Discariche abusive con rifiuti speciali pericolosi scoperte nel Lametino

I finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme e i militari della guardia costiera di Vibo Marina, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, hanno sottoposto a controllo due aziende specializzate nel commercio e recupero per il riciclaggio di cascami e rottami metallici operanti nell’hinterland lametino e un’officina specializzata nelle riparazioni di mezzi ed attrezzature agricole.

Durante le verifiche, eseguite con l’ausilio del personale tecnico dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Regione Calabria, sarebbe stata riscontrata un’illecita gestione di rifiuti pericolosi creata ad hoc per incrementare i profitti attraverso il fraudolento contenimento dei costi di smaltimento, realizzando  vere proprie discariche abusive a cielo aperto, nelle quali sarebbero state abbandonate enormi quantità di rifiuti speciali pericolosi. I militari hanno quindi accertato la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico degli amministratori delle società, per plurimi reati in materia ambientale e per violazioni alla normativa urbanistica.

Pertanto, sono stati sottoposti a sequestro due fabbricati, un autocarro e due discariche abusive della superficie complessiva di oltre settemila mq.

Discariche abusive in Calabria, Callipo: “Bene la sospensione delle multe”

“Per la Calabria, ma non solo, il risultato ottenuto dall'Associazione nazionale dei Comuni italiani è un'ottima notizia. Grazie all'impegno dell'Anci, infatti, il Governo ha compreso la necessità di evitare pesanti sanzioni a causa delle vecchie discariche abusive”. Il presidente di Anci Giovani, Gianluca Callipo, commenta con estremo favore la decisione che sospende il termine dei 90 giorni entro cui lo Stato si sarebbe dovuto rivalere su Comuni e Regioni con riguardo alla sanzione comminata all’Italia e già pagata all’Ue, in merito alla presenza di discariche abusive. Sospensione che l'Anci chiedeva da tempo, sollecitata recentemente anche con una lettera indirizzata ai ministri competenti dal presidente dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani, Piero Fassino. “Soprattutto in Calabria – sostiene Callipo - molti comuni rischiavano pesantissime conseguenze finanziarie a causa di situazioni che in alcuni casi risalgono a diversi decenni fa. Non sarebbe stato giusto far ricadere sulle attuali amministrazioni, già alle prese con la scarsità di risorse, le colpe di altri, tanto più che molti Enti locali hanno già avviato le procedure di bonifica dei siti. È certamente doveroso procedere all'eliminazione delle vecchie discariche abusive, ma è necessario individuare prima le vere responsabilità e confrontarsi con le singole amministrazioni per verificare gli adempimenti eventualmente già effettuati. In ogni caso, la questione va affrontata insieme, con Governo e Parlamento a fare la propria parte, senza che il problema gravi solo sui Comuni”.

Discariche abusive in Calabria, chiesta la sospensione delle procedure di diffida ritenute non conformi

In merito alla problematica emersa a seguito delle procedure attivate dal ministero dell’Economia e Finanze sugli oneri finanziari derivanti dalle sanzioni inflitte all'Italia dalla Corte di Giustizia UE per violazioni della normativa in materia di rifiuti (discariche abusive) ed all’attivazione della procedura di rivalsa a carico delle amministrazioni responsabili, durante la riunione tecnica della Conferenza Unificata, che ha visto il confronto tra Governo le Regioni ed Anci, da parte delle Regioni è stata richiesta la sospensione dei procedimenti attivati dal ministero dell’Economia e Finanze e la rivisitazione dei dati trasmessi dal ministero dell’Ambiente già allegati alla sentenza della Corte europea in quanto gran parte dei siti segnalati risultano già oggetto di interventi avanzati di Bonifica. “La tematica - informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale - è stata ribadita dall’assessore all’Ambiente della Regione Calabria Antonella Rizzo che, facendo propria la sollecitazione ricevuta dall’Anci Calabria, durante la riunione politica odierna della Commissione Ambiente ed Energia in seno alla Conferenza delle Regioni, ha sollecitato i colleghi delle altre regioni a proporre strategie condivise in merito”. Tra i punti salienti su cui si è richiesto l’intervento congiunto della Conferenza Unificata vi sono: la reale individuazione delle responsabilità ai vari livelli istituzionali, la richiesta di trattazione caso per caso dei vari siti oggetto d’infrazione e la richiesta di sospensiva delle procedure di diffida ritenute non conformi. In ogni caso la Regione Calabria attiverà da subito in autotutela le procedure previste dalla legge per la difesa dei diritti economici dei singoli comuni.

Caracciolo (FI): "Che fine ha fatto la videosorveglianza contro le discariche abusive?"

"La sicurezza e il decoro urbano rappresentano indici di particolare rilevanza in termini di vivibilità di una città. Per questa ragione - ricorda Mary Caracciolo, consigliere comunale di Forza Italia a Reggio Calabria - si era sollecitato un dialogo volto all'installazione di un sistema di video sorveglianza che guardasse particolarmente a quei territori periferici da cui troppo spesso il Comune sembra essere lontano. In particolare, erano stati individuati punti strategici caratterizzati ad oggi dalla presenza di discariche abusive e già nel mese di settembre vi erano state rassicurazioni da parte dell'assessore Zimbalatti, nelle sedi all'uopo destinate, circa il reperimento dei fondi necessari. Un sistema dunque che, se armonizzato rispetto ad altre iniziative, potrebbe essere di grande rilevanza sia in termini di decoro della città sia in termini di sicurezza. La nostra città si caratterizza per la presenza di luoghi lasciati all'incuria e all'abbandono, che troppo spesso finiscono per divenire luoghi di accumulo di immondizia e detriti. Tale situazione è riscontrabile non solo nella periferia, bensì anche in aree afferenti al centro storico". "È necessario - sostiene l'esponente 'azzurra' - che sia sollecitata un'azione massiccia, con provvedimenti di reale incidenza che possano condurre a un miglioramento generale in termini di decoro e di sicurezza. È ovvio infatti che in luoghi lasciati all'incuria un opportuno sistema di video sorveglianza potrebbe rappresentare un significativo deterrente rispetto alla commissione di atti illeciti. Chiederemo pertanto maggiori numi all'assessorato che nei mesi scorsi si era impegnato in tale direzione, per comprendere a cosa sia dovuto lo strano arresto".  

 

Ambiente: sequestrati tre depuratori e discariche abusive

sono tre i depuratori che i militari della Guardia Costiera hanno posto sotto sequestro insieme ad appezzamenti di terreno ampi complessivamente 11.000 metri quadrati occupati abusivamente da discariche. Le strutture scarsamente funzionanti in località Piragineti e Seggio, a Rossano Calabro,  avrebbero deturpato due corsi d'acqua. Invece, l'impianto in località Ranieri, a Scala Coeli, risultava bloccato ed i liquidi reflui finivano in  una vallone. Denunciate le persone considerate colpevoli degli illeciti comportamenti.  Ad Amendolara, Cariati, Corigliano Calabro, Pietrapaola, Rossano Calabro, Spezzano Albanese e  Trebisacce sono state individuate le aree adibite a discariche abusive.

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