Appropriazione indebita nel vibonese, avviso conclusione indagini per 16 persone

Appropriazione indebita e violazione del Testo unico del sistema bancario. Queste le accuse nei confronti di 16 persone cui la Procura della Repubblica vibonese ha comunicato l'avviso di conclusione delle indagini nell'ambito dell'inchiesta finalizzata ad accertare eventualità irregolarità nella gestione dell'ex Banca di credito cooperativo di  Maierato.

L'indagine è scattata nel 2015, in seguito agli accertamenti condotti dagli uomini del Nucleo polizia valutaria della Guardia di finanza di Reggio Calabria. I finanzieri avevano passato al setaccio atti e documenti al fine di verificare l'esistenza di presunte irregolarità emerse nel corso di un'ispezione della Banca d'Italia, i cui esiti erano stati trasmessi alla Procura di Vibo Valentia. 

L'indagine si riferisce al periodo antecedente la fusione della banca con la Bcc di San Calogero.

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Donna di 43 anni muore dopo una visita in ospedale, aperta un'inchiesta

La Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un’inchiesta sulla morte di una donna di 43 anni, Maria Francesca Bellizzi, deceduta, per cause ancora in corso d’accertamento, nella sua abitazione.

L’inchiesta é stata avviata in seguito alla presentazione, dai parte dei familiari della donna, di un esposto. Secondo quanto raccontato dai componenti la famiglia, nel pomeriggio di martedì scorso, la vittima sarebbe stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Castrovillari, ma dopo qualche ora è ritornata a casa dove è, poi, deceduta.

Al fine di verificare eventuali responsabilità da parte dei sanitari che hanno avuto in cura la donna, la Procura di Castrovillari, ha disposto il sequestro della salma ed ha avviato tutti gli accertamenti necessari per cercare di ricostruire quanto é accaduto.

 

Carenze igienico sanitarie all'ospedale Annunziata di Cosenza, sequestrate 7 sale operatorie

Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, i carabinieri della Compagnia di Cosenza unitamente ai militari del NAS stanno procedendo al sequestro preventivo, con facoltà d’uso condizionata, di sette sale operatorie dell’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza

Ad essere oggetto delle attenzioni degli uomini dell'Arma sono le sale operatorie dei reparti di chirurgia generale e ortopedia, dove è presente anche una sala di day surgery per oculistica.

Il provvedimento, disposto dal sostituto procuratore Donatella Donato, sotto la supervisione del procuratore capo Mario Spagnuolo e del procuratore Aggiunto Marisa Manzini, scaturisce dagli accertamenti svolti dagli uomini della Benemerita che hanno eseguito approfondite ispezioni anche con l’ausilio del personale dello Servizio prevenzione igiene e sicurezza smbienti di lavoro (SPISAL) di Catanzaro.

I risultati dei controlli hanno evidenziato una serie di carenze sotto il profilo igienico-sanitario con particolare riferimento a rischi di contaminazione derivanti dalla promiscuità nel ciclo sporco-pulito, dalla presenza di locali adibiti a stoccaggio di rifiuti speciali in aree non previste, nonché dal mancato rispetto dei parametri microclimatici e microbiologici previsti con la pressurizzazione delle sale operatorie. Sono state, inoltre, contestate violazioni in tema di sicurezza dell’ambiente di lavoro.

Infine, nel provvedimento di sequestro sono state indicate una serie di prescrizioni a cui è subordinata la facoltà d’uso, in caso contrario l’utilizzo delle sale operatorie è da ritenersi interdetto.

"Rimborsopoli": chiesto rinvio a giudizio per 26 persone, ci sono anche i vibonesi Censore e Grillo

Ci sono, anche, i vibonesi Bruno Censore ed Alfonsino Grillo, nell'elenco dei 26 uomini politici coinvolti nell'inchiesta "Rimborsopoli" per i quali la Procura della repubblica di Reggio Calabria ha chiesto il rinvio a giudizio. L'inchiesta ha preso le mosse dai presunti illeciti compiuti nella gestione dei rimborsi ai gruppi del Consiglio regionale della Calabria.

Tra le persone per le quali é stato chiesto il processo, figurano quattro ex consiglieri regionali che oggi ricoprono la funzione di parlamentare. Si tratta dei deputati Bruno Censore, Demetrio Battaglia e Ferdinando Aiello e del senatore Giovanni Bilardi.

Formulata per consiglieri regionali in carica ed ex consiglieri, la richiesta di rinvio a giudizio coinvole: l'ex presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero; l'ex presidente del Consiglio regionale, Antonio Scalzo; i consiglieri regionali in carica Carlo Guccione e Vincenzo Ciconte, l'ex segretario questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera nonché gli ex consiglieri Pasquale Tripodi, Alfonso Dattolo, Alfonsino Grillo, Giuseppe Bova, Nicola Adamo, Emilio De Masi, Domenico Talarico, Sandro Principe, Pietro Amato, Mario Franchino, Mario Maiolo e Francesco Sulla.

Secondo l'accusa, le persone coinvolte nell'inchiesta avrebbero utilizzato somme destinate ai gruppi consiliari regionali per ottenere rimborsi spesa finalizzati a coprire i costi di attività estranee al ruolo istituzionale. In particolare, gli inquilini e gli ex inquilini di palazzo Campanella interessati dalla richiesta di rinvio a giudizio avrebbero messo a rimborso viaggi, gioielli, cene, telefoni cellulari, tablet ed altre spese di carattere privato.

Calabria Etica, la Procura di Catanzaro apre un'inchiesta

Al momento non ci sono indagati, ma la Procura della Repubblica di Catanzaro ha aperto un'inchiesta sulle assunzioni effettuate da Calabria etica. Il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri ha disposto l'acquisizione di una serie di documenti che saranno vagliati dai carabinieri del Nucleo investigativo Sanità e Ambiente. Nei giorni scorsi la giunta regionale, guidata da Mario Oliverio, aveva stabilito il commissariamento dell'ente in house, piazzando Carmelo Barbaro al posto di Pasqualino Ruberto.

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