciano. Uno è il diritto sacrosanto di chi viene democraticamente eletto per governare il Paese per cinque anni, superando i limiti degli ultimi sistemi elettorali. L’altro è la reale possibilità di garantire la rappresentanza democratica. Appare evidente che nell’Italicum questo rapporto è totalmente squilibrato e favorisce di gran lunga la governabilità. Una riforma del sistema elettorale, che migliori la governabilità è necessaria, ma è indispensabile che non si istituzionalizzi il pensiero unico tanto in voga nei partiti leaderistici della seconda Repubblica, che porterebbe ad un’equazione pericolosa tra l’assemblea del partito di maggioranza e gli organi di governo del Paese. A dirla tutta - aggiunge -  l’Italicum sembra ideato su misura per l’attuale Presidente del Consiglio: un premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione, che, attualmente, solo il Partito democratico potrebbe agguantare al primo turno; una soglia di sbarramento bassa, il 3%, con il chiaro intento di frammentare l’opposizione e magari accoglierla nel corso della legislatura; le preferenze, che ci sono, ma vengono dopo i capilista scelti dalle segreterie di partito che potranno candidarsi in dieci collegi”. Argomenta Orlandino Greco: “L’approvazione di una nuova legge elettorale è sempre valsa da spartiacque politico per l’Italia. Non si può dimenticare la mole di proteste che seguirono all’approvazione della cosiddetta legge truffa del 1953, abrogata un anno dopo, sancì il fallimento del disegno strategico di De Gasperi e la fine di un’era. Allo stesso modo il Porcellum, bocciato dalla Corte Costituzionale, è stato a lungo il simbolo dell’epoca Berlusconi, un sistema elettorale ricco di incongruenze, meglio sarebbe dire orrori a scapito di un’autentica rappresentatività degli eletti e dell’esigenza di dare agli organismi parlamentari maggioranze stabili e sicure. Ciò posto, non giova che si ritorni ai vecchi sistemi. Non al sistema strettamente proporzionale, perché una eventuale estesa frammentazione del consenso politico non consentirebbe di approdare a quelle sicurezze cui si accennava, lasciando adito ad intese larghe o striminzite nemmeno lontanamente immaginati dagli elettori. Va bene una legge elettorale a doppio turno, va bene anche il premio di maggioranza, ma è necessario che si torni a premiare le coalizioni e non le liste, così da favorire l’eterogeneità di una maggioranza che per il bene del Paese deve governare avendo un confronto democratico con altre forze politiche”. Conclude il capogruppo di “Oliverio Presidente”: “Bisogna poi impedire le candidature in più collegi e reintrodurre le preferenze per tutti i candidati delle liste, senza postazioni bloccate per garantire un posto al sole indicato dalle segreterie di partito. L’Italicum, che per certi versi ricorda addirittura la legge Acerbo del 1923, ha dei punti di forza ma anche evidenti lacune. L’Italia ha bisogno di maggioranze sicure, di governi solidi, ma un Parlamento con un solo occhio, monoculturale, controllato a vista, lascia presagire pericolose derive per la democrazia del nostro Paese”.

 

Omeca, Greco: "Pronti a fare la nostra parte"

"Vigileremo con grande attenzione sul piano industriale di Hitachi che nei giorni scorsi ha acquisito Ansaldo Breda e parte di Ansaldo Breda Sts da Finmeccanica”. Lo assicura il presidente del Gruppo consiliare “Oliverio Presidente” Orlandino Greco, che aggiunge: “questa cessione non deve in alcun modo mettere in discussione i posti di lavoro dei centri d'eccellenza del settore come le ex officine Omeca di Reggio Calabria. Rimane una profonda amarezza, perché, ancora una volta, il Governo non ha voluto investire in un settore, quello ferroviario, che in tutto il mondo sta facendo registrare un crescita esponenziale impressionante. Il timore - segnala Greco - è che Hitachi possa decidere di delocalizzare, una decisione che comporterebbe la perdita di know how e di centinaia di posti di lavoro, solo in Calabria 500. Non possiamo permetterci l'esplosione dell'ennesima bomba sociale, perciò, solleciteremo la dirigenza Hitachi a fare chiarezza sul piano Industriale. Offriremo - conclude Orlandino Greco - anche la disponibilità della Regione a sostenere, attraverso i fondi europei, i progetti nei settori dell'innovazione industriale e tecnologica nel ramo ferroviario con l'auspicio che il settore possa trovare nuova linfa e che si possano creare nuovi posti di lavoro. In Calabria le Omeca rappresentano uno dei pochi centri d'eccellenza industriale. Faremo la nostra parte, per garantire che tutti i posti di lavoro vengano mantenuti e che, anzi, si possa pensare a nuovi progetti per il miglioramento dell'intero comparto".

 

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