Sono accusati di lesioni, rapina, resistenza a pubblico ufficiale e sequestro di persona a scopo di estorsione quattro ragazzi di età compresa tra i 16 ed i 24 anni finiti in manette per opera dei Carabinieri della Compagnia di Rende. I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti a San Pietro in Guarano. Secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma, avrebbero sequestrato un uomo di 30 anni con l'intento di derubarlo. Per raggirarlo hanno fatto finta di aver bisogno di un passaggio. Entrati nell'abitacolo del veicolo, con una forbice lo hanno aggredito, provocandogli una ferita al volto ed intimandogli di dare loro la somma di 500 euro. Consegnati orologio, portafoglio e smartphone, il malcapitato, essendo senza soldi, ha proposto di raggiungere la sua abitazione per prelevare il denaro. E' così che ha potuto allertare le forze dell'ordine. I malviventi, scappati servendosi della vettura del giovane, sono stati individuati dai Carabinieri presenti ad un posto di blocco allestito per impedire la fuga. Sebbene abbiano tentato di dileguarsi, sono stati inseguiti dai militari che li hanno braccati anche in mezzo alla campagna quando i banditi, scesi dall'auto, hanno proseguito la corsa a piedi. Tre di loro sono stati prontamente fermati. I Carabinieri hanno scovato dentro la sua abitazione quello che mancava all'appello: aveva ancora i vestiti zuppi d'acqua e fango.

Durante una operazione di controllo del territorio gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno posto sotto sequestro una area di circa 2500 metri quadri in cui è stato realizzato uno sbancamento. I lavori, eseguiti  in località  "Gidora" nel Comune di Luzzi, in provincia di Cosenza, sono stati realizzati, secondo il personale di San Pietro in guarano, senza alcuna autorizzazione ed erano finalizzati, riferiscono gli inquirenti, alla coltivazione di una cava. Durante il controllo è emerso anche che tali lavori, realizzati in area soggetta a vincolo idrogeologico e paesaggistico-ambientale erano stati eseguiti, a parere dei titolari dell'indagine, senza alcun nullaosta previsto dagli organi competenti. Lo sbancamento del terreno che ha interessato anche lo sradicamento di varie ceppaie di cespugli ed essenze forestali, e la realizzazione di cinque gradoni, un piazzale di 500 metri quadri ed una pista di circa 90 metri di lunghezza è stato  realizzato su un’area adiacente, e quindi inferiore ai 150 metri dai corsi d’acqua, limitrofi al torrente Gidora iscritto nel registro delle acque pubbliche. Lo sbancamento iniziale è stato realizzato ai margini di una strada interpoderale che costeggia l’argine del torrente e si estende all’interno di un fondo privato. I lavori finalizzati all’apertura e alla coltivazione di una cava ex novo, rientrano tra quelle attività che comportano una trasformazione urbanistica del territorio e quindi soggetta al rilascio del permesso di costruire.  Per tali lavori sono stati denunciati all’autorità giudiziaria un uomo di Luzzi, proprietario del fondo e un uomo di Rose esecutore materiale dei lavori effettuati con l’ausilio di mezzi meccanici

Un uomo di ventiquattro anni è stato tratto in arresto dai Carabinieri e sottoposto al regime dei domiciliari: è accusato di detenzione di sostanza stupefacente. I militari dell'Arma della Compagnia di Rende, coadiuvati dai colleghi di San Pietro in Guarano e del Nucleo cinofili di Vibo Valentia, perquisendo la sua abitazione, hanno rinvenuto 409 grammi di marijuana, oltre a 3 bilancini di precisione. Davanti ai ani antidroga, è stato lui stesso a consegnare la droga. 

Un incidente sul lavoro ha provocato gravi ferite ad un meccanico che era intento a lavorare sotto un camion. Sulla scorta dei rilievi effettuati sul posto nell'immediatezza dei fatti, avrebbero ceduto i sostegni che sollevavano dal suolo il veicolo L'episodio è avvenuto nel Cosentino, a San Pietro in Guarano. Personale sanitario del 118 e Vigili del Fuoco giunti sul luogo hanno prestato i primi soccorsi. La vittima si trova ora presso l'ospedale "Annunziata" di Cosenza dove è stato trasportato a bordo di un'eliambulanza. I Carabinieri hanno avviato le indagini finalizzate a ricostruire l'accaduto.