Pensionata muore travolta da un camion

Una pensionata, Rosa Gallina, di 82 anni è morta dopo essere stata travolta da un mezzo pesante mentre attraversava la strada in prossimità di un semforo. La donna è deceduta sul colpo.

L'incidente si è verificato, intorno alle 18 di oggi, a Rende, in provincia di Cosenza.

Inutile si è rivelato l'intervento dei sanitari del 118.

Sul posto sono giunti, anche, gli agenti della polizia municipale che hanno effettuato i rilievi necessari a chiarire la dinamica dell'accaduto.

 

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Pochi spiccioli in cambio di sesso con minori, tre persone in manette

Tre persone di 51, 36 e 28 anni, originarie di Bisignano, sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Rende.

Sui tre pende l'accusa di avere avuto rapporti sessuali a pagamento con due fratelli di 13 e 15 anni appartenenti ad una famiglia disagiata. Secondo gli inquirenti, tra settembre 2016 e febbraio 2017, i tre presunti orchi avrebbero avuto diversi incontri con i due ragazzini. I rapporti sessuali sarebbero stati consumati in un casolare abbandonato situato nelle campagne di Bisignano. I genitori dei due adolescenti erano all' oscuro di tutto.

Da quanto si è appreso, il primo a cadere nella rete sarebbe stato il maggiore dei due fratelli le cui prestazioni venivano liquidate con venti euro, ricariche telefoniche o sigarette. A sua volta, il quindicenne, avrebbe iniziato il fratellino cui, a suo dire, sarebbero stati dati dieci euro per ogni rapporto.

Due delle tre persone arrestate sono finite in carcere, per la terza sono, invece, scattati i domiciliari.

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Conferenza del Lions club Cosenza sul matrimonio delle Bambine nella cultura islamica

“ Matrimonio Delle Bambine “ questo è il tema trattato nella conferenza di Giliola Langher organizzata dal Lions Club Cosenza Host nella serata di giovedì scorso presso la sede sociale del sodalizio di Rende.

Il presidente del Club Ugo Fazio nel presentare il relatore, dopo aver ringraziato le autorità lionistiche,  i vari presidenti di moltissime associazioni cittadine ed il numeroso pubblico intervenuto, ha introdotto l’argomento del “ Matrimonio delle Bambine “ come fenomeno tipico ed  in forte crescita del mondo islamico. Tale costume, tribale, per le comunità Occidentali è una usanza fortemente condannata, stante le conseguenze psicologiche e sanitarie cui vanno incontro le spose bambine caratterizzata da un alto livello di  mortalità sia per le madri, durante il parto, che per il nascituro. Non di un sacramento religioso, come nella religione cristiana, ma di un vero e proprio contratto stipulato da un notaio e regolarmente registrato.

La relatrice Giliola Langher, dopo aver ringraziato i numerosissimi partecipanti alla conferenza, ha illustrato il fenomeno del “ Matrimonio delle Bambine “ nel mondo islamico come usanza costantemente applicata ed approvata da quasi tutte le comunità musulmane. Tale fenomeno è dovuto principalmente allo stato di povertà in cui versano le popolazioni che vedono nel matrimonio delle loro piccole figlie una occasione per sfamare una bocca in meno in famiglia, nonché una occasione per poter realizzare un beneficio economico, ottenendo in cambio  una dote che gli consente di far fronte ai loro bisogni di sopravvivenza. La relatrice ha continuato dicendo che le bambine, una volta raggiunta la pubertà, spesso anche nei primi loro anni di vita, sono già promesse e destinate al matrimonio. Quello che conta è aver raggiunto la pubertà ( 10/14 anni di età ) e la maturità intellettuale. Per la maggior di loro, queste bambine vengono assegnate in spose ad uomini di gran lunga più grandi di esse, spesso con età superiore ai 50 anni e con differenze, alcune delle volte, di oltre 70 anni; inoltre le promesse spose,  anche se avessero raggiunto la pubertà e fossero state dichiarate  in grado di intendere e volere, non possono rifiutarsi e disobbedire a quanto hanno deciso e stabilito, per loro, i propri genitori..

La mortalità infantile per queste spose bambine è fortemente in crescita ed il fenomeno non accenna minimamente a diminuire, e si calcola che ogni anno milioni di loro  moriranno a causa dei prematuri rapporti sessuali e del  parto, oltre agli stress emotivi e shock psicologici a cui vengono sottoposte a causa di questa brutale usanza tribale.  

La conferenza è continuata con l’illustrazione di diverse slide che hanno messo in risalto tutta la fenomenologia del “ Matrimonio delle Bambine “ nel mondo islamico/musulmano, nonché la rappresentazione grafica di alcune statistiche redatta dall’Unicef in cui sono evidenziati tutti i paesi ove detta pratica viene usata ed abusata, senza che nessuna di quelle autorità statali si adoperi a fermare e/o vietare tale usanza, causa di milioni di morti.

 Altro argomento su cui si è soffermata Langher è stato l’atroce fenomeno dell’ infibulazione ( mutilazione genitale femminile ). Anche questa usanza è spesso causa di morte, fortemente e continuamente condannata da tutto il mondo occidentale, specialmente da quello femminile, con l’intento di far nascere e coltivare  una nuova coscienza  culturale e scientifica sulla condizione infantile e femminile al fine di  far cessare queste pratiche ed usanze tribali disumane.

Il conferenziere ha concluso dicendo che,  già da diversi anni,  tali fenomeni sono sotto osservazione da parte di molte associazioni umanitarie e scientifiche  occidentali sui diritti dell’infanzia, nonché l’ Oni,  adoperandosi nell’intento di  far abolire e dichiarare  illegale il “ Matrimonio delle Bambine “ e la pratica della “ Infibulazione.

Simulano una rapina, ma vengono smascherati dai Carabinieri: nei guai due persone

Rispondono di appropriazione indebita aggravata, ricettazione e simulazione di reato due indagati, rispettivamente di 52 e 46 anni, che i Carabinieri hanno denunciato al termine di un'attività investigativa avviata in seguito alla denuncia presentata dal primo.

Residente a Montalto Uffugo, nel Cosentino, si era rivolto ai militari dell'Arma sostenendo di avere subito una rapina ad opera di due banditi muniti di pistola. Con gli indumenti infangati, il 52enne aveva raggiunto la caserma riferendo di essere stato obbligato dai malviventi a lasciare il furgone che stava utilizzando per il trasporto di cibo. Secondo la sua versione dei fatti, i rapinatori lo avevano condotto a bordo di un'autovettura nelle campagne che circondano Acri per poi dileguarsi.  

Indagando sull'episodio, gli inquirenti hanno scoperto la presenza di diverse contraddizioni nel racconto della sedicente vittima. E' per questa ragione che hanno invitato l'uomo a presentarsi nuovamente al fine di chiarire alcuni aspetti. Davanti ai dubbi sollevati dai Carabinieri al 52enne non è rimasto altro che confessare: si era impossessato del carico di merce dell'azienda di cui è dipendente e l'aveva rivenduto al 46enne, di Cosenza, con il quale avrebbe successivamente diviso i proventi.

Ruba energia elettrica per 50 mila euro: arrestato il proprietario di un'officina

I Carabinieri hanno tratto in arresto un 49enne che si sarebbe reso responsabile del furto di energia elettrica. Questo è quanto emerso dagli accertamenti che i militari dell'Arma della Compagnia di Rende, in provincia di Cosenza, hanno effettuato affiancati da personale tecnico dell'Enel.

I controlli avrebbero permesso di appurare che l'uomo, proprietario di un'officina a Bisignano, applicando un magnete sul contatore, aveva diminuito considerevolmente i consumi di energia elettrica. Una condotta illecita che, sostengono gli inquirenti, sarebbe iniziata già quattro anni fa. Complessivamente, avrebbe sottratto all'Enel una somma vicina ai 50 mila euro.

Espletate le formalità di rito, i Carabinieri hanno sottoposto il meccanico al regime della detenzione domiciliare.

Rifiuta di sottoporsi ad alcol test: denunciato 43enne

Un uomo di 43 anni dovrà rispondere del reato di "rifiuto di sottoporsi ad accertamento etilometrico". Secondo quanto riferito dai Carabinieri, accertata la positività al pre-test,  hanno ordinato che si sottoponesse al controllo grazie al quale è possibile accertare con precisione il tasso alcolemico presente nel sangue. Un accertamento cui l'automobilista si è opposto. E' per questa ragione che i militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rende, nel Cosentino, contestualmente alla denuncia, hanno ritirato la patente del 43enne ed imposto ad un altro soggetto di  guidare la vettura. L'episodio si è verificato la notte scorsa.

Aggrediscono la proprietaria del terreno in cui stanno rubando castagne, arrestati 6 romeni

I carabinieri di Rose, unitamente ai colleghi di Rende, hanno fermato sei cittadini di nazionalità romena con l’accusa di rapina impropria in concorso. I sei, quattro uomini e due donne, sono accusati di aver aggredito una 65enne che li aveva sorpresi a rubare castagne in un fondo di sua proprietà. L’episodio è accaduto a Rose, in provincia di Cosenza. Da una prima ricostruzione, pare che i sei romeni si siano introdotti in un terreno agricolo con l’intento di rubare castagne. Sorpresi sul fatto dalla proprietaria, i malfattori avrebbero inveito contro la donna, prima di farla cadere a terra durante  la fuga.  Intervenuti tempestivamente, i carabinieri sono riusciti a bloccare i protagonisti dell’accaduto mentre cercavano di allontanarsi a bordo di un furgone. L’anziana, invece, è stata medicata dai sanitari dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza cha l’hanno giudicata guaribile in dieci giorni.

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Trovato in possesso di 20 grammi di cocaina e 14 mila euro, arrestato 39enne

Un 39enne di San Benedetto Ullano, in provincia di Cosenza, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di una perquisizione a casa dell'uomo, i militari hanno trovato venti grammi di cocaina 1 grammo di hashish, 14 mila euro in contanti materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione. Un volta ssolte le formalità di rito, l'uomo è stato posto agli arresti domiciliari.

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