Arrivati a Barcellona gli studenti calabresi che si trovavano a Tunisi

Dopo le ore d’angoscia vissute ieri, gli studenti calabresi che, si trovavano a Tunisi durante il sanguinoso attacco terroristico costato la vita a 23 persone, questa mattina alle 6, hanno ripreso il viaggio di rientro in Italia a bordo della nave di Msc Crociere. Rispetto al programma, la partenza è stata posticipata dalle autorità locali per ragioni di sicurezza. A darne notizia il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, che ha costantemente seguito l’evolversi della situazione, tramite il dirigente dell’Istituto “Fermi”, Luigi Macrì. Secondo quanto riportato dal sito della compagnia di navigazione, alle 9 la nave sarebbe arrivata a Barcellona, dove osserverà una sosta prima di riprendere il mare alla volta di Marsiglia e Genova.

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Strage di Tunisi, l’esperienza dei 31 ragazzi di Pizzo

Diversamente dai ragazzi di Catanzaro, i 31 studenti del Nautico di Pizzo non si sono mai allontanati dalla nave Msc. Semplicemente perché il loro viaggio – che ha fatto tappa anche in Spagna ed in Francia - prevedeva prioritariamente attività all’interno della stessa. Il resto poteva essere solo un qualcosa in più. I loro colleghi del capoluogo di regione sono invece stati fortunati perché fra il Museo del Bardo, dove poi è avvenuta la strage, e le rovine di Cartagine hanno scelto quest’ultima località. Adesso stanno tutti bene, anche se lasciano trasparire un po’ di incredulità e di tristezza, consci di essere scampati ad un gravissimo pericolo grazie all’aiuto della sorte. Senza dubbio è stata un’esperienza che rimarrà scolpita nella loro mente ed in quella delle loro famiglie.

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Tunisi: c'erano anche 31 studenti di Pizzo

Sarebbe stata la decisione di visitare le rovine di Cartagine a salvare la vita agli studenti calabresi in gita scolastica in Tunisia. Gli alunni dell’Istituto “Fermi” di Catanzaro Lido, giunti a Tunisi, posti davanti alla possibilità di visitare Cartagine o il museo del Bardo, dove i terroristi hanno compiuto la strage, hanno optato per la prima soluzione. Una scelta che ha permesso ai ragazzi di scampare alla mattanza costata la vita a 23 persone. Stando a quanto riportato da alcuni organi d’informazione, sulla della nave Msc, insieme alla scolaresca catanzarese c’erano pure 31 studenti che frequentano un istituto scolastico di Pizzo. La comitiva napitina, però, sarebbe rimasta sulla nave perché impegnata in attività educative

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