Reggio : "Un fiore per la violenza contro le donne"

"Un fiore per la violenza contro le donne" , uno slogan che ha dato il titolo alla serata di beneficenza svoltasi ieri a Reggio Calabria, presso i campetti “Familari” di Pietrastorta.

Le avverse condizioni climatiche del 25 Novembre, giornata Internazionale della violenza contro le donne, data in cui l’evento era previsto, non hanno fermato la volontá di realizzarlo, posticipandolo al 7 dicembre. Una data qualunque, per gridare forte “ No alla violenza contro le donne.

L' iniziativa promossa da Forza italia e dalla cooperativa “In family”, é stata un momento di incontro, riflessione e sensibilizzazione sul tema. All’iniziativa hanno preso parte: Francesco Cannizzaro - Consigliere Regionale; Mary Caracciolo - Consigliere Comunale; Giusy Casile - Psicologa, Presidente della cooperativa “In Family”.

La serata é proseguita con un torneo di calcio a 5 femminile che ha visto impegnate le squadre Gym Blu Reggio, Mix Reggio, e Polisportiva Gallina. I fondi raccolti saranno devoluti in favore del Centro antiviolenza "Angela Morabito".

Vibo contro la violenza sulle donne, incontro con Annalisa Insardà

Nella settimana che introduce alla Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, anche Vibo Valentia fa sentire la sua voce a sostegno di una battaglia culturale e sociale di rilevante attualità e drammaticità.

Per il secondo anno consecutivo l'associazione ViboInsieme, in sinergia con il Centro Anti Violenza Donne di Vibo Valentia, l'associazione Isola che non c'è, il comitato Provinciale Asi, i Comitati Due Sicilie Calabria, e con l'importante sostegno del Sistema Bibliotecario Vibonese, organizza un incontro sul tema.

Martedì 22 novembre 2016, alle ore 17,15, nell'auditorium Santa Chiara, in via Ruggero il Normanno, si parlerà di “No alla violenza sulle donne. Parliamone”. All'evento parteciperà quale madrina l'attrice Annalisa Insardà. Molto impegnata in teatro, l'attrice di Laureana di Borrello ha recitato anche in importanti ed impegnate produzioni tv, come “Questo è il mio paese” e “Lea”.

Interverranno: la vice presidente del Cavd e psicologa Caterina Patania, il poeta Pippo Prestia, l'avvocato Carmen Muzzì, la scrittrice Teresa Averta, Titti Marzano, presidente Onlus Isola che non c'è, e Vincenzo Chindamo, fratello della imprenditrice Maria recentemente e misteriosamente scomparsa a Limbadi. Il lavori saranno introdotti da Gilberto Floriani e moderati da Michele La Rocca.

Saranno presenti il sindaco Elio Costa e il presidente del Consiglio Comunale Stefano Luciano.

“Tra le motivazioni che ci hanno spinto a continuare l'esperienza intrapresa un anno fa – spiega Michele La Rocca, presidente di ViboInsieme – c'è ancora la consapevolezza che molto c'è da fare. I parlano da soli: oltre cento paesi sono ancora privi di una legislazione specifica contro la violenza domestica e più del settanta per cento delle donne nel mondo sono state vittime nel corso della loro vita di violenza fisica o sessuale da parte di uomini. I progressi nelle politiche nazionali volte a ridurre la violenza sulle donne sono stati significativi, ma molto rimane ancora da fare, e noi nel nostro piccolo vorremmo dare l'input ad una svolta culturale e sociale definitiva”.

Anche l'amministrazione di Serra a Reggio Calabria per la manifestazione contro violenza sulle donne

L'amministrazione comunale di Serra San Bruno, guidata dal sindaco Luigi Tassone, ha preso parte oggi a Reggio Calabria alla manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne, promossa dal presidente della Regione, Mario Oliverio, a seguito della tristemente nota vicenda di Melito Porto Salvo, nel Reggino, dove una tredicenne è stata sottoposta per un lungo periodo a ripetute violenze e soprusi. In migliaia hanno risposto all'appello lanciato dal capo dell'esecutivo regionale, per non far vincere l'indifferenza; violare il muro di silenzio contro la violenza di genere e mostrare a tutto il Paese il volto di una Calabria determinata su grandi valori. Presenti anche, in rappresentanza dell'amministrazione serrese, gli assessori comunali Valeria Giancotti e Gina Figliuzzi ed il consigliere con delega all'Istruzione, Brunella Albano. Un'iniziativa lodevole, dunque, quella lanciata dal presidente Oliverio, tramite la quale si è voluto diffondere un messaggio chiaro: la Calabria non è la terra dei silenzi, delle paure e delle violenze. È la terra che non si rassegna a tutto ciò, sempre pronta a condannare ogni tipo di violenza. 

Violenza contro le donne, presentato progetto di legge per l’istituzione di un Osservatorio

“Abbiamo presentato un progetto di legge per l’istituzione in Calabria di un Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne allo scopo di monitorare, analizzare e studiare in maniera costante e sistematica tutti gli episodi di violenza perpetrati nei confronti del mondo femminile. Credo che un efficace strumento legislativo sia la risposta concreta e tangibile che l’istituzione regionale, superando logiche di schieramento, debba dare alle donne calabresi vittime di una violenza maschile che è diventata purtroppo la prima causa di morti femminili”. È quanto afferma il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò, aggiungendo: “La violenza sulle donne non è, infatti, solo il frutto di un’aggressione individuale. Ha un’inquietante dimensione sociale e domestica ed include i rapporti coniugali, tra partner e genitoriali. Si tratta inoltre di un fenomeno trasversale a ceti ed ambienti e bisogna andare a fondo per capire perchè cittadini ritenuti assolutamente normali, di ogni professione e livello culturale, attaccano l’identità delle loro mogli o compagne e perchè provano, e spesso riescono, ad umiliarla e distruggerla. Abbiamo messo a punto e presentato questo progetto di legge – prosegue Nicolò – perché le cronache anche recenti, gli studi specifici e i media mettono in luce il panorama allarmante di un fenomeno in gran parte ancora sommerso e perchè, su sollecitazione del dipartimento ‘Libertà civili e diritti umani’ di Forza Italia Calabria, abbiamo constatato che è indispensabile colmare in Calabria la lacuna di un apparato istituzionale privo di uno strumento per monitorare, censire e analizzare ogni tipo di violenza e discriminazione di genere raccordandosi anche con i Centri antiviolenza e col volontariato. Il testo legislativo – spiega l’esponente politico – si compone di sei articoli e non configura la nascita di un ‘carrozzone’, né dell’ennesimo ‘ente inutile’ ma di uno snello strumento operativo e di raccordo. Saranno affidate all’Osservatorio anche campagne di sensibilizzazione, informazione e formazione tese anche alla prevenzione. Pensiamo a promuovere protocolli d'intesa gratuiti tra soggetti istituzionali quali Province, Comuni, aziende sanitarie, consigliere di parità, uffici scolastici provinciali, Forze dell'ordine e del volontariato che operano sul territorio ma anche ad iniziative volte a facilitare la raccolta delle denunce e a fornire assistenza e sostegno alle vittime della violenza in tutte le fasi susseguenti al verificarsi di episodi specifici”.

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Tre rumeni segregano, rapinano e pestano ripetutamente una donna italiana: arrestati

A conclusione di serrate ed ininterrotte indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, la Squadra Mobile reggina, in collaborazione con il locale Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto tre cittadini rumeni, di 48, 49 e 48 anni, sussistendo nei loro confronti gravi indizi di reità per una rapina aggravata perpetrata ai danni di una donna italiana. I fatti contestati risalgono alla notte tra il 29 ed il 30 agosto allorquando una donna, che intratteneva una relazione sentimentale con il 48enne (V.R.) è stata coattivamente portata da quest’ultimo in un immobile diroccato nei pressi della locale Piazza del Popolo e lì costretta a subire continue e violente percosse sia da lui che dagli altri due arrestati. Nel corso della lunga notte, in cui la donna è stata segregata nei locali abbandonati della fatiscente struttura, tra l’altro abituale ritrovo di soggetti senza fissa dimora, la vittima è stata controllata a vista, senza possibilità alcuna di sfuggire ai suoi aggressori. Durante uno dei numerosi pestaggi patiti, inoltre, la vittima è stata rapinata di alcuni documenti personali, del proprio telefono cellulare e della somma di 85 euro, che custodiva nella borsa che aveva con sè e che invano ha cercato di proteggere. Solo nella mattinata dello scorso 30 agosto, la donna, approfittando di un momento di distrazione dei tre fermati, è riuscita a scappare, trovando poi, il giorno successivo, il coraggio di denunciare il tutto alla Polizia. La vittima, alla vista degli operatori di polizia, ha presentato numerose ecchimosi in varie parti del corpo. Erano le conseguenze evidenti dei violenti pestaggi cui era stata sottoposta e per i quali si sono rese necessarie le prime cure presso il locale nosocomio. Nel ricostruire, poi, in modo dettagliato la dinamica dei fatti agli investigatori della Squadra Mobile reggina, la donna ha riconosciuto senza alcun dubbio, in foto, i tre aggressori, che, immediatamente rintracciati, sono stato condotti in Questura e, sulla base dei numerosi e concordanti indizi raccolti nei loro confronti, sottoposti di iniziativa della polizia giudiziaria operante alla misura pre cautelare del fermo. I tre, inoltre, sono stati deferiti nell’immediatezza anche per sequestro di persona e lesioni. All’esito del giudizio di convalida il fermo è stato convalidato ed a carico dei tre è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere.

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Calci, pugni e bastonate alla convivente nel giorno contro la violenza sulle donne: arrestato

La storia si ripeteva da tempo. Ma ieri, giorno contro la violenza sulle donne, ha superato tutti i limiti. Un 42enne di origini rumene ha prima minacciato la sua convivente, poi ha usato le mani ed i piedi. Infine, si è servito di un bastone per completare il “capolavoro della vergogna”. Per la donna, che ha in particolare riportato ferite alla testa, si sono rese necessarie le cure mediche: ne avrà per 30 giorni. Ma, nel momento di maggior paura, ha trovato la forza di dire basta e denunciare. Così, i carabinieri della Compagnia di Rogliano sono intervenuti: a Mangone, hanno tratto in arresto l’uomo. Le accuse sono di maltrattamenti, minacce e lesioni. 

 

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Violenza sulle donne, Sculco: "Solidarietà sia reale, dare risorse ai centri che offrono servizi"

“’La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’, istituita ogni 25 novembre dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, deve superare le ritualità e coinvolgere, soprattutto in Calabria, cittadini, istituzioni, forze politiche e sociali. Dinanzi alle violenze che non cessano - afferma il consigliere regionale di ‘Calabria in Rete’ Flora Sculco - occorre che anzitutto le istituzioni si assumano le proprie responsabilità. Concordo - aggiunge - con quanti sostengono che dinanzi alle violenze contro le donne è necessario un approccio multidisciplinare e che, per cambiare le cose, sia indispensabile garantire la certezza della pena e, nel contempo, attuare una profonda trasformazione culturale. Per stare sul punto, tuttavia, e non scadere nella retorica, a mio avviso è indispensabile che la Regione sostenga e potenzi i centri antiviolenza e le case di accoglienza per donne in difficoltà. Si farebbe soltanto propaganda se, da un lato, si esprimesse solidarietà alle donne, ogni qual volta si è di fronte a casi eclatanti e, dall’altro, si negassero le risorse indispensabili per dare gambe e braccia alla legge regionale 21 agosto 2007 n. 20 recante ‘Disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri di antiviolenza e delle case di accoglienza per donne in difficoltà’. Una legge - sottolinea Flora Sculco - ha senso se, una volta approvata, diventa operativamente utile per i soggetti che ne sono i destinatari e per la società in cui vivono. Perciò, spero che in fase di Assestamento di bilancio regionale, come da impegno assunto dal Consiglio regionale su un mio specifico emendamento presentato ad aprile scorso, si assicuri copertura finanziaria alla legge regionale sui centri antiviolenza”. Conclude il consigliere regionale: “Destinando risorse importanti per i centri antiviolenza, intendiamo garantirne il funzionamento. Si tratta di centri che non offrono soltanto servizi preventivi, ma un sostegno fondamentale per garantire la dignità della donna e la sua libertà. Per ridare fiducia e voglia di vivere a donne colpite dalla violenza, occorre assicurare loro accoglienza e ascolto; consulenza psicologica, perché ogni situazione esige un intervento specializzato che consenta loro di elaborare l’accaduto, attribuendogli un significato che non determini stati patologici; mediazione familiare, affinché le donne possano affrontare i conflitti esplosi all’interno delle famiglie, e consulenza legale. Finanziando adeguatamente questi servizi preziosi offerti dai Centri sparsi in tutta la Calabria, porremo fine al silenzio ed all’indifferenza delle istituzioni pubbliche che, d’ora in avanti dovranno saper aprire, nella nostra regione, una pagina nuova e concretamente solidale”.

Violenza sulle donne, siglato il Protocollo d’intesa “Percorso rosa”

“La violenza sulle donne è da fronteggiare insieme e con ogni mezzo a nostra disposizione. Il Protocollo d’intesa ‘Percorso rosa’,  finalizzato alla prevenzione ed al contrasto della violenza sulle donne ed i minori - ha sostenuto la consigliera regionale Flora Sculco che questa mattina, in rappresentanza del Consiglio regionale, ha preso parte nella sala del Tricolore della Prefettura di Catanzaro alla firma del protocollo - è il primo in Calabria nel suo genere, istituito dal Prefetto di Catanzaro Luisa Latella dopo un intenso lavoro coordinato dall’avvocato Elena Morano Cinque, presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Catanzaro”. Ha aggiunto Sculco: “Nessuno può più stringersi nelle spalle, quando si toccano argomenti così delicati. E ognuno deve fare e fino in fondo il proprio dovere, per arginare fenomeni deplorevoli ed intollerabili. D’altra parte, il primo tratto originale del ‘Percorso rosa’ consiste nell’aver messo in rete per contrastare le violenze su donne e minori, le forze dell’ordine, le istituzioni giudiziarie, le strutture sanitarie, gli enti locali, la Regione, gli Uffici della Consigliera di Parità, i Centri e sportelli antiviolenza, gli ordini professionali,  il mondo delle associazioni. Insomma, un insieme di soggetti che dovranno organizzare un circuito di prevenzione atto a impedire ed in ogni caso ad intervenire, tempestivamente e con cognizione di causa, tutte le volte che la violenza si consumerà ai danni di donne e minor e di soggetti particolarmente fragili. Nel complimentarmi con tutti coloro che hanno reso possibile questo importante risultato - ha concluso Sculco - assicuro la mia totale disponibilità a farmi portavoce in Consiglio regionale di ogni esigenza legislativa ed amministrativa, auspicando che il protocollo di Catanzaro possa essere importato anche nelle altre province”. 

 

    

 

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