Evasione d'imposte: sequestrati beni per 1,3 milioni, denunciate 3 persone

Quattordici immobili, quote societarie e denaro, per un valore di circa un milione e 300 mila euro, sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Cosenza che ha denunciato tre persone, accusate d'evasione d'imposte sui redditi e sul valore aggiunto e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

La misura, emessa dal gip del Tribunale di Paola, su richiesta della locale Procura, trova origine  in un'indagine condotta dai finanzieri della Compagnia di Paola e della tenenza di Amantea.

In particolare, le fiamme gialle hanno ricostruito un'operazione di compravendita immobiliare, ritenuta fraudolenta, che ha visto protagoniste due società, di fatto riconducibili ad un unico titolare.

La società venditrice, pesantemente indebitata nei confronti del fisco e avviata alla liquidazione, ha ceduto l'unico immobile strumentale ad un' altra società, senza ricevere il corrispettivo pattuito di un milione e 400 mila euro, diventando, così, una scatola vuota gravata dai debiti.

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Sequestrati oltre 400 prodotti contraffatti

Sequestri di beni contraffatti ed alterati e verbali per mancate emissioni di scontrini fiscali. Questo l'esito dei controlli effettuati nei mesi estivi dai finanzieri di Paola, nei settori del contrasto degli illeciti a tutela del consumatore e della lotta all’evasione fiscale.

Con l’obiettivo di rendere maggiormente proiettata sul territorio litoraneo paolano l’azione del Corpo, mirata alla prevenzione e al contrasto ai traffici illeciti, in particolare la commercializzazione di beni contraffatti e pericolosi per la salute, diverse pattuglie sono state impiegate in servizi di appostamento, perlustrazione, osservazione e attuazione di posti di controllo.

Un dispositivo di controllo orientato in via prioritaria alla prevenzione e repressione del commercio di beni contraffatti, nonché di prodotti in violazione alla normativa sulla sicurezza e tutela del consumatore e del diritto d’autore.

Complessivamente sono stati 426 i beni contraffatti ed alterati sequestrati costituiti da: scarpe, borse, occhiali ed altri capi d’abbigliamento, anche sportivi, recanti illegittimamente marchi e/o segni distintivi registrati e griffe di note case produttrici. 

Due le persone denunciate per i reati di “detenzione per la vendita di prodotti con marchi o altri segni distintivi contraffatti o alterati” e “ricettazione”, che ora rischiano fino a otto anni di reclusione e la multa fino a 10.329 euro.

Diversi altre persone si sono date alla fuga alla vista dei militari.

L’azione di contrasto all’evasione fiscale, inoltre, ha permesso ai finanzieri di verbalizzazione di 80 cessione di beni effettuate senza l’emissione dello scontrino fiscale.

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Sequestrati oltre 400 prodotti contraffatti

Sequestri di beni contraffatti ed alterati e verbali per mancate emissioni di scontrini fiscali. Questo l'esito dei controlli effettuati nei mesi estivi dai finanzieri di Paola, nei settori del contrasto degli illeciti a tutela del consumatore e della lotta all’evasione fiscale.

Con l’obiettivo di rendere maggiormente proiettata sul territorio litoraneo paolano l’azione del Corpo, mirata alla prevenzione e al contrasto ai traffici illeciti, in particolare la commercializzazione di beni contraffatti e pericolosi per la salute, diverse pattuglie sono state impiegate in servizi di appostamento, perlustrazione, osservazione e attuazione di posti di controllo.

Un dispositivo di controllo orientato in via prioritaria alla prevenzione e repressione del commercio di beni contraffatti, nonché di prodotti in violazione alla normativa sulla sicurezza e tutela del consumatore e del diritto d’autore.

Complessivamente sono stati 426 i beni contraffatti ed alterati sequestrati costituiti da: scarpe, borse, occhiali ed altri capi d’abbigliamento, anche sportivi, recanti illegittimamente marchi e/o segni distintivi registrati e griffe di note case produttrici. 

Due le persone denunciate per i reati di “detenzione per la vendita di prodotti con marchi o altri segni distintivi contraffatti o alterati” e “ricettazione”, che ora rischiano fino a otto anni di reclusione e la multa fino a 10.329 euro.

Diversi altre persone si sono date alla fuga alla vista dei militari.

L’azione di contrasto all’evasione fiscale, inoltre, ha permesso ai finanzieri di verbalizzazione di 80 cessione di beni effettuate senza l’emissione dello scontrino fiscale.

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Sorpreso con un chilo di cocaina in auto, arrestato

Un cinquantunenne di Cetraro è stato arrestato la notte scorsa, dopo essere stato trovato in possesso di due involucri contenenti oltre un chilo di cocaina.

In particolare, l'uomo è stato fermato dai carabinieri della Compagnia di Paola, mentre a bordo di un'auto stava percorrendo la Statale 18, nel comune di Cetraro.

I militari hanno, quindi, deciso di effettuare una perquisizione, nel corso della quale, grazie al fiuto di Collins, un pastore tedesco del Nucleo cinofili di Vibo Valentia, nei vani di uno degli sportelli laterali hanno trovato lo stupefacente. 

Una volta arrestato, con l'accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, il cinquantunenne strato tradotto in carcere.

Domani a Paola il Raduno estivo dell’Fsp Calabria sul tema “Il Poliziotto al centro del Sindacato di Polizia”

È fissato per domani, venerdì 10 agosto, a Paola (Cs) l’appuntamento con il primo Raduno estivo dell’Fsp Calabria, Federazione sindacale di polizia, che quest’anno si svolgerà sul tema “Il Poliziotto al centro del Sindacato di Polizia”.

La giornata si snoderà nel ricordo di Paolo Diano, morto il 10 agosto 1981, lontano dalla sua Nicastro, in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale avvenuto sulla Tangenziale di Bologna.     Diano era con il collega di pattuglia e si era fermato sulla corsia d’emergenza della tangenziale per controllare un’autovettura quando venne travolto da un camion. Ricoverato in ospedale, vi morì dopo tre settimane di agonia, lasciando la moglie, a soli otto mesi dal loro matrimonio, che aspettava la loro figlioletta Paola. Quella Paola che ne ha ereditato il nome e la passione, diventando un poliziotto, in servizio ora alla Polaria di Lamezia Terme e parte della grande famiglia dell’Fsp Polizia di Stato.

“Ci sarà la nostra collega Paola e molti altri che giungeranno da diverse regioni d’Italia, ma anche tanti altri amici, per un’occasione in cui, nel piacere dell’incontro, allo scambio di sorrisi si unisce lo scambio di idee, la condivisione di valori e principi, la creazione di programmi per un futuro che ci vedrà inarrestabili”, afferma Franco Maccari, V. Presidente Nazionale dell’Fsp, che sarà presente al Raduno assieme ad altri Rappresentanti anche della Segreteria Nazionale, in primis il segretario generale aggiunto, Stella Cappelli, ed il segretario nazionale Giuseppe Brugnano che porteranno i saluti anche del Segretario Generale Valter Mazzetti.

“Un futuro - aggiunge Maccari - che ci vedrà come sempre in prima linea nella difesa e nella rappresentanza dei colleghi, con ancor più tenacia ed un incontenibile entusiasmo in questa solida, vivace e ricchissima realtà che è l’Fsp, avvinta da quello spirito di solidarietà e da quel coraggio che rappresentano la vera essenza del sindacato libero”.     

 

Peculato, abuso d'ufficio e falso. Sindaco e funzionario comunale finiscono in manette

Nel corso di un'operazione, denominata "Domus", condotta a partire dall'alba di oggi, i carabinieri della Compagnia di Paola hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare personale, emessa dal gip presso il Tribunale di Paola, nei confronti di due persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di peculato, falso in atto pubblico, falsità ideologica, abuso d’ufficio e favoreggiamento personale.

Destinatari del provvedimento sono il sindaco di un comune del tirreno cosentino ed un funzionario responsabile del Settore tecnico dello stesso ente (per entrambi è stata disposta la custodia cautelare in carcere).

La misura è stata emessa in seguito alle indagini effettuate dai militari della Compagnia di Paola, in merito alla gestione delle procedure d'assegnazione di un’abitazione di edilizia popolare.

I due, inoltre, avrebbero impiegato risorse pubbliche destinate a “Spese per opere pubbliche finanziate dalle concessioni edilizie”, per pagare la bonifica di locali comunali oggetto d'intercettazioni ambientali disposte dalla Procura della Repubblica di Paola.

Nel procedimento penale sono indagate anche altre persone, sulle cui generalità la Procura mantiene il più stretto riserbo.

I dettagli dell’operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà presso la Procura della Repubblica di Paola, alle ore 11:00,  cui prenderanno parte: il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catanzaro, Otello Lupacchini; il Procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni; il Colonnello Raffaele Giovinazzo ed il Capitano Giordano Tognoni.

 

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Scoperto evasore, ha occultato al fisco 1,5 milioni di euro

I finanzieri della compagnia di Paola hanno scoperto una società che, dal 2013, non avrebbe dichiarato al fisco i propri redditi ed avrebbe, invece, dichiarato costi indebiti per oltre 1,5 milioni di euro.

L’attività delle fiamme gialle ha consentito di ricostruire l’effettiva posizione fiscale del contribuente sottoposto a verifica, mediante l’approfondimento dei rapporti commerciali intercorsi con un'altra società con sede nella Repubblica di San Marino.

Dall’esame della cessione di un “ramo d’azienda”, effettuata dalla società sammarinese in favore di quella italiana, peraltro, entrambe riconducibili allo stesso nucleo familiare, sarebbero emerse irregolarità tali, da consentire ai militari di scoprire componenti straordinarie di reddito, per oltre 1,2 milioni di euro.

L’analisi della contabilità, inoltre, avrebbe permesso di rilevare che la società, violando i principi e le regole stabiliti dalle norme tributarie, avrebbe indebitamente dedotto dal reddito d’impresa, oltre 300 mila euro di costi, così riducendo il reddito imponibile dichiarato.

Complessivamente le imposte evase ammonterebbero a circa 450 mila euro. La società, oltre a dover pagare l’imposta evasa, sarà destinataria di sanzioni pecuniarie fino al 180% di quanto evaso.

 

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Operazione “Multiservizi”: turbative d’asta e tentata concussione, 6 arresti

I finanzieri di Paola ed Amantea, coordinati dalla Procura della Repubblica di Paola, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare personale nei confronti di sei persone, accusate di avere turbato gare pubbliche, procedimenti di scelta dei contraenti e di tentata concussione.

I particolari dell’operazione saranno illustrati nel corso della conferenza stampa in programma per oggi, presso la Procura della Repubblica di Paola.

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