Percolato di sansa disperso nell’ambiente: denunciati titolari di un oleificio di Limbadi

I controlli effettuati congiuntamente da Guardia costiera e Corpo forestale dello Stato hanno portato alla denuncia nei confronti dei titolari di un oleificio ubicato a Limbadi. Nello specifico, le ipotesi accusatorie si basano sullo sversamento di acque di lavaggio in un fossato: il percolato di sansa scaturito dalla molitura delle olive sarebbe stato disperso nell’ambiente. La verifica circa le irregolarità connesse allo smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi dell'attività produttiva è stata condotta in collaborazione con l’Arpacal di Vibo. Il reato che viene contestato è quello di illecito smaltimento di rifiuti e la violazione amministrativa di scarico non autorizzato. La concretizzazione di quest’ultima fattispecie comporta una multa compresa fra 6 mila euro e 60mila euro.

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Pesca a strascico in zona protetta: Guardia Costiera sequestra l’imbarcazione

Un peschereccio e le reti a bordo sono stati sequestrati dalla Guardia Costiera di Vibo Valentia mentre veniva effettuata la pesca a strascico nella zona di tutela biologica di Amantea. In tale area, che si estende per 7 miglia dalla costa, è vietata questa tipologia di pesca e, anzi, la zona è riservata alla cura e alla crescita di giovani esemplari di diverse specie ittiche.

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Tre persone denunciate per furto di carburante

Tre persone sono state denunciate perché sospettate di rubare carburante. Le indagini sono state condotte congiuntamente dai Carabinieri di Gioia Tauro e dai militari della Guardia Costiera. Secondo la ricostruzione degli investigatori, ad essere prese di mira erano le pilotine della Corporazione dei piloti del porto in sosta nell'area della banchina  riservata alla darsena Marinai d'Italia. I ladri entravano in azione subito dopo il completamento delle manovre di distribuzione all'interno dei serbatoi che, in questo modo, erano colmi di carburante. 

Maltempo in Calabria: un peschereccio è affondato in mare

Le estreme condizioni meteo che stanno flagellando la Calabria hanno causato l'affondamento di un peschereccio di dodici metri nello specchio di mare compreso fra Favazzina e  Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria. Sono in corso le operazioni per tentare di non farlo colare completamente a picco. E' stato legato ad altri pescherecci che provano a farlo avvicinare al porto. Sul posto un'imbarcazione inaffondabile della Guardia Costiera.

Ambiente: sequestrati tre depuratori e discariche abusive

sono tre i depuratori che i militari della Guardia Costiera hanno posto sotto sequestro insieme ad appezzamenti di terreno ampi complessivamente 11.000 metri quadrati occupati abusivamente da discariche. Le strutture scarsamente funzionanti in località Piragineti e Seggio, a Rossano Calabro,  avrebbero deturpato due corsi d'acqua. Invece, l'impianto in località Ranieri, a Scala Coeli, risultava bloccato ed i liquidi reflui finivano in  una vallone. Denunciate le persone considerate colpevoli degli illeciti comportamenti.  Ad Amendolara, Cariati, Corigliano Calabro, Pietrapaola, Rossano Calabro, Spezzano Albanese e  Trebisacce sono state individuate le aree adibite a discariche abusive.

Operazione Mare Sicuro: la Guardia Costiera ha fornito i dati sui migranti soccorsi ne

La Guardia Costiera, nel corso di un incontro con i giornalisti, ha fornito i dati relativi all'operazione "Mare sicuro 2015". I militari in servizio presso l'area jonica calabrese hanno finora tratto in salvo 23.434  persone provenienti da vari Paesi.  Il personale della Direzione marittima di Reggio Calabri, intervenendo in ventotto episodi, ha salvato 2.908 migranti. Sono stati 3410 i minorenni ai quali è stato prestato soccorso,  3.410 le donne.

Sequestrata rete da pesca illegale

Militari della Guardia Costiera hanno sequestrato una rete da pesca illegale che qualche giorno fa alcune persone su una barca avevano calato nello specchio di mare antistante il porto nel porto di Palmi. Una situazione che impediva alle imbarcazioni di navigare secondo gli standard previsti a tutela dei natanti. Si tratta di operazioni che la Guardia Costiera di Gioia Tauro continuerà ad effettuare con l'intento di contrastare le forme illegali di pesca. 

Abusivismo: posta sotto sequestro una struttura turistica

L'installazione di strutture abusive su un'area del Demanio marittimo, per come accertato dai militari della Guardia Costiera e dagli agenti della Polizia municipale, ha determinato, su disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, l'apposizione dei sigilli ad uno stabilimento balneare di Riace, territorio comunale di Motta San Giovanni.  Il provvedimento, che riguarda un suolo ampio quasi 190 metri quadrati, è stato eseguito dopo i controlli effettuati dal personale tecnico del Comune.  Il titolare, denunciato, aveva inoltrato richiesta di concessione, ma si sarebbe mossi prima di ottenere risposta.  Sequestrate anche due realizzazioni in legno, una utilizzata come chiosco bar ed una per depositare arnesi. 

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