Perseguita l’ex compagna, misura cautelare per un 81enne

A pochi giorni dalla “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” un’altra triste storia di minacce, molestie ed aggressioni ha finalmente trovato conclusione.

Nella serata di ieri, infatti, i poliziotti della questura di Crotone hanno dato esecuzione a un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, emessa dal gip del tribunale pitagorico, nei confronti di un 81enne.

Qualche giorno fa l’ex compagna dell’uomo ha presentato una denuncia contro il pensionato il quale, a partire da luglio scorso, si sarebbe reso responsabile di gravi episodi di minacce sia a lei che al figlio.

L’anziano, in diverse circostanze avrebbe minacciato e molestato la donna tempestandola di telefonate e messaggi, seguendola con l’auto per controllarne movimenti e addirittura aggredendola in un supermercato allo scopo di sottrarle il telefono cellulare (circostanza in cui la vittima ha riportato lesioni guaribili in 10 giorni) ed appostandosi nei pressi dell’abitazione della donna.

Tali comportamenti hanno, nel tempo, provocato nella donna un perdurante e grave stato di ansia e di paura per la propria incolumità e quella dei congiunti, che ha comportato il mutamento delle proprie abitudini di vita.

Alla luce del quadro indiziario, l’uomo è stato denunciato per atti persecutori.

A questo punto la Procura della Repubblica, accogliendo le risultanze probatorie, ha avanzato richiesta al gip che ha emesso il provvedimento restrittivo notificato all’indagato ieri sera.

Colpisce la moglie con un’ascia e minaccia il figlio con un’arma, ordinanza cautelare per un 65enne

Un 65enne di Rossano è stato raggiunto dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa.

Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di maltrattamenti in famiglia.

In particolare, da quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo, per anni, avrebbe sottoposto ad “angherie” sia la moglie che i figli.

In un caso, l’indagato avrebbe colpito la consorte  con un’ascia provocandole una profonda ferita al petto. Nell’occasione, la malcapitata, ai sanitari che le hanno applicato diversi punti di sutura, avrebbe dichiarato di essersi ferita in seguito alla rottura di una vetrina.

Come se non bastasse, nei giorni scorsi il 65enne avrebbe rivolto contro il figlio un’arma da fuoco. Ad evitare il peggio sarebbero state la moglie e la figlia che sarebbero riuscite a disarmarlo.

Pertanto, spinti dalla paura, i familiari hanno denunciato l’uomo, il quale, in virtù dell’ordinanza cautelare cui è stato sottoposto, non potrà avvicinarsi alla sua abitazione e ai suoi congiunti.

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Colpisce la moglie con una stampella, arrestato

È accusato di aver brutalmente aggredito la moglie con una stampella. Per questo motivo, una persona è stata arrestata a Villa San Giovanni dai poliziotti del locale Commissariato.

La vicenda ha avuto inizio in un negozio, dove un commesso e un agente del Commissariato di Gioia Tauro libero dal servizio, sarebbero intervenuti per fermare l’uomo.

Al loro arrivo sul posto, i poliziotti del locale Commissariato hanno scoperto che il presunto aggressore avrebbe colpito la moglie con una stampella e con uno schiaffo, procurandole un trauma alla mano giudicato guaribile in diversi giorni.

Dal racconto della vittima è emerso il completo stato di soggezione nei confronti del marito e che quanto accaduto sarebbe stato soltanto l’ultimo episodio di una serie di quotidiane aggressione fisiche e morali.

Dopo essere stato posto ai domiciliari, l’uomo, in seguito all’udienza di convalida, è stato allontanato dalla sua abitazione e sottoposto al divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi abitualmente da lei frequentati.

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Perseguita l’ex compagna, 36enne finisce ai domiciliari

Crotone - E’ finito ai domiciliari P.F., 36 anni, di Crotone, accusato a vario titolo dei reati di stalking, lesioni e rapina.

L’arresto è stato eseguito ieri dai poliziotti della questura, in seguito all’ordinanza di misura cautelare disposta dal tribunale della città pitagorica.

L’uomo, che non avrebbe accettato la fine del rapporto con una 30enne del luogo, avrebbe sottoposto la donna ad una serie di vessazioni quali: chiamate, pedinamenti, pretese di tutti i tipi, minacce e umiliazioni, tanto da costringerla a stravolgere le proprie abitudini di vita.

Nonostante le denunce della presunta vittima, i numerosi interventi delle Polizia di Stato e l’ammonimento del questore, il 36enna avrebbe continuato a mantenere un atteggiamento ossessivo nei confronti dell’ex alla quale, il 27 maggio scorso, avrebbe sottratto il cellulare.

L’episodio ha, quindi, indotto il gip a disporre gli arresti domiciliari e la prescrizione di assoluto divieto di comunicare con la persona offesa.

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Maltrattamenti in famiglia, misura cautelare per padre e figlio

Cirò Marina - I Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina (Kr) hanno eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da essa frequentati, emessa dal Tribunale di Crotone su proposta della locale Procura della Repubblica, per il reato di maltrattamenti in famiglia, nei confronti di un uomo e del figlio maggiorenne.

I due avrebbero costretto, rispettivamente, la moglie e la madre, a ripetuti atti vessatori, minacce e comportamenti molesti.

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Colpisce ripetutamente la moglie incinta, arrestato

Reggio Calabria - I poliziotti della Questura di Reggio Calabria hanno arrestato un 41enne accusato di aver aggredito la moglie incinta.

In particolare, la donna sarebbe stata scaraventata a terra e colpita ripetutamente all’addome ed alla testa, alla presenza dei due figli minori della coppia.

Una volta giunti sul posto, gli agenti hanno immobilizzato l’uomo, arrestandolo in flagranza dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.  

La vittima ha ricevuto le cure mediche del caso, fortunatamente senza subire complicazioni per la gestazione.

La madre rifiuta di dargli i soldi, lui la maltratta: arrestato

Cosenza - I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Cosenza hanno eseguito una misura cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale bruzio su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 41enne del luogo ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, estorsione continuata e lesioni personali aggravate.

Il provvedimento giunge in seguito ad una serie di episodi che hanno visto il presunto responsabile maltrattare la madre 64enne con la quale vive.

Le indagini hanno avuto origine in seguito ad una segnalazione fatta dalla donna al 112, il 9 febbraio scorso.

Giunti sul posto, gli uomini dell’Arma hanno raccolto la testimonianza della presunta vittima che ha riferito di aver litigato con il figlio, in seguito all’ennesima richiesta di denaro avanzata da quest’ultimo.

Peraltro, il 41enne era da poco uscito dal carcere, dopo aver scontato una pena per maltrattamenti e richieste estorsive ai danni della madre.

La donna ha raccontato, inoltre, che ad ogni richiesta di denaro negata, sarebbe stata aggredita verbalmente.

Pertanto, alla luce di quanto emerso nel corso delle indagini, l’uomo è stato arrestato e condotto nel carcere di Cosenza.

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Violenza ed estorsione ai danni della moglie, manette per un 51enne

Gioia Tauro - Un 51enne, B.C., è stato tratto in arresto a Gioia Tauro (Rc), in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palmi, poiché ritenuto responsabile di atti persecutori, estorsione e violenza sessuale, commessi da giugno a novembre dello scorso anno.

Il provvedimento restrittivo eseguito dai Carabinieri, giunge in seguito ad un’indagine scaturita dalla denuncia, sporta nel novembre scorso, da una donna che ha segnalato di aver subito maltrettamenti da parte del marito.

Per gli investiagatori, l’uomo avrebbe costretto la presunta vittima a consumare rapporti sessuali, chiedendole in diverse circostanze, anche somme di denaro a titolo estorsivo, sotto il ricatto di ritorsioni.

Inevitabile, quindi, la misura cautelare.

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