“Conti in ordine per Ferrovie della Calabria”

La Commissione speciale di vigilanza e controllo, presieduta da Ennio Morrone ha audito l’assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno e il direttore generale delle Ferrovie della Calabria Giuseppe Lo Feudo, in ordine allo stato patrimoniale della Società a totale partecipazione della Regione Calabria. Dopo aver compiuto un excursus sulla situazione finanziaria degli ultimi anni, Lo Feudo ha riferito che “all’esito di  una serie di interventi, (tra cui il maggiore impulso e l’efficientamento, con un esodo incentivato e autofinanziato del personale), la gestione caratteristica corrente è in equilibrio; resta in piedi, ma nominativamente, una partita debitoria con Agenzia delle Entrate e Inps, con le quali è stata sottoscritta una transazione fiscale e previdenziale e una ristrutturazione del debito che si sta regolarmente pagando, e che quindi porterà all’eliminazione del pregresso”. Interpellato sul sistema di sicurezza, Lo Feudo ha ribadito che “la circolazione dei nostri treni è governata da una unità centrale di controllo, il CTC, (controllo centralizzato della circolazione); non c’è il blocco telefonico”. Nel suo intervento, l’assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria prof. Roberto Musmanno ha spiegato con accuratezza il nuovo quadro normativo di riferimento e il discendente sistema organizzativo e gestionale con una duplice mission per Ferrovie della Calabria. L’assessore Musmanno ha, fra l’altro, sottolineato “l’importanza di un rilancio dell’intero comparto che, grazie allo strumento messo in atto dalla legge 35, vedrà una rivisitazione complessiva del sistema ferroviario”. Nel prosieguo dei lavori, il consigliere regionale Carlo Guccione ha sottolineato “ritardi, inadempienze e inefficienze nel settore delle politiche della casa da parte della Giunta regionale” e ha depositato una corposa e dettagliata documentazione in ordine “ai presunti ritardi denunciati nel settore dell’Edilizia Sociale e Residenziale con consequenziali ingenti perdite patrimoniali nell’ambito dello stesso”. In particolare, Guccione ha chiesto “che vengano date le necessarie risposte sulle risorse disponibili per la casa e per l’edilizia sociale, non utilizzate dalla Regione Calabria”. Sul punto l’assessore Musmanno ha assicurato che nel termine di dieci giorni, farà pervenire un’informativa. Infine, la Commissione ha audito Carmelo Barbaro, già Commissario straordinario della Fondazione Calabria Etica, in ordine all’annullamento in autotutela dei contratti di collaborazione e di lavoro stipulati dalla fondazione a ridosso delle elezioni regionali del novembre 2014. In particolare, il commissario Barbaro, ha riferito della “presa d’atto e della comunicazione di nullità, poiché in assenza di atti amministrativi formali, nessuna spesa può essere riconosciuta. Il pregresso - ha concluso Barbaro - può costituire un punto di criticità, tanto che sono stati già attivati dei contenziosi”. In merito, la Commissione ha deciso di presentare un documento di sollecitazione alla Giunta perché “metta in atto tutte le misure necessarie anche per verificare se sussistano i margini giuridici per la risoluzione della vicenda”. “Ringrazio tutti gli intervenuti per il contributo dato alla discussione - ha commentato a margine dei lavori il presidente Morrone -. Sono certo - ha aggiunto -che, a breve, vi potrà essere piena chiarezza sulle questioni poste oggi sul tappeto in merito alle risorse per la casa e l’edilizia sociale. Mi auguro che rispetto ad un settore così delicato e socialmente rilevante, non si registri alcuna perdita di finanziamenti e che l’assessore Musmanno possa fornire in tempi ragionevoli, i dovuti chiarimenti sulle problematiche sollevate dal collega Guccione. Nel corso della seduta è  stata altresì molto utile la discussione sulle problematiche di Ferrovie della Calabria, con lo sguardo rivolto anche ai programmi futuri, individuando gli interventi strutturali di ammodernamento della rete ferroviaria calabrese che si renderanno necessari per rinnovare e migliorare il nostro sistema di trasporto su rotaia”. Hanno fornito un loro contributo al dibattito i consiglieri Vincenzo Pasqua (vicepresidente della Commissione), Sinibaldo Esposito e Carlo Guccione. 

Forza Italia in frantumi: è andato via anche il consigliere regionale Ennio Morrone

E' un'emorragia che non accenna minimamente ad arrestarsi: anche la giornata di oggi, infatti, è stata segnata da un altro addio eccellente a quel che resta di Forza Italia. A salutare una compagnia, che appare sempre più in preda all'anarchia, è stato oggi il consigliere regionale Ennio Morrone. L'ingegnere cosentino, neanche a dirlo, lascia in aperta polemica con Jole Santelli, la sempre più discussa coordinatrice regionale del partito che, a detta del neo fuoriuscito, conduce la baracca in spregio della democrazia e del confronto interno. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, ha spiegato lo stesso Morrone, è stata la polemica esplosa attorno alla decisione di cancellare con un colpo di spugna l'organigramma del movimento giovanile in provincia di Cosenza. Si tratta dell'epilogo, per certi versi atteso, della bagarre che aveva raggiunto la soglia massima di reciproca tolleranza in occasione della deflagrazione del "caso Cosenza" e non per niente, l'inquilino di Palazzo Campanella, abbandonando la nave, affonda il colpo anche nei confronti dell'ex sindaco Mario Occhiuto. Solo un altro tassello alla guerra fratricida che si sta consumando da tempo sotto le insegne di Forza Italia e c'è da giurare che, alla luce del pandemonio regnante nell'organizzazione berlusconiana, altri scossoni arriveranno prossimamente. 

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Protezione civile, Tansi annuncia: "Non sarà ridotto il personale di Vibo e Crotone"

La Commissione speciale di Vigilanza, presieduta dal consigliere Giuseppe Ennio Morrone, ha audito nel corso dei lavori della seduta odierna il presidente del Consorzio di Bonifica 'Tirreno Vibonese', dottor Domenico Piccione, accompagnato dal direttore dell’ente, ingegner Domenico Basile,  il Commissario liquidatore del Consorzio di Bonifica 'Piana di Sibari e media Valle del Crati', avvocato Rodolfo Elia e il responsabile della Protezione civile, dottor Carlo Tansi. "Il dibattito in Commissione – ha commentato a conclusione dei lavori l’onorevole Morrone – ha fatto emergere tutta una serie di criticità e di elementi di riflessione sul sistema amministrativo finora attuato nei tre enti di gestione della Regione. In particolare – ha proseguito Morrone – la Commissione ha preso atto di una comunicazione ufficiale dell’avvocato Elia secondo cui negli anni compresi fra il 2010 ed il 2015, all’ex commissario del Consorzio 'Piana di Sibari e media Valle del Crati', dottor Domenico Bilotta, sono state liquidate somme pari a 1.430.303,43 euro per compensi per la funzione di commissario liquidatore. La Commissione, su questo argomento, ha deciso all’unanimità di rimettere gli atti alla valutazione di tutti gli organi  competenti". Nel prosieguo dei lavori, il dottor Tansi ha illustrato la situazione organizzativa della Protezione civile calabrese ed annunciato che non vi sono in atto orientamenti di ridurre la presenza del personale negli uffici di Crotone e Vibo Valentia. "Il dottor Tansi – ha detto ancora Morrone – ha avuto modo altresì di comunicare alla Commissione gli orientamenti di riorganizzazione e di ridistribuzione delle risorse, soprattutto dei mezzi meccanici, su tutto il territorio regionale, atteso che né a Cosenza, né a Reggio Calabria, sono disponibili mezzi per il movimento terra e questo, obiettivamente, è un elemento di preoccupazione. Voglio, infine, ringraziare i colleghi consiglieri che hanno arricchito con il loro contributo la discussione con l’impegno che il lavoro della Commissione proseguirà con spirito costruttivo per verificare e rimuovere quelle incrostazioni burocratiche e gestionali che hanno ritardato  il raggiungimento di importanti obiettivi di primario interesse per la popolazione calabrese". Alla seduta della Commissione hanno partecipato i consiglieri: Cannizzaro, Battaglia, Giudiceandrea, Mirabello, Sculco e Pasqua.  "Ho preso atto con soddisfazione che il dottor Tansi oggi in Commissione Vigilanza e Controllo ha confermato di non voler procedere né alla  chiusura né al depotenziamento delle sedi operative dei centri della Protezione civile  di Vibo e Crotone. Premesso che la sottoscritta – afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco -  e l’intera Commissione sono dell’avviso che la Protezione civile debba diventare un organismo efficace ed efficiente e che si condivide pienamente ogni iniziativa di modernizzazione che concretamente, con atti e assunzione di provvedimenti, si voglia portare avanti, si è voluto ribadire che ogni iniziativa va condotta con compostezza, ordine e massimo  rispetto delle istituzioni regionali e dei loro rappresentanti eletti dal popolo. Il dottor Tansi - spiega Flora Sculco -  nelle scorse settimane ed anche di recente si è reso protagonista, in diverse occasioni pubbliche, di atteggiamenti e comportamenti, di parole, frasi e gesti lesivi ed offensivi della rappresentanza istituzionale, della stessa Istituzione che rappresenta e dell’organismo (compreso tutto il personale) che è stato chiamato a guidare. Atteggiamenti che violano precise disposizioni  di legge, ad iniziare dal Dpr 62/2013 e lo stesso codice di comportamento per i  dipendenti adottato dalla Giunta regionale nel giugno 2014. Per sgombrare il campo da possibili equivoci, è bene chiarire che non è in discussione la libertà di manifestazione del pensiero. Anzi, sono dell’avviso che se il dottor Tansi ha notizie di reati, circa il personale o la stessa organizzazione del settore, non deve fare altro che rivolgersi agli organismi ed alle autorità preposte, non certo alle telecamere o ai taccuini dei giornali. Agire, viceversa, con accuse generiche nell’esercizio di funzioni pubbliche, sollevando preoccupazioni ed allarmismi nell’opinione pubblica, o utilizzare un linguaggio che nulla ha di tecnico, non solo depotenzia la stessa credibilità professionale di chi pone in essere  siffatti atteggiamenti, ma soprattutto lede i diritti delle persone coinvolte e la reputazione e l’immagine dello stesso settore”. Conclude la consigliera regionale: "Visto, in ogni modo, che in Commissione il dottor Tansi ha riconosciuto di essere andato oltre e sopra le righe nelle sue esternazioni, facendo ammenda del comportamento tenuto ed assicurando, per il prosieguo,  un modo di porsi congruo con la funzione ricoperta, la stessa  Commissione ha preso atto delle sue affermazioni, ribadendo che sosterrà incondizionatamente ogni azione riformatrice ed innovativa della Protezione civile regionale". 

 

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Caso Cosenza: Forza Italia ha sospeso Ennio e Luca Morrone

Il responsabile nazionale organizzazione di Forza Italia, onorevole Gregorio Fontana, rende noto "che si è provveduto a sospendere in via immediata, ai sensi dell'articolo 59 dello statuto di Forza Italia, il sig. Luca Morrone, per aver messo in atto, disattendendo le indicazioni degli organi regionali e nazionali del partito, comportamenti tali - si legge nel documento ufficiale - da determinare la caduta dell'amministrazione comunale di Cosenza, convintamente  sostenuta da Forza Italia, creando così un grave danno e pregiudizio alla vita amministrativa della città e all'immagine e alla credibilità politica del movimento. Sì è inoltre provveduto a sospendere, sempre ai sensi dell'articolo 59, il consigliere regionale Ennio Morrone, per avere in reiterate occasioni e con comportamenti conseguenti, favorito, supportato indotto atti orientati alla destabilizzazione dell'amministrazione comunale di Cosenza". Il responsabile nazionale organizzazione ribadisce inoltre  "il pieno sostegno  - è scritto nel comunicato - e la totale fiducia del Presidente Berlusconi e di  Forza Italia, alla coordinatrice regionale onorevole Iole Santelli e al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto."

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Giallo sugli investimenti di Fincalabra: audizioni della Commissione Vigilanza

La Commissione speciale di Vigilanza, presieduta dal consigliere Giuseppe Ennio Morrone,  ha audito nel corso della seduta odierna il presidente del Consiglio di Amministrazione di Fincalabra spa, dottor Domenico Salvino. Il rappresentante della  partecipata regionale, su richiesta del presidente Morrone e rispondendo alle domande dei consiglieri presenti, ha esposto le procedure relative ad un investimento finanziario deciso dalla società, presieduta pro tempore dal dottor Mannarino, di circa 47 milioni di euro rinvenienti dal programma Fse-Por 2007/2013 (Fondi europei per le politiche sociali). Secondo quanto emerso dall’audizione del dottor Salvino, il precedente consiglio di amministrazione di Fincalabra, peraltro menomato dalla scadenza di due suoi membri, aveva soltanto conferito mandato al dottor Mannarino di esperire le condizioni, attraverso l’interpello di alcuni istituti bancari, circa la possibilità di investire quella somma. Il dottor Mannarino, che aveva proceduto come da mandato, anziché informare sull’esito delle trattative prodromiche all’investimento per ottenere, eventualmente, autorizzazione a sottoscrivere il contratto di investimento, avrebbe invece proceduto ‘motu proprio’. Peraltro, trovandosi due suoi membri in regime di prorogatio, il consiglio di amministrazione presieduto da Mannarino, non avrebbe potuto autorizzare operazioni di straordinaria amministrazione. È emerso ancora che alcuni affidamenti a ‘cottimo fiduciario’ decisi sotto la presidenza Mannarino, sarebbero stati avviati senza la preventiva autorizzazione del CdA e dunque, con atti diretti dello stesso Mannarino. Alla luce di questa ulteriore anomalia procedimentale, e nelle more di un accertamento approfondito, tutti i pagamenti sono stati sospesi. Nel corso dell’audizione, e su sollecitazione dei consiglieri regionali presenti, sono stati richiesti al dottor Salvino chiarimenti in ordine ad una missione in Cina effettuata per la promozione del comparto agroalimentare calabrese. Su questo, è stato formalizzato dal presidente Morrone e da tutti i componenti la Commissione il riscontro   delle spese effettuate accompagnato da una dettagliata relazione dei costi. “L’audizione del dottore Salvino – ha detto a conclusione dei lavori il presidente Morrone – ha offerto un quadro che desta preoccupazione su come un ente strumentale di tale importanza, come Fincalabra, abbia finora gestito ed utilizzato risorse comunitarie la cui finalità aveva ben altri obiettivi.  Da qui, ne deriva l’iniziativa urgente da parte di tutti  Dipartimenti della Regione di relazionare alla Giunta e al Consiglio le modalità di utilizzo delle risorse conferite, sia di quelle ordinarie, o di quelle comunitarie e straordinarie, per definire un quadro chiaro di legittimità e di efficienza di ogni euro speso affinchè la comunità calabrese sia rassicurata sull’efficacia di governo dell’Ente e guardi alla politica con fiducia e con aspettative positive”. Ai lavori della Commissione di Vigilanza hanno contribuito i consiglieri: Sculco, Pasqua, Battaglia, Giudiceandrea, Cannizzaro, con l’assistenza del segretario generale del Consiglio regionale, dottor Maurizio Priolo.

Processo "Why Not": assolti 4 politici calabresi

Il Tribunale Collegiale di Catanzaro, al termine di uno dei filoni processuali scaturiti dall'indagine "Why Not" avviata per fare luce su presunte condotte illecite nella conduzione di risorse pubbliche, ha assolto quattro politici per non aver commesso il fatto: Nicola Adamo, Dionisio Gallo, Franco Morelli, Ennio Morrone. L'inchiesta era stata avviata dieci anni addietro da Luigi De Magistris, attuale sindaco di Napoli ed all'epoca sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro. A Giancarlo Franzè, coordinatore del consorzio Brutium, è stata, invece, inflitta una condanna a due anni e sei mesi.  

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Regione. Calabria Verde al centro della prima seduta della Commissione di Vigilanza

Si è insediata oggi, alla presenza del Segretario generale del Consiglio regionale, Maurizio Priolo, la Commissione di Vigilanza, presieduta dal consigliere Giuseppe Ennio Morrone. "Ho informato i colleghi – ha detto il presidente Morrone – che l’organismo, per la delicatezza delle responsabilità istituzionali che vi fanno capo, necessita  di un piano di lavoro, che presenterò già a partire dalla conclusione delle prossime festività. Proposta, questa, raccolta e condivisa da tutti, per cui avremo cura prossimamente di comunicare, magari attraverso una conferenza stampa, gli indirizzi, i percorsi e le modalità cui intendiamo dare attuazione. Già oggi – ha proseguito Giuseppe Ennio Morrone – la Commissione ha avviato un’interessante audizione convocando il direttore generale di Calabria Verde, il dottor Paolo Frugiuele, e l’ingegner Fernando Bafaro, dirigente del Dipartimento Agricoltura e Risorse Alimentari della Giunta regionale, che era coadiuvato dall’avvocato Domenico Ferrara, per acquisire idonea documentazione  ai fini di una più approfondita conoscenza relativamente all’acquisto di automezzi speciali e attrezzature per l’antincendio boschivo. Si tratta, com’è noto – ha sottolineato il presidente  Giuseppe Ennio Morrone – di un passaggio importante ai fini del potenziamento delle strutture di prevenzione per salvaguardare la montagna calabrese, programma finanziato con risorse precipuamente destinate con i fondi Por-Fesr 2007/2013 di notevole entità. Una occasione che la nostra regione – ha aggiunto Morrone –  non può assolutamente perdere poiché il grave rischio che ne consegue ricadrebbe tutto intero sull’ambiente e sulle prospettive di valorizzazione delle aree di alta collina e montane. In  tal senso – ha proseguito il presidente della Commissione – ho colto positivamente le affermazioni di responsabilità emerse dagli interventi dei colleghi consiglieri presenti, che ringrazio, un segnale di forte attenzione per quel che riguarda argomenti davvero strategici per lo sviluppo della Calabria e per la salvaguardia del suo immenso patrimonio boschivo". "La Commissione di Vigilanza tornerà a riunirsi il prossimo 28 dicembre per esprimere alcuni pareri obbligatori su alcuni provvedimenti amministrativi e proposte di deliberazione di iniziativa della Giunta, o di singoli consiglieri, fatte salve le eventuali urgenze che potrebbero sopravvenire. Ai lavori erano presenti i consiglieri regionali Domenico Battaglia, Francesco Cannizzaro, Giuseppe Giudiceandrea (Consigliere segretario) e Vincenzo Pasqua (vice presidente).  

 

Forza Italia, i quattro consiglieri rilanciano: "Niente escamotage, sancire la fine di questa stagione"

Falso allarme, le parole di Silvio Berlusconi che qualcuno, per alcuni minuti, si è illuso potessero interrompere defintivamente la diatriba all'interno di Forza Italia in Calabria, non hanno avuto l'effetto atteso. I quattro consiglieri regionali, infatti, non arretrano di un millimetro rispetto al convincimento che Jole Santelli, coordinatore regionale del partito, debba essere estromessa dalla guida degli 'azzurri'.  "La situazione in Forza Italia - rilanciano Nazzareno Salerno, Ennio Morrone, Giuseppe Graziano ed Alessandro Nicolò - sta diventando sempre più difficile a causa dell’atteggiamento inspiegabile di chi, anziché cercare di lavorare per fare radicare il partito, si appiglia a motivazioni inventate e inconsistenti: non basta stimolare soggetti che sono stati i beneficiari di questo tipo di gestione a ripetere le stesse inattendibili parole. 'Mancava solo Darcy!!!'. Abbiamo assistito ad una sorta di difesa ad oltranza da parte di 'nominati' che lascia anche molti dubbi di autenticità. Si sta tentando di far credere che questa crisi sia nata soltanto dalle recenti nomine: non è certamente così, in ogni angolo della Calabria ci sono i malumori di simpatizzanti, dirigenti di partito, amministratori che non possono sopportare uno stato di abbandono e di confusione. Dica la coordinatrice regionale e chi è intervenuto a sua difesa in queste ultime ore quante e quali riunioni sono state fatte in questi dodici mesi. Dicano anche quale contributo il partito ha dato sui temi e sui lavori del consiglio regionale. Quante e quali sono state le attività e le iniziative pubbliche sul territorio in questi dodici mesi. La risposta la anticipiamo noi: IL NULLA". "Non si può accettare - tuonano i rappresentanti forzisti a Palazzo Campanella - che chi è appena entrato in Forza Italia, come il senatore Caridi, che dapprima ha condizionato il suo ingresso nel partito con l’assunzione del coordinamento regionale per poi ripiegare sul ruolo di vicecoordinatore, possa pronunciare sermoni. Crediamo che proprio Caridi non sia nella condizioni di parlare di nomine e di poltrone. Riteniamo che proprio la gestione della Santelli sia stata un poltronificio alle spalle di tutti  quei candidati alle regionali che hanno contribuito al risultato elettorale e che oggi sono stati messi da parte e che invece andavano coinvolti nei processi organizzativi del partito. Noi vogliamo un partito sano fatto soprattutto di dialogo, di confronto e di valori all’insegna dell’unità e non un partito per pochi privilegiati che utilizzano il proprio ruolo politico per garantirsi un posto al sole anche a costo di creare spaccature interne insanabili. La nostra posizione non è da intendersi come una guerra per distruggere il partito, ma al contrario come un confronto democratico per ristabilire le regole e gli equilibri e come avviene in democrazia dare ruolo a chi ha voglia di lavorare per l’unità e la crescita del partito. È inutile appellarsi a comunicati romani per difendere una postazione che oramai non gode più della fiducia non soltanto di quattro consiglieri regionali eletti su sette, ma anche della maggioranza degli attivisti e degli iscritti. Il contenuto e la sostanza del comunicato saranno comunque oggetto di approfondimento al tavolo romano con il Presidente Berlusconi. In democrazia quando non si ha il consenso e la fiducia buona regola insegna che chi ricopre ruoli di responsabilità doverosamente rassegni le proprie dimissioni". "Questo confronto - assicurano i consiglieri regionali - lo porteremo avanti fino al raggiungimento dell’obiettivo e annunciamo una conferenza stampa per fine settimana, con la partecipazione di altri quadri del partito, per spiegare meglio ciò che è accaduto in questi dodici mesi in Forza Italia e ribadire con determinazione la necessità di commissariare il partito". 

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