Tablet e notebook rubati in una scuola, arrestato un 43enne

I carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto (Kr) hanno denunciato, in stato di libertà, un 43enne del posto, per furto aggravato.

L’uomo, durante una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di un notebook e tre tablet, rubati, tra il 25 giugno e l'8 luglio scorsi, dall'Istituto comprensivo statale "K. Wojtyla" di Isola Capo Rizzuto ed utilizzati dagli alunni per la didattica a distanza durante l'emergenza epidemiologica da covid-19.

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I carabinieri consegnano i tablet agli studenti

I carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno consegnato tablet per la formazione a distanza a 60 alunni dell’Istituto comprensivo statale “Gullo” della città bruzia.

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra la dirigenza scolastica ed il Comando provinciale di Cosenza, ha permesso di garantire anche agli studenti sprovvisti di strumenti informatici, l’utilizzo della piattaforma del piano di studi scolastico, consentendo così il regolare sviluppo del programma didattico a distanza.

Nell’ambito della medesima iniziativa, nei giorni scorsi, anche i militari della Stazione di Dipignano (Cs) hanno consegnato 20 tablet agli studenti dell’ “Istituto Comprensivo Statale Carolei e Dipignano”.

Analoghe attività sono in programma, nei prossimi giorni, con altri istituti del capoluogo bruzio.

I carabinieri forestale consegnano tablet e Pc agli studenti

 I carabinieri forestale del Gruppo di Cosenza hanno recapitato tablet e Pc per la formazione a distanza, agli studenti dell’Istituto d’istruzione  “ Garibaldi-Alfano-Da Vinci” di Castrovilllari.

I dispositivi, di proprietà della scuola, sono stati consegnati in comodato d’uso gratuito agli alunni che ne hanno fatto richiesta.

Grazie alle consegne, fatte nei comuni di Acquaformosa, Castrovillari, Firmo, Altomonte, Corigliano, Villapiana, Francavilla Marittima, Frascineto, Morano Calabro, Mormanno, Spezzano Albanese, Terranova da Sibari e Trebisacce, gli studenti potranno ora seguire le lezioni online.

Il contributo dei carabinieri forestale è stato particolarmente apprezzato dalla dirigente scolastica Elisabetta Cataldi, che ha manifestato gratitudine per “ il loro slancio umano e professionale, grazie al quale è stato possibile offrire un tangibile e concreto aiuto alle famiglie coinvolte, molte delle quali domiciliate in paesi del comprensorio”.

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Scuole chiuse per il coronavirus: i carabinieri consegnano tablet agli studenti

Nell’ambito delle iniziative a sostegno della popolazione,  i carabinieri delle Compagnie di Cosenza e Rende hanno consegnato alcuni tablet per la formazione a distanza agli alunni dell’Istituto comprensivo “Rende Centro”.

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra la dirigenza scolastica ed il Comando provinciale di Cosenza, consente di garantire agli studenti sprovvisti di strumenti informatici di interagire con la piattaforma del piano di studi scolastico, dando piena continuità al diritto allo studio.

L’esigenza di una consegna porta a porta che non violasse le prescrizioni volte a limitare i casi di contagio, era stata segnalata dalla dirigente scolastica, Maria Teresa Barbuscio, la quale non sapendo come far recapitare i dispositivi agli studenti, si è rivolta ai carabinieri della vicina Stazione.

L’Arma, da sempre punto di riferimento per la comunità, ha risposto con entusiasmo e piena disponibilità all’inusuale richiesta, impegnandosi nella missione finalizzata a garantire il diritto allo studio.

I militari, dopo aver prelevato i tablet nell’istituto scolastico, si sono recati presso le abitazioni degli studenti che hanno risposto con sorpresa e profonda gratitudine alla singolare iniziativa.

I ragazzi quindi, da oggi, potranno continuare a seguire da casa le lezioni nel rispetto del distacco sociale imposto dalla normativa anti-contagio.

 

Ruba un tablet ad un capotreno, arrestato

Un giovane, R.G., di 22 anni, di Cariati è stato tratto in arresto dai poliziotti del Commissariato di Corigliano-Rossano, con l'accusa di furto aggravato.

Il ragazzo, già sottoposto all’obbligo di presentazione alla p.g., è stato sorpreso da un agente della polizia di Stato, libero dal servizio, mentre a bordo del treno regionale Catanzaro-Sibari, stava rubando un tablet dalla cabina del capotreno.

Approfittando dell’apertura delle porte del treno, fermatosi nella stazione ferroviaria di Rossano Scalo, il ventiduenne si è dato alla fuga, inseguito dal poliziotto, il quale, nel frattempo, ha allertato i colleghi del locale Commissariato. 

Giunti sul posto, gli agenti hanno individuato e bloccato R.G..

Durante la successiva perquisizione, il giovane è stato trovato in possesso del tablet rubato dalla cabina del capotreno.

I poliziotti hanno quindi stretto le manette attorno ai polsi del ladro, il quale, al termine delle formalità di rito è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari, in attesa del rito direttissimo.

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Aggrediscono un ragazzo e gli rubano il tablet, arrestati due 19enni

Due diciannovenni di origine nigeriana e guineiana, sono stati arrestati dagli agenti della Questura di Reggio Calabria, con l'accusa di aver aggredito e sottratto un tablet ad un cittadino della Guinea di 24 anni, nei pressi della stazione ferroviaria della città dello Stretto.

La vittima è stata dapprima minacciata con un martelletto frangi vetro e poi colpita alla mano con un coltello, quindi rapinata del tablet.

I due rapinatori sono poi scappati cercando di far perdere le loro tracce, ma sono stati rintracciati ed immobilizzati dagli agenti delle Volanti in piazza Garibaldi.

La vittima è stata curata dal personale del 118, per la ferita riportata alla mano.

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Colpisce alla nuca un pensionato e gli ruba il tablet: arrestato

Nella tarda serata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, diretta dal Maggiore Mariano Giordano, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria e quelli della Compagnia di Intervento Operativo del Battaglione “Sicilia”  hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne, residente a Reggio Calabria, celibe, operaio, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio per una rapina commessa ai danni di un pensionato del posto.

Il malvivente, in una via del centro, ha aggredito, colpendolo con un violento colpo alla nuca, un pensionato di Reggio Calabria che stava facendo rientro a casa; il soggetto, quindi, si è impossessato di un tablet che la vittima aveva con se e si è dato alla fuga.

Le urla del malcapitato hanno attirato l’attenzione di una pattuglia dell’Arma impegnata in un servizio di controllo del territorio sul centro cittadino che - soccorso il pensionato e lanciato l’allarme alla Centrale Operativa del Comando provinciale di Via Aschenez che ha inviato sul posto alcuni equipaggi ed allertato il 118 - si è messa all’inseguimento del malvivente bloccandolo unitamente alle altre pattuglie fatte affluire in zona, in una via adiacente a quella ove si era consumata la rapina.

Il pensionato, visitato da personale del 118, a seguito del trauma riportato alla nuca è stato prontamente avviato presso il Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti per le cure del caso. 

La refurtiva recuperata dai carabinieri è stata restituita al legittimo proprietario. 

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Reggio Calabria-Arghillà a disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria.

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Serra, impennata di infezioni da Ransomware: le nuove frontiere del “ricatto” informatico

Brutte notizie per i possessori di computer, smartphone e tablet. Nelle ultime settimane c’è stata un’impennata delle infezioni da Ransomware, che ha ormai raggiunto livelli di diffusione preoccupanti. Spesso, per il lavoro che faccio, mi trovo ad affrontare molteplici problemi informatici, più o meno gravi, ma di recente ho riscontrato molti computer infetti anche nella cittadina della Certosa. Diciamo che prevalentemente non è il mio campo ma per forza di cose ci ho avuto a che fare moltissime volte. Il primo Ransomware conosciuto è stato scritto e diffuso nel 1989, fino ad arrivare ai giorni nostri con i più noti Reveton, TorrentLocker e CryptoLocker nelle sue diverse varianti. Ovviamente l’elenco è lunghissimo. Molto semplicemente i Ransomware sono dei piccoli programmini malefici che colpiscono dopo essere stati scaricati sul computer “vittima” e che possono provocare il blocco dello stesso (situazione questa molte volte risolvibile) oppure rendendo inutilizzabili i file più comuni, come documenti, foto, video e archivi. I file vengono resi inutilizzabili in quanto vengono “criptati” con una chiave RSA a 2048 bit. Per essere più chiari solo chi ha bloccato i files può far in modo che ridiventino “leggibili”, questo ovviamente solo in cambio di un corrispettivo in BitCoin, moneta elettronica, con modalità di pagamento che non permettono di risalire al beneficiario. Sembra una cosa di poco conto ma non è piacevole cercare di rivedere le proprie foto o aprire un documento e accorgersi che è come averli persi, quindi se sono veramente cose importanti l’unica strada da percorrere è quella di sottostare al ricatto. I modi dell’infezione sono molteplici, ma i più diffusi sono il download di programmi, una vulnerabilità nel servizio di rete e gli allegati o i link inseriti in messaggi di posta elettronica. Questi ultimi sembrano provenire da mittenti “affidabili” come Poste Italiane, Inps, Equitalia, Banche e Istituti di Credito, più o meno il testo contenuto in questi messaggi è sempre lo stesso, in pratica per una serie di motivi invitano l’utente a premere su un link, ed in quel momento il danno è fatto. Cosa da non trascurare è poi l’infezione degli smartphone, in particolare quelli con sistema operativo Android. Purtroppo anche i nostri “cellulari” avanzati sono in pericolo. Ormai ci teniamo di tutto, dati sensibili, archivi, foto e video, ma soprattutto chi lo utilizza per lavoro, potrebbe ritrovarsi da un momento all’altro con il blocco totale e la perdita dei dati, recuperabili solo dopo aver “pagato il riscatto”. Gli smartphone infetti hanno di recente superato di gran lunga i computer. Purtroppo anche gli antivirus più avanzati non garantiscono una piena sicurezza contro i Ransomware, molti li rilevano quando sono in atto, altri non li rilevano per nulla perché sconosciuti. Chi lo ha contratto non si meravigli di essere stato poco accorto, nella stessa trappola ci sono cascate grosse aziende ed  anche Pubbliche Amministrazioni come per esempio il Comune di Trento. Come difendersi? Prima regola “non accettare caramelle dagli sconosciuti”, quindi non aprite le email se il mittente non è sicuro, dopo aver aperto la mail leggetela bene, molte volte vi accorgete della falsità della stessa, dagli errori grammaticali in essa contenuti, evitate di scaricare programmi “pirata”, sono i primi diffusori se non di Ransomware anche di virus comuni. L’unico modo per stare relativamente tranquilli è quello di fare le copie dei dati più importanti su un dispositivo esterno e ovviamente dopo aver fatto le copie va disconnesso dal pc: vi ricordo che i Ransomware agiscono su tutti i dispositivi collegati al computer. Lo stesso consiglio vale per gli smartphone, il backup dura pochi minuti ma vi mette al riparo da sgradite sorprese.

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