Frode da 37 milioni di euro nel Vibonese, cinque arresti

Questa mattina, i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria e i carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo Valentia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del locale Tribunale, su richiesta del Procuratore della Repubblica vibonese, nei confronti di 7 indagati, 5 dei quali destinatari di misura cautelare personale (1 in carcere e 4 agli arresti domiciliari), tutti interdetti per 12 mesi dall’esercitare uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese.

In particolare, i presunti autori delle condotte illecite sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari e di bancarotta fraudolenta. Inoltre, è stato eseguito il sequestro di un’azienda attiva nel settore agricolo, denaro e beni per un valore di oltre 10 milioni di euro.

Le indagini sono state avviate in seguito al fallimento di una prima società operante in ambito ortofrutticolo e del successivo fallimento di ulteriori cinque attività produttive che, sulla base delle relazioni del curatore, sono state riconosciute come un’estensione della prima. Le indagini hanno permesso di individuare importanti riscontri circa l’esistenza di un presunto sodalizio criminoso che avrebbe utilizzato le società in questione per condurre operazioni fittizie, distrazioni di beni che avrebbero portato al fallimento le aziende, allo scopo di frodare l’erario e i creditori.

Nel complesso, la guardia di finanza ha stimato un ammontare di fatture per operazioni inesistenti pari a 37 milioni di euro, con un’evasione delle imposte pari a 7,7 milioni di euro nonché debiti nei confronti dell’erario e dei creditori, per un ammontare di 15,8 milioni di euro.

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Nuovo ospedale di Vibo Valentia, Lo Schiavo e Mammoliti chiedono un incontro al neo prefetto Grieco

«Nel porgere i migliori auguri di buon lavoro al neo prefetto di Vibo Valentia Paolo Giovanni Grieco, certi che le sue comprovate competente potranno tradursi in una rappresentanza puntuale ed efficace della presenza dello Stato nel nostro territorio, desideriamo portare alla sua attenzione quella che, a nostro avviso, rappresenta una tra le principali emergenze nella provincia vibonese: la garanzia del diritto alla salute per i cittadini con particolare riferimento alla necessità di sbloccare i lavori della costruzione del nuovo presidio ospedaliero».

È quanto affermano, in un comunicato stampa congiunto, i consiglieri regionali vibonesi Antonio Lo Schiavo (Gruppo misto – Liberamente progressisti) e Raffaele Mammoliti (Partito democratico) salutando l’insediamento del nuovo prefetto di Vibo Valentia avvenuto nei giorni scorsi.

«A tal proposito - annunciano i due esponenti della massima assemblea regionale - chiederemo al signor prefetto un incontro nel corso del quale (al di là dei tavoli istituzionali periodicamente previsti in Prefettura) si possa avere l’occasione di fare il punto sullo stato dell’iter di realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia, focalizzando le criticità al momento esistenti e le possibili azioni da intraprendere affinché vengano rimosse. In modo, così, da poter accelerare i processi relativi ad un’opera che tra annunci, ritardi, intoppi di varia natura, è attesa da oltre 20 anni dalla popolazione vibonese. Naturalmente saremo disponibili ad esporre al prefetto le criticità che, nel corso della nostra attività istituzionale, abbiamo raccolto in relazione al nostro sistema sanitario e ad apportare, nel massimo rispetto dei ruoli e delle prerogative di ciascuno, il nostro fattivo contributo per individuare le giuste soluzioni».

Marijuana a casa di un sessantenne, scatta la denuncia

Un sessantenne è stato denunciato dalla polizia a Vibo Valentia, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.

In particolare, durante una perquisizione a casa dell’indagato, gli uomini della Squadra mobile hanno rinvenuto 60 grammi di marijuana suddivisa in dosi, materiale per il confezionamento della droga e un bilancino di precisione. 

Inoltre, nel corso di altro servizio di controllo, gli agenti hanno ritirato tre pistole, un fucile da caccia e oltre 100 cartucce a due persone protagoniste di una lite condominiale durante la quale uno dei contendenti avrebbe minacciato l'altro con un coltello.

 

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Imprenditore gambizzato a Vibo, identificato il presunto autore

Un uomo è stato arrestato dalla polizia a Vibo Valentia, perché ritenuto responsabile di aver gambizzato un imprenditore.

L’episodio è avvenuto lunedì scorso nel capoluogo di provincia, dove la vittima è stata bersagliata, poco dopo essere uscita da un circolo privato, dai colpi d’arma da fuoco esplosi da un uomo che avrebbe agito con il volto parzialmente coperto da un cappuccio. 

Avviate le indagini, gli agenti della Squadra mobile vibonese hanno acquisito le immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza sia pubblici che privati presenti nell’area. Grazie all’analisi dei filmati è stato possibile individuare il presunto autore della gambizzazione che, al termine delle formalità di rito, è finito ai domiciliari.

In auto con con tre etti di marijuana, arrestato

E’ stato sorpreso con 300 grammi di marijuana. Per questo motivo un uomo è finito in manette a Vibo Valentia.

A compiere l’arresto sono stati i poliziotti della Squadra mobile che, durante un controllo del territorio, hanno fermato un'auto in transito sulla Ss18.

Insospettiti dal nervosismo manifestato dal passeggero del veicolo, gli agenti hanno deciso di procedere con una perquisizione durante la quale, nello zaino che l’uomo teneva fra le gambe, sono state rinvenute sei buste di plastica con all’interno 300 grammi di marijuana.

Inevitabile, quindi, l’arresto con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.

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Vibo, ospedali e medicina territoriale sfidano Roberto Occhiuto

“Ali di Vibonesità “lancia un appello alle responsabilità ed invita forze politiche, istituzioni, associazioni, sindacati e cittadini di ogni articolazione sociale a fare rete attorno all’avvilente sacca dei bisogni dell’ammalato calabrese ancora oggi impegnato in una strenua lotta perché non gli viene riconosciuto, adeguatamente e legittimamente, il rispetto al più pieno e garantito diritto alla salute.

Un'idea figlia di quattordici anni di cattiva gestione commissariale della sanità calabrese che non sono serviti a nulla se è vero che la Calabria continua ad essere travolta dalla morsa della incapacità organizzativa e gestionale.

Chi chiede la costituzione di Comitati di sorveglianza civica nella gestione della politica sanitaria sa di dover interpretare la legittima aspirazione di tutti quei cittadini che continuano, in una fase così avvilente, ad affidarsi alla Divina Provvidenza per superare i sempre più emergenti momenti di bisogno anche perché la strada dell’emigrazione dell’ammalato non accenna a rallentare i ritmi di sempre.

Per cui risulta evidente che di fronte alla esasperata conta dei disagi e delle difficoltà di tutti i giorni corre l’obbligo di chiamare tutti attorno ad un confronto per avviare la discussione attorno verso la condivisione di un patto di stabilità e governabilità sui grandi temi della medicina territoriale e ospedaliera.

Non sarà facile. Ma Vibo Valentia ed il suo territorio ci provano.

Se ne fa carico “Ali di Vibonesità” che con rinnovata determinazione chiama in campo la popolazione. Ed i primi a rispondere sono stati proprio loro i promotori della cultura “Io difendo l’ospedale”.

Vibo Valentia, Tropea, Nicotera, Serra San Bruno, Soriano, Pizzo sono da tempo sul fronte della sfida ed hanno deciso di fare quadrato sul leit motiv ideato, ovvero discutere su uno scottante ed attuale interrogativo per capire se “la sanità, in Calabria, è un peso o una risorsa?”.

Alla Biblioteca Comunale di Vibo Valentia, sabato 11 marzo, alle ore 10, Soccorso Capomolla, direttore del medical center don Mottola di Drapia aprirà i lavori, moderati da Giuseppe Sarlo, Portavoce di Ali di Vibonesità,  ponendo all’attenzione dei cittadini i dati della sofferenza sanitaria in Calabria con particolare riferimento al territorio vibonese. Chiamerà in causa la Regione Calabria ed il dipartimento della salute e rivelerà il cattivo stato di salute di Aziende Ospedaliere e Aziende provinciali ma punterà i fari anche contro la irresponsabilità della Conferenza dei sindaci, organo programmatorio della sanità territoriale.

Nell’ultima seduta il 50 per cento dei sindaci ha disertato, assurdamente, i lavori.

Il perché non è dato sapere. Ma all’appuntamento hanno preannunciato la loro presenza e partecipazione l’Ordine dei Medici, i Comitati pro Ospedale di Tropea, Nicotera, Serra San Bruno, Soriano e Pizzo, la medicina territoriale, le Associazioni e la stessa Croce Rossa Italiana  che superata la cultura della denuncia della pietosa condizione dei  nosocomi, del mancato rispetto degli impegni assunti negli anni passati e della sempre più carente e grave erogazione di ogni tipo di servizio,  vorranno capire se nel progetto di Roberto Occhiuto c’è un filo di speranza per superare gli atavici problemi di una sanità vibonese sempre più alla deriva.

Toccherà, infine, a Rubens Curia, già dirigente del dipartimento della salute, dell’Asp di Vibo Valentia e attuale portavoce di Comunità Competente trarre le conclusioni dell’atteso dibattito e proporre, per l’approvazione, un documento che rappresenti un inderogabile punto di svolta per spianare il percorso ad una sanità che freni le criticità e dia, una volta per sempre, nuove speranze al cittadino. Sarà una proposta volta a misurare la reale capacità della gestione di Roberto Occhiuto che tenta la sua ultima carta con Azienda Zero.

A casa con oltre un chilo e mezzo tra marijuana e hashish, arrestato

Un chilo di hashish e oltre 600 grammi di marijuana. E’ quanto ha trovato la polizia a casa di un uomo di Vibo Valentia. Inoltre, durante il controllo gli agenti hanno proceduto al ritiro cautelare di una pistola calibro 45 legalmente detenuta dall’indagato.

Inevitabile quindi l’arresto, cui è seguita l’udienza di convalida, al termine della quale l’uomo è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e a quello di dimora nel comune di residenza, con permanenza domiciliare notturna dalle 21 alle 7.

Morde un poliziotto al polpaccio, bloccato con il taser

Si scaglia contro gli agenti, ma viene fermato con il taser. E’ successo nei giorni scorsi a Vibo Valentia, dove un uomo si era rivolto agli agenti per segnalare che i suoi coinquilini non gli permettevano di rientrare a casa.

Intervenuta sul posto, un pattuglia è stata aggredita da una persona che dopo aver minacciato di colpire i poliziotti, prima con un bottiglia e poi con una sedia, è passata alle vie di fatto sferrando calci e pugni.

Nel frattempo sono sopraggiunti altri agenti, uno dei quali è stato morso a un polpaccio, riportando una ferita giudicata guaribile in sette giorni.

A quel punto, per fermare l’esagitato, si è reso necessario il ricorso al taser, che ha permesso di bloccare e trarre in arresto l’aggressore.

In seguito all’udienza di convalida l’uomo è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere.

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