Violazione degli arresti domiciliari, 30enne finisce in carcere nel Vibonese

Era stato segnalato diverse volte fuori casa in orari non consentiti dagli arresti domiciliari. I carabinieri ne avevano registrato e segnalato il comportamento anomalo è così, stamattina, il Tribunale di Vibo Valentia ha emesso un’ordinanza, notificata dai militari della Stazione di Zungri, in seguito alla quale Angelo Accorinti, 30 anni del luogo, è passato dagli arresti domiciliari, alla detenzione in carcere.

Accorinti è stato, quindi, tradotto al carcere di Vibo Valentia a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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Nicotera,controlli del territorio: rinvenuto arsenale di armi e proiettili

Nella giornata di ieri, i Carabinieri di Nicotera e Nicotera Marina, durante le attività di controllo a contrasto dei fenomeni di furto, sono giunti al rinvenimento di un intero arsenale di armi riconducibili a C.S., che abilmente, in una delle sue abitazioni, occultava, tra le altre cose, ben 2 pistole, 1 fucile carabina, 1 carabina ad aria compressa, diversi serbatoi per pistole e diverse centinaia di proiettili: è così che è stato posto agli  arresti domiciliari,in attesa della decisione dell'A.G.

 I militari, durante la suddetta operazione, si sono imbattuti in un drone in volo sopra di loro durante lo svolgimento dei controlli nella zona Contrada Casabianca: gli stessi sono stati costretti ad abbattere il drone in quanto, per motivi ancora da individuare, dopo aver sorvolato la zona in cui i militari effettuavano l'operazione, è repentinamente sceso in picchiata verso di essi. 

Lo stesso drone è stato sottoposto a sequestro e messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Nella stessa zona, in un appezzamento di terreno, sono state rinvenute due buste contenenti 225 gr. di marijuana, sequestrata a carico di ignoti.

 

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Bancarotta fraudolenta: misura cautelare per marito e moglie, sequestrati 800 mila euro

La guardia di finanza di Castrovillari ha dato esecuzione a una ordinanza di misure cautelari personali e contestuale sequestro preventivo di beni mobili ed immobili, emesse dal Tribunale di Castrovillari nei confronti di B.M., di anni 46, e B.A., di anni 40, coniugi, entrambi di Altomonte, accusati dei reati di bancarotta fraudolenta documentale e distrattiva.

L’attività rappresenta l’epilogo di una complessa indagine espletata dalle fiamme gialle, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, coordinata dal Procuratore Capo Eugenio Facciolla e diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica Angela Continisio.

 In particolare, in relazione alla gestione fallimentare di una società di San Lorenzo del Vallo, esercente attività di smaltimento di rifiuti, sono state avviate indagini di polizia giudiziaria finalizzate a verificare la possibile bancarotta fraudolenta della società, in quanto le casse societarie risultavano “svuotate” e l’impresa “spogliata” di beni per un valore pari a circa 4 milioni e 300 mila euro, a danno dei creditori.

Dall’analisi della documentazione reperita nel corso delle indagini e da perquisizioni, sono emersi gravi indizi di frode in capo all’amministratore della società fallita, e ad altra persona con lui concorrente nei reati contestati, entrambi destinatari dei provvedimenti giudiziari restrittivi della libertà personale. Di fatto, l’amministratore della società in dissesto economico, mediante artifizi documentali e contabili, nonché attraverso la presentazione di falsi bilanci, aveva trasferito fraudolentemente la gran parte dei beni dell’impresa ad una nuova società amministrata dal concorrente nel reato – a tutt’oggi operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti – e che era stata da loro stessi creata nella stessa sede.

In particolare, mediante l’espediente dell’aggiornamento degli atti catastali ad opera della complice, moglie e amministratore della nuova società, avevano accatastato a favore di quest’ultima, a titolo di proprietà, un intero complesso aziendale composto da capannone industriale, uffici, alloggi e macchinari.

L’amministratore è stato assegnato agli arresti domiciliari, mentre per la donna il giudice ha disposto l’obbligo di firma presso le forze di polizia.

I finanzieri hanno inoltre posto sotto sequestro beni mobili ed immobili sottrattati fraudolentemente alla procedura fallimentare, per un valore pari ad 850 mila euro. 

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Un arresto per evasione dai domiciliari

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 61 anni già sottoposto agli arresti domiciliari presso la struttura annessa alla parrocchia Santa Maria Assunta di Castellace, ad Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria, per il reato di evasione. P.R., di nazionalità bulgara, è stato sorpreso dai militari operanti mentre si allontanava illecitamente dal luogo di detenzione domiciliare.

Accecato dalla gelosia, si scaglia contro l'ex moglie: bloccato e arrestato

Danneggiamento aggravato, minaccia grave, violazione di domicilio: sono i reati di cui deve rispondere un uomo colto sul fatto dai Carabinieri che lo hanno arrestato. Secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma, accecato dalla morbosità, ha raggiunto l'abitazione in cui vive la sua ex moglie, a Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, e fatta irruzione all'interno, ha rivolto pesanti minacce alla sua vita danneggiandole, poco dopo, l'automobile con una pietra trovata accanto. A fermare l'ira dell'aggressore è stato soltanto il rapido arrivo dei Carabinieri che hanno così evitato ulteriori conseguenze. Espletate le formalità di rito, il magistrato ha ordinato a suo carico la detenzione domiciliare. 

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Aggredisce un Vigile Urbano e finisce agli arresti domiciliari

Nella mattinata di oggi i Carabinieri hanno eseguito nei confronti di un 26enne un'ordinanza di custodia cautelare, emessa il 12 maggio scorso dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, il quale ha concordato pienamente con la richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, e lesione personale, commessi a Corigliano Calabro il 12 aprile ai danni di un poliziotto municipale del luogo. L’arrestato è stato sottoposto dai militari del Nucleo Operativo della locale Compagnia  al regime degli arresti domiciliari presso propria abitazione. 

Aveva cocaina in casa: arrestato operatore scolastico

I Carabinieri hanno arrestato e ristretto ai domiciliari un operatore scolastico di 59 anni con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma di Petilia Policastro, in provincia di Crotone, l'uomo, di Mesoraca, custodiva dentro casa tre bustine di cellophane contenenti complessivamente 1,5 grammi di cocaina. La scoperta è avvenuta perquisendo nel pomeriggio di sabato la casa del 59enne, F.S., al quale i Carabinieri, presentatisi in abiti borghesi, hanno posto sotto sequestro anche la somma di 350 euro in contanti. 

 

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Diciannovenne arrestato per due rapine

Si è conclusa alle prime ore dell’alba di oggi una importante operazione di polizia svolta dai Carabinieri che ha portato all’arresto di un 19enne originario di Siderno, gravemente indiziato della commissione di due rapine perpetrate nei primi mesi del 2015, ai danni di alcuni esercizi commerciali della stessa cittadina ionica. L’arrestato è stato sottoposto dai militari dell'Arma del Gruppo di Locri alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

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