Cede tratto di strada tra San Nicola da Crissa e Monte Cucco

Una curva che si apre nel tratto che conduce da San Nicola da Crissa verso il Monte Cucco è stata interessata da uno smottamento franoso, ampio al punto da ostruire parte della sede stradale e da inghiottire anche la segnaletica. Un cedimento dell'asfalto che ha creato una voragine insidiosa per gli automobilisti in transito a causa del punto in cui si è verificata la frana: nel bel mezzo della suddetta curva, rendendo pressoché impossibile agli ignari conducenti di rendersi conto dell'imminente pericolo. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che, come avevano già fatto cittadini di passaggio, hanno immediatamente avvertito i Vigili del Fuoco giunti in questi minuti. La costruzione della porzione inghiottita nelle ultime ore, che si unirà con il nuovo troncone della Trasversale delle Serre, era stata realizzata tempo fa e recentemente aveva beneficiato di un'operazione di riasfaltatura.  

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Armi e furti: arresti e denunce dei Carabinieri nella zona delle Serre

E’ in corso, da parte dei Carabinieri, una costante attività di contrasto ai reati predatori ed in materia di armi, soprattutto nella zona delle Serre, con quotidiani risultati operativi. A San Nicola da Crissa è stato tratto in arresto in flagranza di reato  il cittadino rumeno E. F., di 30 anni, per il furto di una banconota da cento euro da un registratore di cassa in un mini market del piccolo centro montano. A San Calogero è stato denunciato un sessantacinquenne del luogo per furto di energia elettrica, e nel corso della medesima attività è stata rinvenuta una pistola calibro 22, risultata provento di furto, nonché un barattolo in cartone contenente grammi 22,0  marijuana. A Fabrizia, un sessantenne del luogo è stato denunciato per detenzione abusiva di munizionamento per armi comuni da sparo. A Vibo Valentia, una coppia di cittadini marocchini è stata denunciata perché stava tentando di asportare dei capi di abbigliamento da un negozio del centro commerciale Vibo Center.  Sul campo sono impegnate tutte le articolazioni del Comando Provinciale di Vibo Valentia, supportate dagli specialisti dello Squadrone Eliportato "Cacciatori".

 

 

 

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La strage di San Nicola ed il miracolo di san Bruno

Eh ne è passato di tempo, tanto, ben 56 anni, ma il ricordo è ancora qui, fresco! 11 ottobre 1959, San Nicola da Crissa, una festa patronale non proprio come tante, quella dedicata alla Madonna del Rosario organizzata dall’omonima Congrega in concorrenza a quella del SS. Crocifisso. Io, bambino di dieci anni c’ero! Io che seguivo il mio caro papà a tutte le feste del circondario, da Brognaturo a Palermiti, da Chiaravalle a Cardinale a Torre di Ruggiero, a Soriano per ascoltare bella e buona musica, quella eseguita dalle famose bande ed orchestre pugliesi: Squinzano, Francavilla Fontana, Ostuni, Bari ed altre. La festa di San Nicola da Crissa, era un po’ diversa dalle altre, si sapeva della concorrenza tra le due Congreghe, un po’ come quella di Serra San Bruno tra le Confraternite di Spinetto e Terravecchia che festeggiavano lo stesso giorno, 15 agosto, in contemporanea all’insegna della gara, a chi faceva di più e meglio. Ma a San Nicola c’era qualcosa di più e gli adulti lo sentivano e non volevano mancare. Da Serra quella sera ne arrivammo in tanti, giovani e meno giovani. Tutti allegri, ben contenti di poter trascorrere un sabato da sballo, allora! Chi poteva immaginare l’esito finale! A conclusione del concerto bandistico, mezzanotte, comincia lo spettacolo pirotecnico: una gara, un concorso tra due ditte di fuochi artificiali, sulla strada, praticamente in mezzo alla gente. Dopo i primi botti, quelle che in gergo chiamavano “palle baresi” mi pare, una di queste, troppo carica evidentemente, non è riuscita ad esplodere nell’aria ma sotto pressione è tornata indietro andando a deflagrare sulla strada, in mezzo alle migliaia di gente. L’inferno! Non voglio descrivere oltre, ancora oggi mi tormenta quel che ho visto. Una guerra in una notte d’autunno, il ritorno alla guerra da poco conclusa: cinque morti, centocinquanta feriti. Eravamo in tanti i Serresi, tutti illesi, tranne qualche ferita da niente! Qualcuno dei miei compaesani, al ritorno, raccontò, di aver visto tra quelle migliaia di povera gente, un vecchio coperto con un saio bianco. Il giorno dopo tutti a ringraziare il nostro san Bruno!

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Centrale a biomasse, il Tar dà ragione al Comune di San Nicola da Crissa

I due impianti di produzione di energia elettrica da fonte biomassa della potenza di 300 kw ciascuno ricadenti nel territorio del Comune di San Nicola da Crissa potranno vedere la luce ed essere effettivamente funzionanti. Lo si deduce dalla sentenza emessa dalla Prima sezione del Tar Calabria che ha rigettato il ricorso proposto da diversi cittadini e da un comitato locale. Al di là degli aspetti puramente tecnici è interessante la motivazione della ‘bocciatura’ dei rilievi connessi al presunto “pericolo per la salute” scaturente dal funzionamento degli impianti poiché il Tribunale amministrativo regionale ritiene la censura “priva di fondamento” oltre che “generica”. In particolare, “il richiamo al D.M. del 5 settembre 1994 secondo cui le centrali termiche rientrerebbero nella prima classe di manifatture e fabbriche dalle quali deriverebbero esalazioni insalubri, non è confacente al caso di specie, che, come ampiamente sottolineato, è disciplinato dalla normativa nazionale di recepimento di quella europea sulla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; peraltro, in disparte la genericità della doglianza, sul punto vanno condivise le osservazioni dedotte dalla controinteressata secondo cui dalla relazione allegata alla Pas risulta che i valori di emissione siano inferiori ai limiti previsti dal Dpr 203/1988 e dal D.lgs 152/2006”. Infondata anche la censura concernente la presunta violazione del D.lgs 387/2003 nella parte in cui il Comune non avrebbe contemperato la possibilità di ubicare gli impianti di produzione dell’energia elettrica da fonte rinnovabile in zona agricola, visto che, secondo il progetto assentito, gli stessi impianti sono “ubicati nella zona prevista dal Pip”. Identico destino anche per le eccezioni riguardanti lo smaltimento dei rifiuti e la presunta violazione degli strumenti urbanistici. Dunque, c’è il via libera rispetto all’istanza formulata il 29 novembre 2012 dalla Enel Green Power spa. La sentenza può essere considerata un “precedente” rispetto ad altri possibili casi che potrebbero ripresentarsi per altri territori nei prossimi mesi.

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