Ragazzo annega in Calabria

Un ragazzo di circa 20 anni, forse di nazionalità straniera, è annegato a Corigliano (Cs).

Inutile l’intervento dell’elisoccorso.

Sul posto, oltre ai sanitari, sono intervenuti gli uomini della capitaneria di porto e della polizia municipale.

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Anziani soli in casa senza generi di prima necessità. Dalla Germania la figlia chiede aiuto ai carabinieri

Una storia a lieto fine in questo difficile periodo segnato dall’emergenza legata alla diffusione del Covid-19.

Nei giorni scorsi, infatti, una donna residente in Germania ha contatto telefonicamente la Centrale operativa dei carabinieri di Corigliano Calabro per comunicare che i suoi anziani genitori, residenti nella frazione Schiavonea, l’avevano avvisata di essere rimasti senza generi di prima necessità ed essendo soli in casa e non avendo contatti con altre persone, non sapevano come farsi portare ciò di cui avevano bisogno.

Dopo aver  rassicurato la donna, l’operatore ha contattato una pattuglia che, una volta acquistato l’occorrente presso un supermercato, l’ha consegnato agli anziani.

Enorme la sorpresa della coppia alla vista dei militari.

All’iniziale timore, i due anziani  hanno fatto seguire un vero e proprio pianto liberatorio.

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Sorpresi in un casolare a confezionare droga, due giovanissimi nei guai

Due ragazzi, P.V., 22 anni di Rossano e P.V., 21 anni, di nazionalità ucraina, sono stati tratti in arresto con l’accusa di detenzione ai  fini di spaccio di sostanza stupefacente.

A stringere le manette attorno ai polsi dei giovani sono stati i poliziotti del Commissariato di Corigliano-Rossano.

I particolare, gli agenti hanno sorpreso gli arrestati in un casolare, dove erano intenti a confezionare un centinaio di grammi di marijuana.

Inoltre, durante il controllo sono stati rinvenuti un bilancino di precisione e 600 euro in banconote di vario taglio.

Contestualmente sono state denunciate altre tre persone che si erano recate nel casolare per acquistare la droga.

Tutte e cinque sono stati sanzionati infine per aver violato le misure previste per il contenimento del Covid-19.

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Violano le norme anti contagio, denunciati

Sei persone sono state denunciate dai carabinieri forestale per violazione delle disposizioni del decreto della presidenza del Consiglio dei ministri per il contenimento del coronavirus.

 In particolare, quattro persone sono state denunciate dai militari della Stazione di Corigliano a Villapiana Lido.

 Tre di queste, due uomini e una donna, sono stati sorpresi sul lungomare privi di autocertificazione.

Una quarta persona è stata trovata, invece, mentre era intenta a scattare fotografie.

 I carabinieri forestale della Stazione di Acri hanno inoltre denunciato due persone del luogo fermate in località “Croce di Baffi”.

I due, oltre a circolare senza reali esigenze o situazioni di necessità, hanno falsamente dichiarato ai militari di non essere sottoposti a misura di quarantena.

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Coronavirus: violano le misure anti contagio per andare a pescare, denunciati

Hanno violato le misure anti contagio, per andare a pescare.

Per questo motivo, tre persone sono state denunciate dai carabinieri forestale di Corigliano (Cs).

In particolare, i tre sono stati sorpresi mentre erano intenti a pescare nel canale “Stombi”, a Cassano Ionio. 

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Violano le misure anti contagio per andare a lavare l'auto, denunciati

Due persone sono state denunciate dai carabinieri forestale per violazione delle disposizioni del decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri per il contenimento del contagio da  coronavirus.

In particolare, a Zumpano (Cs), i militari della Stazione di San Pietro in Guarano hanno denunciato due persone sorprese a lavare la loro auto in un lavaggio self service.

Uno dei denunciati era sprovvisto della necessaria autocertificazione, mentre l’altro ne aveva una per andare a fare la spesa.

 

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Abbandono di rifiuti, una denuncia

I carabinieri forestale di Corigliano hanno posto sotto sequestro un'area di circa 300 metri quadri e denunciato l’amministratore di una ditta di manufatti di cemento per abbandono e deposito incontrollato di rifiuti.

Il provvedimento è stato eseguito in seguito ad un controllo effettuato nella zona industriale di Corigliano Rossano.

In particolare, i militari hanno notato, a ridosso della Ss 106, un cumulo di rifiuti composto da pezzi di manufatti in cemento, pannelli ad altre tipologie di rifiuti speciali non pericolosi, quali ingombranti, pneumatici, Raee, materiale plastico, calcinacci, blocchi di cemento, scaffali di legno, mattonelle ed altro.

Dopo aver predisposto un posto d'osservazione al fine di risalire all’autore dell’illecito, i carabinieri forestale hanno individuato il dipendente di una ditta del luogo il quale con l’ausilio di una pala meccanica, trasportava e scaricava rifiuti nella zona interessata.

Una volta bloccato il mezzo, gli uomini dell'Arma hanno identificato e denunciato l’amministratore della ditta che avrebbe commissionato al dipendente l’abbandono di rifiuti.

Al vaglio degli inquirenti c'è anche la posizione del dipendente.

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Evade dai domiciliari, arrestato

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno tratto in arresto un coriglianese G.A., di 40 anni, accusato di essere evaso dagli arresti domiciliari.

In particolare, l'uomo, che da novembre 2017 era sottoposto ai domiciliari per un reato d'estorsione, non è stato trovato a casa durante un controllo effettuato dai militari.

Gli uomini dell'Arma hanno, quindi, verificato la versione fornita dalla moglie del 40enne, secondo la quale il marito era stato autorizzato ad assentarsi per andare al lavorare.

Una volta constata l'assenza dell'autorizzazione, i carabinieri hanno atteso il rientro dell'uomo, il quale, una volta a casa, ha ribadito di essere autorizzato a lavorare nel terreno adiacente alla sua abitazione.

Ai militari, però, non sono sfuggiti la provenienza dell'uomo, che era da tutt'altra parte rispetto al terreno sul quale avrebbe dovuto essere e l'abbigliamento non consono ai lavori agricoli.

Pertanto, è stato arrestato e posto nuovamente ai domiciliari.

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