Superbonus 110 per cento, Lo Schiavo: "La Regione Calabria si attivi a sostegno delle imprese"

«La Giunta ed il Consiglio regionale diano seguito alla mia mozione sui crediti fiscali relativi al cosiddetto “Superbonus 110 per cento” approvata all’unanimità lo scorso giugno. Si ascolti il grido di allarme delle organizzazioni di categoria, in particolare del presidente di Ance Calabria e del Comitato Mezzogiorno di Ance Giovan Battista Perciaccante, che denuncia a gran voce il rischio di fallimento di migliaia di imprese edili calabresi, in forte crisi a causa del blocco dei crediti fiscali legati al superbonus».

Lo chiede, in un comunicato stampa, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, ricordando la mozione con la quale ha chiesto lo sblocco della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi. Mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale nel giugno scorso.

«La Calabria, come sappiamo - aggiunge Lo Schiavo -, è regione fragile dal punto di vista economico e i 500 milioni di crediti in “portafoglio” rappresentano linfa vitale per le imprese. Senza una reale e rapida soluzione in merito ai crediti fiscali è altissimo il rischio del blocco di circa 3mila cantieri e conseguente fallimento per circa 800 imprese, con ricadute sociali per gli oltre 4mila occupati nel settore senza contare gli ulteriori effetti negativi su tutto l’indotto dell’intera filiera. Per queste ragioni ritengo sia urgente che la Regione intervenga acquistando da banche e intermediari finanziari i crediti generati dal “Superbonus 110%”, attraverso una procedura selettiva di cessioni prive di contenzioso. L’idea che circola è quella di “prendere in carico” la quota annuale immediatamente utilizzabile dalla Regione in compensazione mediante modello F24 nel corso della stessa annualità. Ritengo che sia utile in tal senso la proposta di legge depositata dai colleghi Graziano e De Nisi, che sottoscrivo pienamente, ma ritengo sia altrettanto importante che la Giunta regionale provveda, con propria deliberazione, al più presto, ad individuare le tipologie di tributi e contributi regionali rispetto ai quali si possa opera la compensazione e a definire il loro ammontare. I presidenti di Giunta e Consiglio regionale, Roberto Occhiuto e Filippo Mancuso, diano priorità, per le rispettive competenze, alla questione e si attivino per evitare il crack economico di un settore fondamentale dell’economia regionale».

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"Majorino offende la Calabria", l'ira di Nesci (FdI)

“L’On. Majorino si è dimostrato un ignorante politico, poiché evidentemente ignora quanto la Calabria sia una regione laboriosa, ricca di eccellenze, di storia e di esempi positivi”. Questa la presa di posizione dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia Deni Nesci in seguito alle parole dell’On. Pierfrancesco Majorino, candidato alla presidenza della Regione Lombardia per il centrosinistra, che in una trasmissione tv ha dichiarato “La Regione Lombardia non è la Calabria, è una Regione che ha grandi potenzialità, un sacco di gente che si dà da fare, ha tante persone sul territorio impegnate in progetti sociali, culturali”.

  “Una superficiale e surreale posizione di un personaggio politico lontano dalla realtà, che offende con becera leggerezza una grande comunità, le cui grandi professionalità ricoprono ruoli di primo piano nel panorama nazionale e non solo. E’ questa pochezza di stile, di contenuti e di rispetto ciò che mette in campo il centrosinistra; pertanto rivolgo un appello a tutti gli elettori ‘calabresi’ in Lombardia: votate per il centrodestra e per Fratelli d’Italia, per assicurare un futuro di buon governo alla vostra regione ma nel rispetto di tutte le identità e le specificità che compongono la nostra splendida Patria”. Conclude Nesci.

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Omicidio in Calabria, fermato il presunto responsabile

E' stato fermato dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Gruppo di Gioia Tauro il presunto responsabile dell'omicidio di Massimo Lo Prete, il 50enne ucciso ieri sera in un distributore di carburante sulla statale 18, a Gioia Tauro.

Al momento non sono state rese note le generalità dell'indagato, la cui posizione è al vaglio dell'autorità giudiziaria.

Giovane disperso in Calabria, attivate le ricerche

Sono state attivate alle 14.30 di oggi le procedure di ricerca di un 32enne di cui si sono perse le tracce nel comune di San Nicola Arcella (Cs). 

L'uomo, originario della provincia di Bari, l'altro ieri avrebbe comunicato ai familiari di recarsi in una località nei pressi di Praia a Mare. 

Le ricerche si sono concentrate a San Nicola Arcella dove è stata localizzata la Volvo V70 del 32enne.

Alle ricerche prendono parte le forze dell'ordine e i vigili del fuoco del distaccamento di Scalea. 

Continuano gli sbarchi d’immigrati in Calabria, fermati sette scafisti

Sette persone, ritenute responsabili di tre distinti sbarchi avvenuti nei giorni scorsi nei porti di Roccella Ionica (Rc) e Reggio Calabria, sono stati sottoposti a fermo dalla polizia e dalla guardia di finanza.

In particolare, le fiamme gialle e gli agenti del Commissariato di Siderno hanno fermato due uzbechi, ritenuti responsabili dello sbarco di 46 persone, avvenuto il 9 dicembre scorso e due siriani, ritenuti responsabili dello sbarco di 105 extracomunitari, avvenuto l’8 dicembre scorso.

Analoga attività è stata svolta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dalla guardia di finanza, che hanno sottoposto a fermo tre cittadini turchi, ritenuti responsabili dello sbarco di 86 immigrati, avvenuto il 6 dicembre scorso presso il porto della città dello Stretto.

Tutti gli immigranti clandestini sono stati denunciati per l’ingresso illegale nel territorio nazionale, mentre i fermati sono stati associati alle case circondariali di Locri e Reggio Calabria Arghillà.

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Operazione "Blu notte" contro la 'ndrangheta, il plauso del ministro Piantedosi

"Le operazioni condotte dai carabinieri a Reggio Calabria ed a Brescia testimoniano ancora una volta l'impegno straordinario di magistratura e forze dell'ordine contro le organizzazioni criminali che colpiscono il tessuto economico e sociale del nostro Paese".

Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, commentando l'esecuzione, in 16 province italiane, di decine di misure di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone ritenute gravemente indiziate di associazione di tipo mafioso, porto e detenzione di armi comuni da guerra, estorsioni e usura.

"Le operazioni di oggi, che hanno fatto emergere le dinamiche e gli assetti interni di una cosca ‘ndranghetista attiva nel narcotraffico, nelle estorsioni e nel controllo delle attività imprenditoriali, con interessi ramificati in tutto il Paese e in diversi Stati esteri, evidenziano l’azione pervasiva delle organizzazioni criminali, la forza che esercitano su ampie zone del territorio, la loro proiezione sull’intero territorio nazionale ed i consolidati legami internazionali. La priorità delle istituzioni e delle forze di polizia è quella di combattere questi sodalizi criminali che aggrediscono e sfruttano le risorse del nostro tessuto economico e sociale con l'obiettivo di incrementare i propri profitti illeciti. Tutelare l’economia contro le infiltrazioni criminali è una premessa indispensabile per la crescita dei territori vessati dalla criminalità mafiosa ed a cui dobbiamo garantire sicurezza e legalità".

 

 

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Qualità della vita, Saccomanno (Lega): "Calabria ancora ultima, indispensabile un cambio di passo"

“Nulla è cambiato! Ancora la Calabria è ultima per qualità della vita. Questo è l’amaro resoconto della graduatoria nazionale dell’annuale rapporto del “Sole 24 ore”. Le cinque città calabresi in fondo alla classifica. A parte il buon clima per il resto buio totale! Dati questi che devono far riflettere e che comprovano la grande difficoltà della regione di poter fare dei passi avanti dinnanzi ad un disastro esistente da oltre 20 anni a causa di una palese mala politica. La Calabria ha tutte le condizioni e gli elementi per poter, veramente, diventare una regione di rilievo e ove la vita potrebbe essere migliore rispetto a tanti altri luoghi. Ma, pur avendo delle enormi risorse naturali, non riesce a decollare per una politica che ha commesso tanti errori e specialmente nella assoluta assenza di seria programmazione. Non si può vivere alla giornata per affrontare le urgenze di sempre! E’ indispensabile che si comincino ad affrontare le criticità costruendo dei piani decennali e su questi poi proseguire affrontando sia le urgenze giornaliere che gli interventi strutturali. La Lega è pronta ad affrontare la sfida e, comunque, si augura che si voglia veramente cambiare passo e si cominci a correre per superare quelle disuguaglianze che, invece, di diminuire sono in forte aumento”.

Lo scrive in un nota, il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno.

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Rapporto Svimez, il Sud rischia di rimanere povero e assistito

Le previsioni sull’economia del Mezzogiorno presentate oggi dalla Svimz sono crudeli: si stima che nel 2023 il Pil del Sud diminuirà (-0.4%), mentre quello dell’Italia aumenterà, sebbene a bassi tassi (+0,5%). Dopo la ripresa post-covid, avremo un rallentamento dell’economia italiana che rischia di allargare i divari Nord-Sud. Per caratteristiche strutturali e per composizione della spesa delle famiglie, gli effetti della crisi energetica e della spirale inflazionistica sono asimmetrici: stanno colpendo di più le famiglie (+2.8% di nuovi poveri a Sud; 0.35% nel Centro-Nord) e le imprese (il 20% dell’incremento della spesa energetica graverà a Sud, a fronte di un peso del 10% delle imprese in termini di valore aggiunto) meridionali, con l’effetto di accentuare la desertificazione industriale e l’ampliamento delle aree di povertà.

Chiara anche la visione della Svimez sul futuro del Sud: non si può avere crescita senza industria. È chiaro, quindi, che lo sforzo del paese e dei governi regionali deve essere quello di massimizzare l’efficacia delle politiche di sviluppo del Pnrr e della nuova programmazione comunitaria: sprecare queste occasioni con spese improduttive significherà assecondare l’irreversibile processo di impoverimento dell’economia e della società meridionale. Rischiamo di rimanere pochi, poveri e assistiti.

*Presidente di OpenCalabria -Prof. Ordinario di Politica Economica, UniCal.

 

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