In auto con 290 grammi di marijuana, un uomo e un ragazzo finiscono nei guai

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno arrestato B.D., di 30enne e denunciato un minorenne per detenzione illecita di sostanza stupefacente.

In particolare, durante un servizio di controllo del territorio nella popolosa frazione di Cantinella di Corigliano, i militari hanno notato un suv, che alla loro vista, ha arrestato repentinamente la corsa.

Gli uomini dell'Arma hanno quindi deciso di controllare il veicolo, nel quale viaggiavano il conducente e un passeggero di 16 anni, entrambi residenti nella Locride.

Nel corso della successiva perquisizione, sotto la tappezzeria del portabagagli, i militari hanno rinvenuto una busta di cellophane con 290 grammi di marijuana.

Dopo aver sequestrato lo stupefacente, i carabinieri hanno tratto in arresto B.D., il quale, al termine delle formalità di rito è stato condotto nella casa circondariale di Castrovillari.

Per il minorenne, invece, è scattata la denuncia a piede libero per detenzione illecita di sostanza stupefacente.

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Violazioni alla legge sulla caccia, denunciati tre cacciatori

I carabinieri forestale della Stazione di Corigliano (Rc) hanno denunciato tre cacciatori per violazione della legge sulla caccia.

In particolare, due uomini, originari del napoletano, sono stati fermati in località “Casone” nel comune di Cassano Jonio mentre esercitavano l’attività venatoria con l’ausilio di un richiamo meccanico a funzionamento elettromagnetico, di cui è vietato l'utilizzo.

I cacciatori sono stati trovati in un appostamento temporaneo realizzato sulla spiaggia ed a nulla è valso, all’arrivo degli uomini dell'Arma, il tentativo di occultare il richiamo sotto la sabbia.

I militari di Corigliano, in collaborazione con i colleghi del Soarda (Sezione operativa antibracconaggio e reati in danno degli animali) e del Reparto carabinieri Parco di Cerchiara, li hanno colti in flagranza di reato e sequestrato loro armi e munizioni.

Un altro cacciatore, sempre del napoletano fermato per un controllo nella zona, è stato denunciato invece perché esercitava l’attività venatoria con un fucile sprovvisto di riduttore, ospitando nel serbatoio un numero maggiore di cartucce consentite, azione che ha alterato le caratteristiche dell’arma da fuoco.

Oltre alla denuncia è stato posto sotto sequestro il fucile calibro 12.

Viola il divieto di avvicinamento all'ex, arrestato

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno tratto in arresto un 51enne, accusato di maltrattamenti in famiglia e violazione del divieto di avvicinamento all'ex coniuge.

In particolare, l’uomo avrebbe continuato a perseguitare l'ex compagna, nonostante, a giugno scorso, fosse stato raggiunto da un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla parte offesa per i reati di maltrattamenti in famiglia.

In diverse occasioni, il 51enne si sarebbe presentato sotto la casa o il posto di lavoro della donna, arrivando, in un’occasione, a seguirla nel parcheggio di un supermercato per cercare di costringerla con la forza a scendere dall'auto.

Pertanto, in seguito all'ennesima denuncia presentata dalla malcapitata, il presunto stalker è stato posto ai domiciliari.

 

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Frontale tra due auto sulla Ss106, un ferito grave

Terribile schianto in contrada Torricella, sul tratto della statale 106 che attraversa il territorio del comune di Corigliano-Rossano, dove, nella tarda mattinata di oggi, una Fiat Punto e un’Audi A4 si sono scontrate frontalmente.

Nell'impatto, le cui cause sono in corso d'accertamento, entrambi gli automobilisti sono rimasti feriti.

A destare preoccupazione sono le condizioni dell'uomo alla guida della Fiat Punto, per il quale si è reso necessario l'intervento dell’elisoccorso ed il conseguente trasferimento all'ospedale di Cosenza.

Oltre ai sanitari del 118, sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale Compagnia e la polizia stradale.

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Donna abusata e violentata per 10 anni, 5 aguzzini in manette

All'alba di oggi gli uomini del Commissariato di Corigliano-Rossano e della squadra mobile di Cosenza, con l’ausilio di equipaggi del Reparto prevenzione crimine Calabria Settentrionale di Rende, hanno tratto in arresto cinque persone, tutte originarie di Corigliano-Rossano, accusate, a vario titolo, di violenza sessuale di gruppo ed estorsione.

A finire in manette sono stati: P. L. G., S. G., W. O., G. M., e S. B..

Gli arresti giungono al termine di un'indagine che ha preso l'abbrivio in seguito alla denuncia presentata, il 5 agosto scorso, da una cittadina albanese, che ha raccontato, con dovizia di particolari, la lunga serie di violenze sessuali, sevizie e soprusi di ogni genere che avrebbe subito ad opera degli indagati, nel corso degli ultimi dieci anni.

La malcapitata ha spiegato come una relazione extraconiugale con uno degli indagati, abbia dato origine ad una lunga sequela di brutali violenze fisiche e psicologiche.

La donna ha raccontato agli investigatori che gli indagati l'avrebbero minacciata di ucciderle il figlio di appena 5 anni ed il compagno, qualora si fosse rifiutata di fornire delle prestazioni sessuali.

La vittima sarebbe stata pertanto costretta a prostituirsi, a subire rapporti sessuali anche di gruppo e comunque pratiche sessuali violente consistenti in vere e proprie sevizie, nonché a consegnare agli indagati ingenti somme di denaro sotto la minaccia di divulgare filmati che la ritraevano in atteggiamenti sessuali espliciti.

L’attività svolta dagli agenti ha permesso di trovare riscontro al racconto fatto dalla vittima.

Durante le indagini, i poliziotti hanno eseguito alcune perquisizioni a casa degli indagati, rinvenendo: 480 grammi di marijuana, un bilancino di precisione ed una serra per la coltivazione di marijuana ed attrezzi utilizzati per praticare prestazioni sessuali particolari.

Gli investigatori sono ancora al lavoro, per cercare d'identificare altre persone che avrebbero partecipato alle violenze compiute ai danni della donna.

Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati presso la casa circondariale di Castrovillari.

Uccide un connazionale al culmine di una lite, arrestato

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto un romeno di 33 anni per il reato di omicidio preterintenzionale.

In particolare, nella tarda serata di ieri, i militari sono intervenuti in contrada Boscarello di Corigliano, dove era stata segnalata una furibonda lite fra gli abitanti di alcune baracche presenti nell’area.

Arrivati sul posto, gli uomini dell’Arma hanno  trovato uno dei protagonisti della contesa, esanime, a terra, in una pozza di sangue.

Avviate le ricerche del responsabile del delitto, i carabinieri hanno individuato un uomo intento a nascondersi dietro alcuni cespugli, il quale, una volta scoperto, è scoppiato in un pianto liberatorio, ammettendo le proprie responsabilità sull’omicidio.

L’uomo, successivamente identificato in P.M.I., 33enne romeno con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato immediatamente accompagnato in caserma.

Secondo una testimonianza resa da un altro cittadino romeno che ha assistito alla lite, la vittima avrebbe battuto la fronte contro un oggetto contundente, finendo poi esanime a terra.

Al termine delle formalità di rito, il fermato è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari.

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Evade dai domiciliari per buttare la spazzatura, arrestato

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno tratto in arresto F.R., di 60 anni, accusato di essere evaso dagli arresti domiciliari.

In particolare, durante un normale controllo alle persone sottoposte a misure restrittive nella popolosa frazione di Schiavonea, i militari della Sezione radiomobile di Corigliano hanno sorpreso l'uomo per strada, mentre rientrava a casa con in mano un bidone dell’immondizia appena svuotato.

Il 60enne è stato, pertanto, tratto in arresto per il reato d'evasione e sottoposto nuovamente ai domiciliari.

 

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Cocaina e marijuana nascoste in un rotolo di carta, 55enne finisce in manette

Un uomo di 55 anni, A. P., è stato arrestato a Corigliano Schiavonea, con l'accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.

L'arresto è stato effettuato dai poliziotti del Commissariato di Corigliano-Rossano che durante una perquisizione domiciliare, effettuata con l'ausilio degli uomini del Reparto prevenzione crimine Calabria Settentrionale e del Reparto cinofili di Vibo Valentia, hanno rinvenuto, occultati nel tubo di un rotolo di carta appeso alla parete della cucina, alcuni involucri con all'interno cocaina e marjuana.

Durante il controllo, in un’altra stanza, sono stati trovati: un bilancino di precisione e delle banconote di piccolo taglio, verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

Per A.P. sono quindi scattati gli arresti in flagranza, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Al termine delle formalità di rito, l'uomo è stato posto ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

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