Sorpresi a bruciare cavi elettrici, arrestati

Nel corso di un servizio di ordine pubblico presso la nuova Tendopoli ministeriale di San Ferdinando (Rc), i carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro ed i poliziotti del Commissariato della città della Piana, hanno tratto in arresto due cittadini romeni, il 38enne Balog Petru e il 25enne Nica Ionut, colti in flagranza del reato di combustione illecita di rifiuti.

A richiamare l'attenzione delle forze dell'ordine è stata la colonna nera di fumo che si levava dall’area limitrofa all’ex baraccopoli smantellata lo scorso anno.

Giunti sul posto, militari e agenti hanno sorpreso i due cittadini stranieri in procinto di bruciare 26 chili di cavi elettrici, per recuperare il rame contenuto al loro interno.

In seguito all’esito del giudizio direttissimo, i due sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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Ruba cavi in rame, ma è costretto ad abbandonarli per l'intervento della polizia

I poliziotti della questura di Reggio Calabria hanno recuperato mezzo quintale di rame, contenuto nei cavi rinvenuti in un passeggino abbandonato.

In particolare, in seguito ad una chiamata al 113, gli agenti sono intervenuti sul lungomare di via Calamizzi, dove era stata segnalata la presenza di un uomo che, con fare sospetto, spingeva un passeggino.

Raggiunto il luogo indicato, i poliziotti hanno individuato la persona segnalata, la quale, alla loro vista, si è data a precipitosa fuga, abbandonando il passeggino, al cui interno sono stati rinvenuti alcuni rotoli di cavi elettrici.

Il peso dei cavi, che erano stati rubati, ammonta a circa 50 chili.

Una volta sequestrato il materiale rinvenuto, gli agenti hanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per identificare il responsabile del furto.

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Sorpresi a incendiare cavi di rame rubati, due fratelli in manette

Due fratelli reggini, S.V. e A.V., di 44 e 47 anni, sono stati arrestati dalla polizia di Stato di Reggio Calabria, perché sorpresi ad incendiare cavi di rame.

L’arresto è scaturito in seguito ad una telefonata alle forze dell’ordine con la quale è stata segnalata la presenza di una densa nube di fumo, in località San Gregorio della città dello Stretto.

Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato i due fratelli intenti ad incendiare un ingente quantitativo di cavi di rame, di provenienza furtiva, al fine di separare il metallo dalla guaina esterna.

Oltre ai 140 chili di rame rinvenuti, il cui valore commerciale si aggira sui mille euro, i poliziotti hanno sequestrato l’auto usata per il trasporto.

Per i due fratelli, invece, sono scattati gli arresti per ricettazione e combustione illecita di rifiuti.

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Scoperti dai Carabinieri mentre rubavano cavi dell'Enel: arrestati due giovani

Un ventiquattrenne ed un diciottenne sono stati colti in flagrante ed arrestati dai Carabinieri della Stazione di Cosenza Principale. Rispondono del reato di furto aggravato. I militari dell'Arma li hanno individuati in via Bendicenti. I due, armati di cesoie e tronchesi, stavano prelevando cinquecento metri di cavi in rame da una linea elettrica dell'illuminazione pubblica, compresi quelli in fabbrica ottica. Il bottino è stato riconsegnato agli addetti dell'Enel. I giovani attenderanno in camera di sicurezza il processo che sarà celebrato per direttissima. 

 

 

Sventato dai Carabinieri un furto di cavi di rame

I Carabinieri hanno impedito che ignoti rubassero cavi di rame lungo la linea telefonica. I malviventi erano entrati in azione nelle vicinanze della caserma di San Marco Argentano, in provincia di Cosenza. Resisi conto di ciò che stava succedendo, gli uomini in divisa sono prontamente entrati in azione. Alla loro vista i responsabili del tentato furto si sono dileguati ed i Carabinieri sono così riusciti a recuperare quasi cento metri di cavo in rame oltre a due tronchesi di grandi dimensioni utilizzate dai criminali per mettere a segno il colpo. 

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