Focus 'ndrangheta: trovato in possesso di droga, uomo arrestato a Gioia Tauro

Numerosi controlli sono stati eseguiti nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato di Reggio Calabria nell'ambito del Piano di azione nazionale e transnazionale Focus ‘ndrangheta, elaborato in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Le attività sono state focalizzate soprattutto nei luoghi più frequentati del centro città, in particolare in Piazza Garibaldi, le principali arterie della periferia nord, con particolare riferimento ai quartieri di Arghillà e Ciccarello. Medesimo sforzo operativo è stato adottato presso l’area cittadina adiacente il Viale Calabria, dove sorgono numerose attività commerciali.

Il dispositivo di sicurezza e di controllo straordinario del territorio ha visto la sinergia operativa di numerosi Agenti della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, coadiuvati dalle pattuglie del Reparto prevenzione crimine “Calabria Meridionale” di Siderno, supportati dal personale specializzato del Gabinetto regionale di Polizia Scientifica che ha documentato l’intera attività operativa e con il supporto operativo del personale e dei mezzi aerei del V Reparto Volo.

Nel corso delle attività sono stati sottoposti a controllo 351 persone, di cui 55 pregiudicate, e 206 veicoli.

Nei diversi contesti operativi, sono stati effettuati 25 posti di controllo e numerosi servizi di vigilanza dinamica che, grazie al sistema Mercurio, hanno consentito di analizzare in tempo reale ben 1549 targhe di veicoli in transito. Sono state elevate nove contravvenzioni per infrazioni al Codice della Strada, due delle quali hanno comportato la sanzione accessoria del ritiro della Carta di circolazione. Inoltre, sono state effettuate quattro perquisizioni personali anche finalizzate alla ricerca di armi.

Durante il pomeriggio del 30 dicembre, inoltre, nei pressi dello svincolo autostradale di Rosarno, gli Agenti del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, impegnati in mirati servizi di controllo del territorio, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 41enne, nato a Catanzaro e residente a Roma, pregiudicato per truffa e già denunciato per detenzione di sostanza stupefacenti, guida sotto l’effetto di alcool ed inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

L’automobilista, fermato ad un posto di controllo, è stato trovato in possesso di 72,35 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana essiccata, custoditi in una valigia, posta nel baule dell’autovettura da lui condotta. Al termine degli accertamenti di rito, come disposto dal P.M. di turno, l’arrestato è stato messo a disposizione dell’A.G. per le ulteriori determinazioni del caso.

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Evasione e furto la polizia arresta due persone

Sono due gli arresti eseguiti dalla Polizia di Stato nelle giornate di lunedì 12 e martedì 13 dicembre. Gli operatori del Nucleo volanti in forza presso l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Reggio Calabria, coadiuvati dagli uomini del Reparto prevenzione crimine di Siderno, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Angelo Berlingeri di 34 anni e Paolo Luigi Cupolo di 40 anni. Il primo è ritenuto responsabile del reato di furto e danneggiamento aggravati, il secondo si reso responsabile del reato di evasione dagli arresti domiciliari.

Nel dettaglio, nella giornata di lunedì scorso personale del Nucleo volanti è intervenuto presso un esercizio commerciale di ortofrutta ubicato in via Roma dove era stata segnalata la presenza di un uomo che stava cercando d’introdursi all’interno forzando la porta d’ingresso. Intervenuti tempestivamente gli agenti hanno constatato la presenza di un uomo che, alla vista degli operatori, ha cercato di scappare. Ne è scaturito un concitato inseguimento a piedi conclusosi con  l’arresto del fuggitivo.

Una volta accertato che Angelo Berlingeri si era introdotto nel punto vendita ed aveva asportato diverse confezioni di bevande alcoliche, i poliziotti hanno proceduto all’arresto per il reato di furto e danneggiamento aggravati.

Inoltre, nella giornata di martedì 13 dicembre, personale del Nucleo volanti e del Reparto prevenzione crimine di Siderno, nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio previsti dal Piano d’azione nazionale e transnazionale “Focus ‘ndrangheta”, hanno controllato un’autovettura sospetta. Alla vista degli uomini in divisa, il conducente della vettura ha manifestato un atteggiamento nervoso. Dai controlli effettuati tramite la Banca-dati in uso alle Forze di Polizia, gli agenti hanno accertato che Paolo Luigi Cupolo era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per i reati di minaccia e maltrattamenti.

L’uomo, pertanto è stato tratto in arresto per il reato di evasione dal regime di detenzione domiciliare.

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Focus 'ndrangheta: massicci controlli della Polizia di Stato a Reggio Calabria

Continuano, senza soluzione di continuità, i controlli predisposti nell’ambito del Piano di azione nazionale e transnazionale Focus ‘ndrangheta, elaborato in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, estesi all’intero territorio di Reggio Calabria.

Nel corso dell’ultimo mese, sono stati effettuati numerosi controlli alla circolazione stradale presso le principali arterie della periferia nord, in particolare presso il quartiere di Archi CEP. Il medesimo sforzo operativo è stato dispiegato anche, in località Arghillà, Gallico, presso il popoloso quartiere di Ciccarello, nei rioni Modena e Marconi, nonché presso le centralissime piazze cittadine Garibaldi e Sant' Agostino.

Il dispositivo di sicurezza e di controllo straordinario del territorio ha visto la sinergia operativa di numerosi agenti della Polizia di Stato, in servizio presso l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, coadiuvati dalle pattuglie del Reparto prevenzione Crimine “Calabria Meridionale” di Siderno, impegnati anche in attività di vigilanza dinamica, supportati dal personale specializzato del Gabinetto regionale di polizia scientifica che ha documentato l’intera attività operativa.

Nel corso della attività sono state sottoposte a controllo 1139 persone, di cui 126 pregiudicate. Gli accertamenti hanno riguardato, inoltre 636 veicoli.

Nei diversi contesti operativi, sono stati effettuati vari posti di controllo e numerosi servizi di vigilanza dinamica, nonchè elevate 18 contravvenzioni per infrazioni al Codice della strada, sette delle quali hanno comportato sanzioni accessorie, quali il sequestro amministrativo di due veicoli ed il ritiro di quattro carte di circolazione ed una patente di guida.

Sono state effettuate, inoltre, quattro perquisizioni personali anche finalizzate alla ricerca di armi e cinque perquisizioni domiciliari. Nell’ambito dei controlli, un cittadino di nazionalità straniera è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per mancanza di permesso di soggiorno.

Il dispositivo di sicurezza, dispiegato dal Questore della Provincia di Reggio Calabria Raffaele Grassi, proseguirà anche nei prossimi giorni in città ed in provincia.

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Isole ecologiche: la denuncia dell'Osservatorio Cittadino Rifiuti Siderno

Riceviamo e pubblichiamo

"Le isole ecologiche a Siderno si moltiplicano. Apprendiamo dai siti d’informazione locale, e solo da quelli, perché sull'albo pretorio del Comune non vi é traccia, che l'Amministrazione Comunale ha allestito un centro di raccolta provvisorio per le “suppellettili danneggiate dall'alluvione”, suscitando in noi alcune inevitabili riflessioni. Ci chiediamo che senso abbia creare un centro di raccolta provvisorio in un luogo diverso dal Piazzale della Cittadinanza Europea, dove solitamente avviene il conferimento degli ingombranti e, soprattutto, perché il fantomatico Centro Cittadino di Raccolta dei rifiuti sito in località Pellegrina continua ad essere chiuso al pubblico, nonostante il certificato di regolare ultimazione dei lavori datato 15/7/2016 e la Determina (mai revocata) n.823 del 6/9/2016  di messa in esercizio della stessa.

Per capirne di più, ci siamo recati al campo sportivo per chiedere informazioni all'addetto comunale preposto alla raccolta delle suppellettili danneggiate durante l'alluvione, ma con grande stupore, abbiamo trovato un cassone scarrabile incustodito, in cui qualcosa, non si sa come, effettivamente era stata conferita. Cosa ancora più sorprendente, il cassone risultava provvisto di una chiusura a soffietto contro gli agenti atmosferici, a differenza di quelli collocati nel Centro Cittadino di Raccolta dei rifiuti, costati fior di migliaia di soldi pubblici ma privi di copertura.

Successivamente abbiamo raggiunto l’ “Isola Ecologica” di località Pellegrina e approfittando dell’apertura del cancello principale per dei lavori in corso d’opera, siamo entrati con in mano il progetto ufficiale, acquisito a suo tempo dall'albo pretorio. Abbiamo così notato con grande disappunto gravi difformità rispetto a quanto realizzato, trovando il piazzale sempre più invaso dalle canne che fuoriescono dall'asfalto, i cassoni pieni d'acqua piovana, di sfalci di potatura e materiali vari depositati alla rinfusa, i contenitori per i rifiuti speciali, toner e farmaci inesistenti.

Manca inoltre un sistema antincendio, il sistema di raccolta delle acque meteoriche é realizzato in modo parziale, non sono state realizzate la pavimentazione dell'area destinata al parcheggio né la sistemazione del verde pubblico con ulivi cipressini e l'area resta invasa dalle sterpaglie e dal canneto. In compenso, però, abbiamo assistito ai lavori per la realizzazione di una nuova recinzione ed una tettoia non previste nel progetto originale. Viene spontaneo chiedersi che senso abbia spendere altri soldi pubblici (l'appalto dell'isola ecologica é costato oltre 180.000 euro e questi nuovi lavori comportano una spesa aggiuntiva di 8.000 euro) per chiudere un'area all'interno di una zona già recintata. Forse si temono incursioni da parte di cittadini fin troppo virtuosi con la brama di conferire i rifiuti nottetempo o di coloro, che avendo tranciato la rete, come da noi stessi formalmente segnalato, potrebbero entrare per non si sa quali fini? Ma soprattutto ci si chiede come sia possibile che siano stati pagati lavori non realizzati o realizzati male!Chi doveva controllare l’ha davvero fatto?"

Osservatorio Cittadino Rifiuti Siderno

 

Fusti portati dalle onde sulla spiaggia a Siderno

"Stamani si è creato un certo allarme perché alcuni cittadini hanno notato la presenza, segnalandocela, di due fusti sulla spiaggia di Siderno, uno all’altezza dell’Ymca e l’altro nei pressi del torrente San Filippo posto alla periferia nord del paese”.

È quanto afferma in una nota l’Osservatorio ambientale “Diritto per la vita” che spiega: “dopo accurato sopralluogo abbiamo verificato che si tratta di due fusti tappati e vuoti che sono molto arrugginiti ma sul tappo di sfiato c’è ancora l’etichetta sigillante con il logo e il nome dell’azienda produttrice. Si tratta della Alpet, azienda turca fondata nel 2005 produttrice, tra l’altro, di oli lubrificanti per motori marini e di automobili. Nonostante la situazione ci sia sembrata rassicurante abbiamo avviato tutta una serie di controlli di cui daremo conto non appena in possesso dei risultati. Intanto per completare il quadro chiediamo ai cittadini di segnalare eventuali altri fusti sospetti per circoscrivere meglio la situazione.

Soprattutto – specifica ancora l’Osservatorio - per capire se i due fusti siano stati abbandonati in mare da una nave di passaggio oppure se siano stati buttati da qualcuno in uno dei corsi d’acqua che oggi scorrevano copiosi dopo l’abbondante pioggia della notte. Abbiamo, inoltre, verificato che sul litorale di Locri non vi è traccia di altri fusti”.

Intimidazione a Maria Teresa Fragomeni, la solidarietà di Vincenza Bruno Bossio

 “L'inquietante atto intimidatorio subito a Siderno da Maria Teresa Fragomeni ci consegna ancora una volta uno scenario fatto di violenza e di prepotenza”.

E’ quanto dichiara in una nota stampa la deputata del Pd Vincenza Bruno Bossio.

“Non si può e non si deve restare indifferenti o richiuderci nella triste ritualità delle solidarietà. Bisogna andare oltre – prosegue la parlamentare - Sono ormai troppi gli amministratori e i dirigenti politici in Calabria nel mirino della delinquenza comune e mafiosa.

Laddove si affermano le regole dello Stato di diritto, laddove si insiste sul principio di legalità troppo spesso alcune forze reagiscono con l'intimidazione e la violenza. Ecco perché – prosegiue la nota - oggi voglio dire a Maria Teresa che non è sola.

Accanto a lei ci sono le persone oneste e le istituzioni che quotidianamente lottano contro la prepotenza mafiosa e per affermare le regole della legge e della convivenza civile.

La magistratura e le forze dell'ordine facciano al più presto tutto il possibile per individuare esecutori e mandanti della vile intimidazione di questa mattina.

Per quanto mi riguarda – conclude l’esponente del Pd - ho già attivato tutti i canali politici ed istituzionali di cui dispongo, non ultima la Commissione parlamentare antimafia, per sostenere fino in fondo l'azione di Maria Teresa Fragomeni e di tanti che, come lei, sono in prima linea sul territorio per dimostrare che lo Stato c'è e non arretrerà di un millimetro nella lotta contro la criminalità".

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Tragedia nella Locride, un uomo è morto dopo essere caduto in un burrone

Un uomo di 61 anni è morto ad Antonimina, nella Locride. Bruno Condelli, questo il nome della vittima, è deceduto dopo essere precipitato in un burrone. Il tragico evento è avvenuto mentre Condelli, che di professione faceva l’allevatore, stava accudendo alcuni capi di bestiame che teneva al pascolo.

 A rinvenire il corpo senza vita dell’uomo sono stati alcuni familiari che, non vedendolo rientrare a casa, erano andati e cercarlo.

 Le operazioni di recupero del cadavere sono state piuttosto complicate, al punto da richiedere l’intervento di un elicottero e dei Vigili del fuoco appartenenti alla squadra del Soccorso alpino fluviale di Siderno

  Non sono, ancora, chiare le cause dell’incidente

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Molesta l'ex moglie: disposto il divieto di avvicinamento

Nei confronti di un uomo di 34 anni è stato emesso il provvedimento del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex moglie. Sulla scorta della ricostruzione compita dai Carabinieri, la donna, di 32 anni, sarebbe stata vittima per sei mesi di offese e molestie che l'avrebbero terrorizzata.

Il comportamento del 34enne sarebbe stato originato dalla fine del matrimonio tra i due. Il caso si è verificato a Siderno, in provincia di Reggio Calabria.

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