Nessuna traccia del commercialista scomparso da Spadola, le ricerche proseguono

Ancora nessuna traccia di Bruno Lacaria, commercialista 52 enne di Spadola scomparso nella mattinata di ieri. Il professionista, secondo quanto si è potuto apprendere, sarebbe uscito come tutti i giorni questa mattina alle 7,25 per recarsi a lavoro nello studio di Chiaravalle, ma prima avrebbe fatto la solita sosta al bar per prendere un caffè.

La macchina di sua proprietà, una Fiat Stilo con all’interno borsa e cellulare, sarebbe rimasta parcheggiata proprio davanti al bar e l'ipotesi che si sta facendo avanti col passare delle ore è che l'uomo possa essere salito a bordo di un'altra auto per poi sparire nel nulla.

A denunciarne la scomparsa è stata la moglie che non vedendolo rientrare ha lanciato l’allarme. Al momento della scomparsa indossava un giubbotto beige, un maglioncino grigio, una camicia azzurra e un pantalone. I parenti e gli amici lanciano un appello a chiunque possa darne notizia di farsi vivo. Anche il sindaco Giuseppe Barbare è in prima persona impegnato nelle ricerche del professionista. Ricerche che sono durate tutte la notte ma che non hanno prodotto alcun risultato, l’uomo sembrerebbe essere sparito dal nulla. Più le ore passano e maggiore è l’angoscia.

Le indagini sulla sparizione sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno guidata dal Capitano Mattia Ivano Losciale. Gli investigatori non trascurano nessuna traccia e stanno passando al setaccio gli ultimi movimenti del professionista antecedenti al giorno della scomparsa.

 

 

La Polizia ha arrestato un commercialista e custode giudiziario

Un commercialista di 53 anni che espleta anche il ruolo di custode giudiziario è stato tratto in arresto dagli agenti del Commissariato di Polizia di Bovalino, coadiuvati dai colleghi della Squadra Mobile di Reggio Calabria. Del professionista finito in manette non è stata fornita l'identità. L'inchiesta sfociata nella cattura eseguita oggi era iniziata cinque mesi fa sotto il diretto coordinamento della Procura della Repubblica di Locri. Secondo quanto sostengono gli inquirenti, il 53enne avrebbe ripetutamente richiesto soldi ad una persona per conseguire agevolazioni in un caso giudiziario.

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