Comitato Pro Catanzaro, continua l'iter burocratico per il distacco dalla provincia di Vibo

A cento giorni dal consiglio comunale aperto di Brognaturo dello scorso settembre, occasione in cui cittadini e amministratori hanno deciso di intraprendere la strada del ritorno alla provincia di Catanzaro, il Comitato “Pro Catanzaro”, che persegue questo obiettivo, si appresta a tirare un primo bilancio della proposta di iniziativa popolare sottoscritta dai cittadini e dalle cittadine delle Serre.

Lunedì 11 dicembre, alle ore 18,00, saremo ancora una volta presenti in un luogo istituzionale, il consiglio comunale di Simbario, con l'intento di dare voce al desiderio di riscatto di una comunità per troppi anni vittima di isolamento infrastrutturale e di continui scippi di servizi.

In 100 giorni sono stati migliaia ad aderire alla proposta di distacco dalla provincia di Vibo Valentia e, mentre non si hanno più notizie dei tavoli tecnici che avrebbero dovuto trattare il fallimento dell'ente vibonese, i referenti del Comitato continuano a percorrere i passi burocratici necessari al completamento di una iniziativa senza colore politico e che appartiene, nella sua essenza, allo spirito civico dei cittadini coinvolti.

Gli unici atti istituzionali prodotti confermano gli effetti positivi di un possibile passaggio nella circoscrizione provinciale catanzarese: se la provincia del capoluogo, infatti, ha stanziato dieci milioni di euro per strade e scuole, a Vibo sono stati messi in vendita beni e proprietà per colmare i debiti e pagare stipendi arretrati.

Lunedì i consigli comunali di Simbario e Brognaturo saranno chiamati a pronunciarsi sulla proposta di iniziativa popolare che ha come oggetto il ritorno in una provincia che non ha solo infrastrutture e servizi migliori, ma anche un legame identitario con luoghi e persone stanche di vedere calpestati alcuni diritti fondamentali del vivere civile.

Il Comitato “Pro Catanzaro” invita pertanto tutta la cittadinanza a partecipare al prossimo consiglio comunale aperto, ennesimo momento di ascolto e di confronto per delle comunità che finalmente rivendicano i propri diritti e protagoniste di un'azione civica senza precedenti.

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Incandidabilità, l’Avvocatura chiede la correzione della sentenza della Cassazione: Niglia resta presidente della Provincia

“Il ministero dell’Interno ha sostanzialmente riproposto le nostre argomentazioni avvalorando le tesi contenute nel nostro ricorso e fermando qualsiasi iniziativa da parte della Prefettura”. L’avvocato Antonello Fuscà, difensore del presidente della Provincia di Vibo Valentia  Andrea Niglia, esulta dopo la notifica, avvenuta ieri, del ricorso dell’Avvocatura generale dello Stato (per conto del ministero dell’Interno) alla Cassazione con il quale viene richiesta la rettifica della sentenza sull’incandidabilità di Niglia e di altri ex amministratori di Briatico. Per l’Avvocatura, la Corte Suprema dovrà infatti correggere il dispositivo della sentenza adeguandolo alle motivazioni e dovrà individuare il giudice del rinvio dinanzi al quale il giudizio dovrà essere riassunto.

Ricorso di Niglia contro la sentenza di incandidabilità: "Non ho nulla da temere"

"Niente di ufficiale mi è stato ancora notificato dalla Corte Suprema di Cassazione. Sono stato comunque informato a riguardo dai miei legali, con i quali - considerati gli evidenti errori formali e sostanziali presenti nella sentenza - abbiamo prontamente avviato un’azione di sospensiva e revoca dell’atto. Per tali motivi sono estremamente sereno e attendo con fiducia la conclusione dell’iter giuridico". Queste le dichiarazioni del sindaco di Briatico e presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, in seguito alla notizia, diffusa da alcuni giornali online, sulla sentenza della Corte suprema di Cassazione che lo dichiara incandidabile, in accoglimento del ricorso presentato dal Ministero dell’Interno in merito ad una precedente sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro che aveva, invece, dichiarato la candidabilità del sindaco e di altri esponenti del Consiglio comunale di Briatico sciolto nel 2011. "Assise di cui non ero sindaco - sottolinea Andrea Niglia - e dalla quale mi ero dimesso, da semplice consigliere di minoranza, dopo appena sei mesi. È bene evidenziare inoltre - aggiunge Niglia - che non ho mai ricevuto nessun decreto di scioglimento e che il Tar del Lazio, nel confermare la caduta dell’Amministrazione guidata dal dottore Prestia, non ascriveva nulla al sottoscritto, specificando nel merito che nessun atto era da addebitare all’Amministrazione precedente guidata dalla giunta Niglia". Il presidente della Provincia di Vibo Valentia mette, quindi, in risalto che: «La Corte suprema di Cassazione nel verdetto scrive che ”in accoglimento del ricorso la sentenza impugnata deve essere pertanto cassata con rinvio” mentre nelle motivazioni successive afferma, in maniera del tutto discordante, che la sentenza impugnata viene cassata ma non più con rinvio, dichiarando 'incandidabili sindaco e amministratori'. Considerato pertanto tale macroscopico errore, che anche chi non è esperto in giurisprudenza può facilmente rilevare, non ho nulla da temere. E confortato, comunque, dall’autorevole parere di esperti in materia e dai miei stessi legali - conclude Andrea Niglia - ho già fatto notificare il ricorso al Procuratore generale della Cassazione e, per conoscenza, anche al Ministero dell’Interno, alla Corte di appello di Catanzaro e alla Prefettura di Vibo Valentia.

 

Dipendenti Provincia di Vibo protestano negli uffici del Monte dei Paschi di Siena

Un nutrito drappello di dipendenti della Provincia di Vibo Valentia ha occupato la sede locale del Monte dei Paschi di Siena, che svolge il servizio di tesoreria per l'Amministrazione guidata da Andrea Niglia. Una cinquantina di lavoratori quelli presenti nei locali dell'istituto di credito. Rivendicano il versamento, da effettuare con celerità, dello stipendio di luglio. Il presidente dell'ente intermedio si era attivato deliberando che MPS pagasse quanto dovuto loro, sfruttando le risorse finanziarie previste per saldare le rate, giunte alla data limite, dei mutui stipulati con la Banca nazionale del lavoro, con la Cassa depositi e prestiti e con il Credito Sportivo. 

 

Sforamento Patto di stabilità: Tar sospende la sanzione a carico della Provincia di Vibo

Il Tribunale amministrativo regionale per la Calabria ha sospeso il provvedimento, emesso dal direttore della Direzione centrale della finanza locale del Ministero dell’Interno, attraverso il quale l’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia era stata sanzionata di 1 milione e 163 mila euro, per l’inadempienza del Patto di stabilità relativo all’anno 2010. Il Tar Calabria ha accolto, dunque, l’istanza di sospensiva dell’erogazione della disposizione, ritenendo valide e, quindi, degne di essere accolte, le documentazioni presentate e le argomentazioni poste, a nome e per conto della Provincia di Vibo Valentia, dall’avvocato Antonello Fusca, che negli ultimi mesi si è tenuto in stretto e costante contatto con il presidente Andrea Niglia e il segretario generale Cesare Pelaia. Il provvedimento consentirà, dunque, alla Provincia di Vibo di richiedere al Ministero dell’Interno la somma trattenuta e di utilizzarla per le attività dell’Ente.  "L’ordinanza emessa a nostro favore dal Tar Calabria mi riempie di soddisfazione",  ha dichiarato, a riguardo, il presidente Niglia. "Abbiamo avuto intuito nell’impugnare il provvedimento sanzionatorio che il Ministero dell’Interno aveva prodotto, nei riguardi della passata amministrazione, per via dello sforamento del patto di stabilità nel 2010. Le  Province e i Comuni che, nelle nostre stesse condizioni, non hanno invece avuto l’idea del ricorso giudiziario ai rispettivi Tribunali amministrativi regionali, non potranno esimersi dal pagare le relative sanzioni ministeriali. Il milione e 163 mila euro trattenuto dal Ministero, che presto avremo nuovamente a disposizione, ci darà dunque respiro e ci consentirà di affrontare, con un po’ più di serenità, le tante emergenze che abbiamo quotidianamente davanti. A volte - conclude il presidente della Provincia di Vibo Valentia - siamo pervasi dalla sensazione che il nostro sia un territorio abbandonato e lasciato solo a se stesso. Le prese di distanza da parte di molti ci danno l’impressione di lottare da soli contro tutti. Ma questa Amministrazione, nonostante la drammatica situazione economica e finanziaria ereditata, sta comunque silenziosamente ottenendo risultati confortanti, che ci fanno ben sperare per il prossimo futuro". 

 

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