Guardavalle: i carabinieri trovano armi e droga, un arresto

Due pistole, una canna per fucile calibro 12, diverse cartucce, 36 grammi di cocaina, 17 d'eroina e 10 d'hashish. Questo il frutto di un'operazione  condotta a Guardavalle dai Carabinieri della locale Stazione, unitamente ai colleghi della Compagnia di Soverato ed a quelli dello Squadrone Cacciatori Calabria. Nel corso di una prima perquisione condotta nell'abitazione di un uomo già noto alle forze dell'ordine, i militari hanno rinvenuto avvolta in una in busta, all'interno di una cuccia per cani, una pistola con matricola abrasa Smith&Wesson cal. 38, a tamburo, una canna per fucile cal. 12 e circa 10 grammi di marijuana. In un'area di proprietà pubblica, collocata in prossimità dell'abitazione, i carabinieri hanno trovato, inoltre, una pistola cal. 9 priva di marca e matricola, 45 cartucce cal. 9, 4 cartucce cal. 32, 6 cartucce a palla per fucile cal. 12, 36 grammi di cocaina e 17 grammi di eroina. Al termine dell'operazione, con l'accusa di detenzione di sostanza stupefacente e arma da fuoco clandestina un ventenne, A.G., è stato arrestato e posto ai domiciliari

 

 

Arrestato per il fiuto di un cane

E' stato tradito dall'infallibile fiuto di un cane. Un uomo di 41 anni, Gennaro Pignatelli, è stato arrestato dai carabinieri di Cotronei che hanno trovato nella sua abitazione 400 grammi di marijuana, 20 grammi di semi di canapa indiana, un bilancino di precisione e 740 euro. A far scoprire gli stupefacenti, occultati nella controsofitta dell'abitazione, il cane Sembo, in servizio presso l'unità cinofila dei carabinieri del Goc di Vibo Valentia.

Sulla Costa Concordia la droga delle 'ndrine?

Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, la Costa Concordia, la nave da crociera naufragata davanti all'Isola del Giglio il 13 gennaio 2012, avrebbe trasportato droga delle ’ndrine calabresi. Due boss, intercettati dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’indagine sul traffico di stupefacenti tra il Sud America e l’Italia, riferendosi ad una nave sulla quale era stato imbarcato un carico di cocaina avrebbero detto che si trattava della “  stessa nave che ci ha fatto fare la figuraccia che in tutto il mondo ci ha preso per il culo”. Nei dialoghi in codice intercettati dalle Fiamme gialle la nave viene chiamata "la principessa". Una conclusione cui è giunta la Procura di Firenze, retta dal Pm Giuseppe Creazzo, titolare dell'indagine che, un mese fa, ha portato all'arresto di una ventina di 'ndranghetisti. Dall’inchiesta emergerebbe che la cocaina, una volta imbarcata nei porti di Santo Domingo, Perù, Panama e della Florida veniva nascosta tra i rifornimenti alimentari destinati ai croceristi. Un altro sistema utilizzato per portare gli stupefacenti a bordo delle navi sarebbe stato quella di collocarla in capienti borsoni che, con la complicità di alcuni membri degli equipaggi, venivano, poi, sistemati nelle cabine di "turisti", in genere coppie di calabresi incensurati. Tra le navi utilizzate dai trafficanti ci sarebbero state quelle della Costa Crociere, della Msc e della Norwegian Cruise Line. Secondo gli uomini del Gico, alle prese con decine di intercettazioni, una grossa partita di cocaina (mai trovata) sarebbe finita, all'insaputa dei comandanti e dei responsabili della compagnia di navigazione, anche sulla Costa Concordia.

Fermato con tre chili di droga ed un fucile a canne mozze

Un ventiduenne, Stefano Pizzato, è stato arrestato dai carabinieri di Siderno perché trovato alla guida di un'autovettura con a bordo due chili di eroina, uno di cocaina ed un fucile a canne mozze. Il giovane, accusato di produzione, traffico, detenzione di sostanze stupefacenti e di detenzione d'arma clandestina, è stato fermato nel centro di Siderno, dove risiede. Nel corso del controllo, oltre alla droga ed al fucile, i militari dell'Arma hanno rinvenuto tre chili di sostanza da taglio, otto flaconi di prodotti chimici, generalmente, impiegati nella lavorazione degli stupefacenti e 157 cartucce di vario calibro. Il materiale, compresa l'autovettura, è stato sequestrato. Il fucile sarà inviato al Ris di Messina per verificare che non sia stato impiegato in episodi criminosi. L'arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Locri.

La polizia trova 10 grammi di cocaina nel bagno di un circolo ricreativo di Cosenza. Denunciato il titolare

 

E' stato denunciato dagli agenti della polizia di Stato con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta del titolare di un circolo ricreativo di Cosenza trovato in possesso di dieci grammi di cocaina. La scoperta è avvenuta nel corso di un controllo effettuato presso il circolo di cui il denunciato era titolare. Lo stupefacente, suddiviso in dosi, era stato occultato nel bagno.

Ai domiciliari, ma vendeva droga. Arrestato

Pur trovandosi agli arresti domiciliari perché accusato di aver venduto gioielli di provenienza furtiva, Fabiano Giuseppe Morabito, di 22 anni, è stato  nuovamente tratto in arresto con l'accusa di detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Ad eseguire il fermo, i carabinieri della compagnia di Reggio Calabria che hanno trovato il giovane in possesso di 6 grammi di cocaina suddivisa in 23 involucri di plastica termosaldata, nascosti all’interno di una custodia per occhiali. Espletate le formalità di rito, dopo l'arresto, il ventiduenne è stato trasferito presso la casa circondariale di Reggio Calabria Arghillà.

 

 

 

Aveva oltre 30 Kg di droga, arrestato

Oltre 30 kg di marijuana sequestrata. Questo il bilancio di un’operazione condotta, ieri, dai carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro (Kr), al termine della quale è stato tratto in arresto un uomo di 59, Vincenzo Castagnino. L’ingente quantitativo di droga è stato rinvenuto all’interno di un caseggiato disabitato che risultava nella disponibilità dell’arrestato. Dopo essere stato scoperto Castagnino ha cercato inutilmente di darsi alla fuga.

Droga: Padre e figlio finiscono in manette

Un uomo, già noto alle forze dell’ordine, Cosimo Damiano Celestino di 49 anni, è stato arrestato insieme al figlio, Francesco, dai Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica e dai colleghi  della Stazione di Gioiosa Jonica, con il supporto dagli uomini dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”. L’arresto è scattato in seguito ad una perquisizione domiciliare condotta a Gioiosa Jonica, presso l’abitazione dei due che sono stati sorpresi mentre confezionavano in sacchetti di cellophane circa 75 grammi di cocaina. Nel corso dell’operazione, i militari dell’Arma hanno rinvenuto, inoltre, un bilancino di precisione usato per la pesatura degli stupefacenti e 280 euro in banconote di vario taglio. Padre e figlio, su disposizione del Procuratore Vincenzo Toscano, sono stati condotti nel carcere di Locri, in attesa dell’udienza di convalida.

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