Rc auto. Vibo, Crotone e Reggio Calabria fra le province più care d’Italia

È uno studio dell’Ivass, effettuato sul III^ trimestre 2015 a svelare le differenze nei premi assicurativi fra le diverse aree della Penisola. Tra le dieci province più costose ve ne sono tre calabresi (Vibo, Reggio Calabria e Crotone), tre toscane (Prato, Massa-Carrara e Pistoia), due pugliesi (Brindisi e Taranto) e due campane (Napoli e Caserta). Fra le dieci province con prezzi più bassi ci sono, oltre a Campobasso e Oristano, otto realtà settentrionali (Aosta, Belluno, Biella, Cuneo, Gorizia, Pordenone, Udine e Vercelli). La differenza tra la provincia con prezzi più alti (Napoli) e quella con prezzi più bassi (Aosta) è di 410 euro.

Questi i prezzi medi nelle province calabresi:

Vibo Valentia 575,7 euro;

Catanzaro 510,3 euro;

Reggio Calabria 612,6 euro;

Crotone 588,1 euro;

Cosenza 440,0 euro.

Scende costo Rc Auto in Calabria, ma resta più alto rispetto alla media

Secondo i dati forniti dall'Osservatorio Rc Auto sulla Calabria per conto di Assicurazione.it e Facile.it, nella nostra regione si continua a pagare una cifra che supera abbondantemente gli importi medi nazionali. Più precisamente la somma di 130 euro in più e questo, sebbene si sia registrata una diminuzione, su base annua, pari al 27,75%. Sulla scorta dei numeri fissata a settembre del 2015 il prezzo per coprire a livello assicurativo un'autovettura era di 646,04 euro. Per quanto riguarda le differenze tra le diverse province calabresi, a Crotone gli automobilisti pagano la cifra più elevata: 746,65 euro. A seguire Reggio Calabria, dove si sborsano 705,52 euro. Poi Cosenza (538,61 euro) e Catanzaro, che vanta un calo del 32,52%.

Assicurazione auto, dal 18 ottobre addio al contrassegno esposto sul parabrezza

Dal 18 ottobre non si dovrà più esporre sul parabrezza della propria auto il contrassegno assicurativo. I dettagli della novità sono illustrati nella guida dell’Associazione nazionale fra le Imprese assicuratrici. “Il controllo della copertura assicurativa – viene spiegato - verrà effettuato dalle Forze dell'Ordine attraverso la verifica della targa. Una novità assoluta, dalla metà di ottobre, quindi, sulle strade italiane verranno effettuati controlli più efficaci che rappresenteranno armi fondamentali nella lotta a chi non paga l'assicurazione”. “Il contrassegno assicurativo – viene precisato - è quel tagliando cartaceo che certifica che un veicolo è assicurato per la responsabilità civile ed è in regola con i pagamenti; contiene, infatti, gli estremi della polizza: il nome e il marchio della compagnia,il numero di targa e il tipo di veicolo. Fino al 17 ottobre sarà obbligatorio esporlo sul parabrezza per agevolare i controlli sulla copertura assicurativa. Dal 18 ottobre, però, tale obbligo cesserà e il controllo sarà effettuato attraverso la verifica della targa”. Il punto è che “i tagliandi di carta sono più facili da falsificare”. “Anche per questo motivo – viene segnalato nella guida - la compravendita di contrassegni falsi è un fenomeno molto diffuso nel nostro Paese. Di conseguenza è molto elevato anche il numero di veicoli che circolano senza regolare copertura: secondo una stima dell'ANIA, nel 2014 circa 3.900.000 veicoli (pari all'8,7% del totale) viaggiavano in Italia senza assicurazione. Con i controlli elettronici sarà quasi impossibile circolare sprovvisti di assicurazione senza essere individuati dalle Forze dell'Ordine. Queste ultime verificheranno se il numero di targa è presente nella banca dati dei veicoli assicurati istituita presso la Motorizzazione Civile, direttamente nel corso di un posto di blocco o su segnalazione dei dispositivi elettronici di rilevazione a distanza come l'Autovelox, Tutor, Telepass e telecamere ZTL non appena verrà approvata la norma che li omologa a questi fini. Ogni volta che verrà stipulata una nuova polizza o verrà effettuato un rinnovo, la compagnia di assicurazione dovrà inviare le informazioni alla banca dati delle coperture assicurative creata dall'ANIA e denominata Sita. Dal sistema Sita le informazioni confluiranno nel database della Motorizzazione Civile che contiene i dati sui veicoli immatricolati. L'incrocio delle informazioni contenute nelle due banche dati consentirà alle Forze dell'Ordine di sapere, in pochi secondi, chi è regolarmente assicurato e chi è sprovvisto di assicurazione. Ulteriore fondamentale novità è l'obbligo per le compagnie di comunicare, in tempo reale, le informazioni sulle nuove coperture o sui rinnovi di polizza alla banca dati. In questo modo, anche pochi minuti dopo la stipula del contratto, è possibile circolare senza il pericolo di essere segnalati come trasgressori. Nella prima fase di attuazione delle nuova disciplina, in via  sperimentale, alcune compagnie di assicurazione continueranno a consegnare agli assicurati il tradizionale tagliando di carta che, tuttavia, non dovrà essere esposto sul parabrezza e avrà soltanto finalità informative. Terminata tale fase il tagliando non verrà più consegnato. Chi circola sulle nostre strade senza stipulare una polizza per la responsabilità civile auto commette un illecito (art. 193 del Codice della Strada) e rischia una multa che va da un minimo di 841 a un massimo  di 3.287 euro. L'agente di polizia che accerta il mancato rispetto dell'obbligo di assicurazione dispone il sequestro del veicolo che viene poi prelevato,trasportato e depositato in luogo non soggetto a pubblico passaggio. In caso di incidente occorre chiedere all'altro conducente l'esibizione del certificato di assicurazione ovvero il documento ufficiale per attestare l'esistenza di una copertura assicurativa RCA. In alternativa si può chiedere la polizza e la quietanza di pagamento. È bene ricordare che i nomi delle Compagnie che assicurano i veicoli coinvolti nell'incidente rappresentano un'informazione indispensabile perla presentazione della denuncia di sinistro. In caso di incidente con un veicolo non coperto dall'assicurazione RC Auto, il danneggiato, così come già avviene oggi, può chiedere l'intervento del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada. Questo Fondo risarcisce i danni causati da veicoli: 

a) non assicurati 

b) assicurati con imprese “fallite” (in liquidazione coatta amministrativa) 

c) non identificati (cosiddetti “pirati della strada”). 

Il Fondo è gestito da CONSAP, la concessionaria per i servizi assicurativi pubblici e viene alimentato da tutti coloro che pagano regolarmente il premio per la polizza assicurativa RC Auto, con un contributo obbligatorio pari al 2,5% del premio stesso. Non sono previste novità rispetto al sistema attuale: la richiesta di risarcimento dei danni va presentata con una raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata direttamente all'Impresa Designata competente per territorio - che procederà con l'istruttoria ed erogherà l'indennizzo se dovuto - e a CONSAP, (Via Yser ,14 - Roma) nella qualità di gestore del Fondo di Garanzia perle Vittime della Strada.  Sul sito www.consap.it (cliccando su “Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada”) si può trovare l'elenco completo e aggiornato delle “Imprese Designate” a livello territoriale e si può scaricare il modello da compilare per inoltrare la richiesta di risarcimento. Per circolare nei paesi dell'Unione Europea (oltre ad Andorra, Svizzera e Serbia) – viene infine precisato - sarà obbligatorio avere a bordo del veicolo il certificato di assicurazione che prova l'adempimento dell'obbligo assicurativo, mentre nei paesi extra UE continuerà ad essere obbligatoria la carta verde”.

RC auto, Bruno Bossio: “Non più penalizzati i calabresi sulle tariffe”

"Per i contraenti residenti nelle regioni con costo medio del premio, calcolato sulla base dell’anno precedente, superiore alla media nazionale, che non abbiano effettuato sinistri con responsabilità esclusiva o concorrente per un periodo pari ad almeno cinque anni e che abbiano installato il dispositivo di cui all’articolo 132 – ter, comma 1, lettera b), del codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, introdotto dall’articolo 3, comma 1, della presente legge, l’IVASS stabilisce una percentuale di sconto minima tale da commisurare la tariffa loro applicata a quella media applicabile ad un assicurato, con le medesime caratteristiche oggettive e collocato nella medesima classe di merito, residente nelle regioni con un costo medio del premio inferiore alla media nazionale, riferito allo stesso periodo”. E’ questo il testo approvato, l’altro ieri, in sede di esame del DDL “Concorrenza” dell’emendamento al Codice delle assicurazioni. Secondo quanto afferma la deputata Enza Bruno Bossio, “per le tariffe dell’assicurazione obbligatoria ‘RC auto’, il luogo di residenza non sarà più motivo di penalizzazione. Soprattutto i residenti in Calabria e nei territori meridionali – spiega l’esponente del Pd - cesseranno di pagare tariffe più alte. Chi non fa incidenti e installa la scatola nera pagherà una tariffa assicurativa inferiore alla media italiana. Si afferma così il principio dell’equità e si supera la penalizzazione rivolta ai cittadini che, se pur virtuosi, dovevano scontare la colpa di essere residenti nei territori meridionali. Oggi, infatti, un cittadino residente in Calabria, anche se virtuoso, paga una tariffa tre volte superiore a quella vigente nel Veneto. Con l’approvazione di questo emendamento – aggiunge l’onorevole Bruno Bossio - non ci saranno più cittadini di serie A e di serie B. L’entrata in vigore di questa norma è il coronamento di una battaglia che, numerosi parlamentari meridionali abbiamo condotto per lunghi mesi, sin dalla presentazione di uno specifico disegno di legge sulla materia. Non è superfluo, inoltre, sottolineare – conclude - che la norma approvata rende più efficace anche la lotta contro le condotte fraudolente ed i falsi sinistri”.

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