Sequestrati 300 Kg di droga, in manette 18 persone

Alle prime luci dell’alba, tra Calabria, Sicilia e Toscana, è scattata una vasta operazione condotta dal Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Catanzaro e diretta dalla Procura della Repubblica - Dda di Reggio Calabria.

Il blitz delle fiamme gialle ha disarticolato un’organizzazione criminale dedita all’importazione di cocaina dal Sudamerica. Nel corso delle attività, che hanno portato al sequestro di oltre 300 chilogrammi di sostanze stupefacenti, è stata data esecuzione a 18 fermi.

I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà, presso la Procura della Repubblica di Reggio, alla presenza del procuratore Federico Cafiero de Raho e del comandante regionale Calabria della guardia di finanza, generale Gianluigi Miglioli. 

Soldi falsi, droga e migliaia di prodotti contraffati scoperti durante la fiera di San Giuseppe

Controlli a tappeto da parte degli uomini della guardia di finanza che hanno passato al setaccio la tradizionale fiera di San Giuseppe svoltasi, ieri, nella città dei Bruzi. Nel corso dei controlli, le fiamme gialle hanno sequestrato beni contraffatti o pericolosi per la salute dei consumatori, banconote false e sostanze stupefacenti.

Le operazioni, inserite nell’ambito del “Dispositivo permanente di contrasto ai traffici Illeciti”, sono state condotte in stretta collaborazione con le altre forze di polizia e con il coordinamento della Prefettura. Le pattuglie impiegate hanno condotto servizi di appostamento, perlustrazione e osservazione. I controlli sono stati eseguiti a partire dai “punti strategici”, ovvero svincoli autostradali, autostazioni e stazioni. L’attenzione della forze dell’ordine è stata, inoltre, focalizzata sull’area urbana e nelle zone interessate dalla fiera. Complessivamente, sono stati controllati 600 individui e 484 automezzi.  Venti persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria per i reati di contraffazione e detenzione di banconote false.

Circa 5 mila i beni sequestrati, prevalentemente contraffatti, costituiti da borse, scarpe ed altri capi d’abbigliamento recanti illegittimamente marchi registrati e griffe di note case produttrici. Realizzati con materiali di scarsa qualità, gli articoli sottoposti a sequestro sono risultati pericolosi per i consumatori che, qualora li avessero indossati, avrebbero potuto contrarre infezioni cutanee. Oltre agli articoli contraffatti, sono stati sequestrati, giocattoli messi in vendita in violazione del Codice del consumo, in quanto sprovvisti delle etichette contenenti le indicazione sulla composizione merceologica e sul produttore, Cd musicali e film in formato Dvd privi, del marchio Siae, commercializzati in violazione della disciplina sul diritto d’autore.

I finanzieri hanno, inoltre, intercettato numerose banconote false, che alcuni commercianti si accingevano a immettere sul mercato. I responsabili sono stati denunciati e tempestivamente allontanati dalla fiera.

Infine, i controlli antidroga, predisposti con l’ausilio di unità cinofile, presso il terminal bus e la stazione ferroviaria, hanno permesso di trovare negli zainetti portati da alcuni passeggeri, diverse dosi di hashish e marijuana.

Operazione "Calimero": duro colpo al mercato della droga vibonese. I NOMI

Il Nucleo operativo della Compagnia di Vibo Valentia, coadiuvato dal personale delle Stazioni dipendenti, delle Compagnie di Tropea e Serra San Bruno e dalle unità cinofile in forza al Gruppo operativo Calabria, nella mattinata di oggi, ha eseguito otto ordinanze di misure cautelari personali in regime di arresti domiciliari.

I provvedimenti sono stati emessi dal gip presso il Tribunale di Vibo Valentia, nei confronti di otto persone residenti a Vibo Valentia e provincia.

I destinatari della misura cautelare sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.

I provvedimenti sono stati emessi al termine delle indagini condotte dai militari dell'Arma che, grazie anche a i video e i pedinamenti, hanno  fatto luce su una fitta rete di spaccio.

Secondo gli investigatori, l'attività svolta nella città capoluogo di provincia era gestita da Giuseppe Fortuna.

Per gli uomini della Benemerita il "centro nevralgico" dello spaccio era l'abitazione di Fortuna il quale, secondo l'accusa, si sarebbe avvalso dell'ausilio di Francesco Ionadi e Mariuccia Franza.

 Nel corso dell' attività investigativa sarebbe stato, inoltre, documentato il fiorente mercato presente sulla  "piazza di spaccio Vibonese".

Alimentata da ingenti ed assidui “clienti”, la “catena di montaggio”  dello spaccio ha permesso di svelare i diversi ruoli occupati nell’organigramma criminale, nonché  le rotte del rifornimento della sostanza stupefacente che, di volta in volta, giungeva nel capoluogo lungo l’asse San Calogero - Nicotera - Vibo Valentia.

Oltre al sequestro di un chilogrammo di marijuana, nel corso delle indagini, svolte nel periodo compreso tra maggio e luglio 2016, sono state tratte in arresto sei persone per detenzione illecita di marijuana, mentre altre tre sono state segnalate alla Prefettura di Vibo Valentia per uso personale.

Tutti gli indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

 Questi i nomi delle persone coinvolte

1.      MAZZONE Giuseppe cl. 68 di San Calogero (VV), disoccupato;

2.      VENTRICE Antonio cl. 87 di Pernocari di Rombiolo (VV), disoccupato; 

3.      COSTA Francesco cl.84 di Nicotera (VV), panettiere;

4.      MERCURI Ezio cl.64 di Nicotera (VV), disoccupato;

5.      FORTUNA Giuseppe cl. 84  di Vibo Valentia, disoccupato;

6.      FRANZA Mariuccia cl. 57 di Vibo Valentia, casalinga;

7.      IONADI Francesco Umberto cl. 84  di Vibo Valentia, operaio;

8.      IONADI Giuseppe cl. 86  di Vibo Valentia, operaio;

tutti pregiudicati e già tratti in arresto nel corso dell’attività d’indagine in esame.

 

 

I carabinieri lo sorprendono con alcune di dosi di droga, arrestato

I carabinieri della Stazione di Bocchigliero, in provincia di Cosenza, hanno arrestato nei giorni scorsi un 46enne del luogo. L’uomo è accusato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.

Nel corso di un controllo di polizia, è stato sorpreso in atteggiamento sospetto e sottoposto a perquisizione personale e veicolare.

Durante l’attività di verifica i militari dell’Arma hanno rinvenuto un coltello con una lama di 10 centimetri di lunghezza; 11 grammi di cocaina, 5 grammi di marijuana e 2 grammi di hashish. La sostanza stupefacente era già suddivisa in dosi, pronta, molto probabilmente, per essere immessa sul mercato.

Una volta espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato veniva rimesso in libertà a disposizione del PM di turno della Procura di Castrovillari.

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Sorpresi con seimila piantine di cannabis, arrestati

Tre persone, di età compresa tra i 30 ed i 47 anni, sono state arrestate dai carabinieri della Stazione di Curinga, in provincia di Catanzaro perché sorprese a coltivare cannabis.

I militari dell'Arma hanno rinvenuto in località Moddone una piantagione composta da circa 6 mila piantine di cannabis. La coltivazione era stata impiantata all'interno di serre ubicate nell'azienda agricola di una delle persone arrestate.

I tre uomini sono stati colti sul fatto mentre svolgevano attività di manutenzione sul sistema d'irrigazione. La piantagione è stata sottoposta a sequestro. Le piantine, così come disposto dall'autorità giudiziaria, sono state distrutte.

Qualora fosse stata immessa sul mercato la droga avrebbe fruttato circa 300 mila euro.

Gli arrestati, una volta espletate le attività di rito, sono stati reclusi nel carcere di Siano di Catanzaro.

 

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Coltivavano ingenti quantitativi di droga, due persone arrestate nella Locride

Due persone, Luigi Portolesi, di 64 anni e Francesco Catanzariti, di 36, entrambi di Platì, sono stati nuovamente tratti in arresto con l'accusa di produzione, coltivazione e detenzione di droga.

I due uomini, già noti alle forze dell'ordine, erano stati sorpresi lo scorso mese di ottobre, in flagranza di reato all'interno di una piantagione di marijuana ubicata nel territorio del comune di Ciminà, in provincia di Reggio Calabria.

Dopo essere stati arrestati per coltivazione di droga, hanno subito la riqualificazione del reato d'imputazione con l'aggravante degli ingenti quantitativi. A Portolesi e Catanzariti, infatti, è stato notificato un provvedimento emesso dal gip del tribunale di Locri. In seguito ad una consulenza effettuata dal Ris di Messina, si è potuto accertare che il quantitativo di principio attivo presente nella droga sottoposta a sequestro sarebbe stato sufficiente a ricavare oltre 330 mila dosi di sostanza stupefacente.

La piantagione sequestrata era composta da 420 piante il cui valore stimato, qualora immesse sul mercato, sarebbe stato di circa 700 mila euro.

 

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Fermati sulla SA - RC con 1,2 Kg di cocaina, c'é pure un ragazzino di 12 anni

 C’era, anche, un ragazzino di appena12 anni a bordo di una delle automobili fermate dai carabinieri nel tratto della Salerno Reggio Calabria compreso tra Lamezia Terme e Falerna.

Gli uomini del nucleo investigativo di Napol ,supportati dai colleghi di Lamezia, hanno bloccato due autovetture sulle quali, oltre al 12enne, viaggiavano tre adulti, ritenuti affiliati al clan camorristico dei Sequino attivo nel quartiere Sanità della città partenopea.

Le due autovetture stavano facendo ritorno nel capoluogo campano quando, sul loro cammino, hanno trovato i militari dell’Arma.

Sulla prima auto, che fungeva da staffetta, viaggiavano, un uomo di 34 anni ed una donna di 27. Sulla seconda vettura si trovavano, invece, un 36enne insieme ad un congiunto di appena 12 anni.

Una volta fermate le automobili, i carabinieri hanno proceduto ad effettuare una perquisizione. Nel corso dell’ispezione, in uno degli sportelli, è stato rinvenuto un panetto di cocaina purissima del peso di un chilo e 200 grammi e 1.100 euro in contanti. La droga, destinata verosimilmente ad essere immessa sul mercato partenopeo, avrebbe fruttato migliaia di euro.

In attesa di risalire all’identità del “grossista” che ha rifornito i corrieri dello stupefacente, i militari hanno proceduto all’arresto dei due uomini e della donna. Condotti nel carcere di Catanzaro ed in quello femminile di Castrovillari, ai tre arrestati è stata formalizzata l’accusa di detenzione di cocaina a fini di spaccio. Non essendo imputabile, il 12enne è stato, invece, affidato ad alcuni congiunti. 

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Droga nascosta nel sottotetto, 32enne arrestato nel vibonese

Nella mattinata di ieri (venerdì 2 Dicembre) i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Vibo Valentia e della Stazione di Mileto, nel corso di specifici servizi finalizzati al contrasto del traffico di sostante stupefacenti hanno tratto in arresto per il reato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente” il 32enne Rocco Tavella, residente a Mileto.

In particolare, nel corso dell'attività, nel sottotetto di un fabbricato rurale posto nelle immediate vicinanze dell’abitazione dell'arrestato, i militari dell'arma hanno scoperto 103 grammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish”.

I carabinieri del Comando provinciale vibonese stanno intensificando i controlli antidroga su strada. Infatti, nell’ambito di tali servizi, qualche giorno fa, i Carabinieri di Tropea hanno arrestato un trentenne del luogo trovato in possesso di 7  grammi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” e denaro contante probabile provento dell’attività di spaccio.

Questi i risultati sono conseguiti dai militari dell’Arma del Comando provinciale di Vibo Valentia che negli ultimi 3 mesi hanno sequestrato 6,5 chilogrammi di stupefacente ed arrestato 9 persone. In particolare:

1.    i carabinieri della Stazione di Fabrizia hanno tratto in arresto un trentatreenne trovato in possesso di quasi 5 chilogrammi di marijuana che avrebbero fruttato al mercato circa 45.000 euro;

2.    i carabinieri della Stazione di Zungri hanno tratto in arresto due soggetti del posto poiché trovati in possesso di quasi 1 chilogrammo di marijuana e relativa materiale per il confezionamento.

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