Agrumi, ortaggi e olio di dubbia proveninenza: scatta il sequestro

I carabinieri forestale della Stazione di Montalto (Cs) hanno sequestrato 485 litri d'olio e quattro tonnellate d'agrumi e ortaggi.

Il sequestro è stato eseguito durante un controllo effettuato dell’area Comac di Montalto.

In particolare, i militari hanno elevato sanzioni per oltre tremila euro dopo aver rinvenuto, in alcuni box, prodotti la cui origine non era tracciata.

La merce sequestrata sarà distrutta o, se idonea al consumo, donata ad enti no profit.

Inoltre, nel corso dell'attività ispettiva, gli uomini dell'Arma hanno segnalato alla direzione provinciale del lavoro di Cosenza, un imprenditore ortofrutticolo reo di aver impiegato un lavoratore in nero.

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Appiccano un incendio ma vengono ripresi dalle telecamere, indagati due giovani

I carabinieri forestale della Stazione di Montalto, hanno notificato l’avviso di conclusione indagini preliminari a due ragazzi, D.M. e A.M., di 18 e 19 anni.

I due giovani sono accusati di aver provocato un incendio che, a fine agosto scorso, ha distrutto tremila metri quadri di macchia mediterranea e bosco di querce, in località “Ventolilla” nel comune di Lattarico (Cs).

Grazie alle indagini condotte con il “Mef” (Metodo delle evidenze fisiche) ed alle immagini registrate da alcuni dispositivi di videosorveglianza, i militari sono riusciti ad individuare i due giovani, quali presunti responsabili del rogo.

In particolare, gli indagati sono accusati di aver appiccato il fuoco in quattro distinti punti.

 

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Tagliano faggi abusivamente, denunciati

Sono accusati d’aver tagliato abusivamente alberi di faggio.

 Per tale motivo, cinque persone sono state denunciate dai carabinieri forestale della Stazione di Montalto, durante un controllo volto alla tutela degli ecosistemi boschivi.

In particolare, nel corso di un sopralluogo effettuato in località “Coscinello - Donna Domenica”, nel comune di Rota Greca, i militari hanno sorpreso tre operai di un’impresa boschiva locale intenti a caricare circa settanta quintali di legname appena tagliato.

Una volta effettuati gli opportuni controlli, gli uomini dell’Arma hanno constatato che il taglio era stato eseguito in un cantiere boschivo già chiuso e con l’autorizzazione scaduta.

Inoltre, le successive indagini hanno permesso di rilevare come  l’impresa boschiva, nell’eseguire il taglio in un’area privata avrebbe sconfinato nella limitrofa proprietà comunale di San Martino di Finita, abbattendo ed asportando 27 alberi di faggio.

Per sviare i controlli e nascondere le tracce del reato, le ceppaie affioranti dal terreno sarebbero state coperte con terriccio e fogliame.

I carabinieri forestali hanno pertanto denunciato alla procura della Repubblica di Cosenza, il proprietario del lotto boschivo, i tre operai esecutori del taglio ed il titolare della ditta.

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Depurazione, denunciate 7 persone

In seguito alle indagini avviate dopo il sequestro dei depuratori del Comune di San Martino di Finita (CS), i carabinieri forestale della Stazione di Montalto hanno segnalato sette persone all’autorità giudiziaria.

Gli accertamenti avrebbero permesso, infatti, di constatare che, a partire dal 2012, due gestori dell’impianto, non avrebbero seguito le prescrizioni previste dalla normativa sul trattamento delle acque provenienti dallo scarico degli impianti di depurazione.

I militari hanno, quindi, chiarito le posizioni di tre tecnici comunali e degli ultimi amministratori, in merito all’assenza delle necessarie autorizzazioni allo scarico.

Le indagini hanno permesso, inoltre, di accertare che le acque reflue fognarie venivano scaricate nei torrenti “Coscinello” e “Finita”, senza alcun trattamento.

Le sette persone coinvolte, nei loro rispettivi ruoli, avrebbero pertanto violato le disposizioni in materia di “scarichi in acque superficiali”, “autorizzazione degli scarichi” e“illecito smaltimento rifiuti speciali”.

 

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Smaltimento abusivo di rifiuti liquidi, sequestrato un frantoio

I carabinieri forestali della Stazione di Montalto hanno posto sotto sequestro un frantoio oleario, ubicato in località “Ortale” di Rota Greca (Cs).

Il sequestro è stato effettuato durante un controllo, nel corso del quale è stato riscontrato lo smaltimento abusivo dei reflui della lavorazione delle olive.

Lo smaltimento dei rifiuti liquidi avveniva attraverso una condotta posta sotto il pavimento che collegava l’opificio ed una vasca di decantazione e stoccaggio distante circa 200 metri. Alla vasca, colma di acque di vegetazione provenienti dalla molitura delle olive, era collegata un'ulteriore tubazione di circa 300 metri che raggiungeva un appezzamento di terreno e il “Torrente Cascinello”, dove veniva sversato il liquido maleodorante.

In seguito agli accertamenti effettuati nel frantoio e lungo tutta la condotta, i militari hanno posto sotto sequestro l’impianto e denunciato il proprietario per inquinamento ambientale, gestioni di rifiuti non autorizzata, danneggiamento e scarico senza autorizzazione.

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Rubano alberi di castagno da un bosco comunale, denunciate due persone

I militari della Stazione carabinieri forestale di Montalto Uffugo hanno denunciato all’Autorità giudiziaria due persone di Rota Greca.

I due uomini, accusati di furto di piante e deturpamento e distruzione di bellezze naturali, sono stati sorpresi in località “Fontana del Piraino”, all’interno di una proprietà del Comune di Rota Greca (CS), mentre trafugavano materiale legnoso.

In particolare, i due avevano tagliato e depezzate alcuni alberi di castagno. Una parte della legna, circa 10 quintali, era già stata caricata a bordo di due autocarri, mentre altri 30 quintali circa, già tagliati in tronchi da un metro e mezzo, giacevano sul letto di caduta appena recisi e pronti per essere caricati. 

All’arrivo dei militari, che stavano monitorando la zona, ripetutamente interessata da tagli furtivi, i due hanno cercato di occultare la motosega all’interno di alcuni residui di frasche.

I carabinieri forestali hanno, però, rinvenuto la motosega, un'ascia ed alcune taniche di benzina.

I responsabili del taglio sono stati, pertanto, deferiti, mentre la legna è stata riconsegnata al Comune di Rota Greca. Contestualmente sono stati sottoposti a sequestro gli autocarri e l’attrezzatura usata per compiere il reato.

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Preleva materiale inerte dall'alveo di un fiume, denunciato un imprenditore

Furto aggravato e deturpamento di bellezze naturali. Per tali motivi, un imprenditore di Montalto è stato denunciato all’Autorità giudiziaria dai carabinieri forestale della locale Stazione.

Il provvedimento è scattato in seguito ad un controllo eseguito dai militari, in località “Coretto” di Montalto.

L'uomo è stato sorpreso mentre, con l’ausilio di un escavatore ed un autocarro, sistemava materiale inerte da poco prelevato dall’alveo del torrente Mesca, affluente del fiume Crati, per trasportarlo nel piazzale del suo deposito.

Nel corso del controllo, i carabinieri forestale hanno accertato che tali lavori sono stati eseguiti senza alcuna autorizzazione.

L’attività di prelievo di materiale ha comportato una modifica dello stato dei luoghi a causa dell’ingente quantitativo di materiale inerte estratto dall’alveo. L'uomo è stato, pertanto, denunciato, mentre i mezzi ed il materiale prelevato, sono stati sottoposti a sequestro.

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Smaltimento illecito di rifiuti, 4 persone deferite nel cosentino

Un'attività finalizzata al controllo sullo smaltimento dei rifiuti ha portato nei giorni scorsi nel comune di Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza, al sequestro di un terreno e al deferimento di quattro persone che dovranno rispondere di “smaltimento illecito dei rifiuti”.

L’attività investigativa, condotta dai militari della Stazione carabinieri forestale di Montalto, ha permesso d’individuare in località “Lucchetta”, un terreno utilizzato per lo smaltimento illecito di rifiuti di materiale di scavo e materiale inerte proveniente dalla demolizioni di un cantiere.

L’attività, eseguita in assenza delle autorizzazioni previste, su di un terreno, posto a meno di 150 metri dal Torrente Mavigliano, iscritto nelle acque pubbliche della Provincia di Cosenza, ha portato ad una modifica dello stato dei luoghi. I militari hanno, pertanto, proceduto al sequestro dell’area, ampia circa 2500 metri quadri ed al deferimento all’Autorità Giudiziaria, in concorso tra di loro, del  proprietario del terreno, tecnici e imprenditori.

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