Frana di Seminara, la Cisl invita le istituzioni a stare vicine con i fatti ai cittadini della frazione Sant’Anna

Riceviamo e pubblichiamo

"La frana e lo smottamento che ha paralizzato la frazione di Sant’Anna di Seminara, non può e non deve essere sottovalutata dalle istituzioni, le quali auspico si adoperino affinché i cittadini della piccola comunità della Piana non restino isolati.

E’ ovvio che il disagio della calamità necessita di interventi di ampia portata e di straordinaria amministrazione, ma è altrettanto vero che i cittadini rischiano di dover lasciare la propria terra, infatti la strada interessata dalla frana impedisce a dei lavoratori la possibilità di recarsi a coltivare la propria terra. Inoltre è stata evidenziata in un consiglio comunale aperto, a Sant’Anna, la necessità di mettere in sicurezza il territorio e non solo i 29.000 mq interessati dalla frana ma l’intero bacino idrografico. Inoltre dovrà essere prioritario assicurare alle famiglie sgomberate una stabile ubicazione, laddove non fossero decretate agibili le case di proprietà.

Confidiamo nella solerzia istituzionale dei vari livelli, perché in situazioni disagianti di questo tipo, il tempismo può giocare una parte fondamentale per il ritorno alla normalità di una comunità ferita e disorientata".

Rosi Perrone Ust Cisl Reggio Calabria

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Frana di Seminara, si lavora alla messa in sicurezza della strada alternativa

Nel corso delle attività dirette a fronteggiare l’evento franoso che tuttora sta interessando la frazione Sant’Anna del Comune di Seminara, una delegazione guidata dal sindaco Carmelo Arfuso e dal presidente del Consiglio comunale, Antonio Savo, ha incontrato Riccardo Mauro, vicesindaco della Città Metropolitana per rappresentare i disagi manifestati dalle numerose aziende agricole per l’impossibilità ad accedere ai loro fondi, a causa della chiusura della viabilità connessa all’evento franoso.

Nonostante lo smottamento abbia provocato già diversi problemi, anche con lo sgombero di numerosi residenti, la rottura del gasdotto che attraversa il centro, pur nella difficoltà di intervenire a causa del perdurare di una situazione di pericolo aggravata dal maltempo, è stata rappresentata con forza la necessità di garantire una viabilità secondaria che consenta le normali attività lavorative.

Durante l'incontro Mauro ha espresso il massimo sostegno alla popolazione ed una sensibilità che va oltre i doveri istituzionali e per questo ha garantito sin da subito, nonostante il perdurare dell’emergenza, l’intervento degli uffici competenti che, già il prossimo lunedì, saranno sul posto per avviare l'iter propedeutico alla messa in sicurezza della strada alternativa in attesa di vagliare ulteriori interventi 

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‘Ndrangheta: omicidio ed estorsione, tre arresti

Ha preso il via alle prime ore di questa mattina, un’operazione condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia reggina, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di omicidio, estorsione, porto e detenzione d’armi, con l’aggravante delle modalità mafiose.

La misura scaturisce dalle indagini avviate in seguito dell’omicidio di Fabio Giuseppe Gioffrè, allevatore di Seminara (RC) ucciso il 21 luglio scorso in un agguato mafioso in cui è rimasto ferito anche un minorenne di nazionalità bulgara.

In particolare, gli investigatori avrebbero fatto luce sul contesto in cui è maturato il delitto, riconducibile alle articolate dinamiche criminali del territorio della Piana di Gioia Tauro, e di individuare uno dei presunti autori materiali dell’omicidio.

I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa presieduta dal Procuratore di Reggio Calabria, che si terrà alle 10.30 presso il Comando provinciale dei  carabinieri.

Agguato in Calabria: 39 enne ucciso a colpi di fucile, ferito gravemente un bambino

Un uomo di 39 anni, Giuseppe Fabio Gioffrè, presunto esponente della omonima cosca di 'ndrangheta, è stato ucciso a Seminara (Rc).

Nell'agguato è rimasto gravemente ferito, anche, un bambino di dieci anni di nazionalità bulgara.

La vittima è stata raggiunta dai sicari in un terreno di sua proprietà.

Secondo la prima ricostruzione, pare che ad aprire il fuoco contro Gioffrè siano state due persone, armate di fucili caricati a pallettoni.

L'uomo è morto sul colpo, mentre il bambino, che si trovava con lui, è stato ricoverato in prognosi riservata agli “Ospedali riuniti” di Reggio Calabria.

Sull'omicidio indagano i carabinieri della Compagnia di Palmi.

Il Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, sentito il prefetto Michele Di Bari, ha messo sotto sorveglianza sia bambino che i suoi familiari.

Pistola nascosta in un pollaio, un arresto e una denuncia

I carabinieri della Stazione di Seminara, assieme ai Cacciatori di Calabria e al Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Palmi, hanno arrestato per detenzione illegale di armi il 47enne Saverio Laganà, già agli arresti domiciliari per reati analoghi.

Contestualmente è stato denunciato anche il figlio dell’uomo.

In particolare, i militari hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione del 47enne, agli arresti domiciliari dal giugno scorso per il possesso di un revolver calibro 38 con matricola abrasa.

La perquisizione, estesa ad un terreno in uso a Laganà ed al figlio, ha permesso di rinvenire in un pollaio, una pistola calibro 38 con matricola abrasa e munizioni sia per pistola che per Kalashnikov.

Tutto il materiale è stato sequestrato, mentre per l’uomo si sono aperte le porte della casa circondariale di Palmi.

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Furto di energia elettrica, un arresto

I carabinieri della Stazione di Seminara hanno tratto in arresto A. R., di 59 anni.

L' uomo, già noto alle forze dell'ordine, è accusato di furto aggravato di corrente elettrica.

Presso uno dei capannoni nelle pertinenze della sua abitazione, i militari hanno rinvenuto un collegamento abusivo a monte del contatore, che consentiva l'illecita erogazione di energia elettrica.

Sul posto è stato fatto intervenire personale tecnico dell'Enel, che ha confermato i sospetti degli uomini dell'Arma.

Tratto in arresto con l'accusa di furto aggravato di corrente elettrica, al termine delle formalità di rito, il 59enne è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.

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Agguato in Calabria, ucciso un pentito

Agguato nel reggino, dove è stato ucciso il 53enne Pasquale Gagliostro.

La vittima è stata raggiunta all’addome da colpi di fucile, mentre si trovava in prossimità della sua abitazione in contrada Garanta, tra Seminara e Palmi.

Secondo una prima ricostruzione, pare che a premere il grilletto sia stato un sicario che, dopo aver sparato, si sarebbe dileguato facendo perdere le proprie tracce.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Palmi supportati dal Reparto operativo del nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, mentre i rilievi sono stati condotti dalla Sezione investigazioni scientifiche.

Già vicino cosca dei Parrello, nel 1993 Gagliostro era rimastro gravemente ferito in un altro agguato.

Dopo aver subito il tentato omicidio aveva, quindi, deciso di collaborare con la giustizia, contribuendo in maniera importante alla riuscita dell'operazione Oro.

Inoltre, grazie alle sue dichiarazioni gli inquirenti hanno potuto assestare un colpo decisivo alla cosca Gallico.

Nel 2016 aveva comunicato l‘indisponibilità a continuare a collaborare con la giustizia a causa di una lettera minatoria ricevuta in carcere. 

I Carabinieri trovano più di un chilo di cannabis in un casolare abbandonato

Nel corso di un servizio di controllo del territorio, effettuato la notte scorsa, i carabinieri della Compagnia di Palmi, agli ordini del capitano Antonio Spinnato, coadiuvati dagli uomini dello Squadrone eliportato Cacciatori "Calabria", hanno rinvenuto 1,2 chilogrammi di cannabis indica.

La sostanza stupefacente, che era in fase di essiccazione, è stata trovata all'interno di un casolare in disuso, ubicato in una zona boscata del Comune di Sinopoli, in provincia di Reggio Calabria.

La droga è stata sottoposta a sequestro

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