Perseguita una donna e il suo compagno, arrestato

I carabinieri della Compagnia di Crotone hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal locale tribunale, a carico di un 36enne, cutrese, ritenuto responsabile del reato di “atti persecutori”.

Le indagini condotte dai militari dell’Arma hanno permesso di raccogliere gravi indizi di reato, far luce sulle reiterate molestie e minacce commesse dall’uomo nei confronti di una donna e del compagno e di attivare la procedura di “tutela delle vittime della violenza domestica e di genere”.

L’arrestato, terminate le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari.

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Minaccia di morte l’ex compagna e il figlio minore, arrestato

Un 51enne è stato arrestato a Reggio Calabria perché accusato di atti persecutori.

L’arresto è scaturito in seguito ad una chiamata al 113 con la quale è stata segnalata la presenza sul lungomare di un uomo che minacciava di morte l’ex compagna.

All’arrivo degli agenti, il 51enne avrebbe cercato di allontanarsi in auto, ma è stato raggiunto e bloccato. E’ scattata, quindi, una perquisizione durante la quale nell’auto dell’uomo sono stati rinvenuti un paio di forbici e un coltello a serramanico.

Nel frattempo, ai poliziotti di un’altra pattuglia, la donna ha dichiarato che l’ex compagno, oltre a danneggiarle la fiancata dell’auto con un oggetto appuntito, avrebbe minacciato di morte lei, il loro figlio minore ed un suo conoscente.

Le parole della presunta vittima hanno trovato conferma nelle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza presenti nell’area teatro della presunta aggressione.

La donna, peraltro, all’inizio di questo mese aveva denunciato che da circa un anno l’ex compagno, non accettando la fine del loro rapporto, aveva posto in essere condotte vessatorie e violente sfociate anche in minacce, danneggiamenti, pedinamenti e insistenti telefonate.      

L’uomo, quindi, oltre ad essere stato arrestato per atti persecutori, è stato denunciato per minacce, danneggiamento aggravato e possesso ingiustificato di strumenti idonei a recare danno alla persona.

Al termine delle formalità di rito, il 51enne è stato posto ai domiciliari.

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Atti persecutori contro i familiari, 62enne finisce in manette

I carabinieri della Stazione di Crutro (Kr) hanno eseguito un’ordinanza di custodia  cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Crotone, nei confronti di un 62enne del luogo.

La misura è scaturita in seguito alle risultanze investigative che hanno permesso di fare luce sulla responsabilità dell’uomo, in merito ad alcuni atti persecutori consumati nei confronti dei familiari.

L’arrestato dopo le formalità di rito è stato tradotto nella casa circondariale di Crotone.

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Calunnia, danneggiamento e atti persecutori, manette per un 66enne

I poliziotti del Commissariato di Polistena (Rc), hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip presso il Tribunale di Palmi, a carico di Rocco Corica, 66 anni, ritenuto responsabile dei reati di calunnia, danneggiamento seguito da incendio e atti persecutori.

Per l’accusa, l’uomo, tra il 2017 ed il 2019, avrebbe inviato una serie di esposti anonimi per incolpare falsamente di alcuni reati una persona di Polistena.

Come se non bastasse, ad agosto 2017, l’arrestato, per ben due volte, avrebbe cosparso l’autovettura del malcapitato con liquido infiammabile, danneggiandola; quindi avrebbe inviato una lettera anonima agli investigatori per informarli della presenza di alcune cartucce sotto al sedile del mezzo.

Alla luce degli episodi accaduti, la vittima ha infine deciso di lasciare la propria abitazione, per trasferirsi, con la famiglia, in un altro comune.

Pertanto, in seguito alle indagini, a carico di Corica, nella cui casa sono state rinvenute armi e munizioni regolarmente detenute, è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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Serra: compie atti persecutori contro una donna, 40anne finisce in manette

I carabinieri della Stazione di Serra San Bruno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal tribunale di Vibo Valentia, su richiesta della locale procura, nei confronti di un 40enne del luogo, ritenuto responsabile di atti persecutori e lesioni.

L'uomo, in seguito ad alcune denunce formalizzate da una donna del posto, era stato già raggiunto dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Incurante del provvedimento, il 40enne avrebbe continuato a molestare e minacciare la vittima.

L’episodio più grave si sarebbe verificato nei primi giorni di settembre, quando la donna sarebbe stata aggredita mentre si trovava in auto.

Nell'occasione, nonostante l'aggressione subita, la donna era riuscita a scappare ed a raggiungere la Stazione carabinieri di Serra San Bruno, dove i militari, dopo aver attivato la macchina dei soccorsi, hanno iniziato a raccogliere elementi investigativi utili a ricostruire la vicenda.

In pochissimi giorni, grazie anche alla nuova legge 69/2019, meglio conosciuta come “Codice rosso”, entrata in vigore da poco più di un mese, è stata emanata la misura cautelare al fine di tutelare la donna.

Per il 40enne sono quindi scattati gli arresti domiciliari.

 

Minaccia l'ex compagna con una pistola: in carcere un 75enne

Gli agenti del Nucleo Volanti, in forza presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, hanno tratto in arresto in flagranza di reato A.G., pensionato 75enne, ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori nei confronti dell’ex-compagna, nonché di porto abusivo di armi e detenzione abusiva di munizioni. Secondo la ricostruzione dei fatti, accaduti a Reggio Calabria, l’uomo, già nella serata di ieri, avrebbe atteso la donna sotto casa, minacciandola con una pistola. Fortunatamente, la donna è riuscita  a scappare rifugiandosi, terrorizzata, in casa di un’amica. Nella giornata odierna poi, nel fare rientro presso la sua abitazione, la vittima ha nuovamente incontrato l’uomo e contattato il numero di emergenza "113", in quanto seriamente preoccupata per la propria incolumità. Intervenuti tempestivamente, gli agenti delle Volanti hanno bloccato l’uomo, trovato in possesso di un revolver, con relativo munizionamento. Dalla successiva attività di indagine, gli agenti della Polizia di Stato hanno ricostruito un quadro di persecuzione ai danni della malcapitata, ormai perdurante da tempo. Inoltre, la successiva perquisizione presso l’abitazione dell’uomo, ha permesso di rinvenire alcune munizioni illegalmente detenute.  Per questi motivi, gli uomini del Nucleo Volanti hanno tratto in arresto in arresto A.G. per i reati di atti persecutori, porto abusivo di armi e detenzione abusiva di munizioni, traducendolo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, presso la locale Casa Circondariale.

 

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Atti persecutori: un arresto nel Vibonese

Un uomo di 36 anni è stato tratto in arresto per il reato di atti persecutori. L'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di C.C., di Nicotera,in provincia di Vibo Valentia, è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Laureana di Borrello sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Palmi. Il provvedimento restrittivo è stato attuato a Nicotera. 

Minaccia e investe l'ex compagna: denunciato dalla Polizia

Nella scorsa nottata personale della Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà un uomo di 29 anni, accusato di atti persecutori e minacce aggravate nei confronti dell’ex compagna.  In particolare, nella scorsa notte personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico è intervenuto in Via Panebianco, a Cosenza, a seguito di una segnalazione di incidente stradale. Portatisi sul posto, gli agenti hanno prestato immediatamente soccorso ad una giovane donna, di nazionalità ucraina, coinvolta nel sinistro. La ragazza, dopo i primi momenti di disorientamento, ha dichiarato agli operatori di Polizia che, nel transitare con la propria autovettura in Via Panebianco, era stata violentemente tamponata da un’altra auto, perdendo così il controllo del proprio mezzo e finendo con l'urtare altri veicoli parcheggiati sul lato destro della strada. La stessa ha affermato che il conducente dell’auto che aveva causato l’incidente era T.D.A., suo ex compagno, cittadino polacco, che poi si era dato alla fuga. La donna ha dichiarato che già nella tarda serata, mentre era a passeggio con il proprio cane in un parco della città, era stata importunata dal denunciato che, dopo averla spintonata ripetutamente, l’aveva minacciata ed ingiuriata. Le azioni persecutorie perpetrate da T.D.A. ai danni della giovane vittima erano già state oggetto di denuncia e di ammonimento emesso dal Questore di Cosenza, Luigi Liguori.

 

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