Tutela dell’economia legale e delle imprese rispettose delle regole, garanzia del corretto impiego delle risorse comunitarie, statali, regionali e degli Enti locali destinate al benessere della collettività ed al sostenimento delle politiche di sviluppo economico e sociale. Sono queste le linee strategiche che hanno guidato l’azione operativa della Guardia di Finanza nel 2015 e che si articolano su tre direttrici principali:
• l’attività investigativa, con lo sviluppo di 219 deleghe d’indagine pervenute nell’anno dalla magistratura ordinaria e dalla Corte dei Conti, di cui circa 131 portate a conclusione;
• l’esecuzione di piani operativi mirati, per l’aggressione sistematica e organizzata ai più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria, attraverso l’esercizio degli autonomi poteri d’intervento attribuiti al Corpo dalla legge;
• l’azione di contrasto ai grandi traffici illeciti, via terra o per mare e il concorso al dispositivo di ordine e sicurezza pubblica nazionale.
Alla sede di Vibo Valentia è dislocato il Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia, che ha competenza su tutta la Regione Calabria, attraverso le unità navali e gli elicotteri in dotazione, esercita una costante azione di sorveglianza sul mare territoriale e sulle acque internazionali, prospicenti le coste calabresi, finalizzata al contrasto dei traffici illeciti ed assume competenze operative esclusive, per l’esercizio delle funzioni di polizia economico-finanziaria in mare. Inoltre, il ROAN svolge anche sul territorio interventi in specifici settori di servizio, in stretto coordinamento con i competenti Comandi Provinciali. I mezzi navali ed aerei hanno compiuto complessivamente:
- n. 913 missioni navali per un totale di 5334 ore di moto;
- n. 241 missioni aree per un totale di ore di 391,5 ore di volo;
- n. 91 missioni navali per un totale di 807 ore di moto e n. 45 missioni aeree per un totale di circa 103 ore di volo, queste ultime svolte nel Canale di Sicilia, nell’ambito dell’Operazione congiunta denominata “TRITON 2015”.
CONTRASTO ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE ED ALLE FRODI FISCALI
Il contrasto all’evasione ed alle frodi fiscali, nelle loro diverse manifestazioni, rappresenta l’obiettivo prioritario della Guardia di Finanza. Nel 2015 è stato perseguito, attraverso l’esecuzione di 18 piani operativi basati su indagini di polizia giudiziaria su delega della magistratura ed interventi ispettivi eseguiti autonomamente dai Reparti, in virtù dei poteri amministrativi conferiti dalla legge. Sotto il primo profilo, la Guardia di Finanza svolge investigazioni estese a tutti i reati fiscali, economici e finanziari, procedendo ad interessare l’Autorità Giudiziaria con proposte di sequestro in misura equivalente alle imposte evase, finalizzate alla successiva confisca dei beni nella disponibilità dei responsabili dei più gravi reati tributari, allo scopo di assicurare un effettivo recupero delle risorse indebitamente sottratte all’erario. Sotto il secondo profilo, il Corpo esercita poteri di accesso, ispezione e verifica, previsti dalle disposizioni in tema di accertamento delle imposte sui redditi e dell’IVA, tra i quali sono comprese anche le indagini finanziarie che permettono di ricostruire l’entità dei flussi di denaro, titoli e strumenti finanziari ricollegabili all’attività economica effettivamente svolta. In particolare le Fiamme Gialle vibonesi hanno effettuato 336 tra verifiche e controlli ai fini delle Imposte Dirette, dell’I.V.A. ed altri tributi, nonché 1800 controlli sul rilascio di scontrini/ricevute fiscali, trasporto delle merci su strada e controlli su indici di capacità contributiva (rilevando circa il 47% di irregolarità nel rilascio dello scontrino/ricevuta fiscale). Nel corso dell’attività di verifica sono stati denunciati 25 responsabili di frodi e reati fiscali, scoperti 8 evasori totali e 2 paratotali e 61 lavoratori irregolari, di cui 49 completamente in nero (21 i datori di lavoro verbalizzati per utilizzo di manodopera irregolare ed in nero). In termini di concreta attività finalizzata all’effettivo recupero dei tributi evasi sono state avviate procedure di sequestro patrimoniale nei confronti dei responsabili di reati tributari per oltre 9 milioni di euro. Sono state proposte, altresì, misure cautelari amministrative per circa 7,5 milioni di euro. Attività svolta dalla componente aeronavale Controlli ai fini delle imposte dirette, dell’IVA e di altri tributi. Il Reparto Operativo Aeronavale realizza progetti, a carattere pluriennale, mediante l’osservazione privilegiata degli elicotteri in dotazione, con lo scopo di individuare immobili di lusso o di particolare pregio destinati ad uso abitativo, (Ville con piscine, campi da golf, maneggio ecc.) e, successivamente, riscontrare la congruità delle dichiarazioni dei redditi dei proprietari. In tale ambito sono state inoltrate 85 segnalazioni ai Reparti del Corpo territorialmente competenti, per il successivo sviluppo ai fini fiscali. In 35 casi, sono state contestate irregolarità, segnalate all’Agenzia delle Entrate.
Controlli sul Demanio Marittimo e sui tributi immobiliari locali.
I Reparti navali calabresi, dipendenti dal ROAN, hanno eseguito lungo la fascia demaniale costiera 156 controlli, che hanno fatto emergere numerose violazioni, complessivamente pari a:
(1) Tributi locali evasi ICI-IMU........................................ .€ 560.000 circa;
(2) Canoni demaniali evasi............................................ .€ 585.000 circa;
(3) Danni erariali.......................................................... € 2.000.000 circa.
Controlli sulla regolarità delle posizioni lavorative di operatori del settore marittimo.
In questo settore i reparti navali hanno svolto 47 controlli finalizzati al contrasto del lavoro irregolare nel settore marittimo rilevando diverse violazioni o l’esistenza di alcuni lavoratori che svolgevano irregolarmente attività lavorative percependo indennità non dovute.
CONTRASTO ALLE TRUFFE SUI FONDI PUBBLICI E ALL’ILLEGALITA’ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
Per competenze, professionalità e poteri specifici la Guardia di Finanza è destinataria di importanti responsabilità per il presidio dell’integrità dei bilanci dell’Unione Europea, dello Stato e degli Enti locali. In questa prospettiva, i 10 piani operativi realizzati nello specifico comparto operativo sono stati rivolti al controllo delle più significative voci di spesa pubblica: dai contributi alle imprese di origine nazionale ed europea ai finanziamenti del servizio sanitario nazionale, dalle risorse utilizzate per gli appalti pubblici a quelle relative al sistema previdenziale. La vigilanza sulla Spesa pubblica sul territorio vibonese, economicamente più fragile rispetto a quello di altre realtà territoriali del paese, dove l’utilizzo corretto dei finanziamenti pubblici, assume sempre più valenza strategica, si è concretizzata attraverso l’effettuazione di 85 attività ispettive nel comparto delle Frodi nella richiesta/percezione di risorse a carico del bilancio dell’Unione Europea, che hanno portato alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di 75 responsabili di indebita percezione di contributi, quantificati in oltre 2 milioni di euro. Nell’ambito di 12 attività ispettive condotte per contrastare le Frodi in materia di Incentivi Nazionali, invece, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 32 responsabili di indebita percezione di contributi per quasi 6 milioni di euro, mentre oltre 25 milioni di euro di contributi sono stati bloccati prima di essere illegittimamente percepiti.Sono stati, altresì, effettuati 2 controlli in materia di Appalti Pubblici al termine dei quali sono stati deferiti all’A.G. 12 responsabili, in uno dei controlli effettuati, una delle imprese impegnata nell’esecuzione dei lavori è risultata essere, addirittura, destinataria di interdittiva antimafia. In materia di spesa previdenziale, spesa sanitaria e prestazioni sociali agevolate sono stati effettuati quasi 100 controlli, rilevando percentuali altissime di irregolarità: in uno dei casi attenzionati è emerso, in particolare, che un soggetto di nazionalità rumena riscuoteva la pensione della madre morta da oltre un anno.
Attività svolta dalla componente aeronavale
“Politica Agricola Comune e Politica Comune della Pesca”:
Nell’ambito delle erogazioni del “Fondo Europeo per la Pesca” sono stati effettuati 14 controlli in tutta la regione, su un ammontare di finanziamenti complessivamente pari ad oltre € 920.000,00. Dalle attività svolte sono emerse numerose irregolarità che hanno consentito, oltre al recupero del finanziamento, l’accertamento di gravi violazioni penali quali la turbativa d’asta, l’abuso d’ufficio perpetrato da funzionari di enti pubblici, con conseguente danno erariale.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ALLA CRIMINALITA’ ECONOMICO FINANZIARIA.
L’ altra fondamentale direttrice su cui si è svolta, nel 2015, l’attività della Guardia di Finanza riguarda l’aggressione agli interessi economico ed imprenditoriali della Criminalità (organizzata e non) che si è concretizzata attraverso l’esecuzione di 12 piani operativi volti a prevenire e contrastare ogni forma di infiltrazione della criminalità nel tessuto economico e nel sistema finanziario del Paese, mediante la ricerca delle ricchezze illecitamente accumulate e l’individuazione dei canali utilizzati per il riciclaggio ed il reimpiego dei proventi di reato. In questo delicato settore, oltre che dal Servizio Centrale e dai Gruppi Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O. e GG.I.C.O.), articolazioni specializzate nella lotta alla criminalità organizzata, le indagini vengono svolte, in sinergia con i Reparti specialistici o autonomamente, anche dai Reparti ordinari operanti nelle varie Provincie. L’obiettivo è colpire la delinquenza nel cuore dei propri interessi economici, patrimoniali ed imprenditoriali, sequestrando le disponibilità riconducibili a soggetti indagati o indiziati di reati di mafia ovvero responsabili di reiterati delitti di natura economico-finanziaria, nonché ai loro prestanome. Questo non solo per privare le organizzazioni criminali delle proprie fonti finanziarie, ma anche per recuperare alla collettività la ricchezza ottenuta con gravi delitti. Lo strumento più efficace per conseguire tale risultato è rappresentato dalle indagini economiche, patrimoniali e finanziarie, spesso sviluppate contestualmente alle investigazioni di polizia giudiziaria. I Reparti del Comando provinciale di Vibo Valentia sono molto impegnati in questa azione di contrasto alla criminalità organizzata, in una provincia connotata dalla presenza di forti consorterie criminali con ramificazioni in altre regioni del Paese. In tale ambito, in applicazione della normativa antimafia, sono stati condotti 11 accertamenti che hanno interessato 66 soggetti (62 persone fisiche e 4 giuridiche) e consentito di proporre per il sequestro beni per 4 milioni di euro nonché di effettuare sequestri per oltre 700 mila euro. Particolarmente strategica, in provincia, l’attività svolta nel settore dei reati fallimentari, societari, finanziari/bancari a tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico ed imprenditoriale. In considerazione dell’entità e della gravità del fenomeno dei fallimenti in provincia, si è realizzato e consolidato un efficace “protocollo” operativo che vede i Reparti della Guardia di Finanza operanti nel territorio vibonese, impegnati, sotto le direttive della Procura, nel costante monitoraggio del fenomeno dei fallimenti e nell’esecuzione di numerose indagini nello specifico settore. In questo contesto, nel corso del 2015 sono stati concluse 7 complesse indagini, all’esito delle quali sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 10 persone per reati di bancarotta e proposti per il sequestro beni per diversi milioni di euro. In tale direttrice operativa si inserisce, poi, l’attività a tutela dei diritti di proprietà e dei consumatori, nel cui ambito i Reparti dipendenti hanno agito attraverso il controllo dei movimenti delle merci su strada e attività investigative, finalizzate alla ricostruzione ed al contrasto della “filiera del falso” nella quale vengono approfonditi tutti i profili di illecito connessi alla contraffazione, quali l’evasione fiscale e contributiva, l’immigrazione clandestina, lo sfruttamento di manodopera, il riciclaggio ed il reimpiego di proventi illeciti, anche attraverso l’ausilio dei canali di cooperazione internazionale di polizia amministrativa e giudiziaria. Tale attività è supportata, altresì, dal Sistema Informativo Anti Contraffazione della Guardia di Finanza, previsto presso ogni Comando provinciale del Corpo, che ha lo scopo di rendere ancora più sistematica ed organizzata l’aggressione operativa a questo genere di illegalità, in stretto raccordo con le altre componenti istituzionali interessate. Sono migliaia i prodotti contraffatti ed oltre 60 mila quelli non sicuri sequestrati, mentre 10 persone sono state denunciate, di cui 1 in stato di arresto. 13 le persone segnalate all’Autorità amministrativa per abusivismo commerciale e quasi 2 mila i chilogrammi di prodotti agroalimentari sequestrati.
CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI E CONCORSO NELL’ATTIVITA’ DI PUBBLICA SICUREZZA
Le primarie funzioni della Guardia di Finanza a tutela della finanza pubblica e dell’economia, oltre che di contrasto ai traffici illeciti e di concorso alla pubblica sicurezza, trovano un’importante manifestazione nel “controllo economico del territorio”, reso possibile anche grazie all’ausilio del numero di pubblica utilità 117, verso cui la costante fiducia dei cittadini è testimoniata dalle centinaia di chiamate giunte. A livello centrale, per la sempre maggiore efficacia dello specifico dispositivo è stata potenziata la sezione dedicata al servizio “117”, presente sul sito internet www.gdf.gov.it, attraverso la quale è possibile compilare, stampare e presentare ai Reparti territoriali segnalazioni, denunce e richieste, di semplice compilazione. Le Fiamme Gialle vibonesi hanno altresì concorso al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, principalmente con l’impiego dei militari specializzati “Anti Terrorismo e Pronto Impiego” (ATPI) che per il loro particolare addestramento e la conoscenza delle migliori tecniche di polizia, si caratterizzano per un peculiare dinamismo operativo ed oltre a garantire i servizi di ordine pubblico e le misure di protezione personale nel quadro delle direttive delle locali Autorità di pubblica sicurezza, fanno parte integrante del dispositivo operativo del Corpo per il contrasto all’illegalità economico-finanziaria ed ai traffici illeciti, assicurando il loro fondamentale apporto soprattutto al controllo economico del territorio. Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, il Corpo ha assicurato inoltre, in provincia, unitamente alle altre Forze di Polizia, un’ampia azione di contrasto ai traffici Illeciti, quali quelli nel settore degli stupefacenti, dei rifiuti, delle armi, concorrendo al dispositivo volto a contrastare l’immigrazione clandestina ed all’accoglienza umanitaria dei migranti, giunti numerosi presso il porto di Vibo Marina.
Attività svolta dalla componente aeronavale Contrasto all’immigrazione e soccorso in mare.
Mediante l’attività della componente aerea, in stretta sinergia con i Comandi Provinciali territorialmente competenti, è stato possibile scoprire, in terreni impervi e ricchi di vegetazione coprente, complessive n. 7 piantagioni di canapa indiana, nelle quali sono state sequestrate e sottratte alla vendita illegale circa 9000 piante, che avrebbero fruttato, una volta immesse sul mercato, oltre 15.000.000 di euro. I mezzi aerei e navali della regione Calabria sono impegnati anche nel contrasto dell’immigrazione clandestina via mare, attraverso l’attuazione del “Piano di coordinamento antimmigrazione clandestina per la Regione Calabria”, a cui partecipano le altre Forze di Polizia e Corpi dello Stato, approvato dalla Prefettura di Catanzaro e coordinato dalla Sala Operativa del Comando Provinciale/R.O.A.N. di Vibo Valentia. Sono n. 26.645 i migranti soccorsi e/o giunti in Calabria per un totale di 69 eventi migratori di cui:
• n. 25.071 migranti soccorsi davanti alle coste libiche, per un totale di 51 eventi migratori, giunti a bordo di navi provenienti dal Canale di Sicilia approdate nei porti calabresi e ivi destinate in base alle decisioni prese dal Ministero dell’Interno. Allo sbarco dei migranti nei porti designati, i militari dei dipendenti Reparti Navali hanno, congiuntamente ad altre forze di polizia, eseguito attività di polizia giudiziaria conclusesi complessivamente con l’individuazione di 42 scafisti;
• n. 1.574 migranti giunti in Calabria provenienti dalle aree Balcaniche, Anatoliche e dell’Africa Medio Orientale, per un totale di n. 18 eventi migratori di cui:
- n. 5 eseguiti esclusivamente dalla Guardia di Finanza che hanno portato all’individuazione di n. 10 scafisti e al sequestro di n. 5 imbarcazioni;
- n. 5 eseguiti congiuntamente con altre Forze di Polizia che hanno portato all’individuazione di n. 2 scafisti e al sequestro di n. 2 imbarcazioni;
- n. 8 eseguiti da altre Forze di Polizia che hanno portato all’individuazione di 7 scafisti e al sequestro di 3 imbarcazioni.
Attività in materia di tutela dell’ambiente
La componente aeronavale ha operato anche nell’attività di tutela del territorio e dell’ambiente, con il sequestro di 4 aree di terreno pari complessivamente a circa 81.500 metri quadrati e la denuncia di 8 responsabili per abbandono incontrollato di rifiuti, anche speciali pericolosi.
Protezione Civile
A seguito dei gravi eventi calamitosi che hanno colpito le zone di Rossano (CS) e la Locride (RC), anche gli elicotteri del ROAN sono stati impiegati per delicati interventi di Protezione Civile, che hanno consentito l’immediata descrizione dello stato dei luoghi colpiti e dei danni, per meglio orientare le operazioni delle squadre di soccorso sul territorio, nei confronti dei cittadini che versavano in stato di difficoltà.